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22 Dicembre 2024 07:11

EX ILVA. OPERARIO LICENZIATO DA ARCELOR MITTAL RICEVE TELEFONATA DALLA FERILLI “PRONTA AD AIUTARLO”

Anche il ministro del Lavoro Andrea Orlando che ha chiesto ulteriori spiegazioni all’ad di Mittal, Lucia Morselli che furbescamente aveva inviato solo copia del provvedimento di licenziamento, che è stato ritenuto insufficiente da parte del ministro che ha dichiarato: “Non è finita qui”. Anche i registi della fiction Ricky Tognazzi e Simona Izzo si sono offerti per supportare il lavoratore che domani, mercoledì 14 aprile partecipa al presidio permanente davanti alla direzione Arcelor Mittal organizzato dal sindacato Usb. Di questo passo sarà difficile per la Moreslli mantenere il suo posto di lavoro sopratutto con l'ingresso previsto dello Stato nella gestione dell'acciaieria

di Francesco Lauri

All’ inizio non ci credevo mi sembrava assurdo. Poi, la sua cordialità mi ha convinto. Mi ha dato forza e coraggio per affrontare questa situazione”. Così  Riccardo Cristello racconta ai giornalisti della telefonata ricevuta, lo scorso 10 aprile, dall’attrice Sabrina Ferilli ’attrice protagonista di ‘Svegliati amore mio’, la fiction Mediaset al centro del messaggio condiviso dall’impiegato dell’acciaieria Arcelor Mittal presso lo stabilimento siderurgico ex Ilva di Taranto, pubblicato sulla propria bacheca Facebook che gli è costato il posto di lavoro, ha voluto così compiere un passo concreto in favore del lavoratore cacciato dopo 21 anni dalla fabbrica proprio a causa di quel post.

Riccardo Cristello operaio tecnico di controllo costi dell’ex Ilva,licenziato da Mittal

Cristello è l’operaio tecnico di controllo costi dell’ex Ilva, licenziato da Arcelor Mittal per aver condiviso sui social un post che invitava a seguire la fiction ‘Svegliati amore mio’ che racconta di una bimba che si è ammalata a causa delle emissioni inquinanti prodotte da una azienda che nella serie si chiama Ghisal. “Non so come sia riuscita ad avere il mio numero ma sono molto contento”, commenta l’operaio.

Cosa le ha detto Ferilli? “Che è pronta a sostenermi legalmente e anche economicamente ma io – spiega l’operaio – per il momento ho rifiutato: ho una grande famiglia che mi sostiene e il sindacato Usb che mi sta seguendo. Però sono molto lusingato dalle sue parole. Mi ha detto: “per qualsiasi necessità sono pronta ad aiutarti”. Sono parole che in questo momento fanno piacere”. Allora domanda su come è terminata la telefonata, Cristello conclude “Mi ha chiesto di tenerla aggiornata”.

Michele Emiliano, Lucia Morselli e Rinaldo Melucci

Arcelor Mittal ha ritenuto denigratori, offensivi e minacciosi i contenuti di quel messaggio. Copiato e incollato sul suo profilo social chiuso, invitava a vedere la miniserie che raccontava la lotta di una mamma, interpretata da Sabrina Ferilli, e denunciava l’inquinamento di una fabbrica siderurgica ritenendola responsabile della leucemia di sua figlia. Non c’è alcun riferimento alle vicende di Taranto.

Ma si lega la narrazione della fiction diretta da Ricky Tognazzi e Simona Izzo alle vicende della città pugliese. L’acciaieria della fantomatica città del Sud è Ghisal, che “altro non è – è scritto – che lo stabilimento siderurgico di Taranto”. Di qui l’invito a vedere l’opera perché “non mi meraviglio che interessi forti si siano mossi per occultare l’ennesima che colpisce i bambini della nostra città” e ancora “lo trovo vergognoso”.

Affermazioni queste che hanno fatto scattare il licenziamento, una decisione a dir poco arrogante e vergognosa in merito alla quale è intervenuto anche il ministro del Lavoro Andrea Orlando che ha chiesto ulteriori spiegazioni all’ad di Mittal, Lucia Morselli che furbescamente aveva inviato solo copia del provvedimento di licenziamento, che è stato ritenuto insufficiente da parte del ministro che ha dichiarato: “Non è finita qui”.

Anche i registi della fiction Ricky Tognazzi e Simona Izzo si sono offerti per supportare il lavoratore che domani, mercoledì 14 aprile partecipa al presidio permanente davanti alla direzione Arcelor Mittal organizzato dal sindacato Usb.

In serata Arcelor Mittal Italia ha diffuso una nota: In relazione alle recenti notizie di stampa relative alla sanzione disciplinare inflitta al sig. Cristello, l’Azienda chiarisce di non aver ricevuto alcuna richiesta di confronto da parte del dipendente, anzi ribadisce che le giustificazioni formulate per iscritto dallo stesso non fanno che confermare le motivazioni della sanzione disciplinare“. Ciononostante continua la nota “l’Azienda ribadisce la propria disponibilità ad un confronto analogo a quello avuto recentemente con altro dipendente, all’esito del quale, a fronte della presentazione di adeguate scuse, l’azienda ha deciso di revocare il licenziamento”.

Una nuova posizione quella di Arcelor Mittal sicuramente di retromarcia, rispetto alla decisione di licenziare un dipendente “reo” di aver espresso il suo legittimo pensiero, sopratutto in vista dei prossimi riequilibri societari che secondo nostre informazioni politiche dovrebbero ridimensionare l’arroganza dell’attuale dirigenza.

Nella giustificazione inviata qualche giorno fa dall’avvocato Mario Soggia ad Arcelor Mittal, si evidenzia e contesta che la fiction televisiva peraltro racconta di un periodo storico chiaramente relativo ai primi anni 2000 cioè quando ancora Arcelor Mittal non aveva ancora la locazione e gestione dello stabilimento siderurgico di Taranto: quindi ogni presunto riferimento altro non che è una congettura inesatta. Oggi potrebbe esserci un confronto solo tra l’azienda e il lavoratore assistito dal suo avvocato per cercare una via d’uscita. Ma ieri la risposta di Riccardo Cristello è stata abbastanza coerente: “Non ammetto nessuna colpa perché non ho fatto nulla di sbagliato: sarebbe una perdita di dignità e non potrei guardare negli occhi mia moglie e i miei figli”

Questa mattina è in programma lo sciopero indetto dall’Usb con un presidio davanti alla direzione dello stabilimento, dopo il licenziamento del lavoratore Cristello reo di aver condiviso sulla propria pagina Facebook un post sulla fiction “Svegliati amore mio” ritenuto offensivo dall’azienda. “Emerge chiaramente – spiega una nota dell’ USB – la richiesta dell’Unione Sindacale di Base: immediato annullamento del licenziamento di Riccardo Cristello e apertura da programmare sin dalla prossima settimana di un tavolo finalizzato ad ottenere sicurezza per i lavoratori, rispetto per l’ambiente e garanzie per l’appalto“. Confermato anche il presidio previsto domani a Roma, sotto la sede del Ministero del Lavoro. Sulla gestione ArcelorMittal è intervenuta ieri anche la parlamentare di Forza Italia, Vincenza Labriola: “Invito il ministro Giorgetti a porre dei veti sulla riconferma dei responsabili di ArcelorMittal: non si può accettare che al fianco dello Stato ci sia chi ha depauperato il siderurgico, chi ha smantellato gli impianti, chi ha ritardato i pagamenti, chi ha licenziato per un post, chi, con il suo fare, ha creato tensioni sociali di non poco conto. Spero che dal ministro arrivi un segnale di rottura”.

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