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29 Novembre 2024 19:47

Francia sconfitta ai rigori. L’ Argentina di Messi è campione del mondo

E’ stata la finale Mondiale più bella, almeno fin dove può arrivare la memoria o possono venire in soccorso i filmati del passato. Che sia accaduto al torneo più folle nella collocazione e più opaco nell’attribuzione, conferma che calcio e sport sanno trovare da soli la cura per salvarsi, quando tutto congiura contro.
di Alessia Di Bella

È stata una finale pazzesca: l’Argentina conquista il suo terzo Mondiale. Primo per Messi e primo dalla Selección dal 1986, quando c’era Maradona. Match a senso unico in avvio: l’Argentina domina e va sul 2-0 proprio con Messi e Di Maria. Clamorosa svolta a dieci dalla fine con la doppietta di Mbappé nello spazio di 97 secondi. Nei supplementari altri colpi di scena: segnano ancora Messi (doppietta) e ancora Mbappé (tripletta). Ai rigori è festa albiceleste: decisivi gli errori francesi e il rigore di Montiel

Una gioia incontenibile per il capitano argentino, autore di una doppietta in finale: “Ho desiderato tanto questa coppa, è la cosa più bella che ci sia. Chiudere la mia carriera con questo trofeo è impressionante”. E sul futuro con l’Argentina aggiunge: “Voglio giocare qualche partita da campione del mondo“. Per il ct Scaloni: “Dovrebbe giocare anche il prossimo Mondiale

Lionel Messi non trattiene l’emozione ed esprime tutta la sua gioia dopo aver conquistato il suo primo Mondiale con l’Argentina, il terzo nella storia dell’Albiceleste. “Guarda cos’è, è bellissima – dice il n° 10, con la Coppa del Mondo in mano, ai microfoni di tutte le principali tv del mondo -. La desideravo tanto. Dio me l’ha voluta regalare, avevo la sensazione che fosse questo il momento giusto, abbiamo sofferto molto ma ce l’abbiamo fatta. Ora non vedo l’ora di essere in Argentina per vedere quanto sarà folle (la festa n.d.r.)”.

Autore di due gol nella finale contro la Francia e 7 complessivi in quest’edizione, il capitano dell’ argentina spiega, poi, l’importanza di questo trionfo: “Volevo chiudere la mia carriera con questo trofeo, non potevo chiedere di meglio. Grazie a Dio mi ha dato tutto. Chiudere quasi la mia carriera così, è impressionante…“, e sul suo futuro con l’Argentina aggiunge: “Sono riuscito a vincere la Copa América, la Coppa del Mondo. Amo il calcio, quello che faccio. Mi piace stare in Nazionale, il gruppo, voglio continuare a vivere qualche altra partita da campione del mondo”.

Angel Di Maria, l’uomo decisivo dell’ Argentina nelle finali

Scaloni: “Leo dovrebbe giocare anche il prossimo Mondiale”

Sul futuro di Messi si esprime anche il Ct Scaloni che vede lontano il ritiro dell’argentino. “A Leo dovrebbe essere riservato un posto anche per il prossimo Mondiale – dice l’allenatore in conferenza stampa -. Finché vorrà continuare a giocare, il numero 10 sarà sempre suo. Si è guadagnato il diritto di decidere cosa fare della sua carriera“.

“È stata una partita di grande sofferenza, lo sapevamo: non siamo riusciti a controllare la partita come dovevamo. Ma per diventare campione del mondo devi soffrire. Ho sempre sognato era vincere un Mondiale e ora non ho parole per descrivere la mia felicità”: in lacrime, Emiliano Martinez celebra la serata che ha incoronato l’Argentina campione del mondo e lui eroe della serata e miglior portiere della manifestazione , con la parata sul rigore finale di Coman. “Quando siamo andati ai rigori – ha detto il portiere dell’Aston Villaho detto ai miei compagni di rimanere sereni, perché un paio li avrei presi… Dedico questo trionfo alla mia famiglia e ai miei amici”.

Emiliano Martinez incredulo, Paulo Dybala a terra in lacrime di gioia

Anche Dybala, l’attaccante della Roma, è in paradiso dalla gioia. È entrato a fine supplementari per calciare il secondo rigore, di importanza altissima dopo l’errore del francese Coman. “Quello che è successo oggi passerà alla storia – dice Paulo -. Quello che i tifosi ci hanno dato in questo mese è stato incredibile. Vogliamo sollevare la coppa e andare a festeggiare laggiù, a Buenos Aires“.

“Nemmeno nei miei sogni più belli pensavo a questo. La gente è felice, noi siamo felici. Non ci sono parole per descrivere tutto ciò”, è un Leandro Paredes raggiante dopo la vittoria del Mondiale. “Questo è un progetto che va avanti da più di quattro anni, abbiamo lavorato sodo per raggiungere questo obiettivo”, ha concluso il centrocampista della Juventus.

Leandro Paredes mostra la coppa del mondo appena vinta

La sua gioia Lautaro Martinez l’ha voluta condividere su Instagram con una diretta che ha fatto vedere la festa argentina nello spogliatoio. “Una sensazione unica, c’è tantissima emozione. Si tratta di un sogno che avevo sin da bambino, non sono ancora in grado di spiegare quanta gioia c’è. Penso alla mia famiglia, al popolo argentino che ci aspetterà per festeggiare insieme. Il Qatar dista tanto dall’Argentina, ma qui sembrava di essere a casa, c’erano tanti tifosi e siamo riusciti a sfruttare anche quello. Siamo super contenti di alzare questa coppa”.

L’Argentina torna sul tetto del mondo 36 anni dopo l’ultima volta, quando nel 1986, in Messico, alzò al cielo il secondo titolo mondiale grazie a Diego Armando Maradona. Stavolta c’è Messi nella storia, finalmente eroe dell’Albiceleste dopo una carriera Nazionale in salita, in cui sembrava mancare d’incisività, tanto da essere costretto ad annunciare l’addio alla Seleccion nel 2016, per poi tornare sui suoi passi e andare a conquistare, con pazienza, la sua prima Copa America nel 2021. Una successo che ha aperto le porte ad un nuovo destino: quello dei vincenti, sigillato con ogni record in questo Mondiale. Il destino dei più grandi, comune solo a chi può prendere il proprio Paese per mano e portarlo alla vittoria. Da oggi c’è anche questo nella carriera di Leo Messi

Il presidente argentino Alberto Fernández che, anche per ragioni di cabala ha scelto di seguire la finale del Mondiale a casa con la famiglia, si è rallegrato oggi con i calciatori, il tecnico e con tutto il popolo argentino. Via Twitter Fernández, che ha pubblicato una foto davanti alla tv con la moglie e il figlio Francisco, ha prima scritto: “Grazie ai calciatori e all’équipe tecnica. Sono l’esempio che non dobbiamo mai scoraggiarci. E del fatto che abbiamo un grande popolo e un grande futuro!“. In un sintetico secondo tweet ha aggiunto: “Siempre unsieme, sempre uniti. Siamo campioni del mondo. Non ci sono altre parole. Grazie“.

E’ stata la finale Mondiale più bella, almeno fin dove può arrivare la memoria o possono venire in soccorso i filmati del passato. Che sia accaduto al torneo più folle nella collocazione e più opaco nell’attribuzione, conferma che calcio e sport sanno trovare da soli la cura per salvarsi, quando tutto congiura contro. Ne abbiamo viste tante, una finale a Natale ci mancava, francamente però non sentiamo il bisogno di un bis. La prossima edizione tornerà d’estate, in compenso si giocherà in tre Paesi (Canada, Stati Uniti, Messico) e avrà 48 squadre anziché 32. Tanto per rimanere in esercizio con le stranezze.





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