di REDAZIONE POLITICA
All’indomani della visita a Bari, ma soprattutto alla luce delle dichiarazioni entusiaste, del commissario straordinario, il generale Francesco Paolo Figliuolo, e del capo della Protezione civile, Fabrizio Curci, gli onorevoli Marcello Gemmato (responsabile nazionale Dipartimento Sanità FdI) e Raffaele Fitto (co-presidente del gruppo europeo ECR-FdI) e i sei consiglieri regionali (il capogruppo Ignazio Zullo, Francesco Ventola, Renato Perrini, Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis e Antonio Gabellone) hanno chiesto con una lettera di essere ricevuti da Figliuolo e Curci per fare chiarezza sulla situazione epidemiologica in Puglia.
In modo particolare nella lettera, con la quale si chiede l’incontro, gli otto esponenti istituzionali di Fratelli d’Italia pongono a chi gestisce l’epidemia a livello nazionale domande dettagliate, che avrebbero voluto fare personalmente ieri:
- se tutto va bene, perché siamo stati più a lungo di altre Regioni in zona rossa senza mai aver avuto un giorno di didattica in presenza nelle nostre scuole da inizio anno scolastico?
- se tutto va così bene, perché abbiamo in Puglia il più alto tasso di mortalità grezza e specifica rispetto a tutte le regioni che si sono giovate del lockdown nel 2020 nello stesso periodo della Puglia ossia tutte le regioni dell’Italia Meridionale e delle Isole? Solo ieri si sono registrati 64 decessi.
- se tutto va bene, perché ancora oggi si registra (dopo la Lombardia) il più alto numero di ingressi in terapia intensiva e il più alto numero di positivi dopo Lombardia e Campania ?
- se tutto va bene, perché oggi il tasso dei positivi sui tamponi effettuati è il più alto in Italia (12,67%) a fronte di una media nazionale del 4,67%?
Ma anche sui dati vaccinali, secondo Gemmato, Fitto e il gruppo consiliare di FdI, vi è una lettura dei numeri in rapporto alle categorie considerate prioritarie diversa da quella che viene evidenziata dal presidente Emiliano. Infine, gli esponenti di FdI ritengono che i giudizi espressi da Figliuolo sull’ospedale nella Fiera del Levante di Bari, così come sulla fabbrica delle mascherine, risentono di mancanza di informazioni date e che, invece, se ottenute avrebbero avuto come effetto quanto meno una più cauta valutazione di entrambi i presidi.
Figliuolo e Curcio erano giunti nella sede del Consiglio regionale pugliese dove sono stati accolti tra gli altri dal governatore Michele Emiliano e dalla presidente dell’assemblea, Loredana Capone, entrambi esponenti della maggioranza di centrosinistra che amministra la Regione Puglia. Presente anche l’assessore regionale alla Sanità Pierluigi Lopalco che nei giorni precedenti si era visto revocare dal governatore Emiliano la nomina sull’emergenza Covid19 (su pressioni del centrodestra che ne chiedevano le dimissioni da assessore) , il sindaco di Bari Antonio Decaro, il direttore del Dipartimento Promozione Salute, Vito Montanaro, il dirigente della Protezione Civile Regione Puglia, Mario Lerario, il Comandante Militare Esercito Puglia, Colonnello Donato Ninivaggi, il Prefetto di Bari Antonia Bellomo, il presidente ANCI Puglia, Domenico Vitto, il presidente UPI Puglia, Stefano Minerva, il capo di Gabinetto Claudio Stefanazzi, il vice capo di Gabinetto Domenico De Santis, il direttore dell’agenzia regionale Asset Elio Sannicandro Iin pratica, tranne prefetto e militari, tutta la “corte dei nominati” di Michele Emiliano) e le delegazioni del Commissario Straordinario per l’emergenza Covid 19 e del Dipartimento Protezione civile. Incredibilmente assenti, non invitati, i rappresentanti dei gruppi consiliari regionali dell’opposizione (Fratelli d’ Italia, Forza Italia e Lega) . Una grave scorrettezza istituzionale su cui preferiamo non fare commenti, lasciando ai lettori ogni giudizio di merito.