di Silvia Signore
Si è concluso così il quarto appuntamento del mondiale di Formula 1 che si è disputato sul circuito di Sakhir in Bahrain. Una gara che si è conclusa con il trionfo di Oscar Piastri, un trionfo che è stato evidente ed implacabile. Una vittoria condotta in piena e assoluta supremazia dalla pole fino alla bandiera a scacchi, senza l’ombra di un cedimento, senza una sbavatura e senza una reale minaccia, riflessioni queste che non possono essere fatte in egual mondo per il suo compagno di squadra Lando Norris.
Sembra sempre più evidente che la squadra dei Papaya abbia al momento la macchina più forte di tutte in assoluto anche se ciò non porta a nessuna conclusione perché le gare del mondiale sono ancora molte, e tutto è ancora da scrivere.
Al secondo posto ha concluso la sua gara, l’inglese George Russel che usato il DRS della sua Mercedes in un momento della gara in cui non ne avrebbe avuto diritto, e nonostante l’uso scorretto del DRS non ha ricevuto alcuna penalità. Questo che leggerete di seguito è il verdetto definitivo dei Commissari FIA arrivato diverse ore dopo la bandiera a scacchi, che ha lasciato dunque immutato l’ordine d’arrivo e il podio rispetto a quello decretato dalla bandiera a scacchi.
“In quel momento il pilota aveva un problema brake-by-wire e altri problemi elettronici. E quindi gli è stato consigliato di usare un pulsante ausiliario nella cabina di guida che funge da un pulsante di opzione di backup, che serve però anche come pulsante di attivazione manuale del DRS. Sul rettilineo tra le curve 10 e 11 ha provato a contattare la squadra via radio ma, schiacciando quel pulsante, ha invece accidentalmente attivato il DRS. Il DRS è stato attivato per una distanza di 37 metri su un rettilineo di circa 700 metri. Mentre ha guadagnato 0,02 secondi, ha rinunciato a 0,28 secondi alla curva successiva per compensare. Ciò è stato confermato dalla telemetria. Di conseguenza, seppur tecnicamente si è verificata una violazione, i Commissari decidono che non avendo ottenuto alcun vantaggio sportivo, non è il caso di imporre alcuna penalità” recita il comunicato che scagiona George Russell così confermando di fatto l’ordine d’arrivo della gara del GP del Bahrain del Mondiale 2025 di Formula 1.
OSCAR ON POINT!!! 🫵
PIASTRI WINS THE BAHRAIN GRAND PRIX 🎉#F1 #BahrainGP pic.twitter.com/yQxyddUfPT
— Formula 1 (@F1) April 13, 2025
Terza posizione per Lando Norris che raggiunge un podio che lo tiene ancora in cima alla classifica del campionato piloti, ma con un bilancio che è negativo. “Non so che cosa non funzioni, non so come migliorare il feeling con la macchina” sono state queste le parole del pilota inglese pronunciante subito dopo il suo arrivo che lasciano presagire la presenza di un po’ di frustrazione, parole che risuonano come un campanello di allarme soprattutto in seguito ad una gara piena di errori come la penalità in griglia per errato posizionamento, in una gara in cui bisogna considerare le manovre approssimative, i sorpassi impazienti ed il nervosismo diffuso. Parole che sconvolgono, anche considerate le prestazioni esemplari condotte dal proprio compagno di squadra Oscar Piatri, l’australiano che si è preso la McLaren ed è pronto a vincere anche il Mondiale. Oscar guida una macchina che Leclerc non ha mai avuto nei suoi sette anni a Maranello e che era convinto di avere quest’anno non ha mai avuto nei suoi sette anni alla Ferrari e che era convinto di avere quest’anno.
Subito fuori dal podio ci sono le Ferrari di Charles Leclerc, arrivato al quarto posto dopo essere partito in griglia secondo, e quella di Lewis Hamilton che invece partiva nono, arrivato al traguardo al quinto posto . Il weekend della Ferrari Bahrein si prospettava con grandi aspettative anche in seguito alle correzioni del fondo e ai risultati ottenuti durante le qualifiche del sabato. Il pilota monegasco si è difeso con i denti da Norris e ha dato l’impressione di aver ritrovato quella grinta e cattiveria sia tecnica che mentale, che spesso gli era mancata nel mondiale del 2024. Sempre più uomo squadra, sempre più riferimento di Maranello. Il pilota Max Verstappen, il campione del mondo uscente alla guida della Red Bull , è arrivato sesto. Al momento in testa alla classifica piloti c’è Norris, seguito da Piastri ed appunto Verstappen.

La corsa è stata viva e interessante, con un livellamento delle prestazioni decisamente più marcato del previsto, soprattutto fino all’ingresso della Safety Car, situazione chiave che ha poi indirizzato la seconda parte di gara, annullando i giochi di strategia che si stavano delineando. La gara del Bahrain è quindi da considerarsi una vera e propria consacrazione per Piastri: non ha vacillato nella gestione gomma, né nella ripartenza dopo la Safety Car, allungando proprio nel finale quando c’era bisogno di costruire il gap.
C’è ancora quindi del lavoro da fare in casa Ferrari anche perché dall’altra parte Hamilton resta al momento ancora un’incognita e i tempi di adattamento per il 7 volte campione del mondo risultano più lunghi di quello che ci si aspettava. Quinto posto finale al termine di una gara ordinata ma anche ordinaria, troppo lontano dai suoi standard e da un ruolo da protagonista. I problemi di adattamento alla monoposto SF-25 sono evidenti, e anche in questo caso c’è un dato che colpisce: per la terza volta Leclerc arriva davanti al suo nuovo compagno di squadra, ed il monegasco la scuderia di Maranello la conosce molto bene.

Ecco come Charles Leclerc ai microfoni di Sky ha commentato la sua gara : “La strategia onestamente è stata quella che volevamo fare al via. Nelle prime fasi di gara avevo una visione diversa, una sosta col senno di poi sarebbe stata possibile, ma con la safety car fare due pit-stop era la mossa giusta. Noi abbiamo avuto tanto degrado con la soft, per cui dopo la safety car siamo stati costretti a mettere la hard, con la morbida non avremmo fatto quello che ha fatto Russell. Loro per adesso hanno una macchina più completa, per noi oggi è il miglior risultato possibile, ho lottato ma non era abbastanza.
“Nel finale la macchina non si è comportata male” – ha aggiunto il pilota monegasco – ma dietro a Russell ho sofferto di surriscaldamento. Nel primo stint le cose non sono andate male, anche se eravamo leggermente lontani dal bilanciamento ottimale, nel secondo stint invece eravamo nella finestra giusta, poi oggi la hard non andava. E’ deludente dare tutto solo per fare un 4° posto. Nella situazione in cui siamo abbiamo fatto il massimo, ma il massimo non è ancora abbastanza”.
Aggiornamento: Domenicali “saluta” Imola

La Formula 1 perderà il suo secondo gran premio italiano. E, poichè il circuito Monza ha rinnovato il contratto con il Circus fino al 2031, toccherà ad Imola fare un passo indietro. Non è ancora ufficiale, ma dalle parole del presidente della F1 Stefano Domenicali – che è un “imolese” doc – si intuisce come l’Autodromo “Enzo e Dino Ferrari” non abbia quasi nessuna chance di restare in calendario, se non entrando nell’ottica delle rotazioni delle gare europee e quindi non sarebbe una tappa fissa. “L’Italia ha sempre rappresentato e rappresenterà in futuro una parte importante della F1. Sarà sempre più difficile avere due GP nello stesso Paese perché l’interesse sulla Formula 1 sta crescendo. È una situazione che dovremo affrontare nei prossimi mesi, ma è difficile che possa continuare per molto“, ha dichiarato Domenicali intervenendo nel programma “La politica nel pallone” al Gr RAI Parlamento aggiungendo “Nei prossimi mesi affronteremo questa scelta, dal punto di vista umano non sarà facile, ma devo esercitare un ruolo internazionale che mi pone di fronte a tantissime richieste in giro per il mondo di Paesi emergenti che possono permettere alla F1 di crescere. È una valutazione che presto dovrò sciogliere come scelta definitiva“, ed ha proseguito. “Non dimentico che Imola ha risposto in un momento di grande difficoltà, quello del Covid. Quando c’è stato bisogno di trovare posti nuovi, hanno risposto immediatamente con l’entusiasmo e la capacità di una città intera“.
(aggiornato il 14.04.2025 h. 17:00)
La classifica della Gara

