di Marisa Cardinale
Non si erano mai viste personalità politiche alla “prima“ del Teatro La Scala di Milano. Gli occhi e commenti dei presenti sono stati tutti rivolti verso il palco reale, mai così affollato, che ospitava due fra le donne più potenti del mondo: Giorgia Meloni nel il giorno in cui il magazine americano la Forbes incorona settima della lista che vede al primo posto è Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, entrambe vestite di blu, nel palco con al centro il presidente della Repubblica Sergio Mattarella .
Record anche quello del numero dei ministri presenti, tutti ospitati dei palchi laterali: dal ministro della Cultura Gennaro Sangiulano, a quelli delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, dell’Università Anna Maria Bernini e delle Riforme istituzionali Maria Elisabetta Alberti Casellati .
Un presidente della Repubblica ed un presidente del Consiglio non erano presenti insieme alla “prima” dai tempi di Giorgio Napolitano inquilino del Quirinale e Mario Monti premier. Nel palco anche il presidente del Senato Ignazio La Russa a destra, ed a sinistra, il sindaco di Milano Beppe Sala. In seconda fila sono finiti gli accompagnatori (ad eccezione di Laura Mattarella, la figlia del Capo dello Stato) ed in terza il governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana. Sono durati oltre cinque minuti di applausi rivolti dal pubblico rivolti a Mattarella, che ascoltava l’ inno italiano e europeo con la mano sul cuore, mentre il premier Giorgia Meloni cantava l’ inno di Mameli.
Le signore presenti tutte figlie dell’epoca “”palco alla Scala” erano tutte curiose di “Giorgia“, la ragazza della Garbatella, la prima presidente donna d’Italia, aspettandola con la massima curiosità modaiola per il suo outfit minimalista e rigoroso firmato Giorgio Armani. Roberta Armani nipote e pr dello stilista conferma che la premier veste bene i loro capi e che l’abito se l’è procurato (cioè comprato) da sé stessa. Accanto alla premier, un altro evento “pubblico”, il suo compagno Andrea Giambruno impeccabile in smoking, molto apprezzato dalle donne, commentato da Giorgia Meloni: “Ogni tanto, cerchiamo di frequentarci…”.
“Dobbiamo onorare la cultura e non permettere a Putin di distruggerla” ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen arrivando al Teatro alla Scala per assistere alla Prima. Sulla stessa linea il capo dello Stato, Sergio Mattarella: “La grande cultura russa è parte integrante della cultura europea. È un elemento che non si può cancellare. La responsabilità della guerra va attribuita al governo di quel Paese, non certo al popolo russo o alla sua cultura”. Per il premier Giorgia Meloni sono insensate le polemiche sorte attorno al «Boris Godunov»: “Come è noto io ho una posizione estremamente chiara sul tema dell’invasione dell’Ucraina – ha detto – però noi non ce l’abbiamo con il popolo russo, con la storia russa, con la cultura russa. Noi ce l’abbiamo la scelta politica. E i due piani vanno tenuti distanti, altrimenti facciamo molta confusione“.