di Antonello de Gennaro
Anche dopo che hai vinto la partita della tua vita, e soprattutto, dopo che l’hai persa, l’importante non è vincere, è “cazzeggiare” . Guardare Flavia Pennetta e Roberta Vinci abbracciarsi come due sorelle, un istante dopo che la prima ha vinto con un lungolinea imprendibile il prestigioso torneo americano nell’olimpo del tennis mondiale, è stato semplicemente meraviglioso. Sorridevano e ridevano insieme come due bambine che sanno di averla fatta “grossa”. I loro occhi si cercavano, i corpi si stringevano. Roberta sussurra qualcosa all’orecchio di Flavia. Per un telespettatore che si fosse appena collegato, era pressochè impossibile riuscire a capire chi fosse la vincitrice.
Flavia e Roberta sedute l’una a fianco dell’altra a bordo campo, mentre aspettavano la premiazione, incuranti di aver addosso gli occhi di tutto il mondo. Chissà di cosa parlavano, sorridendosi e divertendosi con la complicità paragonabile a quelle di due amiche di paese. Sembrava come se avessero appena concluso di giocare uno di quei tornei regionali che tanti anni fa ai loro esordi giocavano , in Puglia.
Al centro del campo mentre venivano intervistate l’una dopo l’altra , si cercavano l’un l’altra con gli occhi, con le battute, si accarezzavano. “E’ stato bellissimo sfidare una vera amica“, ha detto Flavia. “che ha giocato per due settimane un tennis incredibile“. E Roberta che scherzando provare a strappare l’assegno da 3,3 milioni di dollari riservato alla vincitrice, dicendole “Ho giocato bene? Allora la coppa è mia, no?”.
I 20 mila spettatori dell’ Arthur Ashe Stadium di Flushing Meadows incantati ridevano ed applaudivano come se avesse vinto un’americana. Al momento di fare le serie, Roberta dice “Lei mi ha lasciato a bocca aperta”. Nessuna giustificazione, recriminazione, alcun rimpianto o rimorso. “Ha fatto meglio di me, devo solo farle le congratulazioni». L’amica Flavia si vuole ritirare dal tennis ? Peccato, ma “sono contenta se lei è felice così“.
A chi la mattina dopo la vittoria le ha chiesto quale sia stato il ricordo più bello di queste due settimane, Flavia ha risposto con una sola immagine: “L’abbraccio con Roby a fine partita“. Con quell’immagine, vera, leale e sincera, ed anche con il “cazzeggio” spontaneo e non voluto che ha fatto seguito, le due amiche e avversarie hanno insegnato in mondovisione due cose importanti nello sport, ma anche nella vita: come si vince, e come si perde.