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22 Luglio 2024 13:17
22 Luglio 2024 13:17

Giochi del Mediterraneo. Il silenzio dei soliti “noti” e le fake news della stampa locale

di Antonello de Gennaro

Massimo Ferrarese, commissario straordinario nominato dal Governo per la realizzazione degli interventi necessari allo svolgimento dei XX Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026 ha incontrato i giornalisti per fare il punto della situazione. Assenti ingiustificati i rappresentanti del Comune di Taranto e della Regione Puglia, che hanno perso il giocattolo (degli appalti) , i quali vivono da due mesi di comunicati stampa imbarazzanti e di grandi menzogne a cielo aperto . “Se il Governo ha nominato un commissario vuol dire che qualcuno è stato commissariato. – ha esordito Ferrarese – Il ruolo che mi è stato assegnato consente delle strade in più per accelerare e agevolare il percorso. Lo scorso 6 giugno quando sono stato nominato per prima cosa ho inviato una PEC a tutti gli attori per ottenere i progetti esecutivi.” “Dobbiamo recuperare il tempo perso – ha aggiunto Ferraresevoglio accelerare, voglio andare al massimo. Quindi siamo qui per questo. Per farlo però c’è bisogno in questo momento di un pit-stop. Dobbiamo fermarci un attimo e ripartire più forte di prima auspicando la collaborazione da parte di tutti“.

Ferrarese ha subito fatto dei necessari chiarimenti:Ad oggi sono solo otto i progetti presentati per i Giochi del Mediterraneo da tutti i comuni interessati (Avetrana, Crispiano, Grottaglie, Laterza, Lecce, Martina Franca, Statte,e Torricella e, nessuno dal Comune di Taranto da cui ho ricevuto solo quattro DIP (cioè documento di indirizzo programmatico n.d.r. ) relativi a Campo Scuola per lo stadio di Atletica, Palamazzola, lo stadio di Talsano, i giardini della Villa Peripato (che sarebbe interessante capire che manifestazioni sportive dovrebbero ospitare) e quattro PFTE (progetto di fattibilità tecnico-economica) per il PalaRicciardi, lo stadio del nuoto, zona Torpediniere e la palestra di Paolo VI.

Secondo il commissario Ferrarese i problemi si risolvono solo con la collaborazione , quindi una grande apertura a tutti i sindaci, soprattutto a quello di Taranto. Sicuramente i 150 milioni che sono già stati messi a disposizione del commissario dal Governo non basteranno. Serviranno altre decine di milioni per realizzare i Giochi e stiamo lavorando per questo. Sono convinto che il governo lavorerà in tal senso“.

Con grande stile istituzionale Ferrarese non ha fatto alcun riferimento alla circostanza che nel primo “masterplan” presentato al Comitato Internazionale nel luglio di ben 4 anni fa, nel 2019, per aggiudicarsi l’edizione 2025 (poi causa Covid, slitta al 2026) realizzato da Elio Sannicandro, direttore generale dell’ agenzia regionale ASSET , il contributo pubblico dello Stato era previsto per 120milioni, di cui 100 per opere ed infrastrutture e 20milioni per l’organizzazione. E che dei 142 milioni di euro previsti a carico di Regione, Comune ed altri Enti Locali non si è visto un solo euro. Per non parlare poi dei 28 milioni di euro previsti ed indicati a carico dei “privati” (cioè gli sponsor). Figuriamoci se la la stampa tarantina in gran parte a libro paga della politica pugliese faceva qualche domanda del genere.

Il solito Domenico Palmiotti, giornalista pensionato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, negli ultimi tempi diventato assiduo collaboratore nel nuovo Quotidiano di Puglia, noto dispensatore onnipresente di “like” ed elogi pubblici rivolti al Sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, questa mattina ha sciorinato una serie. di fesserie colossali “spacciate” come articolo : “I 150 milioni che a marzo 2022 il Parlamento deliberò per i Giochi nell’ambito del decreto Sostegni Ter, non sono ancora arrivati. Ferrarese dice che ci sono, arriveranno, ma questi soldi sono già insufficienti per tre motivi. Uno noto da tempo, ovvero che il masterplan iniziale prevedeva un sostegno finanziario maggiore, nell’ordine di almeno un centinaio di milioni in più, e questo dovrà necessariamente portare ad asciugare il masterplan stesso“. Ma Palmiotti omette di dire che quel “centinaio” di milioni era a carico della Regione Puglia e degli enti locali, Comune di Taranto in primis (vedi specchietto sopra).

le “fake news” pubblicate dal Nuovo Quotidiano di Puglia

Cosi continuava a scribacchiare Palmiotti: Sino a ieri perché la coperta era corta, oggi perché non c’è più tempo per fare quello che si era preventivato. Al motivo noto, se ne sono aggiunti recentissimamente altri due: i costi delle opere complementari ai Giochi (l’accoglienza, i villaggi sportivi, la logistica, l’organizzazione) e il rincaro dei materiali edili necessari a costruire impianti sportivi e strutture connesse. Chi li mette questi soldi? Emiliano dice che la Regione è pronta a versare 40 milioni di euro non appena il ministro Raffaele Fitto assegnerà la quota del Fondo di Sviluppo e Coesione che spetta alla Regione Puglia: 4,6 miliardi.

Se questo giornalista…avesse letto una sola volta il masterplan di cui scrive… (sembrerebbe sotto dettatura) avrebbe potuto e dovuto rendersi conto che i soldi mancanti sono i 142 milioni di euro previsti a carico della Regione Puglia e del Comune di Taranto !

Così come il “sodale” Palmiotti ignora (o finge di ignorare) che i costi delle opere complementari ai Giochi di cui parla e purtroppo scrive per i lettori del Quotidiano (l’accoglienza, i villaggi sportivi, la logistica, l’organizzazione) erano già previsti ed inclusi sin dal primo “Masterplan” del 2019 !

Taranto2025-Dossier-WEB

Il masterplan presentato dal Comune di Taranto e Regione Puglia nel 2029 per aggiudicarsi la manifestazione

Per non parlare poi di un giornaletto online tarantino, edito da un “compra oro” (una di quelle società che prosperano grazie alla disperazione economica della povera gente che si vende ogni affetto ed effetto personale pur di tirare a campare. Attività legittima, sia chiaro, ma eticamente poco ammirevole. Come si fa a stimare chi vive sulla disperazione altrui ? ebbene in un articolo che vi risparmiamo, per decenza del vostro (e nostro) intelletto, è stata pubblicata la seguente nota a margine: “Il Commissario Ferrarese afferma di aver ricevuto soltanto negli ultimi giorni i progetti, uno addirittura la scorsa notte. Dal Comitato Organizzatore fanno sapere che i primi file dei progetti sono stati inviati al Commissario, così come al Ministro dello Sport ed a quello degli Affari Europei in data 24 giugno. Poi sono stati rimandati, sempre al Commissario, martedì 25 luglio e lo stesso Ferrarese venerdì sera, 28 luglio, ha chiesto di rimandarli perché non riusciva ad aprire gli allegati che gli sono stati inoltrati nuovamente tra martedì e ieri”. 

Probabilmente il “portavoce” in questione, chiamarlo Direttore sarebbe un’offesa per tutti quei bravi direttori che si assumono le responsabilità della propria redazione e collaboratori, non sa che quando si mandano via mail dei documenti “pesanti” quasi sempre non si aprono, e che i progetti di cui parla sotto dettatura di qualcuno…(del Comitato Organizzatore ? ) altro non sono che quelli erano stati giudicati incompleti ed irricevibili dal Governo, ed in particolare dal ministro dello Sport Andrea Abodi che nel suo precedente dell’istituto finanziario di diritto pubblico “Credito Sportivo” di progetti ne ha visti analizzati, studiati e finanziati in tutta Italia, sicuramente più di Emiliano, Melucci e Sannicandro ed i loro tecnici messi insieme. Ecco il motivo per cui Melucci e Sannicandro sono stati commissariati !

Possibile che nessuno si sia chiesto: ma come mai un Commissario di Governo tiene una conferenza stampa e nessuno delle istituzioni pubbliche è presente e partecipa per garbo e rispetto istituzionale ? E nessuno ha mai chiesto invece al Comune di Taranto ed all’ Asset come mai avete trasmesso il progetto di project financing per un nuovo stadio a Taranto soltanto alle 2 della notte precedente alla conferenza stampa ?“.

Il vero punto di rottura fra Melucci e Ferrarese è il desiderio ardente del primo cittadino di Taranto di fare realizzare uno stadio nuovo demolendo l’attuale “Iacovone” nel quartiere Salinella per utilizzando l’area per la costruzione di un nuovo che impianto costerebbe circa 50 milioni di euro. “Con un project financing (per una durata di 99 anni che Palmiotti occulta e non racconta !!! ) una società si è candidata, il Comune vorrebbe farne uno nuovo. Un nuovo stadio riqualifica la città, dice Melucci” scrive Palmiotti che ben si guarda e si degna di spiegare e rendere noto a quei pochi lettori che ormai lo leggono data la crisi perdurante della carta stampata in Puglia e non solo…, che quella società (Red Sport srl) ha solo 11mila euro di capitale sociale, è stata costituita appena un’ anno fa e dalle visure societarie della Camera di Commercio risulta “inattiva”, e vorrebbe mettere le mani su 25milioni di euro di contributo pubblico a fondo perduto (importo che era previsto per la ristrutturazione dello stadio Iacovone) sopratutto per realizzare all’interno dello stadio 17.000 metri quadri di spazi commerciali da mettere a reddito.

Un’operazione al limite del codice penale, che per fortuna non si farà mai. Ed adesso Sannicandro e Melucci , in compagna di Ferrara non resta altro che andare a giocare con i mattoncini della Lego e costruirsi il loro stadio dei sogni a spese proprie e non certo dei contribuenti !

In relazione allo stadio Erasmo Iacovone, il principale impianto sportivo a Taranto il Commissario Ferrarese ha reso noto di aver ricevuto “solo la scorsa notte il project financing dello Iacovone, anche se ero già a conoscenza di questo progetto, nonostante nel masterplan si parli di chiaramente riqualificazione e adeguamento dell’impianto. Ho già parlato con 15 tecnici e tutti hanno ribadito che il progetto dello stadio ex novo è irrealizzabile nei tempi a disposizione. Io ho il dovere di far funzionare l’opera entro febbraio 2026, ecco perché immagino un restyling di alto livello per lo Iacovone, con copertura totale e 25mila posti utilizzabili contro i 16mila previsti dall’altro progetto“.

Quanto alla decisione del Coni di uscire dal Comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo per non danneggiare la reputazione ed immagine della massima istituzione sportiva dello Stato, il commissario Ferrarese ha detto che “il presidente Malagò ha voluto fare un cambio di passo ed è sicuramente quello che chiedo anche io“. In conclusione, Ferrarese ha annunciato di aver raggiunto accordi con Eutalia società del Ministero dell’Economia e delle Finanze e Sport e Salute quale centrale di committenza del Ministero dello Sport, società dello Stato e la struttura operativa del Governo per la promozione dello sport e dei corretti stili di vita incaricata anche di distribuire i contributi pubblici agli Organismi sportivi.

La società Sport Salute è anche proprietaria dello Stadio Olimpico e gestisce in concessione il Parco del Foro Italico a Roma. In questa veste, oltre ad ospitare le partite di Roma e Lazio, organizza manifestazioni sportive di rilievo mondiale. Nel 2022 sono stati 19 gli eventi al cui svolgimento Sport e Salute ha contribuito con le sue strutture e le sue competenze. Dagli Internazionali di tennis al trofeo internazionale di rugby “Sei Nazioni“, solo per citare due esempi. E non solo a Roma. La Società infatti collabora all’organizzazione, tra gli altri eventi, delle Nitto Atp Finals e del Next GenAltro che l’ agenzia regionale Asset diretta da Sannicandro che altro non è che uno stipendificio a spese dei contribuenti pugliesi !

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Grazie, Antonello de Gennaro

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