ROMA – Ieri mattina presso il Palazzo di Giustizia di Taranto si è svolta l’udienza sul ricorso, durata circa un’ora, che si è svolta in un clima definito “sereno” dai legali delle parti costituite, rispetto alla precedente udienza del settembre scorso allora quando il Riesame esaminò un altro ricorso di ILVA in A.S. sull’altoforno AFO2, i cui avvocati impugnarono la mancata facoltà d’uso dell’altoforno a seguito della decisione di fine luglio del giudice Maccagnano. Provvedimento che successivamente venne superato dalla decisione del collegio giudicante del Tribunale del Riesame del 20 settembre.
Ieri in udienza hanno parlato soltanto gli avvocati Filippo Dinacci e Angelo Loreto difensori di ILVA, . Erano presenti i commissari di Ilva in amministrazione straordinaria che non sono intervenuti avendo già depositato una loro memoria al Riesame nei giorni scorsa. Non era presente in udienza la Procura della Repubblica di Taranto che lo scorso il 9 dicembre aveva già espresso il proprio parere favorevole per la nuova proroga richiesta da dall’ ILVA in Amministrazione Straordinaria .
I giudici del Riesame del Tribunale di Taranto al termine dell’udienza sull’uso dell’Altoforno AFO2 dello stabilimento siderurgico tarantino attualmente sotto la gestione di ArcelorMittal. si sono riservati la decisione avendo tempo fino al 7 gennaio per esprimersi, in sede di appello, sul ricorso presentato dall’ ILVA in Amministrazione Straordinaria in veste di proprietaria degli impianti, contro la sentenza di spegnimento emessa il 10 dicembre scorso dal giudice Francesco Maccagnano. La decisione del collegio del Riesame potrebbe essere depositato nelle prossime ore.
Il 7 gennaio è considerata la data “ultima” in quanto è il giorno che precede l’avvio delle operazioni cruciali di fermata dell’impianto così come dal cronoprogramma indicato dal custode giudiziario Barbara Valenzano. Una data che nel procedimento del Tribunale del Riesame, è soltanto un termine ordinatorio e non perentorio, ed è soprattutto un tempo tecnico per evitare lo step decisivo della fermata dell’altoforno AFO2, uno dei tre attualmente operativi.
I legali dell’ ILVA in Amministrazione Straordinaria alla presenza in aula dei commissari straordinari, hanno ribadito i motivi del ricorso e della memoria integrativa: è necessario altro tempo per ottemperare alle prescrizioni del custode giudiziario (tra cui l’automazione del campo di colata), mentre altri interventi di sicurezza sono stati già realizzati, ed infatti all’AFO2 non ci sono più stati incidenti.
Soltanto la decisione dei giudici del Riesame di Taranto può fermare o far avanzare verso le fasi successive il cronoprogramma di spegnimento di AFO2 che è già stato avviato da un paio di settimane. Ma fonti vicine all’ Amministrazione Straordinaria ILVA, sono del parere che il Tribunale non attenderà il 7 gennaio per esprimersi in merito al ricorso, ed il verdetto del Riesame è atteso a cavallo di Capodanno.
In caso di rigetto resterebbe confermato il sequestro senza facoltà d’uso e quindi il cronoprogramma di fermata e spegnimento andrebbe avanti sino alla fine .