ROMA – Il presidente del Consiglio incaricato ha incontrato alla Camera il leader politico del M5S Luigi Di Maio e il segretario federale della Lega Matteo Salvini. “Procede tutto per il meglio – ha assicurato Di Maio -. L’incontro è andato bene. Sulla squadra di governo la parola spetta al presidente Conte e al presidente della Repubblica“. Alla domanda se sia disposto a rinunciare al superministero del Lavoro, Di Maio ha risposto: “Non mi pare si stia discutendo di nomi, si sta discutendo dell’assetto di governo per realizzare il programma elettorale. Quando giurerà la squadra? Questo dovete chiederlo al presidente“.
“E’ come se avessimo lavorato sempre insieme – ha aggiunto -, c’è una totale sinergia e sintonia e stiamo lavorando con abbastanza velocità per assicurare il governo del cambiamento“. “Savona? – risponde Di Maio – Non voglio parlare di nomi. Di questo ne devono parlare il presidente della Repubblica e Conte. Quello che vi posso dire è che c’è molta compattezza e che ci capiamo al volo“. Secondo fonti del M5S, tuttavia, è poco probabile che oggi il premier incaricato salga al Quirinale per chiudere la partita sulla squadra di governo con Mattarella. Nulla, sottolineano le stese fonti, è ancora definito per quanto riguarda i tempi.
Il premier incaricato ha incontrato il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco nella sede dell’Istituto. Al termine della riunione, durata circa un’ora e mazza, Conte è andato via in taxi seguito dalla scorta, così come era arrivato. “Abbiamo doverosamente parlato dello stato dell’economia italiana – ha detto Conte ai cronisti – c’è stato un aggiornamento“. Il premier incaricato ha poi ricordato che la prossima settimana ci sarà la relazione finale di Banca d’Italia.
“Ieri sera, a seguito delle consultazioni con i rappresentanti delle forze politiche in Parlamento, ho incontrato una delegazione di risparmiatori che hanno sofferto per i default di alcune banche. Queste persone, come tante altre, devono essere ascoltate dalle istituzioni. Sono persone che chiedono giustizia e che il loro risparmio venga tutelato come previsto dalla Costituzione“, scrive il premier incaricato Giuseppe Conte in un post su Facebook. “A loro ho detto che la tutela dei loro risparmi, spesso frutto di sacrifici e una vita di lavoro, sarà uno degli impegni principali del Governo del Cambiamento. Chi ha subito truffe o raggiri sarà risarcito“, sottolinea Conte.
Al momento sulla figura di Paolo Savona, indicato al Mef, restano le distanze. Lui stesso, interpellato dai giornalisti, ha detto: “Non ho nulla da dire, il silenzio oggi vale più del parlare“. Mentre sul fronte parlamentare Conte è entrato nel vivo degli incontri con i partiti, ricevendo un “no, grazie” da LeU, Fdi, Pd e Fi ma – ovviamente – le rassicurazioni di Lega e M5s.
Nel pomeriggio il premier incaricato, Giuseppe Conte, è andato al Quirinale per informare il presidente della Repubblica sugli ultimi sviluppi relativi alla formazione del nuovo esecutivo. Si è trattato di un colloquio interlocutorio, durato circa un’ora: nessuna lista dei ministri è stata consegnata a Sergio Mattarella. Ma uno dei temi trattati con il capo dello Stato è stato sicuramente il nome di Savona. E il faccia a faccia è finito con una fumata nera.
L’economista, voluto fortemente dalla Lega e sostenuto anche dai 5Stelle, non convince Mattarella, soprattutto per le sue posizioni critiche sull’euro. Lo scontro è testimoniato dalle parole di Matteo Salvini su Facebook: “Sono davvero arrabbiato“, probabilissimo riferimento a Savona, nome a cui la Lega non vuole rinunciare. E il leader del M5s Luigi Di Maio clicca il suo significativo “like” sotto il post del segretario della Lega. Insomma, l’asse con il Carroccio è totale, anche nello scontro con il Quirinale. “Tra noi c’è perfetta sintonia”, dice il questore M5S della Camera, Riccardo Fraccaro.