di REDAZIONE POLITICA
Tra cambi di casacca, responsabili, costruttori, voltagabbana e parlamentari in disaccordo con i loro partiti cambia continuamente l’assetto dei gruppi parlamentari di Camera e Senato , e non soltanto in questa legislatura. Anche se a modificarlo non sono sempre questioni politiche.
Marco Minniti politico di lungo corso, lascia le le aule del Parlamento approdando agli uffici di Leonardo (ex Finmeccanica). Eletto parlamentare in cinque legislature, è stato deputato per quattro volte e per una volta senatore. Sottosegretario alla presidenza del consiglio con Massimo D’Alema dal 1998 al dicembre del 1999, sottosegretario alla Difesa sotto la presidenza di Giuliano Amato, vice ministro dell’Interno con Romano Prodi premier e nuovamente sottosegretario a Palazzo Chigi prima con Enrico Letta e poi con Matteo Renzi.
Alle ultime primarie del Pd Minniti era arrivato secondo con il 22% delle preferenze dietro a Nicola Zingaretti precedendo Roberto Giachetti. Il 20 gennaio ha ufficializzato le dimissioni da deputato, ex ministro dell’Interno del governo Gentiloni, per trasferirsi a Leonardo, dove dirigerà la Fondazione Med-or, secondo la notizia anticipata dal quotidiano La Repubblica.
Paolo Gentiloni lo ha voluto ministro dell’Interno del suo governo. Anche per lui, quando l’Aula di Montecitorio accetterà le sue dimissioni, le dispute interne al Pd e gli scontri in Parlamento saranno un ricordo.
Il primo a lasciare il seggio a Montecitorio, era stato Guido Crosetto, dopo un anno esatto dall’avvio dell’attuale legislatura. Il 13 marzo del 2019, era riuscito al terzo tentativo, a far accettare all’Aula le sue dimissioni da deputato di Fratelli d’Italia. Sulla stessa scia, negli ultimi mesi lo hanno seguito Pier Carlo Padoan e Maurizio Martina.
Pier Carlo Padoan aveva lasciato la Camera (dove era stato eletto come indipendente) il 4 novembre scorso dopo due anni di mandato e dopo l’esperienza come ministro del Mef nei governi Renzi e Gentiloni, per tornare ad occuparsi direttamente di economia. Siede nel consiglio di amministrazione di Unicredit dove ha portato le sue capacita’ maturate al Fondo monetario e all’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo internazionale.
Anche Maurizio Martina a settembre ha compiuto 42 anni, affiancando alla passione per la politica quella per i temi dell’ambiente e dell’agricoltura è stato segretario del Partito Democratico dal marzo al novembre del 2018, ministro delle Politiche agricole nei governi Renzi e Gentiloni, era rimasto alla Camera per meno di una legislatura, ma la sua esperienza politica data dalla gioventù.