di REDAZIONE POLITICA
DA IERI SERA TUTTA L’ITALIA sa cosa è successo a Taranto durante la prima fase della seconda ondata Covid. Il servizio andato in onda in un programma di approfondimento giornalistico nel programma “Fuori dal Coro” su Rete 4 dal titolo inequivocabile ‘Virus, sotto accusa le morti sospette all’ospedale di Taranto’ (vedi qui), ma tutto ciò purtroppo non è una sorpresa per chi ha denunciato da tempo e senza sosta quello che stava avvenendo al Moscati, soprattutto i tantissimi morti nelle tende allestite fuori dall’ospedale.
Nel servizio un operatore sanitario ha spiegato di aver riferito anche al magistrato inquirente che “quelle morti potevano essere evitate. Se è così, in attesa che le autorità preposte assumano le iniziative che riterranno opportuno e doveroso avviare per rendere giustizia alle famiglie, spesso inascoltate, a noi consiglieri regionali – dicono in una nota congiunta i consiglieri regionali di Fratelli d’ Italia Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini, Francesco Ventola e il capogruppo Ignazio Zullo – spetta il compito di fare chiarezza sulle responsabilità politiche, perché spesso si addebitano ai professionisti in prima linea responsabilità che invece sono collegate all’inadeguatezza dell’indirizzo politico-amministrativo e all’inefficacia delle misure gestionali e organizzative che vengono messe in campo“.
Per questo Fratelli d’Italia presenterà una proposta di legge, primo firmatario Renato Perrini, per l’istituzione di una Commissione d’Inchiesta sulle morti per Covid al Moscati di Taranto. “Non siamo, non possiamo e non vogliamo trasformarci in un tribunale, non è il nostro ruolo e obiettivo, ma in quanto opposizione abbiamo il dovere di capire come viene tutelata la vita e la salute dei pugliesi. E i risultati del lavoro di una Commissione d’inchiesta potrebbero anche mettere in luce, salvaguardare e valorizzare il lavoro di tanti professionisti (medici e operatori sanitari) che lavorano al meglio della loro professionalità e umanità in quello che è nel frattempo diventato l’Oncologico di Taranto, una struttura ospedaliera dotata oggi di strumentazioni all’avanguardia nella cura del cancro“.