TARANTO – Il Tribunale fallimentare di Taranto, nel collegio presieduto dal giudice Anna De Simone, relatore Giuseppe De Francesca, a latere Italo Federici) con sentenza depositata lo scorso 30 ottobre, ha dichiarato il fallimento della Jet s.r.l., editore dell’emittente televisiva Studio100. richiesto dalla Procura della repubblica di Taranto. Un fallimento annunciato in un procedimento che si protrae inspiegabilmente da lungo tempo. Curatore fallimentare è stato nominato il dr. Cosimo Valentini.
Il collegio fallimentare ha disposto ed ordinato la presentazione entro tre giorni dalla notifica della propria decisione i bilanci, le scritture contabili e fiscali, e l’elenco dei creditori, fissando per il prossimo 29 gennaio 2019 la rituale adunanza dei creditori in occasione della quale verrà valutata la massa debitoria ammessa alla procedura fallimentare.
I dipendenti di Studio 100 sono stati costretti a lavorare per lunghi mesi senza stipendio, ricevendo sporadici acconti dal proprio editore Gaspare Cardamone nel silenzio e disinteresse generale di una città sempre più assorta nel torpore più triste. Resta imbarazzante ed arduo credere alle dichiarazioni del legale della società fallita, che sostiene “che non cambia nulla per l’emittente tarantina“, sopratutto considerando la circostanza non indifferente che la procura di Taranto ha inoltre richiesto la trasmissione degli atti al proprio ufficio perchè vuole fare luce e chiarezza su alcuni passaggi relative alle due cessioni di rami d’azienda, ed in particolare quella che riguarda la cessione della frequenza televisiva della televisione tarantina posseduta dalla Jet s.r.l alla Mastermedia Club srl società che era notoriamente gestita da Giancarlo Cardamone ( sino alla sua condanna definitiva ed affidamento ai servizi sociali ), fratello dell’editore, che era stata sottoscritta dinnanzi al notaio il 27 novembre del 2017 e quindi soggetta a revocatoria da parte del curatore fallimentare nominato dal Tribunale.
La procura di Taranto intende fare luce su queste cessioni “sospette” di ramo aziendale che potrebbero consentire alla Mastermedia Club di incassare i 780.156,71 euro ( vedi QUI ) dei contributi pubblici assegnati dal Ministero dello Sviluppo economico con Decreto direttoriale dello scorso 1 ottobre 2018 (relativi all’ annualità 2016) .
Ai colleghi ed ai dipendenti di Studio 100 rivolgiamo la nostra solidarietà auspicando che finalmente si faccia chiarezza una volta per tutte nel far-west dell’emittenza televisiva privata anche in Puglia.