di Alessandra Monti
Francesco Angelini, 52 anni, finito in carcere a fine giugno scorso è’ stato condannato dalla giudice Angela Minerva a 2 anni e 4 mesi, con rito abbreviato che ha ridotto di 1/3 la pena, perché accusato di stalking ai danni di Marialuisa Jacobelli, giornalista di SportMediaset, e “tentatrice” nel 2020 del reality «Temptation Island» che lo aveva denunciato, con alle spalle già un patteggiamento per una vicenda analoga con un’altra donna, .
La giornalista aveva trovato il coraggio di parlare e denunciare quel “clima di terrore” in cui Angelini, nato in Francia e residente a Montecarlo, con cui la Jacobelli aveva avuto una breve relazione, l’avrebbe costretta a vivere, tra minacce, violenze fisiche e psicologiche, a seguito delle quali erano partite le indagini. Era stato un “gossip” su un presunto flirt della Jacobelli risalente alla primavera del 2021 con il campione francese del Paris Saint Germain Kylian Mbappé, a scatenare l’esplosione d’ira di Angelini con insulti, minacce e mani al collo in una stanza del Palace Hotel di Montecarlo che il 2 gennaio 2022 hanno costretto Jacobelli a chiamare in suo aiuto un’amica e a scappare via in “preda all’ansia e alla paura”.
Subito dopo la fine della relazione è iniziato lo stalking di Angelini con minacce e insulti alla Jacobelli. Un martellamento come ricostruito dalle indagini condotte dalla Squadra mobile, fatto di 600 mail, 278 telefonate alla giovane, 1.072 all’utenza intestata alla madre e appostamenti documentati dalle 1.422 volte nelle quali lo smartphone di Angelini è stato agganciato dalle celle telefoniche vicine alla casa della ragazza.
A rendere meno severa la condanna di Angelini è stato il risarcimento versato alla ventinovenne Marialuisa Jacobelli che non si è costituita parte civile, assistita dall’avvocato Federico Cecconi, e le attenuanti generiche perché sta seguendo un percorso terapeutico in una comunità del Novarese dove si trova in regime di arresti domiciliari.
La decisione è stata adottata ha deciso oggi dalla Gup Angela Minerva, a seguito delle indagini della Squadra mobile della Polizia coordinate dal pm Pasquale Addesso della Procura di Milano. Con la sentenza sono state riconosciute all’imputato l’attenuante di aver risarcito il danno (ha versato una cifra consistente alla 30enne conduttrice, che non era parte civile) e le attenuanti generiche perché sta seguendo un percorso di cure in una clinica in regime di domiciliari.
A seguito del “pesante turpiloquio afferente la sfera sessuale, aggressioni fisicamente condotte, messaggi ripetuti e sempre mortificanti, ossessiva volontà di conoscere movimenti e frequentazioni” il gip Livio Cristofano aveva disposto la custodia cautelare in carcere. Dopo un periodo nel carcere di San Vittore, con il parere favorevole della procura e della ragazza, Angelini era passato in comunità.