Il “doppio” azzuro Sinner-Sonego batte 6-3 6-4 la Serbia di Djokovic-Kecmanovic e conquista la finale di Coppa Davis, dove sfiderà l’Australia. Sinner ha così due volte sconfitto in un giorno il numero uno al mondo Djokovic. Ottava finale della storia italiana del tennis in Coppa Davis, un appuntamento che mancava dal 1998. Capitan Volandri raggiunge l’Australia nell’ultimo atto della massima competizione mondiale a squadre nazionali, superando la Serbia nel terzo e decisivo match. Nel primo match si è giocato davvero soltanto per un set: Lorenzo Musetti è partito subito sotto di un break nel primo parziale con Miomir Kecmanovic, ma è stato bravo a riagganciare la partita nel decimo gioco con un provvidenziale controbreak per poi passare al tie break con una serie di prodezze delle sue, alternate a qualche regalo da parte del serbo. Nel secondo set la pacchia finisce nel 3° gioco, quando Musetti ha ceduto il servizio e poi non è più stato in grado di reagire, a causa di un problema muscolare al bicipite femorale sinistro che non gli ha permesso di giocarsela veramente.
La squadra capitanata da Filippo Volandri ha battuto 2-1 la Serbia sul veloce indoor di Malaga. Decisivo il doppio giocato da Jannik Sinner e Lorenzo Sonego che ha battuto quello serbo composto da Novak Djokovic e Miomir Kecmanovic in due set con il punteggio di 6-3, 6-4 dopo 1h35′ di gioco. Le due squadre erano sull’1-1 dopo i due singolari: Kecmanovic aveva battuto Lorenzo Musetti, mentre Jannik Sinner aveva avuto la meglio su Djokovic.
I match singolari, “super” Sinner
Nella prima gara giocata alle ore 12, Musetti è caduto sotto i colpi di Kecmanovic: il serbo ha chiuso la questione in tre set (6-7, 6-2, 6-0) dominando gli ultimi due e portando momentaneamente in vantaggio la nazionale serba. Il rematch della finale delle Nitto Atp Finals tra Jannik Sinner ed il fuoriclasse serbo va all’altoatesino che nel secondo singolare batte il serbo per 2 set a 1 (6-2, 2-6, 7-5) e regala il pari alla nazionale azzurra.
Domenica alle 16 la finale contro la nazionale australiana l’occasione di ripetere il successo del 1976, unica vittoria azzurra nella competizione.
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