MENU
3 Luglio 2024 07:53
3 Luglio 2024 07:53

Guardia di Finanza: sequestrato yacht di lusso a “finta” società di locazione di un commercialista tarantino. il Tribunale li assolve.

AGGIORNAMENTO ALL'INTERNO Assolti Vito Angelo Argento e sua moglie Carmela (Carmen) D'Antona

TARANTO. Le Fiamme Gialle della Sezione Operativa Navale ROAN di Taranto, tornano a colpire i “furbetti” del mare, ma anche del fisco, cioè quelle persone che mettono in piedi finte società di charter  (locazione) di imbarcazioni per poi in realtà usufruirne personalmente, eludendo il fisco come già avvenuto la scorsa estate in occasione del sequestro effettuato nei confronti della nota famiglia Basile, concessionari della distribuzione dei prodotti ENI (ex AGIP) , i quali  hanno successivamente pagato una sanzione di circa mezzo milione di euro al Fisco per evitare conseguenze penali, oltre a quelle fiscali.

I finanzieri del ROAN di Taranto  su delega della  Procura della Repubblica tarantina, hanno dato esecuzione ad un nuovo decreto preventivo d’urgenza  emesso dal Pubblico Ministero dr. Lanfranco Marazia titolare delle indagini, ponendo sotto sequestro in un porto della Basilicata la barca Silver Island, uno yacht di lusso, di circa 14 metri, del valore commerciale di 300.000 euro,. L’attività scaturisce all’esito di specifici approfondimenti fiscali eseguiti nei confronti di una società tarantina operante nel settore della locazione di unità da diporto. In particolare, nel corso delle citate attività ispettive, avviate a seguito di specifici controlli in mare, i Finanzieri del Reparto Navale Jonico, hanno scoperto un articolato sistema di frode, finalizzato all’evasione fiscale, con il quale il commercialista tarantino Vito Angelo Argento  (figlio dell’ex presidente della Camera di Commercio di Taranto Tonino Argento) e sua moglie Carmela (Carmen) D’Antona sorella del noto concessionario d’auto Mino D’ Antona,  utilizzavano un’imbarcazione di lusso che avrebbe dovuto essere impiegata per fini commerciali, in realtà per scopi esclusivamente privati

In buona sostanza, ancor una volta si mascherava l’utilizzo personale del natante, stipulando fittizi contratti di locazione (per altro a prezzi inferiori a quelli di mercato), in favore di altre società riconducibili allo stesso nucleo familiare degli armatori, nonché agli armatori stessi. In tal modo, con la deduzione dei costi di gestione dello yacht dal reddito di impresa e la detrazione della corrispondente IVA, la società armatrice, nel complesso ha evaso per gli anni dal 2011 al 2015, un illecito risparmio di imposta superiore ai 300.000 euro.

Le due persone legate da vincoli familiari e a vario titolo legate alle società coinvolte nella frode fiscale, sono state denunciate per dichiarazione fraudolenta mediante altri artifizi e di emissione di fatture e altri documenti per operazioni inesistenti. Proprio in tale contesto la Guardia di Finanza è in grado di sviluppare azioni incisive per contrastare l’evasione e le frodi fiscali che ostacolano la normale concorrenza tra le imprese e alterano le regole del mercato, danneggiando i cittadini e gli imprenditori onesti.

Ecco come la stampa locale ha pubblicato la notizia: priva dei nomi. Invece il CORRIERE DEL GIORNO pubblica SEMPRE e COMUNQUE anche i nomi !

 

AGGIORNAMENTO DEL 29.11.2023

Gli imputati assistiti dagli avvocati Salvatore Maggio e Ciro Buccoliero del foro di Taranto sono stati assolti dal Tribunale jonico, il quale ha ritenuto e s e ntenziato che quanto contestato dalla Guardia di Finanza “non sussiste“. Le motivazioni entro 90 giorni

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Arrestato titolare azienda che sfruttava il bracciante morto a Latina. Per il Gip: "Condotta disumana"
Inchiesta cooperative, la moglie del deputato Soumahoro torna in libertà
Il processo Pier Camillo Davigo. La sentenza di appello conferma la condanna di 1° grado.
Ancora una volta i magistrati si sentono degli intoccabili: imputazione coatta per i giornalisti Milo Infante e Angelo Maria Perrino per il caso Denise
Imputati quattro avvocati componenti della commissione elettorale per il Consiglio dell'Ordine di Taranto
Tre poliziotti a processo a Roma per Hasib Omerovic precipitato dalla finestra
Cerca
Archivi
Torna “Forum in Masseria”, la sesta edizione della rassegna economica condotta da Bruno Vespa
Arrestato titolare azienda che sfruttava il bracciante morto a Latina. Per il Gip: "Condotta disumana"
La Regione Puglia chiede di costituirsi parte civile nel processo dell'inchiesta "Codice Interno".
Meloni ai dirigenti FdI: "Fuori chi vuole farci tornare indietro, niente spazio a razzismo o antisemitismo. Abbiamo già fatto i conti con il Ventennio"
Dl Sanità, promosso il piano Schillaci dall'86% degli italiani

Cerca nel sito