Al termine della riunione del plenum del Consiglio superiore della Magistratura è stata approvata con 13 voti favorevoli, la nomina di Francesco Curcio che fino ad oggi era alla guida della Procura di Potenza, quale nuovo procuratore capo di Catania . Curcio ha prevalso sull’ altro candidato Francesco Giuseppe Puleio, attuale procuratore aggiunto di Catania, che ha ricevuto 10 voti a suo favore; 3 gli astenuti entrambi proposti al Plenum dalla 5a commissione (Incarichi Direttitivi) del Csm.
Originario di Polla, nel Salernitano, Francesco Curcio classe 1961 è entrato in magistratura nel 1987 iniziando la sua carriera come pubblico ministero nella procura di Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano. Tra il 1995 e il 2012 è stato pubblico ministero a Napoli. In seguito, fino al 2018, anno della sua nomina a capo della Procura di Potenza, ha svolto funzioni di pubblico ministero presso la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo a Roma. Ha condotto importanti indagini sulla compravendita dei senatori, su Finmeccanica , condividendo con il collega Henry John Woodcock la titolarità di queste inchieste, e sulle attività di riciclaggio della Banda della Magliana. Curcio è stato inoltre uno dei pubblici ministeri del processo “Spartacus 3” a carico degli affiliati al clan dei Casalesi.
Nella delibera di nomina approvata dal plenum si legge che “Il dottor Curcio è titolare di solidissime competenze nel contrasto alla criminalità organizzata, essendosene occupato per oltre 30 anni” . A Catania il procuratore Curcio a Catania guiderà uno degli uffici più grandi d’Italia con 46 pubblici ministeri in pianta organica e 41 in servizio, considerato strategico nella lotta alla mafia. Il magistrato campano subentra all’ex procuratore capo Carmelo Zuccaro, che lo scorso anno è diventato procuratore generale di Catania.
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