Poco prima dell’alba le forze dell’ordine che si erano concentrate a Lecce poco dopo la mezzanotte, hanno raggiunto località San Basilio, San Foca e Marina di Melendugno dove sono attivo i presidi di manifestanti contro la costruzione dell’infrastruttura da quarantadue giorni. Numerose decine di attivisti sono stati bloccati all’ingresso del cantiere, all’interno del terreno privato che era stato trasformato in presidio. Immediato è scattato il tam tam sui social network e decine di persone sono sopraggiunte nella zona per dare ulteriore forza alla protesta.
I manifestanti, che presidiano notte e giorno da settimane l’area (una cinquantina in tutto quelli presenti al momento del blitz) sono stati colti di sorpresa e, attraverso una cintura di uomini delle forze dell’ordine, sono stati confinati in una zona in prossimità dell’ingresso del cantiere e hanno dato vita ad una protesta fatta di slogan gridati contro le forze dell’ordine che, dopo la sentenza del TAR Lazio, hanno fatto intervenire delle ruspe per rendere accessibili delle strade, che nei giorni scorsi erano state rette barricate per rallentare l’accesso dei mezzi Tap, sono intervenute .
Il blitz della Polizia ha consentito di dare il via alla sistemazione degli ultimi 11 ulivi, già zollati, che raccolgono le radici nel lotto A1 ricadendo nel cantiere e che rischiano altrimenti di seccare..Per questi 11 alberi è stato dato il via alle operazioni di messa in dimora in grandi vasi che vengono ora sistemati nell’area centrale del cantiere.
La Tap aveva manifestato la necessità di dover procedere all’invasamento entro il prossimo 30 aprile, poichè dopo quella data non sarebbe stato più possibile farlo sino al prossimo novembre, così come previsto dalla legge regionale.