ROMA – Un salvataggio che vale 230 posti di lavoro e il futuro di altrettante famiglie. La Ladisa ha formalmente acquisito il complesso della RR Puglia, l’azienda di ristorazione di Noci (Bari) operante in Puglia, Basilicata e Molise e condannata al fallimento. Attrezzature, mezzi e soprattutto personale di RR Puglia sono conseguentemente entrati a far parte del patrimonio della holding pugliese Ladisa ristorazione.
Si chiude così una vicenda iniziata qualche anno fa con l’affitto, da parte di Ladisa, del ramo di azienda di RR Puglia (relativamente ad alcuni servizi di ristorazione), operazione che avrebbe dovuto rappresentare il salvataggio dell’impresa, in realtà poi “condannata” da una mancata commessa del Comune di Brindisi (l’appalto, già aggiudicato, fu poi revocato all’esito di un contenzioso amministrativo), e frenata dalle difficoltà di accesso al mercato e schiacciata dalla forte presenza delle multinazionali.
Grazie a un tavolo avviato con le organizzazioni sindacali, nonché con gli organi della curatela fallimentare, il Prof. Giannelli e il Dott. Pellecchia consulenti della Ladisa e con il consenso del Tribunale, la Ladisa ha fatto tesoro del management e del personale dell’azienda di Noci, integrandolo nel proprio organico e arricchendo così il proprio patrimonio di conoscenza.
“Avevamo assunto un impegno – precisano i fratelli Sebastiano e Vito Ladisa – e lo abbiamo mantenuto anche mettendo da parte i legittimi interessi di un’impresa a produrre utile. La nostra decisione è stata dettata da un gesto solidaristico nei confronti del sistema delle imprese del nostro tessuto produttivo, salvaguardando una realtà del territorio, quale è stata RR Puglia, di cui è stata preservata l’identità e la storia. Ma è stato soprattutto un atto di responsabilità nei confronti di lavoratori che non hanno perso il loro posto, garantendo così un futuro alle proprie famiglie, soprattutto senza perdere nulla del passato. Infine, a seguito di investimenti, il segmento è già in attivo dal 2016 e sta producendo utili”.