di Paolo Campanelli
In Italia gli errori giudiziari sono numerosi. Negli ultimi anni ben 30 mila persone sono state dichiarate innocenti. Tantissime persone sono state assolte al termine dei processi. Tante altre hanno ottenuto l’assoluzione in seguito alla revisione dei processi. lecito chiedersi: chi paga per tutti questi errori? Lo Stato, i cittadini? Forse è il caso di limitare l’utilizzo della custodia cautelare. In carcere finiscono tanti innocenti, mentre invece i magistrati che sbagliano fanno carriera.
“Quasi nessuno in Italia parla degli errori giudiziari, ma quanti sono? Quante persone finiscono in carcere o agli arresti domiciliari, salvo poi rivelarsi innocenti? E quanto spende lo Stato per risarcire queste persone per ingiusta detenzione? Bisogna distinguere i casi di indennizzo per ingiusta detenzione da quelli di risarcimento derivante da errore giudiziario: quest’ultimi non costituiscono oggetto di studio dei dati” ha reso noto Samuele Ciambriello il garante campano delle persone private della libertà personale, che è anche il portavoce nazionale della Conferenza dei Garanti territoriali delle persona private della libertà personale.
“Al primo posto troviamo la Corte di Appello di Reggio Calabria con 82 ordinanze di pagamento per riparazione per ingiusta detenzione emesse nel 2023,a seguire Roma con 59 ordinanze, Catania con 53 così come la Corte di Appello di Palermo, Catanzaro con 52 ordinanze, Napoli con 43 ordinanze, e Salerno con 16 ordinanze” spiega Ciambriello “Per l’importo degli indennizzi stanziati per queste persone al primo posto c’è la Corte di appello di Reggio Calabria per € 8.019.396, Palermo con € 3.845.580, Roma € 2.626.240, Catanzaro € 2.129.959, Catania € 1.565.935, Lecce € 1.179.757, Napoli € 955.099 e Salerno € 761.394. L’importo complessivamente versato nel 2023 a titolo di riparazione per ingiusta detenzione in tutta Italia risulta pari a € 27.844.794 ed è riferito a 619 ordinanze con le quali le Corti di Appello hanno disposto il pagamento”.
Secondo quanto reso noto dal garante Ciambriello “dal 1991 al 31 dicembre 2023 i casi tra gli errori giudiziari e le vittime di ingiusta detenzione sono stati 32.016, in media poco più di 960 persone l’anno. Sono numeri shock, quindi ogni giorno 3 persone finiscono in galera senza colpa, anni di libertà rubati dalla giustizia italiana. Una riflessione, per interventi efficienti di prevenzione, superando una visione carcero centrica è più che mai doverosa e necessaria“.
Recentemente anche la Corte dei Conti sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato, ha acceso i riflettori sulla mancanza di omogeneità degli indennizzi, ma anche sulle azioni di rivalsa dello Stato nei confronti dei giudici a cui gli errori sono imputabili . Un tema caldo, che si intreccia con il dibattito sulla responsabilità dei magistrati.
| © CDG1947MEDIAGROUP – RIPRODUZIONE RISERVATA |