ROMA – Charles Leclerc conquista la sua prima vittoria in carriera e la prima stagionale per le “Rosse” della Ferrari, ha vinto il Gp del Belgio sul circuito di Spa, 13ma prova del Mondiale di Formula 1 . A 21 anni diventa il più giovane vincitore di sempre per il Cavallino e anche sul circuito delle Ardenne, il terzo più giovane vincitore di un gran premio dietro Verstappen e Vettel. Secondo posto per Lewis Hamilton e terzo per Valtteri Bottas, entrambi su Mercedes. “E’ un sogno che avevo fin da bambino, ma si è realizzato in un week end davvero difficile.Abbiamo perso un amico, voglio dedicare la mia prima vittoria in formula 1 a lui, siamo cresciuti insieme. Non posso godermi a pieno la mia prima vittoria“. Il primo pensiero di Leclerc dopo il trionfo a Spa è rivolto al giovane Antoine Hubert: ed è al pilota francese morto ieri sul circuito belga che il monegasco dedica la vittoria, la sua prima, conquistata al volante della Ferrari.
Lewis Hamilton pentacampione del mondo inglese sconfitto ma con onore. Si complimenta ancora una volta col suo giovane rivale: “Ho dato assolutamente tutto quello che avevo, la gara è stata molto difficile, le Ferrari erano troppo veloci in rettilineo, era troppo difficile prenderle. Il 44 è il mio numero fortunato, come quello dei giri qui, ma con un paio di giri in più ce l’avrei fatta. Congratulazioni a Charles, la meritava da tempo e sono contento per lui”.
Tutti i piloti della Formula 1, insieme con i componenti dei rispettivi team, poco prima della partenza del Gp del Belgio si sono riuniti col lutto al braccio sulla griglia di partenza del circuito di Spa per per onorare con 1′ di silenzio la memoria del collega e amico Anthoine Hubert . Con loro, la famiglia del giovane francese e piloti e rappresentanti della Formula 2 e della Renault Academy, di cui Hubert faceva parte. Con sentita commozione, molti piloti hanno scelto di ricordare Hubert con messaggi personali, come il ferrarista Charles Leclerc, che sul casco e sul volante porta la scritta “Rip Tonio“.
“Un sogno che diventa realtà, ma non si può festeggiare in un weekend come questo” sono state le parole dette via radio del ferrarista al proprio team, e sceso dalla macchina ha indicato il cielo e l’adesivo “Racing for Anthoine” che oggi tutti i piloti hanno attaccato a caschi e monoposto.
Il digiuno della Ferrari che durava dal GP degli Usa del 2018, è dunque finito per merito di un pilota che ha guidato magnificamente per tutto il weekend e di una Ferrari che è stata perfetta anche nel pianificare le soste in gara. La Mercedes, che ha piazzato Lewis Hamilton e Valtteri Bottas sul podio davanti a Sebastian Vettel, è stata piegata anche grazie all’azzeccata scelta di dividere le strategie dei due piloti. È una vittoria che promette di richiamare una grande folla rossa tra sette giorni a Monza. Ottimo quinto posto di Alexander Albon che ha esordito alla grande con la Red Bull, peccato per il pilota pugliese Antonio Giovinazzi, che mentre era al nono posto, al penultimo giro è finito contro le barriere .
Il team principal del Cavallino, Mattia Binotto: “E’ una vittoria che fa bene al morale, mercoledì celebriamo a Milano i 90 anni della Ferrari e sarà bello rinvigorire questo momento. Poi c’è Monza, un’altra pista di rettilinei, di motore, forse più di questa. Porteremo la nostra terza power unit, ma bisogna che sia affidabile e sarà questa la nostra preoccupazione. Qui è stata una gara lunga, dura, abbiamo sofferto ma l’importante era vincerla. Sono contento anche per come è stata gestita la gara, va dato merito a Vettel per come ha lottato per la squadra. Anche lui ci tiene a vincere, anche oggi ha spinto e ci sarà occasione anche per lui. Charles è andato bene tutto il weekend, oggi è stato molto veloce e se l’è meritato tutto. Sono contento per lui, per la squadra e per i tifosi. Charles se l’è conquistata, l’ha voluta anche per Hubert con cui ha corso insieme“.