ROMA – Maglie sempre più larghe per la rottamazione delle cartelle esattoriali , divieto alla fatturazione delle bollette ogni 28 giorni con ritorno alla cadenza mensile degli abbonamenti di telefonia fissa e Tv e semplificazione dello spesometro. La Commissione Bilancio del Senato presenta la lista degli emendamenti al Decreto legge fiscale collegato alla manovra di bilancio. Sono 1.030 le proposte di modifica presentate dai senatori, tra le quali 283 del Pd. Come sempre, tra gli emendamenti c’è di tutto e di più, ma alcuni progetti hanno ottime possibilità di essere approvati.
La Rottamazione-bis delle cartelle esattoriali della ex Equitalia è una delle priorità. Sono diversi gli emendamenti bipartizan che chiedono di estendere la platea della definizione agevolata consentendo di accedere anche a coloro che non avevano fatto domanda in passato. Il Pd chiede inoltre di introdurre un percorso di rate più diluite per chi ha debiti oltre un milione di euro. Attualmente la norma ne prevede 5, ma è anche possibile saldare la propria esposizione in un’unica rata. Tra le modifiche figurano lo slittamento da aprile 2018 al luglio successivo di una delle rate del piano di pagamento in corso, la comunicazione della volontà di aderire al bis spostata dal 31 dicembre 2017 al 15 maggio 2018 e una proroga da fine ottobre scorso a fine anno per la pubblicazione via web della relativa modulistica da parte degli agenti della riscossione. Non cambierebbero invece le scadenze delle cinque rate 2018-2019 previste dalla nuova operazione, mentre la formula che prevede il pagamento in unica soluzione al 31 maggio del 2018 slitterebbe al 31 luglio successivo.
Su suggerimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, Ruffini, sempre in tema fiscale, spunta l’ipotesi di tornare all’invio annuale, cancellando la cadenza trimestrale, dei dati anche per il nuovo Spesometro. A chiederlo sono emendamenti bipartisan, tra gli altri di Pd, Fi, Lega e Autonomie.
Tra le richieste anche quella di non applicare sanzioni per l’invio dei dati di quest’anno, se effettuati entro febbraio 2018. Il Pd chiede l’adozione di una cedolare secca al 15% per favorire la riapertura di negozi, bar e botteghe artigiane nei centri storici. La cedolare sostituirebbe Irpef, Ires, Irap e bollo di registro sul contratto di locazione per locali sfitti da almeno due anni nei centri storici. Nel piatto, 30 milioni di stanziamento.
Come previsto piovono emendamenti bipartisan per costringere gli operatori telefonici e Tv di tornare alla fatturazione mensile e non più a 28 giorni. Non a caso nei giorni scorsi, già due operatori (Wind e Vodafone n.d.r.) sono tornati alla fatturazione a 30 giorni. Sinistra italiana ha proposto una multa di un miliardo nei confronti degli operatori.