L’ aula della Camera ha approvato, in via definitiva con 171 voti favorevoli, 112 contrari e 14 astenuti, il decreto sull’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che al suo interno conteneva anche il commissariamento dell’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo 2026, grazie ad un emendamento con primo firmatorio la senatrice Maria Nocco di Fratelli d’Italia.
Sulla decisione ed il voto parlamentare sono intervenuti anche i due parlamentari di Fratelli d’Italia eletti nella provincia jonica, gli onorevoli Dario Iaia e Giovanni Maiorano. “Il commissariamento dei Giochi del Mediterraneo – ha commentato l’on. Iaia – è un atto di grande responsabilità e di interesse reale verso una città che non poteva rischiare di perdere assolutamente questa occasione a causa dei ritardi accumulati fino ad ora. Il commissario avrà il compito di velocizzare le procedure, anche grazie alla semplificazione in seno al Dl sul Pnrr. Il commissario valuterá le opere realmente fattibili e Taranto avrà dei Giochi che verranno ricordati a lungo. Ne sono sicuro“. Per l’ on. Maiorano “i ministri Fitto e Abodi hanno accolto questa richiesta del territorio, indispensabile per realizzare nei tempi, modi, e qualità necessari, le opere per le manifestazioni che senza l’intervento dell’esecutivo non sarebbero mai state completate entro il 2026″. Inutili di fatto le sterili polemiche e dichiarazioni del M5S e del PD pugliese.
A questo punto l’ accoppiata Melucci-Sanniocandro, il primo sindaco di Taranto ed il secondo direttore dell’ agenzia regionale pugliese Asset, a questo punto dovranno farsi da parte e tornare ad occuparsi di altro. I soldi dei contribuenti sono salvi e le manie di grandezze di qualcuno posso finire tranquillamente nel dimenticatoio.
Un’altra battaglia di legalità sostenuta vinta dal CORRIERE DEL GIORNO, unica voce nel panorama pugliese ad evidenziare le anomali, follie ed incapacità gestionali di chi voleva fare dei Giochi del Mediterraneo un trampolino di lancio elettorale, e sviluppare operazioni immobiliare inutili e costose a carico dello Stato e dei contribuenti.