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29 Novembre 2024 20:32

Francia, Le Pen davanti a tutti. Macron “asfaltato” invoca il blocco democratico

Affluenza storica: avrebbe votato il 65,5% degli aventi diritto. Le Pen in testa. Il partito di Macron "cancellato"

Gli exit poll di Tf1 confermano sostanzialmente quelli diffusi da altre testate, con minime variazioni: Le Pen è al 33,5%, la sinistra al 29,1, Macron al 21,5%.   Il Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella, secondo le proiezioni di Ipsos Talan per France Télévisions, Radio France, France 24/Rfi et Lcp potrebbe ottenere tra i 230 e i 280 seggi. Dati che vanno presi con cautela visto che ci dovrebbero essere circa 300 triangolari. Il Nuovo Fronte popolare raccoglierebbe tra i 125 e i 165 seggi. Ensemble tra i 70 e i 100 seggi. Les Republicains tra i 40 e 61 seggi.

Jordan Bardella, il “delfino” di Marine Le Pen, parla già da vincitore: “L’esito del voto è senza appello, l’alternanza è a portata di mano. Se mi darete la fiducia al secondo turno sarò il primo  ministro di tutti i francesi” . Marine le Pen è stata eletta al primo colpo nell’undicesima circoscrizione del Pas de Calias, nel nord della Francia. La leader del Rn, nel collegio dove tradizionalmente si candida, ha incassato il 58% dei voti e non avrà bisogno di ricorrere al ballottaggio. 

Boom di elettori alle elezioni francesi

Alla fine della giornata, l’affluenza dovrebbe raggiungere una quota ben superiore al 47,51% registrato nel 2022 e potrebbe avvicinarsi o addirittura superare il 67,9% registrato nelle ultime elezioni legislative dopo lo scioglimento del Parlamento del 1997. Anche nei territori francesi d’oltremare, dove si vota in misura molto minore rispetto alla Francia continentale, l’affluenza è aumentata e sono stati pubblicati i primi risultati. I deputati uscenti del gruppo centrista Liot e quelli nominati dal Nuovo Fronte Popolare (Nfp) si sono imposti in Guadalupa e in Guyana. In Polinesia, il candidato autonomista Moerani Frèbault ha annunciato la sua elezione al primo turno e sarà quindi il primo dei 577 nuovi deputati: è la prima volta che un nativo delle Isole Marchesi entra nell’Assemblea Nazionale francese. Frébault ha vinto nella prima circoscrizione elettorale polinesiana, battendo il deputato indipendentista uscente Tematai Le Gayic che si è fermato al 35% dei consensi.

Le elezioni si svolgeranno in due turni: il primo domenica 30 giugno e il secondo domenica 7 luglio. Tuttavia, i cittadini e le cittadine che vivono nel continente americano così come quelli che vivono nelle comunità francesi d’oltremare, ossia nelle ex colonie che ora si amministrano in modo semi-indipendente pur trovandosi ancora sotto la sovranità dello stato francese, voteranno con un giorno di anticipo: il 29 giugno e il 6 luglio. I francesi che risiedono all’estero potranno votare presso le ambasciate o i consolati del paese in cui si trovano oppure, dal 25 al 27 giugno per il primo turno e dal 2 al 4 luglio per il secondo, tramite voto elettronico. Eccezionalmente, per queste elezioni, il voto per corrispondenza non sarà possibile a causa dei tempi troppo stretti tra la loro convocazione e il loro svolgimento.

I dati sull’affluenza forniti dal ministero degli Interni francese mostrano un risultato mai visto nel 21esimo secolo, come fa notare Le Figaro. Al primo turno delle elezioni legislative del 2017, infatti, la partecipazione era stata del 19,24%, del 21,06% nel 2012, del 22,56% nel 2007 e del 19,7% nel 2002. Nel 1997, durante le ultime elezioni legislative anticipate, a mezzogiorno l’affluenza era stata del 22,74%. Bfmtv spiega che è nell’Aveyron che il maggior numero di francesi è andato a votare questa mattina con un tasso di partecipazione del 34,41%, seguito da Bouches-du-Rhône (33,70%) e Gers (33,61%). Il dipartimento dove sono stati espressi meno voti fino a questo momento è Seine-Saint-Denis (17,93%).

Jordan Bardella e il discorso da premier

Vuole essere un primo ministro di coabitazione, rispettoso della Costituzione e della carica del Presidente della Repubblica, ma senza compromessi sulle politiche al servizio della Francia, così ha immediatamente chiarito ai Francesi Jordan Bardella, vero matttore di queste elezioni. In caso di maggioranza assoluta per i Lepenistes all’Assemblea al termine del secondo turno delle elezioni legislative, ipotesi confermata da diversi sondaggi, il leader dell’estrema destra sarà “il primo ministro di tutti i francesi“, ha aggiunto in un discorso a Parigi. “Miei cari compatrioti, questa domenica, 30 giugno, primo turno delle elezioni legislative, i francesi hanno risposto all’appello delle urne. Sono stati all’altezza delle loro responsabilità. Hanno emesso il verdetto finale“, ha assicurato Bardella. “Guidando i candidati della RN e dei suoi alleati, i francesi hanno dato vita ad una speranza senza precedenti nel paese. Li invito a compiere un ultimo sforzo. Il campo presidenziale, ancora in gran parte rinnegato, non può vincere. La scelta è chiara e la Francia ha a disposizione due strade. L’alleanza dei peggiori, che porterà alla rovina, dall’altra l’unità nazionale, che ripristinerà la sicurezza e difenderà il lavoro“, ha affermato.

Chiedo a tutti i francesi di unirsi a me per conquistare l’unità nazionale contro coloro che intendono farsi beffe dei nostri valori. Intendo essere il primo ministro di tutto il popolo francese, rispettoso delle opposizioni e preoccupato in ogni momento dell’unità della nazione. Intendo essere il Primo Ministro della vita quotidiana, assumendo il controllo della nostra politica migratoria“. E per concludere: “La vittoria è possibile e il cambio di potere a portata di mano. Mobilitiamoci per il cambiamento“.

Secondo l’istituto Eleba, il Rassemblement National è molto vicino ad agguantare la maggioranza assoluta dei seggi in parlamento. I sondaggisti assegnano infatti all’estrema destra – dopo il ballottaggio – tra i 255 e i 295 seggi. Il quorum è di 289 seggi: il traguardo verrebbe comunque superato o mancato per una manciata di collegi. Decisivi potrebbero risultare i 35-45 seggi che il sondaggio assegna ai Republicains. Anche Eric Ciotti, il leader dei Republicains, che ha spaccato il partito scegliendo l’alleanza con Marine Le Pen canta vittoria: “L’obiettivo di portare Jordan Bardella al governo è all’orizzonte, questo risultato è un immenso successo”. Ciotti in parole più chiare chiama i suoi elettori a votare per i candidati di Rn al secondo turno. Il suo appoggio potrebbe rivelarsi decisivo per garantire alla destra la maggioranza assoluta in parlamento. 

Il Rn è riuscito a eleggere al primo turno già una dozzina di deputati. È questa la situazione quando lo spoglio si è chiuso in 307 delle 577 circoscrizioni in cui si è votato. In questi collegi, che andranno alla ballottaggio, la destra è in testa in 175 casi; mancano ancora i voti di Parigi e di altre grandi città.  Verso mezzanotte sono arrivati anche i dati di Parigi che si conferma una roccaforte della sinistra: il Nuovo fronte popolare elegge infatti al primo colpo 8 deputati. 

Almeno 37 candidati del Rn sono stati eletti deputati al primo turno, tra cui Sebastien Chenu e Julien Odoul, una prima volta per il partito lepenista, che aveva 88 deputati nella precedente legislatura. Lo spoglio è all’80% delle 577 circoscrizioni in cui le urne sono state completamente scrutinate. Il presidente francese Macron ha chiesto alla sua equipe di studiare ogni circoscrizione per trovare alleanze, anche con i candidati di La France Insoumise, nel tentativo di bloccare il Rassemblement National di Marine Le Pen, . Una nuova riunione strategica si terrà domani mattina all’Eliseo.

Marine Le Pen, la leader del Rassemblement National, vota nel seggio di Henin-Beaumont, nel nord della Francia 

Le prime reazioni

Marine Le Pen, dirigente storica del Rasemblement National in dichiarazioni riportate da Bfmtv è chiara e diretta: “La democrazia ha parlato. I francesi – dice – hanno dimostrato di voler voltare pagina”. In vista del secondo turno, Le Pen ha esortato gli elettori “a rinnovare il vostro voto se avete scelto i nostri candidati“. Se invece, prosegue, “avete fatto un’altra scelta, vi invito a unirvi alla coalizione della sicurezza, della libertà e dell’unità“.

“Una sconfitta pesante e innegabile per Emmanuel Macron” è invece il commento di Jean-Luc Mélenchon, leader de La France Insoumise. “Macron pensava di chiudere di nuovo il suffragio universale nella scelta soffocante che molti non vogliono, lui o il Rassemblement National – afferma- Un voto in massa ha sventato la trappola tesa al Paese“. In casa dei Repubblicani, ove nelle ultime settimane si è consumato il dramma dell’estromissione di Eric Ciotti, un comunicato stampa, citato da Bfmtv, annuncia che il partito ha fatto sapere che non darà istruzioni di voto per il secondo turno. “Laddove non saremo presenti al ballottaggio, considerato che gli elettori sono liberi di scegliere, non daremo istruzioni nazionali e lasceremo che i francesi si esprimano in coscienza“, scrive la segreteria. Non è di questo avviso Ciotti, che invece esorta l’elettorato repubblicano a portare Bardella a palazzo Matignon.

Quando si conosceranno i risultati delle elezioni francesi

I risultati complessivi di questo voto si sapranno solo dopo il ballottaggio, il 7 luglio. Le prime proiezioni ci dicono due cose:

1) La percentuale di voti ricevuta dai singoli partiti: il Rn prenderà più o meno del 33% dei voti che ha preso alle Europee e che gli sono attribuiti dai sondaggi? Nel 2022 prese il 18%.

2) La forbice dei seggi: gli istituti di analisi come Ifop forniranno una forbice di seggi che seppur ampia stima già – sulle basi dei voti del primo turno e della loro distribuzione geografica – il numero di seggi per partito.

Si potrà dire se quindi Le Pen e i suoi alleati hanno possibilità di raggiungere la maggioranza assoluta dei seggi e quindi poter esprimere il primo ministro, che a differenza del presidente, deve ottenere la fiducia del parlamento

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