di Silvia Signore
Il governo ha dichiarato decaduto Angelo Sticchi Damiani, che era stato rieletto lo scorso ottobre per il quarto mandato, per effetto del decreto Emergenze (decreto-legge n. 208/2024) nel quale si ribadisce che per gli enti pubblici con natura di federazione sportiva, di cui fa parte anche il potentissimo Automobile Club d’Italia che ha guidato per ben tredici anni, i presidenti non possano rimanere in carica per più di tre mandati.
C’è attenzione massima in merito agli sviluppi di questa vicenda nel mondo della Formula 1 che rischia di far sparire l’Italia dalla mappa degli eventi del mondiale. Quanto accaduto infatti potrebbe mettere in crisi il futuro dei Gran premi d’Italia, di Monza ed Imola. Una notizia non da poco per i gradi estimatori che conoscono l’importanza del circuito Monza, considerato come l’autodromo più antico al mondo a ospitare una gara del Mondiale, e riconosciuto come l’evento più longevo nel calendario del campionato.
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L’ ormai ex presidente Sticchi Damiani aveva recentemente concluso un accordo con Stefano Domenicali, Ceo della Formula 1 , accordo che vedeva protagonista il prolungamento del contratto tra l’Autodromo di Monza e la Formula 1 fino al Mondiale 2031. Contratto che adesso potrebbe essere messo seriamente in discussione proprio per quanto accaduto in data odierna, considerato che l’accordo era stato preso con l’obbligo di apportare lavori di ammodernamento all’Autodromo Nazionale Monza che invece potrebbero ora subire dei ritardi e delle complicazioni.
Si cerca di trovare una soluzione tempestiva e sono già trapelate alcune informazioni interne che vedono come sostituito momentaneo dell’ex Presidente Sticchi Damiani, l’ex comandante generale dell’Arma dei carabinieri, generale Tullio Del Sette, al quale sarà affidato il compito di guidare l’ Automobile Club d’Italia fino all’elezione di un nuovo presidente il prossimo 9 luglio.
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Le candidature alla presidenza dovranno essere presentate entro il 31 marzo; le voci circolate per i candidati alla presidenza di Aci Milano, darebbero già come candidato favorito Geronimo La Russa jr, figlio del Presidente del Senato Ignazio la Russa, e la direttrice dell’Aci di Roma, Giuseppina Fusco. Non è affatto esclusa intanto, visti i numerosi appuntamenti sportivi e motoristici in programma per l’associazione nei prossimi mesi anche la nomina di un subcommissario la cui nomina si è resa necessaria dopo che il governo ha confermato il limite di tre mandati per la presidenza dell’Aci, come previsto per gli enti pubblici, facendo così decadere quella di Angelo Sticchi Damiani, rieletto per la quarta volta ad ottobre scorso. Rientrato a Roma dal rally di Montecarlo, l’ultimo atto ufficiale di Sticchi Damiani è stato quello di formalizzare le elezioni che daranno all’Aci un nuovo presidente.