ROMA – La nuova norma di legge che introduce delle specifiche tutele legali per gli acquirenti dell’ex Ilva, Arcelor Mittal, collegate alle singole scadenze per la realizzazione del Piano ambientale, è ormai pronta nella sua versione definitiva. La norma è inclusa nel decreto imprese “salvo intese” approvato dal Consiglio dei ministri dello scorso 6 agosto scorso , che ancora non è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. L’obiettivo previsto era la pubblicazione per la fine di agosto, per concedere più tempo ai due rami parlamentari (Camera dei Deputati e Senato della Repubblica) per poterlo convertire. Al momento si starebbe cercando di imprimere un’ accelerazione per renderlo attivo ed operativo già da lunedì 19 agosto.
La norma di fatto modifica il decreto Ilva del 2015 che concedeva l’ immunità penale e amministrativa ai commissari straordinari, affittuario o acquirente dell’acciaieria e fissava al prossimo 6 settembre 2019 la scadenza di questo “scudo penale” . Adesso nel nuovo decreto viene indicato e precisato che per “affittuario o acquirente e i soggetti da questi funzionalmente delegati” l’immunità permane anche dopo quella data ma va applicata “con riferimento alle condotte poste in essere in esecuzione” del Piano ambientale “sino alla scadenza dei termini di attuazione previsti dal piano stesso per ciascuna prescrizione” o “dei più brevi termini che l’affittuario o acquirente si sia impegnato a rispettare nei confronti della gestione commissariale di Ilva Spa in amministrazione straordinaria“.
Il nuovo decreto varato da dieci giorni , ancora non è stato pubblicato e al momento si starebbero ancora limando e valutando altre norme, non tanto quella relativa ad Arcelor Mittal, ma per altre norme venute fuori all’ultimo come ad esempio un intervento sugli alberghi della gioventù. il decreto oltre alla misura congegnata per scongiurare la scadenza del 6 settembre e non fare saltare il contratto Arcelor-Ilva, contiene anche delle norme per altre aziende in crisi d’impresa, ad iniziare per Whirlpool ed infatti è previsto lo stanziamento di 10 milioni nel 2019 e di 6,9 nel 2020 per evitare che la multinazionale degli elettrodomestici chiuda lo stabilimento di Napoli. Ma non solo, oltre al restyling di una misura appena introdotta, il fondo “salva-imprese” , è previsto il rafforzamento della struttura per le crisi del Ministero dello Sviluppo Economico ed interventi per Isernia, per la Blutec in Sicilia e per la Sardegna.
Il decreto preparato dallo staff del ministro Di Maio, si occupa anche dei lavoratori, prorogando fino a fine anno gli Lsu, circa 8.500 lavoratori di cui 4mila in Calabria, introducendo nuove tutele per i “rider” e per i collaboratori. E’ stata prevista anche la possibilità di effettuare donazioni private al Fondo per gli incentivi all’assunzione di disabili, per i quali Di Maio ha annunciato di volere così facendo devolvere parte degli stipendi dei parlamentari del M5S.