Al G7 di Elmau, sulle Alpi bavaresi, 4 leader su 7 sono arrivati da soli, senza consorti. Ad essere accompagnati dalle mogli soltanto il padrone di casa, Olaf Scholz, affiancato da sua moglie Britta Ernst, il presidente francese Emmanuel Macron con la moglie Brigitte, e il britannico Boris Johnson, con la consorte Carrie Johnson. Joe Biden è arrivato al resort di lusso di Elmau, poco prima di mezzogiorno, come rende noto il “pool” della Casa Bianca (la sala stampa è a 20 chilometri di distanza, a Garmisch-Partenkirchern), dove è stato accolto dal Cancelliere Scholz e dalla moglie.
La passeggiata prima della riunione per i leader del G7 nel castello di Elmau è stata occasione per uno scambio di battute ed opinioni, che hanno consentito al premier italiano Mario Draghi di intrattenersi a parlare con il presidente francese Emmanuel Macron, mentre il presidente degli Stati Uniti Joe Biden dialogava con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, ed il cancelliere tedesco Olaf Scholz con il premier britannico Boris Johnson. Come di consueto al termine della passeggiata i leader del G7 si sono messi in posa per la solita “foto di famiglia”.
Ad una domanda sull’ultimo attacco russo contro Kiev, Biden ha risposto che “è un altro atto tipico della loro barbarie“. Al G7 partecipano anche la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen accompagnata dal marito Heiko, il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel con la moglie Amélie Derbaudrenghien. Da soli, senza consorti, sono venuti anche il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi, il premier canadese Justin Trudeau ed il premier giapponese Fumio Kishida.
Anche la Germania, prima economia dell’Ue, è favorevole in linea di principio all’idea di Draghi di imporre un tetto al prezzo del petrolio russo, proposta che viene discussa al G7 su impulso degli Usa, dove la benzina ha raggiunto i 5 dollari al gallone. Un alto funzionario tedesco, citato dal Financial Times, conferma che a Elmau sono in corso “intense discussioni” su come attuare un tetto ai prezzi del greggio russo e su come funzionerebbe, in connessione con le sanzioni già approvate dai Paesi occidentali e dal Giappone contro Mosca per la guerra in Ucraina. Chiaramente ci sono dei problemi da risolvere, ma un accordo sembra imminente.
Il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel ha spiegato questa mattina in conferenza stampa a Elmau, che si ragiona su come creare “un meccanismo tecnico che avrebbe effetto quello di porre un tetto al prezzo del petrolio russo, usando come leva i servizi relativi al petrolio, come trasporto e assicurazioni”. L’Unione Europea, il Regno Unito e gli Usa hanno una posizione preminente nel mercato delle assicurazioni ed anche nella riassicurazione allo shipping : le compagnie che assicurano le petroliere infatti si riassicurano a loro volta per proteggersi dal rischio.
Michel ha spiegato che il meccanismo va studiato “nei dettagli poiché bisogna essere sicuri che colpisca la Russia e non renda la vita più difficile” ai Paesi dell’Ue, che sono 27“. Una misura simile andrebbe approvata all’unanimità: il sesto pacchetto di sanzioni Ue, che prevedeva un embargo sulle importazioni di petrolio dalla Russia, è rimasto bloccato per quattro settimane dal veto dell’Ungheria, rimosso solo dopo che Budapest, e altre capitali dell’est, hanno ottenuto una deroga per il petrolio via tubo proveniente dalla Russia.
“Sul treno speciale per Kiev, la delegazione di Draghi ha occupato le prime carrozze. Italia in testa, non succedeva da tempo”. È uno dei passaggi del lungo articolo che il settimanale tedesco Der Spiegel ha dedicato all’esperienza del governo di Mario Draghi alla vigilia del G7 di Elmau, in Germania. L’articolo, che contiene interviste al ministro Vittorio Colao e al Consigliere economico del premier, Francesco Giavazzi, raccontando il viaggio a Kiev insieme ai leader di Francia e Germania evidenzia il ruolo centrale del Presidente del Consiglio italiano a livello internazionale . «La sua delegazione ha occupato le prime tre carrozze nella parte anteriore del treno. Emmanuel Macron segue al centro, con Olaf Scholz seduto in fondo. L’Italia prima di tutto, in Europa non succedeva da decenni», scrive Der Spiegel, aggiungendo che “a differenza dei suoi colleghi di Berlino e Parigi, da settimane il primo ministro si batte per l’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea. “Dobbiamo andare avanti il prima possibile”, ha detto Draghi a maggio. Durante il viaggio a Kiev, ha ribadito questa posizione a Scholz e Macron»
Il presidente Usa Joe Biden durante la cerimonia ufficiale di benvenuto per i leader del G7 a Schloss Elmau, in Baviera ha definito una “barbarie” l’attacco missilistico della Russia su Kiev . Nel corso del loro incontro bilaterale, un portavoce di Downing Street riferisce che il premier inglese Boris Johnson e il presidente francese Emmanuel Macron “hanno convenuto che questo è un momento critico per il corso del conflitto e c’è un’opportunità per invertire la rotta nella guerra” . “Dobbiamo continuare a stare insieme“, ha detto Joe Biden, al cancelliere tedesco Olaf Scholz.
Il presidente russo Vladimir Putin secondo Biden “non si aspettava questa unità nel G7 e nella Nato“. Il presidente degli Usa ha manifestato “apprezzamento” per l’assistenza militare che la Germania sta dando all’Ucraina e anche per la decisione di Berlino di aumentare le proprie spese militari. Il premier britannico, Boris Johnson, ha segnalato al primo ministro canadese Justin Trudeau che “l’Ucraina è sul filo del rasoio: dobbiamo ribaltare l’equilibrio della guerra a favore degli ucraini in questo momento cruciale per tutti noi“.
Scambio di battute tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e il presidente americano Joe Biden prima di prendere posto al tavolo del G7. Il presidente dell’ Indonesia Joko Widodo ha detto che esorterà le sue controparti russa e ucraina “ad aprire spazio al dialogo” e che chiederà al presidente russo Vladimir Putin di ordinare un cessate il fuoco immediato: “La guerra deve essere fermata e le catene di approvvigionamento alimentare globali devono essere riattivate“.
Il premier inglese Boris Johnson, si dimostrato molto interessato e favorevole alla proposta della Francia di creare una Comunità politica europea più ampia che vada oltre l’Ue. Il presidente francese ha avvertito “molto entusiasmo da parte del leader britannico” quando ha parlato di Comunità politica europea, ossia un secondo cerchio di cooperazione, più elastico, intorno all’Ue, con i Paesi che non ne fanno parte, da pensare per i Paesi che stanno tra l’Unione e la Federazione Russa, ma anche per chi come il Regno Unito ha lasciato l’Ue. Un’idea che permetterebbe ai britannici di “reimpegnarsi“, ha chiarito l’Eliseo. Boris Johnson inoltre sarebbe «onorato» di ospitare Volodymyr Zelensky per una visita di Stato qualora il presidente ucraino potesse lasciare il suo paese dilaniato dalla guerra.
“Penso che Volodymyr Zelensky abbia svolto un lavoro assolutamente straordinario nel guidare il suo paese e guidare l’opinione pubblica mondiale in un periodo spaventoso“, ha dichiarato il premier Johnson a ITV News, a margine del G7 in Baviera, dopo le indiscrezioni pubblicate dal Sunday Times sulla preparazione di una visita a Londra e di un incontro con la regina. Johnson alla domanda se voglia invitare il leader ucraino per una visita di stato, ha detto: “Se mai diventasse libero di partire e avesse senso per lui lasciare l’Ucraina, ovviamente il Regno Unito sarebbe fin troppo onorato di ospitarlo. Ma la cosa più importante per noi è continuare ad essere uniti qui al G7. E noi lo siamo“.
“Per rafforzare l’economia globale, dobbiamo affrontare l’inflazione, mantenendo la crescita; sostenere la sostenibilità ambientale e sociale, mantenendo la stabilita’ fiscale e finanziaria; rafforzare la resilienza delle catene di approvvigionamento”, scrive dal G7 con un tweet Ursula von der Leyen presidente della Commissione europea. Con il leader in Germania “non c’è stata una discussione molto estesa sul price cap al prezzo del petrolio” riferisce una fonte dell’amministrazione Usa sottolineando che è un tema che sarà “discusso nel dettaglio dagli sherpa”.
Circa un migliaio di persone si è unito ad una protesta nella cittadina di Garmisch-Partenkirchen, nella Germania meridionale, contro il vertice del G7 che si tiene nella vicina Elmau, in Baviera. La manifestazione è seguita da un massiccio contingente di polizia circa 18.000 agenti in totale ed imponenti misure di sicurezza per il vertice.
Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelenksy, ha chiesto al G7 di rispondere agli attacchi missilistici russi su Kiev con sanzioni più aggressive. “Gli stati del G7 dovrebbero rispondere ai nuovi attacchi terroristici russi contro le città ucraine. Le sanzioni dovrebbero essere più aggressive. Apprezziamo l’embargo sulle esportazioni di oro russo, ma nel nuovo pacchetto di sanzioni dovrebbe essere incluso l’embargo sul gas”, scrive Yermak su Twitter.