ROMA – Ex Bat: le polemiche istituzionali sono dannose e inopportune. È questo il messaggio fermo e pacato che la Viceministro Teresa Bellanova ha inviato alla Regione Puglia e agli Assessori allo Sviluppo Economico e alla Formazione e lavoro Loredana Capone e Sebastiano Leo.
“Lo stato di emergenza e gravità che caratterizza, e non da oggi, ciò che resta della vertenza Ex Bat”, scrive la Bellanova in una lettera inviata stamane, “non ha per nulla bisogno di alcuna animosità e conflitto istituzionale se veramente riteniamo il destino dei lavoratori coinvolti e la possibile soluzione del problema infinitamente più importanti del resto. Nessuno, tantomeno la sottoscritta, nega gli sforzi compiuti in questi anni anche se, con obbligatoria assunzione di responsabilità, è necessario guardare le cose per quello che sono e per i margini di soluzione credibile che consentono. Un atto di verità che dobbiamo ai lavoratori, e alla loro dignità”.
Dopo l’incontro al Mise avvenuto mercoledì scorso, e le successive dichiarazioni dei due assessori pugliesi, Teresa Bellanova ritorna dunque sullo stato dell’arte della vertenza ex Bat e soprattutto sugli strumenti a disposizione per poter avviare le procedure relativamente al riconoscimento delle aree di crisi complessa. Una procedura mai avviata finora, si puntualizza dal MISE, dalla Puglia, pur essendo attiva dal 2013.
Su tale punto, Teresa Bellanova ha sottolineato che “Sia pure attiva dal gennaio del 2013 la procedura per il riconoscimento delle aree di crisi industriale complessa, in questi tre anni non è mai pervenuta al MISE alcuna richiesta da parte della Regione Puglia”. Mentre, per quel che riguarda il riconoscimento delle aree di crisi industriali non complesse, chiarisce la Vice Ministro, la nuova formulazione del Decreto in pubblicazione sulla GU la settimana prossima, esito di un lavoro congiunto tra Governo e Regioni al Tavolo della Stato-Regioni e su cui l’impegno del Mise è stato massimo, “non modifica assolutamente il quadro finanziario delle risorse in perenzione per cui non sussiste alcun problema relativo all’impegno delle stesse da reimpiegare a favore delle aree di crisi industriali”.
Infine, relativamente ai percorsi di formazione la Vice Ministro ha affermato e concluso che “bandendo ogni intenzione polemica, ho rilevato il ritardo con cui sta avvenendo, rispetto all’impegno assunto nel marzo scorso, la profilazione dei lavoratori finalizzata a un percorso di formazione e lavoro. Anche in questo caso la tempestività o meno dei processi è determinante per il buon esito degli stessi. Un buon esito verso cui, ne sono convinta, tutti tendiamo”.