L’ex amministratore unico delle Ferrovie Sud Est, il tarantino Luigi Fiorillo, è iscritto nel registro degli indagati della Procura di Bari nell’ambito dell’inchiesta relativa a consulenze d’oro e sprechi nella gestione della società di trasporti, per i reati di peculato, abuso d’ufficio e truffa. L’indagine, aperta sulla base della relazione della Deloitte fatta propria dai commissari e depositata nei giorni scorsi nelle mani del procuratore di Bari Giuseppe Volpe e dell procuratore aggiunto Lino Giorgio Bruno, è stata affidata ad un pool di cinque magistrati, i quali dovranno accertare le eventuali responsabilità nella gestione della società di trasporti pugliese.
Della vicenda, si occuperanno per i reati contro la pubblica amministrazione i pm Luciana Silvestris e Claudio Pinto, per le vicende legate alle presunte truffe i sostituti Marcello Quercia e Francesco Bretone, e per gli eventuali reati societari Bruna Manganelli.
La relazione dei commissari individua numerose irregolarità nella gestione del denaro pubblico e costituisce per la magistratura barese un punto di partenza su cui costruire l’indagine penale a carico degli ex amministratori. Accertamenti che la Guardia di Finanza di Bari è già stata delegata a svolgere nei mesi scorsi su delega della magistratura contabile.
Nel frattempo, il gup del Tribunale di Bari Annachiara Mastrorilli ha respinto le istanze di costituzione di parte civile dei 18 lavoratori delle Ferrovie Sud Est con le quali chiedevano di essere ammessi nell’udienza preliminare per il rinvio a giudizio di 7 persone in relazione alle presunte truffe per l’acquisto dei 27 vagoni nuovi e dei 25 ristrutturati. Il giudice, ha ritenuto che i lavoratori, (tutti salentini), non hanno subito alcun danno dai reati contestati. Ammessa la costituzione di parte civile della Regione Puglia, ritenuto dal Gup unico ente realmente danneggiato dalla truffa.
Il pm Isabella Ginefra contesta agli imputati nelle udienze preliminari in corso il reato di “concorso in truffa aggravata transnazionale” in relazione ai fatti accaduti nel periodo compreso fra il 2006 e il 2012. A rischiare il processo Luigi Fiorillo, legale rappresentante e “dominus” per anni delle Ferrovie Sud Est, insieme a Carlo Beltramelli e Marco Mazzocchi, rispettivamente procuratore speciale e rappresentante legale della società polacca “Varsa Sp. Z.o.o.” di Varsavia, il responsabile tecnico di ‘Ferrovie Sud Est’ Nicola Alfonso, il rappresentante legale della “Railconsulting srl” di Marmirolo (MN), Giuseppe Fiaccadori, ed i polacchi Tomasz Zaboklicki e Zygfryd Franciszek Zurawski, rispettivamente presidente e membro del Direttorio della società polacca “Pesa Bydgoszcz Sa“.
La prima truffa contestata è relativa all’acquisto di 27 vagoni nuovi interamente finanziati dalla Regione Puglia, dalla società polacca Pesa, e pagati 93 milioni di euro. Secondo la Procura barese la truffa sarebbe nell’aver incluso nel prezzo d’acquisto la somma di 12 milioni di euro di provvigioni sulle vendite pagati dalla Pesa alla società Varsa. La seconda truffa è quella relativa all’acquisto dalla società Varsa di altre 25 carrozze ristrutturate, pagate 22 milioni 500mila euro, e secondo la Procura, il doppio del reale valore di mercato dei vagoni. I difensori degli imputati hanno depositato documentazione tecnica relativa al costo dei vagoni e al loro valore di mercato.
Il prossimo 5 maggio si torna dinnanzi al Gup per la discussione nell’udienza preliminare.