Con le accuse, contestate a vario titolo, di falsità ideologica in atto pubblico e truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche, la Guardia di Finanza di Monopoli (Bari) ha sequestrato due impianti di produzione di energia solare installati nel sud-est barese e somme di denaro illecitamente percepite per oltre tre milioni di euro.
Il provvedimento di sequestro preventivo è stato emesso dal Gip del Tribunale di Roma, nei confronti di tecnici e rappresentanti legali di società operanti nel settore fotovoltaico. Attività questa stralcio di una più ampia indagine della Guardia di Finanza che aveva sequestrato già nell’ottobre del 2015 circa 16 milioni di euro nei confronti di altre società coinvolte nella presunta frode.
Secondo gli investigatori le indagini hanno confermato ed appurato come i soggetti indagati Gip del Tribunale di Roma, abbiano provveduto a frazionare nel corso del tempo, solo formalmente, parchi fotovoltaici di grandi dimensioni in impianti di più piccola potenza che risultavano riconducibili ad altrettante società costituite ad hoc. Gli indagati – secondo l’accusa – hanno potuto eludere con questo stratagemma la complessa procedura prevista per il rilascio della autorizzazione unica regionale (Aur), titolo necessario per la realizzazione degli impianti oggi sottoposti a sequestro.