“I gufi e gli scettici continuano a sperare che Taranto non abbia i suoi Giochi. E in effetti, visti i ritardi accumulati dal vecchio Comitato organizzatore, sarebbe stato quello l’epilogo se non fosse intervenuto il governo Meloni con il commissariamento. Da meno di un anno all’opera invece, il commissario Ferrarese ha dimostrato concretezza e determinazione. Il governo ha impegnato 300 milioni di euro sull’evento dei Giochi e sono stati rispettati gli impegni”. ha dichiarato l’ on. Dario Iaia deputato e Presidente provinciale FdI Taranto.
“Si era detto infatti, che i primi cantieri sarebbero partiti a novembre e invece abbiamo anche anticipato con l’avvio odierno. È stato recuperato tutto il tempo perso e dobbiamo continuare a correre per fare in modo che si svolgano dei grandi Giochi del Mediterraneo a Taranto. Sicuramente, tutte le migliori forze sono in campo affinché si proceda speditamente verso l’obiettivo“. ha concluso Iaia.
È partito infatti ieri il primo cantiere a Taranto dei Giochi del Mediterraneo manifestazione sportiva internazionale che nell’estate del 2026 porterà a Taranto 6000 persone fra atleti e staff tecnici di varie discipline provenienti dai Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Il cantiere aperto in anticipo rispetto al previsto (novembre) riguarda la realizzazione dello “Stadio del nuoto“, la piscina olimpionica, appalto finanziato interamente dallo Stato per 40 milioni di euro, vinto dall’impresa Ferraro di Roma che se l’è aggiudicato grazie ad un ribasso d’asta del 17 per cento. Il progetto è stato messo a punto da uno studio di architetti Mdu di Prato , risultato vincitore di un concorso di idee promosso nella primavera del 2023.
Lo stadio del nuoto avrà due vasche olimpioniche da 50 metri ciascuna, verrà realizzata nell’area di Torre D’Ayala (previsto anche il suo restauro , con affaccio alla rada del Mar Grande, nel centro urbano, accanto alla Camera di Commercio e rappresenta senza alcun dubbio una tra le opere più rilevanti dei Giochi del Mediterraneo . La gara d’ appalto, su mandato del commissario di Governo dei Giochi, Massimo Ferrarese, è stata bandita dalla società pubblica Invitalia.
Le prime attività degli operai della Ferraro che sono già presenti in città sul cantiere, riguardano la recinzione dell’area di cantiere e la bonifica da eventuali ordigni bellici. L’impresa sta lavorando nel frattempo, alla stesura del progetto esecutivo definitivo delle due piscine che dovrà essere pronto tra una decina di giorni per poi essere sottoposto alla validazione tecnica. Sono stati concessi all’impresa Ferraro 27 giorni per l’esecutivo e i tecnici sono al lavoro da poco più di una settimana. La costruzione dello stadio del nuoto partirà tra la fine del 2024 ed i primi mesi del 2025 per essere completata entro giugno 2026, due mesi prima dello svolgimento dei Giochi del Mediterraneo.
Nel periodo fra il 15 ed il 18 novembre verrà avviata la demolizione dell’anello inferiore dello Stadio Iacovone a Taranto, che rappresenta il primo passaggio della ristrutturazione dell’impianto che partirà come le piscine olimpioniche, a gennaio 2025. Per lo Iacovone, sono stati stanziati dal Commissario di Governo 59,750 milioni di euro di finanziamento interamente stanziati dal Governo e si attende di conoscere quale impresa tra le partecipanti alla gara gestita dalla società pubblica Sport e Salute si aggiudicherà l’appalto. Per i Giochi del Mediterraneo, il Governo Meloni ha stanziato con tre decreti, 300 milioni totali, di cui 275 per la realizzazione delle opere, tra costruzioni e ristrutturazioni, e 25 per l’organizzazione dell’evento.
Dei 170 milioni di euro di finanziamenti regionali e comunali inizialmente annunciati ed inseriti nel primo Masterplan realizzato dal precedente comitato organizzatore presieduto dal sindaco di Taranto Rinaldo Melucci e diretto dall’ ing. Elio Sannicandro direttore generale dell’agenzia regionale Asset Puglia (comitato poi decaduto grazie all’uscita provvidenziale del Coni) che non ha mai organizzato alcunchè se non le solite passerelle politiche e dei rendering (per la gioia dei grafici ) non è arrivato un centesimo di euro. Nessun commento o o dichiarazione dell’ on. Ubaldo Pagano (Pd) , deputato barese eletto a Taranto nel listino “bloccato” (cioè senza essere di fatto votato dai tarantini) acerrimo critico ed oppositore dell’attuale Comitato Organizzatore e strenuo difensore di Sannicandro che risulta essere stato fra i finanziatori della sua campagna elettorale !