Raffaele Fitto ex governatore pugliese, di famiglia democristiana, europarlamentare, leader dei ‘Conservatori e riformisti‘, dal palco del Teatro Olimpico di Roma, ha chiesto ancora una volta di fare le primarie del centrodestra, e lo ha chiesto pubblicamente a Silvio Berlusconi ed a Matteo Salvini, che erano a Bologna in una manifestazione comune con la Meloni.
Dal palco del Teatro Olimpico , Fitto, ha lanciato una sfida agli ex-compagni di partito ed alleati, che erano in Piazza Maggiore a Bologna: “Non è il centrodestra del vaffa di cui abbiamo bisogno. Non bisogna avere paura delle primarie. Facciamole e mettiamo in campo un centrodestra del futuro capace di costruire un’alternativa a questo governo“.
Come scenografia il simbolo del partito, un leone gigante in legno “che vuole sfidare tutto e tutti“. La convention dura appena un’ora. La sala è piena. Ci sono circa 1500 persone arrivate con pullman da tutta Italia. “Questa è la posizione che cercavamo da anni”, dice qualcuno entrando. I sostenitori sono giunti dal Piemonte, dalla Lombardia, dal Veneto, dalla Toscana, dalla Campania e dalla Basilicata. Da molte zone del Lazio, mobilitate da Luciano Ciocchetti (un ex UDC) e non potevano mancare i pugliesi” . Infatti, ad ascoltare gli accenti in platea in realtà sembrava di stare in Puglia. Presenti fra il pubblico l’on. Gianfranco Chiarelli ed il consigliere regionale Renato Perrini.
Con questa mini-convention romana, Fitto esce dai confini della sua Puglia per lanciare come lui stesso l’ha definita “una sfida nazionale“. Dietro le quinte una vecchia “conoscenza” del centrodestra: Luigi Crespi, proprietario di Datamedia, ed primordiale sondaggista di Silvio Berlusconi, poi spin-doctor (non molto fortunato…) di Bobo Craxi, e di Gianni Alemanno durante il suo incarico di Sindaco di Roma. Era un anno fa, quando sul Corriere della Sera, Crespi dichiarava “Oh mamma mia. Usciamo dal film. Non siamo mica dentro House of cards . Io non sono lo spin doctor di nessuno. Io faccio comunicazione, creo eventi, non sono portavoce o ghostwriter di nessuno”.
Ma adesso gli eventi, Crespi li crea per Raffaele Fitto, il principale oppositore di Berlusconi dentro Forza Italia, prima di lanciare il suo nuovo movimento politici. “Veramente con Raffaele Fitto lavoro già dai tempi delle Europee, da marzo di quest?anno. Non capisco perché venga fuori adesso questa notizia. Io tiro la volata a tanta gente. Destra, sinistra” Ma, a destra e sinistra chi c’è, chiedeva il Corriere della Sera ? “Mara Carfagna e Stefano Caldoro, Bobo Craxi. Ma non ho voglia di fare nomi. Sono clienti che chiedono di costruire un?immagine ed avere consensi. Io cerco di accontentarli. Come devo ripeterlo che con il contenuto politico io non c’ entro niente? Io sono a favore dell’ eutanasia, dei matrimoni gay, della legalizzazione delle droghe leggere: pensa che uno come Fitto potrebbe seguire queste mie indicazioni politiche?“.
“Non siamo antagonisti alla piazza di Salvini – ha detto Fitto dal palcoscenico di Roma – ma in questo modo loro consegnano l’Italia a Renzi” citando con disinvoltura David Cameron “Noi in Europa siamo con il premier britannico. Come fa Berlusconi a parlare prima con la Merkel e poi con Salvini che in Europa è con la Le Pen?“.
Fitto non nasconde di non apprezzare la decisione del leader di Forza Italia di salire sul palco della Lega: ” Berlusconi ha sbagliato. Così facendo consegna a Salvini una leadership in modo frettoloso. Invece va costruito un centrodestra ampio“. Ad ascoltare Fitto c’è anche qualche fuoriuscito di Forza Italia. Maurizio Bianconi prova a fare due calcoli: “Berlusconi ha perso 13 milioni di voti. Ha il record mondiale. E il patto del Nazareno è un patto di potere tra Matteo Renzi e Denis Verdini“.
“Questa non è una contro manifestazione – ha detto Fitto – ma bisogna dare, vogliamo dare voce ai milioni di italiani che hanno abbandonato il centrodestra, le elezioni e le istituzioni. A tutti coloro che non partecipano più“. In pratica i Conservatori e Riformisti chiedono un’alleanza di tutto il centrodestra e cercano di approfittare e pescare consensi dall’emorragia di Forza Italia per riconquistare tutti quei voti che sono andati perduti.
Il cammino è lungo, ed arduo, ma notoriamente a Raffaele Fitto piacciono le sfide impossibili. A volte le vince anche.