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5 Dicembre 2024 03:42

Guerra Russia-Ucraina. Biden non arretra: “Putin è un dittatore”. C’è attesa per i negoziati in Turchia

Le notizie di martedì 29 marzo sulla guerra in Ucraina minuto per minuto. Oggi e domani le trattative riprendono a Istanbul, dove Erdogan cercherà di favorire un'intesa. Si spera nella svolta, Putin non chiede più la denazificazione dell'Ucraina

Le fievoli speranze di pace nel trentaquattresimo giorno di guerra sono rivolte a Istanbul, dove di terrà un altro incontro tra i negoziatori di Mosca e quelli di Kiev, con la Turchia nel ruolo di mediatore nel tentativo di trovare una risoluzione diplomatica al conflitto. Secondo il Financial Times la Russia non chiederà più che l’Ucraina venga “denazificata” ed è pronta ad accettare che Kiev aderisca all’ Unione Europea a condizione che militarmente rimanga non allineata, cioè non aderisca alla Nato.

Il presidente americano Joe Biden, dopo la retromarcia obbligatoria sul rovesciamento del governo russo come obiettivo, ribadisce però che “su Putin non ritratto nulla, esprimevo soltanto il mio sdegno“. Tiene banco nelle ultime ore la vicenda dell’oligarca Roman Abramovich, coinvolto nei negoziati con l’Ucraina, che denuncia di essere stato avvelenato insieme a due componenti della delegazione ucraina.

Il Presidente USA Joe Biden parla alla Casa Bianca

Mosca insiste a pretendere il pagamento del gas in rubli da effettuare entro fine mese mentre il presidente del Consiglio Mario Draghi comunica a Volodymyr Zelensky la disponibilità dell’Italia a garantire la futura sicurezza dell’Ucraina. 

notizie in aggiornamento

La cronaca della giornata |

h. 23.43 | Klitschko: 11 sindaci e 8 funzionari rapiti dai russi

L’esercito russo continua a rapire sindaci e funzionari cittadini nei territori ucraini temporaneamente occupati. Lo ha denunciato il sindaco di Kiev Vitaliy Klitschko, a capo anche l’Associazione delle città ucraine. «Durante la guerra, dal 24 febbraio, gli occupanti hanno rapito 11 sindaci e altri otto funzionari comunali», ha detto Klitschko, secondo quanto riporta Radio Svoboda, sottolineando che rapire i leader delle comunità in tempo di guerra mette in pericolo tutti i residenti di tali comunità, poiché sono responsabili della gestione dell’emergenza e dei mezzi di sussistenza.

h. 23.36 | Casa Bianca scettica sugli annunci di Mosca

Anche la Casa Bianca, oltre al Pentagono, si mostra scettica sugli impegni assunti da Mosca dopo i colloqui in Turchia. «Dovremmo avere una visione lucida di cio’ che sta accadendo sul terreno e nessuno dovrebbe lasciarsi ingannare dagli annunci della Russia», ha detto il direttore delle comunicazioni Kate Bedingfield. Sull’ipotesi di una riduzione delle sanzioni, ha risposto «non sono sicura che l’attività russa in questo momento meriti necessariamente una carota. Siamo stati finora molto concentrati sul bastone». Lo stesso presidente Joe Biden aveva detto di aspettare di vedere se alle parole di Mosca seguiranno i fatti.

h. 23.19 | Il Pentagono non vede ritiro da Kiev, solo spostamenti

La Russia ha riposizionato in piccola parte le sue forze vicino a Kiev, ma non si sta ritirando e potrebbe prepararsi a condurre una «grande offensiva» altrove in Ucraina. È la valutazione del Pentagono, dopo l’annuncio di Mosca di ridurre drasticamente la sua attività militare sulla capitale ucraina. 

h. 23.05 | Mosca accusa: corridoi umanitari non rispettati da Kiev

Le forze armate ucraine non hanno rispettato i corridoi umanitari ma anzi hanno utilizzato i cessate il fuoco temporanei per rafforzare la propria capacità di combattimento anziché per evacuare i civili. E’ l’accusa della Difesa di Mosca. Come ha detto il capo del centro di controllo della difesa nazionale russo Mikhail Mizintsev, «le unità delle forze armate ucraine e i battaglioni di neonazisti hanno usato le tregue temporanee per ripristinare la capacità di combattimento e per attrezzare postazioni di armi in zone residenziali, ospedali, scuole e asili, dove i civili sono tenuti con la forza come scudo umano». Secondo Mosca, invece, le forze armate russe rispettano i loro obblighi per l’evacuazione sicura della popolazione civile. «Lungo tutti i percorsi, compresi quelli designati dalla parte ucraina, le forze armate russe continuano a soddisfare i loro obblighi per quanto riguarda l’osservanza delle tregue provvisorie». Secondo il funzionario, i cittadini ucraini «non vengono informati dell’apertura di corridoi umanitari».

h. 22.45 | Onu, non riusciamo a raggiungere Mariupol

«La maggior parte dei posti li possiamo raggiungere in Ucraina in questo momento, ma non Mariupol». Lo ha detto David Beasley, direttore esecutivo del World Food Programme (l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di assistenza alimentare e che è la più grande organizzazione umanitaria del mondo) sottolineando le conseguenze di vasta portata della guerra in Ucraina sulla produzione mondiale di grano. «Ci aspettano mesi difficili», ha aggiunto.

h. 22.35 | Russia a Onu, Occidente incoerente dopo no a nostra bozza

«Oggi sentiremo appelli al cessate il fuoco, all’accesso umanitario, ai corridori umanitari. E’ difficile non meravigliarsi della vostra incoerenza visto che la settimana scorsa la maggior parte di voi ha bocciato una risoluzione umanitaria della Russia sull’Ucraina». Lo ha detto l’ambasciatore di Mosca all’Onu, Vassily Nebenzia, ai membri del Consiglio di Sicurezza. Nebenzia ha ribadito che i civili sono usati come scudi dai «nazisti ucraini» e che le turbolenze del mercato alimentare derivano dalle sanzioni poste dagli occidentali, non dal comportamento della Russia. Inoltre ha aggiunto che la Russia organizza corridori umanitari ogni giorno. 

h. 22.30 | Zelensky, ok fine sanzioni Mosca ma dopo fine guerra

La fine delle sanzioni occidentali contro la Russia può essere ipotizzata «solo dopo che la guerra sarà finita». Lo ha detto il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, in un video diffuso dopo i colloqui di oggi fra Russia e Ucraina, che hanno portato a qualche progresso che lui stesso ha definito “positivo”. «Non bisogna immaginarsi che i negoziati portino alla fine delle sanzioni contro la Federazione russa. Questa non può essere prevista che dopo che la guerra sarà finita e noi avremo recuperato ciò che ci spetta». 

h. 22.18 | Zelensky, nessun compromesso sull’integrità territoriale

«L’Ucraina continuerà il processo di negoziazione nella misura in cui dipende davvero da noi. Contiamo sui risultati. Ci deve essere una vera sicurezza per noi, per il nostro Stato, per la sovranità, per il nostro popolo. Le truppe russe devono lasciare i territori occupati. La sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina devono essere garantite. Non ci possono essere compromessi sulla sovranità e sulla nostra integrità territoriale. Questi sono principi chiari». Lo ha detto in un video su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo Ukrinform. «L’Ucraina non intende allentare gli sforzi militari», ha aggiunto. 

h. 21.46 | Zelensky, segnali positivi dai negoziati ma non ci fidiamo

«I segnali che arrivano dalla piattaforma negoziale possono essere definiti positivi. Naturalmente, vediamo tutti i rischi e non vediamo alcun motivo per fidarci delle parole di alcuni rappresentanti di uno Stato che continua a combattere per la nostra distruzione. Gli ucraini non sono persone ingenue. Gli ucraini hanno già capito, durante questi 34 giorni di invasione e negli ultimi otto anni di guerra nel Donbass, che ci si può fidare solo di un risultato concreto». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram.

h. 21.40 | Pentagono, forze russe in stallo a nord e sud: “Mosca sta puntando sul Donbass”

Le forze russe sono in stallo a nord e a sud dell’Ucraina: lo ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby, secondo cui sembra che Mosca ora stia dando priorità al Donbass. 

h. 21.30 | Pentagono, la minaccia a Kiev non è finita
«La minaccia a Kiev non è finita»: lo ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby. «Nessuno dovrebbe illudersi» che la Russia abbia ritirato tutte le sue forze dalla capitale ucraina, ha aggiunto.

h. 21.15 | Cnn, proseguono combattimenti intorno a Kiev
Nonostante l’annuncio di Mosca di una riduzione «drastica» delle manovre intorno a Kiev, nel pomeriggio sono proseguiti i combattimenti a nord ovest e a nord est della capitale ucraina, secondo i giornalisti della Cnn che si sono recati ad appena 5 chilometri da Irpin, sobborgo a nord di Kiev. «Ieri ci sono stati bombardamenti tutto il giorno ed è stato lo stesso durante la notte e anche questa mattina e questo pomeriggio», ha detto al canale all news americano un soldato delle forze ucraine impegnato in un checkpoint. 

h. 20.46 | Governatore Zaporizhzhia: “Nessun corridorio oggi ha funzionato”
«Oggi non ha funzionato nessun corridoio verde verso Zaporizhzhia». Lo comunica su Telegram Oleksandr Starukh, il governatore della regione. «Almeno 70 autobus partiti da Zaporizhzhia – spiega – sono rimasti bloccati, non sono arrivate le auto da Energodar a Zaporizhzhia e non sono arrivate le colonne da Berdyansk a Zaporizhzhia. I russi non ne hanno lasciata passare nessuna».

h. 20.33 | Raid russo a Mykolaiv, sono saliti a 12 i morti
E’ salito a 12 morti e 33 feriti il bilancio del raid aereo russo contro l’ufficio del governatore militare regionale di Mykolaiv. Lo hanno reso noto i servizi di emergenza ucraini.

h. 20.25 | Biden: “De-escalation Mosca? Vediamo i fatti”
«La Russia ha detto che ridurrà le sue attività militari intorno a Kiev? Vedremo quali saranno le loro azioni». Lo ha detto il presidente americano Joe Biden ai giornalisti in una conferenza stampa con il premier di Singapore. «Vedremo se seguiranno ciò che stanno suggerendo», ha continuato Biden dopo che gli è stato chiesto se potrebbe significare che la fine della guerra si avvicina oppure che Mosca cerca di guadagnare tempo. 

h. 20.10 | Giunta a Leopoli l’ambulanza donata da Papa Francesco

A Leopoli, dove è giunto domenica, l’Elemosiniere del Papa, il cardinale Konrad Krajewski ha consegnato l’ambulanza benedetta e donata da Francesco. Lo rende noto Vatican News. Il mezzo – dotato di tutte le attrezzature mediche – sarà destinato al Centro regionale per la salute della madre e del bambino. 

h. 19.40 | Biden-alleati europei d’accordo per aumento costi a Russia e “serve accesso umanitario a Mariupol”

Nella telefonata tra Joe Biden e i dirigenti europei, i leader «hanno ribadito la loro determinazione a continuare ad aumentare i costi contro la Russia per il suo brutale attacco in Ucraina, come pure a continuare a fornire all’Ucraina assistenza militare per difendere se stessa contro un assalto ingiustificato e non provocato», lo rende noto la Casa Bianca. I leader inoltre «hanno esaminato i loro sforzi per fornire assistenza umanitaria ai milioni di persone colpite dalla violenza, sia dentro che fuori l’Ucraina, che stanno cercando rifugio in altri Paesi e hanno sottolineato la necessità di un accesso umanitario per i civili a Mariupol».

h. 19.26 | Putin a Macron: “Nazionalisti a Mariupol si arrendano

«Per trovare una soluzione alla situazione umanitaria difficile» a Mariupol, secondo il presidente russo Vladimir Putin «i combattenti nazionalisti ucraini devono smettere di resistere e deporre le armi». E’ una richiesta di resa quella del leader di Mosca, secondo quanto si legge in un comunicato del Cremlino in cui si riferiscono le parole di Putin nel colloquio con il presidente francese Emmanuel Macron su Mariupol, il porto sul Mar d’Azov sotto assedio da settimane. Putin, riferisce il Cremlino, ha informato il capo dell’Eliseo delle «misure prese dall’esercito russo per dare un aiuto umanitario d’emergenza e garantire l’evacuazione sicura dei civili» in Ucraina. I due leader hanno parlato dei colloqui di Istanbul e della decisione di Mosca di chiedere pagamenti in rubli per il gas esportato. «E’ stato deciso di proseguire i contatti», ha fatto sapere Mosca.

h. 19.15 | L’autorità russa chiede a Wikipedia di rimuovere informazioni false su ‘operazione speciale’ in Ucraina”

Roskomnadzor, l’autorità russa della regolamentazione delle comunicazioni, chiede all’enciclopedia online Wikipedia di rimuovere le informazioni false legate all’operazione speciale in Ucraina, ossia all’invasione russa dell’Ucraina. Lo riferisce l’agenzia russa ‘Ria Novosti’.

h. 19.10 | Gli Usa valutano altri 500 milioni di dollari per aiutare Ucraina

L’amministrazione Biden sta valutando la possibilità di fornire all’Ucraina altri 500 milioni di dollari in aiuti e sta spingendo gli alleati europei a dare un contributo. Lo riferiscono a Bloomberg fonti informate secondo le quali gli ucraini potrebbero usare i fondi per «aiuti umanitari o scopi militari».

h. 18.56 | L’arcivescovo di KIev: “Dai russi deportazioni forzate, come fece Stalin

«In tutta la zona di Donbass si sono verificate le deportazioni forzate della gente. Dalle città e dai villaggi sono stati deportati – 40 mila persone ufficialmente – sul territorio controllato. I passaporti vengono tolti» e le persone «vengono esiliate in Russia» con «documenti provvisori», per «vivere e lavorare nell’isola di Sachalin, nell’Oceano pacifico, vicino al Giappone, senza la possibilità per due anni di abbandonare questo territorio». Così l’arcivescovo maggiore di Kiev, monsignor Sviatoslav Shevchuk, intervenendo in un incontro online in Vaticano. «Questo ci fa ricordare le deportazioni di Stalin», ha sottolineato il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina che in lacrime ha aggiunto: «Sono bambini, sono donne, sono disabili… Quale futuro avranno? Sicuramente moriranno…».

h. 18.50 | Onu: “Da inizio invasione russa 1179 civili uccisi, tra cui 104 bambini

Dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina il bilancio è di 1.179 civili uccisi di cui 104 bambini. Il numero di civili feriti ammonta a 1.860 di cui 134 bambini a causa soprattutto dei bombardamenti e degli attacchi aerei. Lo rende noto l’Onu che ha fatto un aggiornamento al 28 marzo.

h. 18.42 | Johnson: “Giudicare regime Putin dalle azioni non dalle parole

«Dobbiamo giudicare il regime di Putin dalle sue azioni, non dalle sue parole». E’ quello che ha detto il premier britannico Boris Johnson nel colloquio che ha avuto oggi con i leader di Stati Uniti, Francia, Germania e Italia, secondo quanto si legge in una nota di Downing Street, secondo cui lo stesso Johnson, Joe Biden, Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Mario Draghi «hanno concordato sulla necessità di continuare a sostenere il popolo ucraino nella sua lotta contro la barbarie russa». Il premier britannico ha ricordato «i terribili attacchi in corso in città come Mariupol, che hanno già subito settimane di bombardamenti». «Putin – ha denunciato ancora Johnsonsta rigirando il coltello nella ferita aperta dell’Ucraina nel tentativo di costringere il paese e i suoi alleati a capitolare», ma «dovremo essere implacabili nella nostra risposta». I leader hanno infine discusso della necessità «di lavorare insieme per rimodellare l’architettura energetica internazionale e ridurre la dipendenza dagli idrocarburi russi” e hanno concordato che «non ci può essere alcun cedimento della determinazione occidentale fino a quando l’orrore inflitto all’Ucraina non sarà finito».

h. 18.25 | Amal Clooney nel team di legali per crimini in Ucraina

Amal Clooney è tra gli esperti mondiali di diritti umani che si sono uniti al gruppo di lavoro legale internazionale sulla responsabilità per i crimini internazionali commessi in Ucraina. Lo riporta l’Ukrainska Pravda citando l’Ufficio del procuratore generale dell’Ucraina. «La task force legale sosterrà Kiev per rendere giustizia alle vittime dei crimini internazionali commessi dalla Russia nel nostro Paese», sottolineano i media ucraini citando tra gli avvocati che ne faranno parte anche Richard Hermer, Tim Otti, Philippa Webb, la baronessa Helena Kennedy e Lord Neuberger. Il gruppo di lavoro comprenderà anche esperti legali di Covington & Burling LLP negli Stati Uniti, guidati da Nihil Gore, lo studio francese Sygna Partners, guidato da Luke Vidal, e Withers, guidato da Emma Lindsay. Tutti – scrive l’agenzia ucraina – svolgeranno il loro lavoro a titolo gratuito.

h. 18.18 | Arrestata dai russi giornalista agenzia ucraina Unian

La giornalista dell’agenzia ucraina Unian Iryna Dubchenko sarebbe stata arrestata dai russi a Rozovka, nella regione di Zaporizhia, e portata a Donetsk «per svolgere azioni investigative in relazione all’accoglienza di un militare ucraino». A riferirlo è stata la sorella della giornalista Oleksandra Dubchenko. Lo riporta su Telegram l’unione nazionale dei giornalisti dell’Ucraina.

h. 18.12 | Protezione civile: 300 euro per ospitare rifugiati, 150 per minori

L’ordinanza firmata dal capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio per il sostentamento della popolazione ucraina che si è rifugiata in Italia in fuga dal conflitto in corso prevede l’erogazione di 300 euro mensili di contributo per il sostentamento di ciascun rifugiato arrivato dall’Ucraina, erogati per massimo 3 mesi. 150 euro per i minori. I tre mesi di erogazione decorrono dalla data di ingresso nel territorio nazionale, individuata con la presentazione della richiesta di protezione temporanea e comunque non oltre il 31 dicembre 2022. In presenza di minori, l’adulto titolare della loro tutela legale o affidatario riceverà un contributo addizionale di 150 euro.

h. 18.03 | Eliseo, conclusa telefonata Macron-Putin. Il colloquio è durato un’ora

E’ durato un’ora e si è concluso alle 17:30 il colloquio telefonico fra i presidenti di Francia e Russia, Emmanuel Macron e Vladimir Putin, secondo quanto riferisce l’Eliseo.

h. 18.01 | Ferito corrispondente quotidiano russo ‘Izvestia’ vicino Mariupol

Il corrispondente del quotidiano russo ‘Izvestia sarebbe stato ferito vicino a Mariupol. Un proiettile lo avrebbe colpito a una gamba. Ad annunciarlo è la stessa testata sul suo canale Telegram secondo quanto riferisce l’agenzia russa ‘Tass‘. «Vicino a Mariupol, il corrispondente di Izvestia, Rodion Severyanov è stato ferito. Il proiettile del cecchino lo ha colpito alla gamba», spiega il quotidiano fondato a San Pietroburgo.

h. 17.54 | Al Consiglio Atlantico della Nato invitate anche Ucraina, Finlandia e altri Paesi non dell’Alleanza

Alla riunione dei ministri degli esteri dei Paesi Nato della prossima settimana sono stati invitati anche l’Ucraina e altre nazioni che non fanno parte dell’Alleanza. Lo si legge in un comunicato della Nato. Alla sessione del 7 aprile parteciperanno anche i capi delle diplomazie di Ucraina, Finlandia, Svezia, Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Corea del Sud, Georgia e l’alto rappresentante per gli affari esteri della Ue.

h. 17.50 | Ferito a Mariupol comandante vicino a leader ceceno Kadyrov

E’ stato ferito a Mariupol il comandante Ruslan Geremev, giudicato molto vicino al leader ceceno Ramzan Akhmatovič Kadyrov. Lo ha reso noto la brigata Azov.

h. 17.45 | L’arcivescovo di Kiev Shevchuk: “I russi chiedono soldi per uscire da Mariupol

Se vuoi lasciare Mariupol ai russi «devi pagare 1.000 dollari a macchina. Se hai i soldi esci, senza corridoi umanitari». Lo riferisce l’arcivescovo maggiore di Kiev, monsignor Sviatoslav Shevchuk, in un incontro online organizzato dal Pontificio Istituto Orientale sul ruolo della Chiesa greco-cattolica ucraina nel contesto della guerra. «Gli aggressori fanno i soldi, sono venuti per spogliarci».

h. 17.39 | Ripresa fornitura gas in uno degli insediamenti liberati a Kiev

Le compagnie del gas hanno ripreso oggi nella regione di Kiev, in uno degli insediamenti liberati dagli occupanti, le forniture di gas a quasi 5mila utenti.

h. 17.25 | Eliseo: In corso telefonata Putin-Macron per evacuazione Mariupol

E’ in corso la telefonata fra il presidente francese, Emmanuel Macron, e quello russo, Vladimir Putin, per organizzare l’evacuazione dei civili da Mariupol. Lo rende noto l’Eliseo.

h. 17.22 | Mosca, per accordo ancora molta strada da fare

Mosca ha compiuto «due enormi passi verso il raggiungimento della pace ma per preparare un accordo a condizioni reciprocamente accettabili, c’è ancora molta strada da fare». Lo ha precisato il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky. Lo riporta la Tass.

h. 17.16 | Ucraina: mons.Shevchuk, io in lista persone da eliminare

Le prime esplosioni «sono state uno choc, nessuno è preparato alla guerra tranne il criminale che la sta pianificando e poi la mette in atto. Nessuno di noi mai poteva immaginare che questo potesse avvenire. Ma questa invasione era stata ben pianificata. Tutti noi -ha detto riferendosi ai leader religiosi- eravamo dentro una lista di persone da eleminare. C’erano persone infiltrate, un gruppo che preparava un assalto alla cattedrale. Avevano nomi, cognomi, indirizzi». «Ma io oggi vi parlo da Kiev, è un miracolo». Lo racconta commosso il capo della Chiesa greco-cattolica mons.Sviatoslav Shevchuk in un incontro online con il Vaticano.

h. 17.05 | Attaccato l’aeroporto di Starokonstantinov, il sindaco: “No vittime, ma distrutte scorte carburante”

Le truppe russe hanno attaccato l’aeroporto di Starokonstantinov nella regione di Khmelnytsky, nell’ovest dell’Ucraina. Lo rende noto su Telegram il sindaco della città Nikolai Melnichuk. Il sindaco ha spiegato che non ci sono state vittime, ma le scorte di carburante sono state distrutte.

h. 16.58 | Zelensky al Parlamento danese: “Contro di noi brutalità superiore a seconda guerra mondiale”

«Oltre 1.370 missili sono stati usati in appena un mese dell’invasione russa su larga scala del nostro territorio. Una media di 40 missili al giorno, diversi ma tutti ugualmente mortali». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo intervento al Parlamento danese. «Non si può calcolare il numero delle armi usate dai russi contro il nostro territorio, ma possiamo dire che l’intensità e la brutalità delle ostilità contro di noi hanno raggiunto un livello persino superiore a quello della seconda guerra mondiale, il più devastante conflitto per l’Europa», ha detto Zelensky, sottolineando che «in un mese di ostilità abbiamo già non una o due, ma un’intera lista di città completamente distrutte dalle bombe russe. In decine di altre città e villaggi le aree residenziali sono parzialmente bruciate, le infrastrutture sono state distrutte e le imprese in cui le persone lavoravano fatte saltare in aria».

h. 16.50 | Appello giornalisti russi dissidenti: “L’Ue ci aiuti a lasciare il Paese

«Visti di lavoro Ue a statuto speciale e aiuti finanziari, sotto forma di borse di studio o stipendi per tutti i giornalisti russi indipendenti in fuga dalla Russia di Putin». Questa la richiesta contenuta in una lettera indirizzata ai presidenti della Commissione Ue Ursula von der Leyen e del Consiglio Europeo Charles Michel dalla giornalista indipendente russa Sophia Kornienko che di recente ha scelto di lasciare il Paese a causa delle repressioni. Un appello, secondo quanto riferito da Kornienko, già sottoscritto da centinaia di suoi colleghi. «Sebbene la reazione unitaria dell’Europa contro la Russia sia ammirevole – spiega la giornalista nella lettera – i governi e le imprese occidentali sembrano aver dimenticato e letteralmente voltato le spalle a un gruppo di persone di fondamentale importanza: giornalisti russi indipendenti che parlano contro il regime di Putin e che si impegnano a riferire la verità sulla guerra».

h. 16.45 | Ucraina, la telefonata Biden-leader europei durata quasi un’ora

E’ durata quasi un’ora la telefonata tra il presidente Usa Joe Biden e i leader europei sull’Ucraina. Lo rende noto la Casa Bianca.

h. 16.35 | Ucraina, il portavoce governo turco: “Domani nessuna ripresa del negoziato”

I colloqui di pace di Istanbul fra Russia e Ucraina si sono conclusi oggi e non è atteso per domani un secondo giorno di negoziati, ha reso noto un portavoce del ministero degli Esteri turco citato dall’agenzia di stampa tedesca Dpa. In precedenza, l’emittente turca Trt aveva anticipato il proseguimento dei colloqui anche domani.

h. 16.30 | Blinken: “Parole di Mosca? Ci interessano i fatti e sul Donbass si sbaglia”

«Noi ci focalizziamo su quello che la Russia fa non su ciò che dice. Ci atteniamo ai fatti». Lo ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, parlando da Rabat. «Dobbiamo capire se la Russia sta cercando di prendere tempo per raggruppare le truppe, non lo sappiamo». Sempre Blinken ha aggiunto: «Se Mosca crede che soggiogare il Donbass sia accettabile è in errore. Gli ucraini determineranno il loro destino».

h. 16.20 | Ucciso l’ex capitano della nazionale di pallanuoto, combatteva per difendere Mariupol

L’ex capitano della nazionale ucraina di pallanuoto Yevhen Obedinsky è morto mentre combatteva per difendere Mariupol. Lo riportano alcuni siti internazionali. Tanti, finora, i campioni dello sport che hanno perso la vita nei combattimenti: da quello di arti marziali Yegor Birkun al vogatore Ivan Shchokin. Morta nei giorni scorsi sotto i bombardamenti anche la promessa della ginnastica ritmica Kateryna Dyachenko a soli 11 anni.

h. 16.15 | Il Belgio annuncia l’espulsione di 21 diplomatici russi, l’Olanda 17

Il Belgio ha annunciato l’espulsione di 21 diplomatici russi con l’accusa di spionaggio e minacce alla sicurezza nazionale. Lo rende noto l’agenzia di stampa belga. Anche l’Olanda ha deciso di espellere 17 diplomatici russi accusandoli di essere agenti dell’intelligence sotto copertura e di rappresentare una minaccia per la sicurezza olandese.

h. 16.00 | Politico: gli Usa addestrano truppe in Polonia?

Gli Usa addestrano truppe ucraine in Polonia? È l’interrogativo sollevato da Politico, che si chiede se ieri Joe Biden – spiegando la sua “gaffe” su Putin che non può restare al potere – non si sia lasciato sfuggire un dettaglio finora non noto. Ad una domanda sui suoi commenti nel recente incontro con i paracadutisti americani in Polonia, il presidente ha negato che forze Usa possano essere inviate in Ucraina: «Stiamo parlando di aiutare ad addestrare le truppe ucraine che sono in Polonia», ha precisato. Potrebbe essere, scrive Politico, che Biden si sia confuso dicendo «ucraine» anziché «americane» o che abbia esagerato il ruolo dei soldati Usa nel consigliare le forze di Kiev su come usare gli aiuti militari forniti da Washington. Ma l’interrogativo resta. Una fonte della Casa Bianca ha fornito questa spiegazione: «Ci sono soldati ucraini in Polonia che stanno interagendo su base regolare con le truppe Usa ed è ciò cui si riferiva il presidente“. Il 22 marzo, dal canto suo, il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan aveva negato che gli americani stessero «attualmente» addestrando gli ucraini.

h. 15.45 | Negoziatore Kiev: i garanti per la sicurezza dovranno fornirci militari, armi e cieli chiusi

«I Paesi garanti dovranno fornirci assistenza militare, forze armate, armamenti, cieli chiusi: tutto ciò di cui abbiamo tanto bisogno ora e che non possiamo ottenere». Così il capo della delegazione ucraina David Arahamiya durante un briefing dopo i colloqui con la Russia a Istanbul, citato da Ukrainska Pravda.

h. 15.40 | La denuncia: giornalista ucraina rapita dai russi nella regione di Zaporizhzhya

«Nella regione di Zaporizhzhya gli occupanti hanno arrestato la giornalista Iryna Dubchenko. L’hanno presa mentre nella città di Rozivka, dove era rimasta per prendersi cura dell’anziana nonna». Lo denuncia su Facebook il giornalista Yakov Noskov, aggiungendo che la collega è stata «portata a Donetsk per “azioni investigative». Sull’arresto della giornalista interviene su Telegram anche dal commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmila Denisova, che spiega che Dubchenko «è accusata di sostenere e nascondere l’esercito ucraino». Denisova, riportando anche altri rapimenti da parte degli occupanti russi nei territori occupati, sottolinea che «la presa di ostaggi civili è una violazione diretta degli articoli 3 e 34 della Convenzione di Ginevra relativa alla protezione delle persone civili in tempo di guerra, dell’articolo 9 della Convenzione internazionale sui diritti civili e politici e dell’articolo 5 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali». «Invito la comunità internazionale a utilizzare tutti i mezzi di sanzione contro lo stato terrorista della Federazione Russa per fermare l’invasione militare dell’Ucraina e per l’immediato ritorno di tutti gli ostaggi civili e militari», conclude il commissario per i diritti umani.

h. 15.30 | Kiev: uccisi nei pressi di Kharkiv un colonnello russo e 1500 uomini

Le forze ucraine avrebbero ucciso nei pressi Kharkiv il colonnello russo Denis Kurylo, comandante della 200esima brigata di fucilieri motorizzati. Lo riporta Ukrainska Pravda citando lo Stato maggiore delle forze armate di Kiev. Le perdite fra la brigata russa sarebbero di circa 1.500 uomini.

h. 15.25 | Domani non proseguiranno i colloqui in Turchia

I colloqui fra Mosca e Kiev non proseguiranno domani. Lo ha riferito a Ria Novosti una fonte del ministero degli Esteri turco. «Stiamo partendo», ha confermato il capo della delegazione di Mosca, Vladimir Medinsky

h. 15.15 | Conference call tra Biden e alcuni leader europei tra cui Draghi

È in corso una nuova conference call del presidente americano Joe Biden con il presidente francese Emmanuel Macron, il premier britannico Boris Johnson, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ed il premier italiano Mario Draghi. Lo riferisce la Casa Bianca. Alle 16.30 è in agenda un colloquio telefonico tra Macron ed il presidente russo Vladimir Putin.

h. 15.05 | Cavusoglu: progressi significativi nei negoziati

«Oggi è stato raggiunto il più significativo progresso nei negoziati in corso» tra Russia e Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, come riporta la tv di Stato Trt, aggiungendo che è atteso in futuro un nuovo incontro tra i ministri degli Esteri di Ucraina e Russia Dmytro Kuleba e Serghei Lavrov, senza specificare una data. Cavusoglu, durante una conferenza stampa al termine dei colloqui, ha parlato di «riconciliazione» tra le parti dopo l’incontro di oggi. «Continueremo il nostro impegno per arrivare a un cessate il fuoco e a una pace permanente» ha affermato il ministro turco.

h. 15.00 | Kiev: entro 15 anni la decisione sullo status della Crimea, sul Donbass incontro Putin-Zelensky

L’Ucraina propone alla Russia trattative separate sullo status della Crimea e del porto di Sebastopoli che dovranno concludersi entro 15 anni. Lo ha detto il capo negoziatore ucraino Mikhailo Podolyak, citato dall’agenzia Unian. Per quanto riguarda il Donbass, Kiev propone che il suo status venga discusso in un incontro diretto tra i presidenti Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Il porto di Sebastopoli, quartier generale della flotta russa del Mar Nero, era sotto il controllo di Mosca anche prima dell’annessione della Crimea, grazie ad un contratto d’affitto con Kiev.

h. 14.50 | Bloomberg: la Russia acquisterà il debito in dollari e pagherà in rubli

La Russia sta predisponendo il riacquisto del debito in dollari in scadenza la prossima settimana per pagarla in rubli. Lo scrive Bloomberg evidenziando che si tratterebbe di una «mossa per ridurre gli ostacoli per i detentori locali di ricevere fondi ed anche la quantità complessiva di valuta estera che il governo deve pagare». Il ministero delle Finanze sta raccogliendo le offerte ed ha offerto di riacquistare le obbligazioni, che scadono il 4 aprile, al 100% del valore nominale utilizzando il tasso ufficiale della banca centrale

h. 14.45 | Kiev: accordo di pace tra Russia e Ucraina da sottoporre al referendum

Prima di entrare in vigore, un accordo di pace tra Russia e Ucraina dovrà essere approvato in un referendum popolare in Ucraina e poi dai Parlamenti di tutti i Paesi garanti della sicurezza ucraina. Lo ha detto il capo negoziatore ucraino Mikhailo Podolyak, citato dall’agenzia Unian.

h. 14.40 | Tornano le sirene a Kiev e in altre città

Le sirene antiaeree stanno suonando a Kiev e in diverse altre città dell’Ucraina tra le quali Kharkiv e Volyn, mentre a Istanbul si sono appena conclusi i colloqui tra la delegazione russa e quella ucraina. I negoziati dovrebbero riprendere in serata.

h. 14.35 | Kiev: su Crimea e Donbass negoziati ad hoc

Lo status della Crimea e del Donbass saranno oggetto di trattative ad hoc tra Ucraina e Russia aggiuntive a quelle tenutesi oggi a Istanbul. Lo ha detto il capo negoziatore ucraino Mikhailo Podolyak citato dall’agenzia Unian.

h. 14.20 | Ucraina non nella Nato ma irrinunciabile la candidatura alla Ue

L’Ucraina non entrerà nella Nato ma la sua candidatura per entrare nell’Unione europea non può essere bloccata. Lo ha fatto sapere la delegazione ucraina oggi impegnata in colloqui a Istanbul con rappresentanti della Russia, come riporta il quotidiano turco Sabah.

h. 14.15 | Capo negoziatore russo: le proposte dell’Ucraina saranno presentate a Putin

“Abbiamo ricevuto proposte scritte dall’Ucraina da prendere in considerazione. Saranno presentate al presidente Putin e daremo la nostra risposta“. Lo ha detto il capo dei negoziatori russi Vladimir Medinsky, dopo i colloqui a Istanbul con la controparte di Kiev. Lo riportano le agenzie russe.

h. 14.10 | I russi ridurranno le attività militari su Kiev e Chernihiv

La Russia ridurrà drasticamente la sua attività militare in direzione di Kiev e Chernihiv dopo che i colloqui fra le due delegazioni a Istanbul hanno fatto registrare sostanziali passi in avanti. Lo ha detto a Istanbul il viceministro della Difesa russo Alexander Fomin. «Poiché i negoziati per un accordo sulla neutralità e lo status non nucleare dell’Ucraina stanno entrando in una dimensione pratica – ha detto Fominè stato deciso, al fine di aumentare la fiducia, di ridurre drasticamente l’attività militare in direzione di Kiev e Chernihiv». Al termine della prima giornata di incontri, il capo della delegazione russa, Vladimir Medinski, ha riferito di «discussioni sostanziali».

h. 14.00 | Negoziatore russo: incontro Putin-Zelensky solo dopo un accordo di pace

Un incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, sarà possibile solo dopo che un accordo di pace sarà stato siglato dai rispettivi ministri degli Esteri. Lo ha dichiarato il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, al termine dei colloqui di Istanbul. Secondo Medinsky la proposte include “il rifiuto della produzione e del dispiegamento di tutti i tipi di armi di distruzione di massa”. Per Mosca il negoziato è stato comunque portato a un livello pratico e il confronto è stato positivo. 

h. 13.55 | Il consigliere di Zelensky: dai negoziati progressi per organizzare l’incontro con Putin

I colloqui di Istanbul tra Russia e Ucraina hanno dato risultati sufficienti per l’organizzazione di un faccia a faccia tra i presidenti dei due Paesi, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Lo ha dichiarato il consigliere presidenziale ucraino, Mikhailo Podolyak, al termine della tornata negoziale.

h. 13.50 | La delegazione di Kiev: con la neutralità nessuna base straniera in Ucraina

Se il sistema di garanzie per la sicurezza dell’Ucraina, proposto alla Russia, dovesse «funzionare», il governo di Kiev accetterebbe lo status di «neutralità». Lo ha dichiarato il capo della delegazione ucraina, David Arakhmia, al termine dei colloqui a Istanbul. Con la neutralità, ha precisato il negoziatore, non ci sarebbero basi straniere in Ucraina.

h. 13.45 | Al centro della telefonata Macron-Putin l’evacuazione di Mariupol

Nella telefonata tra il presidente francese, Emmanuel Macron e il presidente russo Vladimir Putin prevista per le 16,30, i due leader parleranno di una mega operazione umanitaria di evacuazione di Mariupol in collaborazione con la Grecia e la Turchia. Lo rende noto Le Figaro secondo cui il capo dell’Eliseo vorrebbe assicurarsi della fattibilità dell’operazione con il suo omologo del Cremlino.

h. 13.40 | Kiev: almeno 7 morti e 22 feriti in un attacco a Mykolaiv

È di almeno sette morti e 22 feriti il bilancio dell’attacco russo al palazzo governativo di Mykolaiv. A dare i numeri aggiornati è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, precisando che si sta ancora cercando «tra le macerie».

h. 13.30 | Conclusi i colloqui tra le delegazioni in Turchia

La Turchia ha annunciato la conclusione dei colloqui iniziati questa mattina a Istanbul tra la delegazione russa e quella ucraina.

h. 13.15 | Decathlon annuncia sospensione attività in Russia

Il gruppo francese di articoli sportivi Decathlon, sotto pressione dall’inizio della guerra in Ucraina, ha annunciato la sospensione delle sue attività in Russia, a causa di problemi di approvvigionamento. “Decathlon è costretto a sospendere il funzionamento dei suoi negozi”, ha scritto la società Mulliez, che fino ad allora aveva mantenuto le attività dei suoi marchi Auchan e Leroy-Merlin in Russia.

h. 13.08 | Zelensky: più sanzioni, bloccare porti e commerci. I russi deportano i civili e violentano le donne

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, parlando in videocollegamento con il Parlamento danese, ha ribadito la necessità di rafforzare le sanzioni contro la Russia e di bloccare porti e commerci della Federazione. Zelensky ha aggiunto che Mosca sta “deportando civili” in Russia e ha accusato i militari di aver violentato donne e ragazze, anche minorenni.

h. 12.54 | Ue: contrari a pagamento gas russo in rubli

“L’Unione europea è parte del G7 e quindi la posizione comunicata ieri sul pagamento del gas in rubli è la stessa”. Lo ha dichiarato il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer. “I ministri dell’Energia hanno chiarito che i contratti prevedono in modo esplicito il pagamento in euro o in dollari”, ha spiegato il portavoce Tim McPhie

h. 12.42 | Le forze di Kiev riguadagnano terreno anche a Sud

Le forze russe fanno fatica a mantenere le loro posizioni anche nel sud dell’Ucraina. In particolare, negli ultimi giorni il fronte a nord ovest di Kherson, la prima città a cadere la prima settimana di marzo, vacilla, rende noto Cnn. Gli elicotteri russi all’aeroporto di Kherson sono stati colpiti dagli ucraini. Le forze russe in azione nel sud del Paese poi sono state ricacciate fino a a 50 chilometri dalla città di Kryvyi Rih, a nord est di Kherson, a metà strada fra Kherson e Dnipro, quando fino a pochi giorni fa erano fino a dieci chilometri dalla località in cui continuano a vivere più di 500mila persone. 

h. 12.25 | Mosca nega l’avvelenamento di Abramovich che partecipa ai negoziati con l’accordo di entrambe le parti.

Abramovich sta prendendo parte ai negoziati russo-ucraini con l’approvazione di entrambe le parti, anche se non è un membro ufficiale della delegazione russa. Lo ha detto il segretario stampa presidenziale russo Dmitry Peskov citato da Interfax. “Abramovich si è impegnato a garantire alcuni contatti tra la parte russa e quella ucraina. Non è un membro ufficiale della delegazione. La nostra delegazione è guidata dall’assistente presidenziale Vladimir Medinsky. Tuttavia, Abramovich è presente anche dalla nostra parte a Istanbul”, ha aggiunto Peskov spiegando che la partecipazione di Abramovich ai colloqui è stata approvata da entrambe le parti.

h. 12.05 | Il ministro della Difesa russo: 600 mercenari stranieri uccisi in 14 giorni

Circa 600 mercenari stranieri sono stati uccisi in Ucraina nelle ultime due settimane e oltre 500 hanno lasciato il Paese. Il loro numero complessivo in Ucraina è diminuito. Lo ha detto oggi in teleconferenza il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu.

h. 12.02 | Medinsky: Ucraina ha promesso misure contro chi tortura i soldati russi

L’Ucraina ha promesso di prendere misure dure contro i responsabili di presunte torture contro i soldati russi. Lo ha detto il principale delegato russo, l’aiutante presidenziale Vladimir Medinsky, mentre sono in corso i colloqui russo-ucraini a Istanbul, come riporta la Tass. “A questo punto posso dire che abbiamo presentato una protesta per le registrazioni video delle torture dei soldati russi. La parte ucraina ha accettato questa protesta. Hanno promesso di prendere le misure più dure contro coloro che hanno commesso questi crimini di guerra, se loro li catturano per primi”, ha detto Medinsky.

h. 12.00 |  Alle 16.30 la telefonata Macron-Putin

I presidenti di Francia e Russia, Emmanuel Macron e Vladimir Putin, si sentiranno nel pomeriggio, alle 16.30, mentre le delegazioni di Kiev e Mosca sono a Istanbul per i negoziati. Lo ha riferito l’Eliseo. Smentite le dichiarazioni di ieri del portavoce russo Peskov, che escludeva nuove conversazioni telefoniche fra i due premier.

h. 11.45 | Mosca: ci sarà un comunicato alla fine dei colloqui a Istanbul

Tra alcune ore, conclusi i colloqui di Istanbul tra i negoziatori di Russia e Ucraina, verrà emesso un comunicato. Lo ha dichiarato, riporta Reuters, il capo della delegazione di Mosca, il consigliere presidenziale russo, Vladimir Medinsky. I delegati russi, prosegue Reuters, hanno protestato con la controparte ucraina per i video che mostrerebbero torture inflitte dai soldati ucraini ai prigionieri di guerra russi. I negoziatori ucraini, da parte loro, hanno fatto sapere che la principale questione messa sul tavolo da Kiev riguarda le garanzie di sicurezza da accompagnare allo status di neutralità e, in secondo luogo, le questioni umanitarie. Presente ai colloqui l’oligarca russo Roman Abramovich.

al centro della foto l’oligarca russo Roman Abramovich

h. 11.40 | Diplomatici russi espulsi, la Russia convoca gli ambasciatori baltici

Il ministero degli Esteri russo ha convocato gli ambasciatori di Estonia, Lettonia e Lituania per protesta in merito all’espulsione di diplomatici della Federazione. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Anadolu.

h. 11.30 | Kiev: forze russe respinte su diversi fronti

Le forze ucraine stanno respingendo i militari russi su diversi fronti e in alcune zone “contrattaccano con successo“. Lo ha riferito lo Stato maggiore di Kiev, dando l’aggiornamento della situazione sul terreno. Le truppe di Mosca continuano a lanciare attacchi missilistici e sganciare bombe, “cercando di distruggere completamente le infrastrutture e le aree residenziali delle città ucraine”. Le forze ucraine hanno fatto sapere di aver “respinto sette attacchi nelle direzioni di Donetsk e Luhansk“.

h. 11.00 | Il sindaco di Irpin: metà città è stata distrutta

“La metà di Irpin è stata distrutta”. Lo ha dichiarato il sindaco della città che si trova a nord-ovest di Kiev e che ieri è stata “liberata” dai russi, Alexander Markushin.Chiedo a tutti di non tornare. È ancora pericoloso: si sentono spari e sono in corso bombardamenti con i Grad“, ha dichiarato il sindaco, citato dalla Bbc. “Purtroppo, circa il 50% della città è stato distrutto. Le infrastrutture nevralgiche sono state distrutte, ma le ripristineremo il prima possibile“, ha aggiunto il sindaco, precisando che a Irpin ci sono ancora al massimo 4mila abitanti.

h. 10.30 | Nessuna stretta di mano al tavolo dei negoziati

Accoglienza fredda e “nessuna stretta di mano” all’inizio dei negoziati cominciati stamattina a Istanbul. Secondo quanto riporta la televisione ucraina, citata dal Guardian, è questo il clima in cui sono partiti i colloqui in Turchia tra i negoziatori russi e ucraini. Mykhailo Podolyak, consigliere politico di Volodymr Zelensky e negoziatore, ha detto su Twitter che le delegazioni stanno discutendo “le disposizioni fondamentali del processo negoziale. Le delegazioni stanno lavorando in parallelo su tutto lo spettro delle questioni controverse”.

h. 10.20 | Fonte russa: “Ai negoziati la neutralità dell’Ucraina, c’è nella bozza

La neutralità dell’Ucraina è uno dei punti in discussione nei colloqui in corso a Istanbul: lo ha detto a Interfax una fonte russa che ha familiarità con i progressi dei negoziati. “Le parti hanno iniziato i negoziati a livello di capi delegazione. In particolare, è stata sollevata la questione dei termini del possibile status neutrale dell’Ucraina“, ha detto la fonte. “Presumibilmente, l’incontro può finire con la messa su carta dei termini dello status neutrale” ha aggiunto.

h. 10.15 | Kiev: ai negoziati insisteremo su garanzie di sicurezza

Durante i colloqui con la Russia, la delegazione ucraina insisterà sulle garanzie di sicurezza internazionale per l’Ucraina. Lo ha annunciato il vice capo dell’ufficio del presidente, Kyrylo Tymoshenko, uno dei negoziatori ucraini, come riporta Unian. “Insisteremo sulle garanzie di sicurezza internazionali per l’Ucraina. La pace in Ucraina è il nostro compito principale”, ha affermato.

h. 10.08 | Nyt: Nokia ha aiutato il Cremlino a costruire un sistema di spionaggio informatico

Il gruppo finlandese di telecomunicazioni Nokia avrebbe svolto un ruolo chiave nel garantire lo spionaggio informatico della Russia, costruendo un sistema per ascoltare le telefonate e intercettare le e-mail. Lo rivela un’inchiesta del New York Times. Sebbene Nokia abbia interrotto, a causa della guerra, le proprie attività in Russia e abbia condannato l’invasione dell’Ucraina, restano nel paese apparecchiature e software, fornite per oltre 5 anni a Mosca dalla società finlandese, che combinano il più potente strumento di sorveglianza digitale del governo con la più grande rete di telecomunicazioni del paese. Il principale servizio di intelligence russo, l’FSB, utilizza un sistema di attività operative (Sord) e investigative per ascoltare le conversazioni telefoniche, intercettare messaggi elettronici e di testo e tenere traccia di altre comunicazioni Internet. Il Sord è stato utilizzato – fra l’altro – anche per tenere sotto controllo i sostenitori di Alexei Navalny e lo stesso leader dell’opposizione. Nokia ritiene l’articolo fuorviante. “Come chiarito al New York Times, Nokia non produce, installa o supporta apparecchiature o sistemi SORM. Qualsiasi allusione a riguardo, non è corretta”.

h. 10.00 | Kuleba ai negoziatori: non mangiate, non bevete, non toccate le superfici

I negoziatori seduti al tavolo con la controparte russa non dovrebbero bere o mangiare assieme ai loro interlocutori. L’avvertimento arriva dal ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, all’indomani della notizia del presunto avvenuto avvelenamento di Roman Abramovich e di due negoziatori ucraini. “Consiglio a chiunque si trovi a negoziare con la Federazione russa di non mangiare o bere e preferibilmente evitare di toccare qualunque superficie“, ha affermato, secondo quanto riporta l’emittente britannica Sky News.

h. 09.55 | Ue: 10mila posti letto per bambini e feriti

“Siamo qui oggi nel consiglio dei ministri della salute per riaffermare quella solidarietà nell’invio di medicinali e forniture, per portare i pazienti che hanno bisogno di cure in altri Stati membri”. Così la commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides, al suo arrivo al Consiglio Ue Salute. “Abbiamo assicurato oltre 10.000 posti letto e abbiamo già trasferito pazienti pediatrici, pazienti feriti e faremo di più – ha aggiunto -. Anche con team di esperti per poter supportare gli Stati membri alla frontiera nella discussione della crisi ucraina dal punto di vista sanitario. Si discuterà della pandemia di Covid19 in corso, della necessità di vaccinare il maggior numero possibile. E anche il problema delle malattie rare, che sappiamo colpisce milioni di persone in tutta l’Ue. È un momento difficile, ma sappiamo che come Europa siamo più forti“.

h. 09.40 | Erdogan: Putin e Zelensky amici preziosi

I colloqui appena iniziati a Istanbul tra le delegazioni di Russia e Ucraina possono aprire la strada a un vertice faccia a faccia tra i capi di Stato delle due nazioni. Il presidente turco ha definito “amici preziosi” sia Putin che Zelensky. Una “pace giusta” non avrà un perdente e la continuazione del conflitto non giova a nessuno, ha aggiunto Recep Tayyip Erdogan, nel suo benvenuto ai negoziatori russi e ucraini ai colloqui di Istanbul, citato dalla Bbc. “In un momento così critico, mi auguro che i nostri incontri e le nostre discussioni siano di buon auspicio per i vostri Paesi, per la nostra regione e per tutta l’umanità“. Il presidente ha poi chiesto un immediato cessate il fuoco perché fermare la tragedia dipende da entrambe le parti.

h. 09.35 | Abramovich ha parlato con Erdogan prima dell’avvio dei negoziati. Era presente durante il discorso del presidente turco

L’agenzia russa Ria Novosti ha riferito che l’oligarca russo Roman Abramovich ha parlato con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan prima dell’inizio del nuovo round di negoziati tra Kiev e Mosca a Istanbul. L’oligarca è a Palazzo Dolmabache dove si stanno svolgendo i negoziati tra le delegazioni russa e ucraina. Roman Abramovich ha assistito al discorso del presidente turco che ha accolto le delegazioni di Russia e Ucraina oggi a Istanbul per colloqui. Lo fa sapere Nalan Kocak giornalista del quotidiano turco Hurriyet condividendo una fotografia del miliardario russo seduto tra funzionari turchi durante il discorso del presidente turco.

h. 09.25 | I Paesi Visegrad si spaccano, annullata riunione

L’incontro di Visegrad 4 previsto per domani e giovedì tra i rispettivi ministri della Difesa non avrà più luogo poiché sia la Polonia che la Repubblica Ceca si sono rifiutate di riunirsi con l’Ungheria, che finora ha dato un tiepido sostegno all’azione contro Mosca. Lo rivela il portale Euractiv, che cita informazioni preliminari del ministero della Difesa slovacco. Il ministro della Difesa polacco, Mariusz Blaszczak – spiega il quotidiano – ha annullato la sua partecipazione all’incontro sulla retorica ungherese sull’invasione russa dell’Ucraina, secondo quanto riferito lunedì dal quotidiano “Gazeta Wyborcza”. Venerdì scorso anche il ministro della Difesa ceco Jana Cernochová aveva annullato la sua partecipazione.

h. 9.05 | Iniziati i colloqui a Istanbul

Le delegazioni di Russia e Ucraina hanno iniziato i colloqui a Istanbul, con la partecipazione del presidente turco Tayyip Recep Erdogan. Lo riferisce Interfax. Il canale televisivo Russia Today ha trasmesso l’inizio della riunione. Erdogan si è rivolto ai negoziatori con un breve discorso prima dei colloqui. 

h. 08.55 | Erdogan chiede il cessate il fuoco: “I colloqui diano risultati concreti

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si è rivolto alle delegazioni di Mosca e Kiev arrivate a Istanbul, prima dell’inizio del nuovo round di negoziati. Il leader ha chiesto un cessate il fuoco. “Un conflitto prolungato non è nell’interesse di nessuno, ora i colloqui diano risultati concreti“, ha detto Erdogan, secondo quanto riportano i media turchi. Il presidente turco ha dato la disponibilità ad ospitare un incontro tra Putin e Zelensky.

h. 08.45 | Kuleba: criminalizzare l’uso del simbolo Z

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha chiesto agli stati di “criminalizzare” l’uso del simbolo Z come “mezzo per sostenere pubblicamente la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina“. “Z significa crimini di guerra russi, città bombardate, migliaia di ucraini assassinati. Il sostegno pubblico a questa barbarie deve essere proibito”, ha scritto il capo della diplomazia di Kiev su Twitter.

h. 08.34 | Il Cremlino: non daremo il gas alla all’Europa gratuitamente

La Russia non intende fornire gratuitamente all’Europa il suo gas naturale. Lo ha detto alla Pbs il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, sottolineando che, se l’Ue si rifiuterà di pagare la fornitura in rubli, Mosca valuterà la situazione e prenderà le decisioni opportune. “Non intendiamo fare beneficenza”, “niente pagamento, niente gas”, ha aggiunto Peskov.

h. 07.40 | Gb: i russi respinti da diverse posizioni intorno a Kiev

 Le forze ucraine hanno continuato a condurre contrattacchi localizzati a nord-ovest di Kiev, anche a Irpin, Bucha e Gostomel. Questi attacchi hanno avuto un certo successo e i russi sono stati respinti da diverse posizioni“. Lo ha riferito l’intelligence britannica nel suo aggiornamento della situazione sul terreno in Ucraina, precisando che “la Russia rappresenta ancora una minaccia significativa per la città grazie alla sua capacità di attacco“. Quanto a Mariupol, continuano i “pesanti bombardamenti tuttavia il centro della città rimane sotto il controllo ucraino“. “Altrove, le forze russe mantengono posizioni di blocco mentre tentano di riorganizzare e ripristinare le loro forze“.

h. 03.50 | Zelensky contrario a ‘sanzioni condizionali’

In un recente discorso video, il presidente Volodymyr Zelensky si è pronunciato contro sanzioni ‘condizionali’ che ipotizzino una ulteriore escalation del conflitto, citando “segnali e avvertimenti” che alcune sanzioni, come l’embargo petrolifero russo, saranno imposte se la Russia utilizzerà armi chimiche contro l’Ucraina. Lo riporta il Kyiv independent. “Non ho parole. Pensate a cosa si è arrivati: ad aspettarci l’uso di armi chimiche“.

il presidente ucraino Volodymyr Zelensky

h. 03.40 | Zelensky: “Siamo arrivati ad aspettarci l’uso delle armi chimiche. Non ho parole

In un recente discorso video, il presidente Volodymyr Zelensky si è pronunciato contro sanzioni “condizionali” che ipotizzino una ulteriore escalation del conflitto, citando “segnali e avvertimenti” che alcune sanzioni, come l’embargo petrolifero russo, saranno imposte se la Russia utilizzerà armi chimiche contro l’Ucraina. Lo riporta il Kyiv independent.Non ho parole. Pensate a cosa si è arrivati: ad aspettarci l’uso di armi chimiche“, ha detto Zelensky.

h. 03.10 | Russia: dopo lo stop a Instagram, scatta l’ora di Rossgram

In Russia ha iniziato a funzionare il social network “Rossgram, una sorta di clone di Instagram, non più disponibile da quando la società Meta è stata bandita da Mosca per presunte “attività estremiste”. Ne dà notizia Kyiv Independent, secondo cui la Russia sta cercando di capire come evitare di disabilitare la funzione di pagamento contactless Apple Pay. L’edizione russa di Appleinsider ha pubblicato un articolo su come aggirare la chiusura del servizio di pagamento Apple Pay.

h. 02.57 | Biden su Twitter: “Putin un dittatore che vuole ricostruire impero

“Un dittatore deciso a ricostruire un impero non cancellerà mai l’amore di un popolo per la libertà. La brutalità non distruggerà mai la volontà di essere liberi. L’Ucraina non sarà mai una vittoria per la Russia”. Così il testo del tweet del presidente americano Joe Biden.

h. 02.20 | Il Cremlino: “Nessuno in Russia vuole usare armi nucleari

Nessuno in Russia sta prendendo in considerazione l’idea di usare armi nucleari“. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov a Pbs. Alla domanda del giornalista se il presidente russo Vladimir Putin abbia mai minacciato di usare armi nucleari nel caso in cui un terzo fosse intervenuto nel conflitto in Ucraina Peskov ha risposto: “Non credo. Ha invece dichiarato con chiarezza che se qualcuno dovesse interferire la Russa ha tutti i mezzi necessari per reagire e punire chi lo farà“.

Il Cremlino a Mosca, residenza della presidenza russa

h. 02.00 | Esercito Kiev: nelle ultime 24 ore colpiti 17 bersagli aerei russi

Nelle ultime 24 ore l’aviazione ucraina ha colpito 17 bersagli aerei russi. Lo riferisce il comando delle Forze armate ucraine su Facebook, rende noto Ukrinform. In particolare, “sono stati colpiti otto aerei, tre elicotteri, quattro Uav e due missili da crociera”, si legge nel post. Nel dettaglio, otto aerei, quattro droni, tre elicotteri e due missili.

h. 01.35 | Zelensky: “Chi non agisce per paura della Russia è responsabile

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky continua a esortare i paesi alleati a sostenere Kiev. “L’Ucraina non può e non sarà d’accordo con la posizione di sanzioni passive di alcune entità nei confronti della Russia. Non dovrebbero esserci pacchetti di sanzioni sospese, nel senso che se le truppe russe fanno qualcosa, allora ci sarà una risposta“, ha detto nel suo messaggio alla nazionale a tarda notte. “Se i pacchetti di sanzioni sono deboli o non funzionano abbastanza, se possono essere aggirati, crea una pericolosa illusione per la Russia, che possa continuare a permettersi quello che sta facendo ora. E gli ucraini lo pagano con la vita. Migliaia di vite”, ha spiegato. Il leader ucraino ha poi annunciato che creerà un gruppo di esperti presso l’Ufficio del Presidente, ucraino e internazionale, che “analizzerà costantemente le sanzioni contro la Russia“. “Il nostro obiettivo è che funzionino come previsto. Nessuno ha il diritto di usare la vita degli ucraini per risparmiare entrate in Russia o entrate comuni con la Russia“. “Gli ucraini non dovrebbero morire solo perché qualcuno non riesce a trovare il coraggio sufficiente per consegnare le armi necessarie all’Ucraina. La paura ti rende sempre complice“, ha proseguito Zelensky. “Se qualcuno ha paura della Russia, se ha paura di prendere le decisioni necessarie che sono importanti per noi, in particolare fornirci aerei, carri armati, artiglieria necessaria, proiettili, questo rende tali persone responsabili della catastrofe creata dalla Russia truppe anche nelle nostre città“.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky

h. 01.20 | Kiev: “Continua la difesa all’interno di Mariupol”

Lo stato maggiore ucraino dichiara che le sue forze “continuano a mantenere la difesa circolare” all’interno della città portuale di Mariupol, anche se i militari russi hanno consolidato il controllo intorno alla città. Il sindaco Vadym Boichenko ha affermato che la città è “nelle mani degli occupanti“, poiché i corridoi di evacuazione dalla città sono stati circondati da tutti i lati dalle forze russe. Boichenko ha chiesto “un’evacuazione completa” dei restanti cittadini. Funzionari ucraini affermano che il 90% degli edifici residenziali della città è stato danneggiato o distrutto durante i pesanti combattimenti dell’ultimo mese.

h. 01.00 | Biden insiste: “Putin è un dittatore

Joe Biden torna a definire Vladimir Putin un dittatore, ma lo fa dal suo account di Twitter personale e non su quello ufficiale @POTUS. “Un dittatore deciso a ricostruire un impero non cancellerà mai l’amore di un popolo per la libertà. La brutalità non distruggerà mai la volontà di essere liberi. L’Ucraina non sarà mai una vittoria per la Russia”, ha postato Biden sul suo account @JoeBiden. Il tweet arriva poche ore dopo la conferenza stampa nella quale il presidente ha chiarito che i suoi commenti sul leader del Cremlino sono “personali“.

h. 00.40 | Zelensky a Trudeau: “Grazie per il sostegno economico

Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha avuto un colloquio con il primo ministro canadese Justin Trudeau. “Abbiamo discusso di cooperazione nei settori della difesa e della pressione delle sanzioni sulla Russia – ha scritto su Twitter il leader ucraino –. Ho informato Trudeau sui crimini commessi dalla Russia e sullo stato dei negoziati. Sono grato per la disponibilità a prendere in considerazione un’ulteriore assistenza macro-finanziaria per l’Ucraina“.

Il presidente Putin (Russia) in video conferenza con il presidente Macron (Francia)

h. 00.20 | Nuovo colloquio telefonico Macron-Putin

Il presidente francese Emmanuel Macron ha in programma oggi un nuovo colloquio telefonico con il leader russo Vladimir Putin. Lo riferisce la Tass, sulla base di quanto la portavoce del ministero degli Esteri francese, Anne-Claire Legendre ha annunciato al canale televisivo BFM: “La Francia intende mantenere questo canale aperto al dialogo“. Macron ha già avuto “una serie di lunghe conversazioni con il presidente della Russia“, l’ultima risale al 22 marzo scorso. Nel prossimo colloquio, il presidente francese intenderà affrontare con Putin i dettagli dell’operazione umanitaria per far evacuare i civili da Mariupol con la partecipazione di Grecia e Turchia. Rispondendo a quanto affermato dal ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov sulle misure di ritorsione previste per i visti contro i paesi ostili, Legendre ha osservato che “tutti i paesi dell’UE sono inclusi nell’elenco dei paesi ostili. Al momento non sappiamo come la Russia affronterà questo problema nella pratica”.

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