Al termine di indagini patrimoniali, la Tenenza della Guardia di Finanza di Molfetta ha eseguito un sequestro di beni mobili, immobili, rapporti finanziari e l’intero compendio aziendale di un agriturismo nei confronti di R.S., 38enne molfettese (e dei suoi familiari conviventi), già noto alle forze dell’ordine per reati in materia di stupefacenti, usura ed estorsione, congiunto di Alfredo Fiore detto “la Cerasa”, pregiudicato assassinato nel marzo 2014 con diversi colpi di pistola al volto presso il mercato settimanale di Molfetta.
Il provvedimento disposto dal Tribunale di Trani ai sensi del “Codice Antimafia” giunge a conclusione di indagine, coordinata dalla Procura di Trani e dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, culminata con l’arresto del molfettese lo scorso ottobre 2015, per i reati di illecita detenzione di armi e materiale esplodente, usura ed estorsione. Gli accertamenti patrimoniali eseguiti hanno permesso di verificare l’assoluta sproporzione tra il valore dei beni nella disponibilità del soggetto ed i redditi dichiarati dall’intero nucleo familiare nel corso degli ultimi 18 anni. In particolare, R.S., ritenuto di spiccata ed attuale pericolosità sociale, conduceva un tenore di vita elevato grazie ai proventi delle illecite attività con cui aveva accumulato negli anni un patrimonio mobiliare e immobiliare (anche fittiziamente intestato ai familiari conviventi) di circa 3 milioni di euro.
Tra i beni sottoposti a sequestro si annoverano le quote societarie e l’intero compendio aziendale di un agriturismo, terreni, automezzi, circa 400 mila euro in contanti nonché saldi attivi riferiti a n. 22 rapporti finanziari e n. 10 polizze assicurative.