Al termine del derby di Lega Pro Taranto-Foggia giocatosi ieri sera allo stadio Iacovone, a seguito per dell’accensione di alcuni fumogeni e razzi all’interno del settore ospiti, che durante la partita li avevano lanciati sul terreno di gioco, ha preso fuoco l’impianto elettrico nei pressi della Curva Sud dove si è sviluppato un incendio. Fiamme e fumo, lo stadio compresa la sala stampa è stata evacuato con tanta paura per coloro che erano ancora presenti. Immediato l’intervento dei Vigili del Fuoco.
I tifosi del Foggia erano entrati nella seconda parte della partita, arrivati in forte ritardo allo stadio a causa di un incidente causato da un loro mezzo di trasporto che durante il tragitto era finito addosso ad una macchina della Polizia che li scortava. Il Questore di Taranto Massimo Gambino che era presente allo stadio in serata preannuncia al Corriere del Giorno un provvedimento di “daspo” per i 250 tifosi al seguito del Foggia Calcio. Ma in ogni caso l’utilizzo di razzi e fumogeni da parte dei sostenitori della squadra dauna, all’interno dello stadio lascia intuire che i controlli preventivi da parte delle forze dell’ ordine siano stati scarsi ed insufficienti, come i fatti accaduti comprovano.
Non si può affidare soltanto agli stewart privati, che rappresentano un importante costo gestionale per la società di calcio ospitante, il controllo preventivo di accesso allo stadio, attività per la quale sarebbe fondamentale una presenza più massima ed incisiva delle forze dell’ ordine sopratutto in presenza di tifoserie ospiti note per la propria violenza e pericolosità. Il prefetto di Taranto ha più di qualche responsabilità in quanto a nostro parere avrebbe dovuto vietare la presenza della tifoseria foggiana allo stadio Iacovone.
Sotto la zona tribuna erano depositati dei teloni accatastati per un lavoro disposto dall’ Amministrazione Comunale da fare altrove, e cioè la pista di atletica in gomma del nuovo impianto previsto nel quartiere Salinella, materiale infiammabile che non poteva e non doveva essere li , altrimenti i razzi e fumogeni della tifoseria foggiana più che 2 sedili non potevano incendiare (lo stadio è costruito con cemento ed acciaio). Visti i danni considerevoli causati dai tifosi del Foggia, con la corresponsabilità dell’ Amministrazione Comunale di Taranto, c’è da auspicare che adesso qualche burocrate non decida di inibire lo stadio, decisione che danneggerebbe non solo la squadra del Taranto, ma sopratutto le migliaia di tifosi tarantini tornati ad amare e sostenere i colori rossoblu. Al momento infatti sembra danneggiata solo la curva sud solitamente riservata ai tifosi delle squadre ospiti.
Sconsolato al termine del derby il presidente del Foggia, Nicola Canonico che già l’anno scorso si è aggiudicato la palma di società maggiormente multata in Lega Pro per le intemperanze dei propri tifosi, che porterà ad una forte multa, nonostante l’amichevole ed ospitale accoglienza ricevuta dal presidente del Taranto, Massimo Giove, con il quale intercorrono consolidati rapporti di amicizia.
Da segnalare la presenza allo stadio l’imbarazzante presenza del sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, arrivato in Tribuna d’ Onore a partita iniziata, in maniera tale da farsi vedere dal pubblico indossando una maglia del Taranto Calcio, peraltro vecchia, sonoramente fischiato e contestato dai tifosi presenti in tribuna. Ironia della sorte il sindaco ha lasciato lo stadio alla fine del 1° tempo, e proprio nel 2° tempo è arrivata la vittoria della squadra jonica sostenuta da un grande pubblico (circa 11.000 i tifosi presenti allo stadio) che ha incitato la squadra rossoblu, in particolare una grande curva nord che non ha mai smesso per tutta la partita di sostenere l’undici rossoblu in campo.
Numerosi gli amministratori locali presenti in tribuna, tutti rigorosamente “a scrocco” cioè gratis, mentre va evidenziata la vera sportività del senatore Mario Turco presente allo stadio, previo sottoscrizione di un abbonamento a pagamento. Un vero tifoso che da sempre segue la squadra rossoblu anche in trasferta, da cui i vari assessori del Comune di Taranto dovrebbero prendere esempio, e magari rendere più civile lo stadio Iacovone i cui servizi igienici hanno veramente ben poco o quasi nulla di “igienico”, così come il terreno di gioco è in condizioni pietose nonostante i ridicoli annunci dell’ assessore Ciraci che millantava cura e manutenzione del prato dello stadio Iacovone, impianto che meriterebbe più attenzione ed una maggiore cura da parte dell’ Amministrazione Comunale proprietaria dello stadio, che invece perde il suo tempo a “sponsorizzare” i progetti speculativi di uno stadio nuovo con i rendering tanto cari al sindaco Melucci grande “sponsor” (come mai ?) del progetto speculativo che prevede 90 anni di gestione affidata ad un soggetto privato privo di alcuna esperienza nel settore, alcuna solidità economica finanziaria, avente come scopo fondamentale la realizzazione di 17.000 metri quadri di spazi commerciali all’ interno del nuovo stadio costituendo di fatto un vero e proprio centro commerciale, peraltro vietato dall’ attuale piano regolatore.
Queste le condizioni dello stadio Iacovone questa mattina, dove sono presenti Polizia di Stato e Vigili del Fuoco per accertare i danni causati dall’incendio di ieri sera. Incredibilmente un poliziotto in divisa ha provato ad impedirci di fare il nosto lavoro, spintonandoci fisicamente e minacciandoci di denuncia (motivo per cui verrà denunciato) ma come potete vedere nonostante qualche “scriffo” di giornata” siamo riusciti a fare il nostro lavoro e documentare quanto era accaduto. All’interno della struttura c’erano anche i consiglieri comunali Battista ed Abbate che insieme al video operatore Francesco Manfuso stavano registrando un video in tutta tranquillità.
Sotto la zona della curva sud riservata ai tifosi del Foggia, erano stati depositati accatastati dei teloni da personale del Comune di Taranto con del materiale per un lavoro disposto dall’ Amministrazione Comunale di Taranto installare altrove, e cioè la pista di atletica in gomma del nuovo impianto previsto nel quartiere Salinella, materiale che non poteva e non doveva essere li , altrimenti come le immagini che pubblichiamo in esclusiva non si potevano incendiare più che qualche sedile in plastica, considerando che lo stadio Iacovone è stato interamente costruito con cemento ed acciaio.
Al momento la procura di Taranto ha aperto un fascicolo contro ignoti affidando le indagini alla Polizia di Stato, che peraltro era responsabile dell’ordine pubblico, che sta effettuando con i propri uomini della Polizia Scientifica e l’importante fondamentale presenza dei vigili del Fuovo gli accertamenti necessari alle indagini disposte dalla magistratura.