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22 Novembre 2024 11:11

Gli “Appunti di Giorgia” ed un minitour all’interno di Palazzo Chigi

La premier attraverso i social si rivolge agli italiani ed illlustra i temi dell'agenda politica. Sulle riforme ed un eventuale referendum : "È la domanda che faremo quando e se sarà necessario"

Tornano gli ‘Appunti di Giorgia’, focalizzati su manovra e riforme.  “la rubrica con la quale facciamo il punto sulle iniziative più importanti portate avanti dal governo” nella quale il presidente del Consiglio ha spiegayo il pacchetto di riforme, ancora una volta in una location ufficiale, Palazzo Chigi, ma con un taglio non troppo formale: in piedi, nella “galleria dei presidenti”, lo spazio antistante la Sala Verde di Palazzo Chigi dove sono appese al muro tutte la foto dei precedenti presidenti del Consiglio.

Quella è la location scelta per parlare agli italiani di riforme, quindi Meloni si sposta nella Sala Verde stessa, quella degli incontri con sindacati e parti sociali, per esempio. Ed è lo stesso presidente del Consiglio a sottolineare che proprio quella è la sede migliore per passare al nuovo argomento, l’illustrazione dei capisaldi della manovra.

“Questa riforma non serve a qualcuno, serve a tutti, indipendentemente da chi governa e lo sanno anche quelli che per calcolo politico la stanno osteggiando senza però offrire argomenti seri perché la verità è che si sono talmente abituati a governare perdendo le elezioni che vogliono continuare a fare così anche in futuro”. ha detto il premier Meloni.

Il premier Meloni, nei suoi “Appunti di Giorgia“, spiega l’impianto del pacchetto di riforme e guarda al passaggio del referendum.

Nei suoi appunti la Meloni ha parlato anche della manovra  definendola “seria, realistica, che non getta risorse dalla finestra” ed è tornata anche sull’accordo con l’Albania: “Abbiamo stretto con l’Albania un accordo storico che ha fatto discutere, un accordo totalmente innovativo sulla gestione dei flussi migratori. Con questo accordo Italia e Albania collaborano su tre obiettivi fondamentali: contrastare il traffico di esseri umani; prevenire i flussi migratori irregolari; accogliere in Europa solo chi ha davvero diritto alla protezione internazionale” aggiungendo “Sono fiera dell’intesa, ovviamente chi non è d’accordo può dire quello che vuole, ma penso che non si possa sostenere che intendiamo deportare qualcuno in una nazione candidata all’ingresso nell’Unione Europea

Cosa prevede l’accordo? In sostanza prevede che l’Albania dia all’Italia la possibilità di utilizzare alcune aree in territorio albanese per realizzare, sotto la giurisdizione italiana, due strutture dove gestire l’ingresso l’accoglienza temporanea, la trattazione delle domande d’asilo ed eventualmente il rimpatrio degli immigrati illegali – ha detto ancora – In una prima struttura, che si trova nel porto di Shengjin, l’Italia ci occuperà delle procedure di sbarco e di identificazione e qui realizzerà un centro di prima accoglienza dove operare una prima attività di screening. Nell’area più interna di Gjader, invece, si realizzerà una seconda struttura sul modello dei Cpr per le successive procedure, rimpatrio compreso. La giurisdizione di questi centri sarà interamente italiana. Nei centri opererà personale italiano e le nostre forze di polizia, le nostre commissioni d’asilo, esattamente come accade nei centri presenti sul nostro territorio nazionale. Non ci sarà alcuna differenza, salvo che sono esclusi da questa possibilità donne e bambini

Quindi uno sguardo alle foto dei suoi predecessori e Giorgia Meloni in un passaggio dei suoi appunti nota che dopo Mario Draghi, manca un volto.  “C’è uno spazio vuoto, dove comparirà anche la mia foto, alla fine del mio mandato. Ma ci vuole tempo, almeno 4 anni”, dice la Meloni.

La Meloni si è poi rivolta direttamente agli italiani. Voi volete contare e decidere o stare guardare, mentre i partiti decidono per voi?“.  

“È la domanda che faremo quando e se sarà necessario”, dice infatti il presidente del Consiglio, parlando da un salone di Palazzo Chigi.  “Noi abbiamo fatto quello che dovevamo. Ora sta al Parlamento e agli italiani”, aggiunge.

Maltempo in Toscana: “Immediato intervento del governo”

“L’ennesima alluvione, che ha toccato stavolta prevalentemente la Toscana, ha lasciato vittime, sfollati, devastazione. Il governo anche stavolta è intervenuto immediatamente dichiarando lo stato di emergenza e stanziando le prime risorse utili a consentire alle istituzioni locali di far fronte, con le deroghe che servono a muoversi in velocità, le iniziative di soccorso e di assistenza alla popolazione evacuata, al ripristino della viabilità principale soprattutto attraverso la rimozione dei fanghi e dei detriti”, ha detto ancora il premier Meloni nei suo ‘Appunti‘.

“La Protezione Civile più avanti valuterà l’erogazione delle ulteriori risorse necessarie, quando chiaramente la regione Toscana avrà terminato la ricognizione analitica dei danni, ma io voglio ringraziare con il cuore gli oltre tremila operatori volontari, i vigili del fuoco, le forze di polizia, le forze armate, le colonne mobili provenienti da dodici regioni per il lavoro straordinario, ammirevole che stanno facendo. Come sempre, di fronte alle difficoltà l’Italia mostra il suo lato più bello e voglio ovviamente rinnovare il cordoglio del governo e per il mio tramite dell’Italia intera ai cari alle famiglie delle nove vittime che purtroppo abbiamo fin qui registrato”

© CDG1947MEDIAGROUP – RIPRODUZIONE RISERVATA |

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