ROMA – Tenuto conto dell’esigenza di assicurare ai lavoratori di ILVA in Amministrazione Straordinaria, attualmente collocati in cassa integrazione, il coinvolgimento in lavori di Pubblica Utilità (LPU), i rappresentanti di Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico hanno confermato, oggi a Roma presso il Ministero del Lavoro alla presenza di esponenti di Regione Liguria, Comune di Genova e sindacati, l’impegno del Governo per la prosecuzione di interventi di pubblica utilità, in continuità con quanto realizzato negli anni precedenti e in relazione al periodo di CIGS attualmente autorizzato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e coerentemente con quanto stabilito nell’Accordo di Programma del 29 novembre 1999.
L’ accordo firmato oggi pomeriggio al Ministero del Lavoro era stato sollecitato a gran voce dagli stessi lavoratori la settimana scorsa con l’occupazione del Consiglio Regionale della Liguria. Impegno quindi da parte del Governo anche a rifinanziare SpC-Società per Cornigliano, nata per la riqualificazione del quartiere dopo la chiusura delle lavorazioni a caldo e da cui al momento erano state sottratte le risorse per finanziare i lavori di pubblica utilità. “E’ andata bene ma, come sempre, per arrivarci abbiamo dovuto alzare la voce” conclude Manganaro .
“Da oggi, l’accordo sui lavori di pubblica utilità è legato strettamente alla prosecuzione della cassa integrazione – ha commentato all’agenzia giornalistica Dire, Bruno Manganaro, il segretario della Fiom-Cgil Genova – o comunque, degli ammortizzatori sociali, come previsti dagli accordi per Ilva in Amministrazione Straordinaria, sulla base dell’accordo di programma del 2005 . La cassa integrazione dovrebbe scadere il 2 gennaio, ma il Ministero oggi ci ha spiegato che per loro si rinnova automaticamente. E, da oggi, – aggiunge il sindacalista- di conseguenza anche i lavori di pubblica utilità“.
Con l’accordo di oggi, inoltre, la Regione Liguria e il Comune di Genova si impegnano ad attivare, attraverso la SpC progetti di pubblica utilità per i lavoratori ancora collocati in Ilva in as, che in un anno sono scesi da 470 a 280. a decorrere da domani, 1° ottobre 2019.
A tal fine potranno essere utilizzate le risorse finanziarie già disponibili, con l’impegno del Governo ad individuare le risorse integrative. Per 280 metalmeccanici, viene garantito quindi un 10% aggiuntivo di stipendio, rispetto al 70% assicurato dagli ammortizzatori sociali, in cambio di alcune opere individuate da comune e regione. Altra notizia positiva è che, d’ora in poi, i rinnovi degli accordi saranno automatici e legati alla prosecuzione degli ammortizzatori sociali.
“Il rinnovo automatico dei lavori di pubblica utilità e degli ammortizzatori sociali per i dipendenti ex Ilva è una buona notizia, benché adottata in extremis dal Governo nell’ultimo giorno utile, visto che oggi scade l’accordo siglato lo scorso anno. Certamente questa soluzione è frutto anche dell’impegno di Regione Liguria, che nelle scorse settimane ha più volte sollecitato il governo, sia con lettere formali sia con ripetuti e assidui contatti telefonici”. Così il presidente della Regione Giovanni Toti, ha commentato l’accordo raggiunto per la prosecuzione dei lavori di pubblica utilità per 280 lavoratori dell’ex Ilva di Genova.
A rappresentare Regione Liguria all’incontro a Roma è stato Andrea Benveduti assessore allo Sviluppo Economico che ha dichiarato: “Siamo soddisfatti. Tuttavia, urge finanziare una misura che non impatti sui progetti di riqualificazione del quartiere. Dobbiamo scongiurare che, in carenza di fondi, si creino contrapposizioni tra lavoratori e cittadini, portatori entrambi legittime istanze e aspettative“. Soddisfatto anche l’assessore alle Politiche del Lavoro Gianni Berrino: “Bene la scelta del rinnovo automatico, ma il governo avrebbe dovuto garantire una risposta efficace in modo più tempestivo, senza costringere i lavoratori a manifestare a tutela dei loro diritti”.