ROMA – Il duello mediatico tra Berlusconi e i 5 Stelle sul lavoro non si esaurisce, ma non è improntato su chi risolverà il dramma della disoccupazione. “Il MoVimento 5 Stelle è peggio dei post-comunisti del 1994, quando sono sceso in campo. Oggi c’è in campo formazione populista, ribellista, pauperista, quasi più pericolosa dei postcomunisti. E’ difficile chiamarlo partito, è quasi una setta che prende ordini da un vecchio comico e dal figlio di uno sconosciuto di un socio defunto, cambiano parere dalla mattina alla sera, capaci di seguire qualsiasi idea“. L’attacco di Berlusconi verso il M5S è molto duro: “Porterebbero l’Italia verso il verso disastro e al governo i peggiori rappresentanti della magistratura militante” e “astenersi è un suicidio“.
Secondo Berlusconi gli esponenti del Movimento 5 Stelle non possano governare perché sono un branco di disoccupati privi di alcuna esperienza concreta. Ma i grillini non sopportando queste accuse hanno inviato il capogruppo alla Camera, Daniele Pesco a Palazzo Grazioli, la residenza romana di Silvio Berlusconi, ,per lasciare una lettera in cui riassume “tutte le professioni svolte dai nostri parlamentari”, come si legge in un post sul blog di Grillo e sul blog delle stelle.
Il Movimento 5 Stelle annovera 123 parlamentari uscenti tra Camera e Senato. “Su 123 parlamentari uscenti – si legge – 80 sono laureati (65%), 41 diplomati (33,4%) e 2 hanno la licenza media (1,6%). Le professioni svolte dai nostri portavoce sono: impiegati (14), insegnanti (11), studenti universitari (11), ingegneri (10), dipendenti di aziende private (10), liberi professionisti (6), consulenti (5), avvocati (4), piccoli imprenditori (4), medici (3), architetti (2), artigiani (2), ricercatori universitari (2), dipendenti aziende pubbliche (2), soci di piccole imprese (2), praticanti avvocati (2), educatori professionali settore pubblico (1), infermiere (1), sioterapista (1), funzionario tributario (1), operaio metalmeccanico (1), idraulico (1), biologo (1), casalinga (1), operatrice economica (1), amministratore unico (1), assistente giudiziario di tribunale (1), telecineoperatore (1), addetto alla selezione del personale (1), pedagogista 1, operatore sociale in settore privato (1), perito chimico (1), chimico (1), scrittore (1), commerciante (1), tecnico sala prove (1), tecnico laboratorio (1), consulente Informatico (1), settore turismo (1), giornalista pubblicista (1)”.
I grillini vorrebbero dimostrare che è una bufala quando sostiene Berlusconi affermando che l’87% degli eletti del M5S siano disoccupati, “Sono solo 6 su 123 ad avere un vero lavoro”. Ma allora tutti gli altri cosa fanno, cosa dichiarano ? Partiamo dal loro leader Di Maio che ha 31 anni ? “Studente”. Probabilmente si intendeva che lo era a 26 anni, cioè cinque anni fa, quando è entrato alla Camera. In ogni caso è e rimane uno studente fuoricorso. E studente… si può rimanere a vita. Non caso di studenti ce ne sono parecchi nella lista depositata. E tali resteranno per i prossimi 5 anni ( arrivando alle soglie dei 40) nel caso verranno rieletti in Parlamento.
Ma se il dizionario della lingua italiana tradisce inaspettate somiglianze anche tra chi passa il tempo a misurare le reciproche distanze. “Professionisti della politica”, fu un’efficace espressione inventata da Silvio Berlusconi ai tempi in cui la verginità dalla politica sembrava un valore da . Per questo motivo l’effetto è destabilizzante quando la stessa espressione adesso la usano i 5 Stelle contro l’avversario. “Nessun professionista della politica da noi, come l’89% dei parlamentari di Forza Italia“. Ma tutto dipende dal significato reale delle parole.
Perché Silvio Berlusconi in effetti è da 24 anni che fa politica. Ma è pur vero ed inconfutabile che se uno il proprio reddito proviene esclusivamente dalla carica in Parlamento, come moltissimi esponenti del M5S, allora cos’altro è letteralmente se non un “professionista” della politica?