Trentaduesima giornata di guerra. La Russia secondo il ministero dell’Interno ucraino ha continuato gli attacchi e bombardamenti sulle città di tutto il Paese, utilizzando anche le bombe a grappolo sulla regione di Donetsk . Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky chiede nuove armi: “È impossibile salvare Mariupol senza altri tank e aerei“, dice in un video su Facebook. Nuovo assalto respinto da Odessa, mentre Kiev resta sotto attacco, le esplosioni si avvicinano sempre più a Leopoli, dove è stato centrato un deposito di carburante. A Kherson, invece, si registra l’uccisione di un altro generale russo. E, stando ai media ucraini, le truppe di Kiev hanno recuperato terreno nella zona di Zaporizhzhia e Sumy.
Il segretario di Stato, Antony Blinken, ha assicurato che gli Stati Uniti “non perseguono una strategia per cambiare il regime in Russia“. Precisazione che arriva dopo le parole del presidente Joe Biden, ieri a Varsavia, “il presidente russo Vladimir Putin non può rimanere al potere”. Dichiarazioni che hanno avuto una dura reazione di Mosca.
“Non è il momento giusto tenere un referendum a Lugansk sull’adesione alla Federazione Russa“: ha detto Leonid Kalashnikov, capo della commissione per gli affari della CSI della Duma di Stato russa.
“Non è quasi necessario porsi tali domande ora, quando il destino al fronte è stato deciso“, ha osservato parlando con l’agenzia russa Tass. In precedenza il capo della Repubblica popolare di Lugansk, Leonid Pasechnik, aveva preannunciato che nella repubblica separatista filorussa potrebbe essere presto convocato un referendum sull’adesione alla Federazione Russa.
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La cronaca della giornata |
h. 22.07 | Zelensky: “A Mariupol 2mila bambini portati via dai russi”
A Mariupol c’è “una catastrofe umanitaria, perché è impossibile portare cibo, acqua medicine, i militari russi bombardano i convogli umanitari, uccidono gli autisti”. Il presidente ucraino ha anche denunciato la “rimozione forzata di persone” verso la Russia, in particolare di 2mila bambini.
h. 22.04 | Forze di Kiev riconquistano alcuni villaggi vicino Kharkiv
L’amministratore regionale di Kharkiv ha comunicato che alcuni villaggi intorno a Malaya Rogan sono stati riconquistati dalle forze ucraine. Il video, verificato dalla Cnn, mostra le truppe ucraine a Vilkhivka, uno degli insediamenti a circa 30 chilometri dal confine russo. Le truppe ucraine avrebbero inoltre liberato una serie di insediamenti più a Nord, nei pressi di Sumy. Un altro contrattacco ucraino nel Sud ha infine liberato due villaggi a Nord-Ovest di Mariupol, riferisce l’amministrazione militare regionale di Zaporizhzhia.
h. 20.55 | Ovsyannikova, tutti i media dell’opposizione bloccati o chiusi
“Adesso le informazioni in Russia sono davvero ridotte perché in Russia tutti i mass media dell’opposizione sono bloccati, o chiusi e lo stesso lo è anche per anche i social. Attualmente i russi non sanno dove trovare informazioni veritiere perché hanno soltanto a loro disposizione i canali dello Stato“. Lo ha detto la giornalista russa “no war” Marina Ovsyannikova intervenuta nel programma “Che Tempo Che Fa” su Rai3. La Ovsyannikova, che si è pubblicamente opposta all’invasione russa dell’Ucraina irrompendo lo scorso 14 marzo nello studio del telegiornale serale di Canale Uno – principale emittente russa – e mostrando un cartello di protesta, rischia una pena di 15 anni di carcere.
h. 20:59 | Zelensky: non ho capito la proposta polacca di peacekeeping
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha affermato di non aver “ancora compreso appieno la proposta polacca di un invio di forze di pace” in Ucraina. “Non abbiamo bisogno di un conflitto congelato sul territorio del nostro stato, l’ho spiegato nel nostro incontro con i nostri colleghi polacchi“, ha detto Zelensky in un’intervista a un gruppo di media russi, “so che hanno continuato questa retorica. Fortunatamente, o sfortunatamente, questo è ancora il nostro Paese, e io sono il presidente, quindi per ora decideremo noi se ci saranno determinate forze qui”.
h. 20.44 | Zelensky, impossibile trattato prima di ritiro russo
“Penso che la guerra possa finire rapidamente, Putin e il suo entourage la stanno trascinando“, ha detto Zelensky, “pertanto, dobbiamo raggiungere un accordo con il Presidente della Federazione Russa e, per raggiungere un accordo, deve uscire con i propri piedi da dove si trova e venire a trovarmi in qualsiasi parte del mondo, tranne Bielorussia, Russia e Ucraina. Basta questo – il nostro accordo con le firme, con i sigilli, anche con il sangue“, ha spiegato Zelensky, “questo è sufficiente per avviare il processo di ritiro. Le truppe devono essere ritirate, i garanti firmeranno tutto, e basta“.
h. 20.36 | Zelensky, profonda spaccatura con Russia, difficile da superare
“Dopo l’inizio dell’aggressione armata della Federazione Russa contro l’Ucraina, c’è stata una profonda spaccatura storica e culturale tra ucraini e russi, che difficilmente verrà superata nei prossimi anni” ha detto Zelensky ai media russi. “Denazificazione e smilitarizzazione? Non ne discutiamo affatto. Non ci sediamo affatto a un tavolo se si parla di una sorta di smilitarizzazione, una sorta di denazificazione. Per me sono cose assolutamente incomprensibili» ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nell’intervista rilasciata ad alcuni media russi e diffusa dal sito di opposizione Meduza.
h. 20.10 | Oscar: “ci sarà un momento sull’Ucraina”
La diretta degli Oscar di stasera avrà un momento dedicato all’Ucraina. “Sarà uno spazio onesto e sentito, come devono essere trattati questi difficili momenti”, hanno detto Regina Hall e Wanda Skyes, due delle tre presentatrici della “notte delle stelle” in onda sulla Abc, al quotidiano New York Times . La Hall e la Skyes non hanno precisato se il segmento includerà un collegamento con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky come caldeggiato dalla terza conduttrice, Amy Schumer, che non ha partecipato all’intervista perché non si sentiva bene.
h. 19.03 | Il bavaglio di Mosca ai media: “non trasmettete l’intervista di Zelensky“
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky ha rilasciato un’intervista alla stampa russa per la prima volta dall’inizio della guerra. Zelensky ha parlato per due ore via Zoom con Ivan Kolpakov, caporedattore della pubblicazione online russa Meduza; Tikhon Dzyadko, caporedattore del canale televisivo Dojd; Mikhail Zygar, scrittore e giornalista, e Vladimir Solovyov, corrispondente di Kommersant. I giornalisti che sono noti in Russia per le loro opinioni di opposizione. Il Roskomnadzor, l’autorita’ russa sui media, li ha ammoniti a non pubblicare né trasmettere l’intervista del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il cui testo integrale è però stato appena pubblicato da Meduza.
La Russia non sta consentendo all’Ucraina di restituire i corpi dei soldati russi caduti per nascondere all’opinione pubblica la reale entità delle perdite accusate durante l’invasione dell’Ucraina. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nell’intervista rilasciata ai media russi. Zelensky ha spiegato che molti di questi soldati uccisi in battaglia “sono solo ragazzini, nati nel 2003 o nel 2004” e che, dopo un po’ di tempo, i russi hanno offerto agli ucraini dei “sacchi della spazzatura” per conservare i corpi dei caduti russi.
Zelensky, nell’intervista ha affermato che “probabilmente ci sono stati diversi tentativi di eliminarmi da parte di persone diverse. Ho sentito molti pensieri diversi sul fatto che la mia eliminazione è pianificata“, ed ha elencato i diversi tentativi di Mosca di eliminarlo politicamente, per poi concludere che il loro fallimento ha aperto la prospettiva di una sua eliminazione fisica. L’Ucraina “sta attentamente prendendo in considerazione la questione della neutralità” ha aggiunto il premier Zelensky nell’intervista rilasciata ad alcuni media russi e diffusa da Meduza malgrado il divieto di Mosca. “L’adozione dello status neutrale come parte di un accordo di pace con la Russia, ma dovrà essere garantito da una terza parte e sottoposto a referendum”.
h. 18.35 | Zelensky accusa l’Occidente: “Vi manca il coraggio”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato oggi l’Occidente di “non aver abbastanza coraggio” quando si tratta di aiutare l’Ucraina, ripetendo la sua richiesta di inviare aerei e carri armati a Kiev. Parlando in un nuovo video sui suoi canali social, Zelensky ha affermato che l’Occidente “gioca a ping-pong nel decidere chi dovrebbe mandare i jet”. “Oggi ho parlato con i difensori di Mariupol – ha aggiunto il presidente ucraino -. Sono in costante contatto con loro. La loro determinazione, il loro eroismo e la loro fermezza sono straordinarie. Se solo coloro che da 31 giorni stanno pensando come mandarci aerei e tank avessero l’1% del loro coraggio“.
h. 18.30 | Media, sospetto killer Nemtsov sta prendendo parte ad assedio Mariupol
L’ufficiale del ministero dell’Interno ceceno Ruslan Geremeev, sospettato di essere uno dei responsabili dell’omicidio dell’oppositore russo Boris Nemtsov, assassinato nel 2015 su un ponte vicino al Cremlino, starebbe prendendo parte all’assalto alla città di Mariupol. Lo riferiscono i media russi che citano un video pubblicato su Telegram dal leader ceceno Ramzan Kadyrov che mostra Geremeev insieme ad altri combattenti.
h. 17.53 | Leader Lugansk, non stiamo preparando referendum su annessione
Il leader dell’autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk, Leonid Pasechnik, ha affermato che “non sono in corso” preparativi per lo svolgimento di un referendum sull’adesione alla Federazione Russa. Lo riporta la Tass.
h. 17.28 | Ucraina, controffensiva a Sumy, Kharkiv, Kiev e Kherson
Le forze armate ucraine hanno avviato operazioni di controffensiva negli oblast di Sumy, Kharkiv, Kiev e Kherson. Lo ha annunciato Oleksiy Arestovych, consigliere della presidenza ucraina, citato da Ukrinform. Arestovych ha messo in guardia contro eventuali maltrattamenti nei confronti dei prigionieri di guerra.
h. 17.15 | Kiev, da domani nuovi colloqui di pace con Mosca in Turchia
Si svolgerà dal 28 al 30 marzo in Turchia il nuovo round di colloqui di pace tra Ucraina e Federazione Russa . Lo ha annunciato uno dei membri della delegazione ucraina, David Arahamiya su Facebook, precisando che gli incontri saranno in presenza.
h. 17.08 | Ucraina: tweet del Papa in russo e in ucraino
Papa Francesco usa anche i social network per lanciare i suoi messaggi di pace. Il Pontefice ha infatti inviato una serie di tweet in ucraino e in russo, oltre che in inglese e italiano, in cui ha ripreso le sue parole all’Angelus con cui chiedeva la fine dell’ostilità e l’inizio di serie trattative di pace.
h. 16.56 | Ambasciatrice Ucraina in Usa: “Bene Biden, Putin è un criminale di guerra”
“E’ chiaro per noi che la Russia è uno stato terrorista guidato da un criminale di guerra. Dopo questa brutale aggressione siamo pronti e negoziare un accordo di pace, che dovrebbe includere l’uscita della Russia da tutto il nostro territorio. No, non siamo pronti a concedere parte della nostra gente o del nostro territorio e lasciarli sotto l’occupazione perché l’occupazione per l’Ucraina significa il nostro sterminio“. Lo afferma l’ambasciatrice ucraina negli Stati Uniti Oksana Markarova, definendo “grande” il discorso di Joe Biden a Varsavia .
h. 16.55 | Walesa: “Putin malato, Polonia prossimo bersaglio”
“Mi sembra che Putin sia malato e rendendosi conto di un suo prossimo trapasso ha paura di farlo da solo, vuole quindi che ci sia tanta gente ad accompagnarlo”. Lo ha detto Lech Walesa, l’ex presidente polacco e leader di Solidarnosc, in un’intervista a “Mezz’ora in più” su Rai 3. Alla domanda se la Polonia sia in pericolo, Walesa ha risposto: “Lo sa solo il Signore, perché Putin è imprevedibile e non si sa che cosa stia combinando. Dobbiamo perciò vigilare come sentinelle. Noi confiniamo con l’Ucraina e sappiamo di essere sulla linea di tiro. Sappiamo di essere il potenziale bersaglio successivo e proprio per questo vorremmo che la guerra si limitasse solo all’Ucraina”.
h. 15.42 | Due missili contro Odessa abbattuti da contraerea
Gli occupanti russi hanno lanciato dal mare due missili contro Odessa che sono stati abbattuti dalla contraerea ucraina. Lo ha detto ai giornalisti Vladislav Nazarov, portavoce del South Operational Command ucraino citato da Unian.
h. 15.34 | Kiev: “Nulli e invalidi referendum in zone occupate”
“Falsi referendum nelle parti occupate dell’Ucraina sono nulli e invalidi. Nessun Paese al momento riconoscerà mai il cambiamento con la forza dei confini internazionalmente riconosciuti dell’Ucraina”. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Kiev, Oleg Nikolenko, dopo l’annuncio del leader dell’amministrazione di Luhansk di un referendum a breve sull’annessione alla Russia. “Invece – ha sottolineato in un tweet – la Russia affronterà una risposta internazionale ancora più dura, accrescendo ulteriormente il suo isolamento“.
h. 15.25 | Ucraina, sindaco Ivano-Frankivsk: “Attaccati con aiuti a Chernihiv”
“Siamo riusciti ad andare nella regione di Chernihiv con una missione umanitaria, ma sfortunatamente non siamo riusciti a raggiungere la stessa Chernihiv, perché siamo finiti sotto il fuoco nemico“. Lo racconta in un video pubblicato su Facebook il sindaco di Ivano-Frankivsk, Ruslan Martsinkiv. “Grazie a Dio tutti sono vivi, ma ci sono feriti. Nonostante il pericolo, abbiamo fornito l’aiuto di cui la città aveva bisogno“, aggiunge il primo cittadino della città dell’Ucraina occidentale.
h. 15:08 | Macron, non avrei usato il termine “macellaio“
Il presidente francese Emmanuel Macron mette in guardia dal rischio di un'”escalation” verbale con Mosca, un’escalation aggravata -fa intendere- dalle parole del presidente Usa, Joe Biden, che ha definito il capo del Cremlino, Vladimir Putin, un “macellaio” per la sua invasione dell’Ucraina. Macron intervistato dall’emittente televisiva France 3 ha spiegato che punta prima a “raggiungere un cessate il fuoco e poi il ritiro totale delle truppe russe con la diplomazia. Ma se vogliamo farlo non possiamo intensificare né le parole né le azioni“.
h. 15.00 | Viminale, finora 71.940 profughi giunti in Italia
Sono 71.940 i profughi ucraini giunti finora in Italia: 37.082 donne, 6.661 uomini e 28.197 minori. Lo rende noto il Viminale spiegando che, rispetti a ieri, l’incremento e’ di 1.156 ingressi nel territorio nazionale. Le destinazioni principali sono Milano, Roma, Napoli e Bologna.
h. 14.40 | Prima intervista di Zelensky a giornalisti russi
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rilasciato oggi per la prima volta dall’inizio della guerra un’intervista ai giornalisti russi, che hanno promesso di pubblicare in serata l’intera conversazione senza censure. Tra i giornalisti che hanno intervistato il presidente ucraino, Ivan Kolpakov caporedattore di Meduza, Tikhon Dzyadko caporedattore di Dozhd TV , lo scrittore e giornalista Mikhail Zigar e Vladimir Solovyov corrispondente di Kommersant .
h. 14.33 | “Boom spionaggio russo in Europa, capitali in allarme”
Le operazioni sotto copertura russe in Europa sono aumentate a una velocità tale da rendere difficile per il controspionaggio tenere il passo. E questo agita le capitali europee soprattutto ora con l’invasione dell’Ucraina. Lo affermano alcuni funzionari dell’intelligence e diplomatici europei con il Financial Times, sottolineando come diversi paesi si affidino ancora agli Stati Uniti e alla Gran Bretagna per raccogliere informazioni di intelligence a causa dei limiti alla sorveglianza in vigore nei loro stati e alla mancanza di risorse.
h. 14.30 | Servizio sicurezza ucraino: “Niente foto e video di esplosioni”
I media stranieri che pubblicano sui siti immagini degli attacchi possono essere considerati spie. Lo dice il servizio di sicurezza dell’Ucraina, esortando i giornalisti locali e stranieri a non scattare foto e video delle esplosioni, a non diffondere informazioni sui luoghi in cui sono avvenuti i bombardamenti e di quelli dove hanno volato i missili russi. “Abbiamo una popolazione civile, con le vostre pubblicazioni si possono uccidere delle persone, specialmente con le trasmissioni in diretta. State correggendo il fuoco del nemico“, ha detto rivolgendosi direttamente ai giornalisti Roksolana Yavorska, portavoce del dipartimento Sbu (servizio di sicurezza) nella regione di Leopoli .
h. 13:50 | Portavoce Erdogan, sbagliato tagliare i ponti con Mosca
È sbagliato che il mondo occidentale tagli tutti i ponti con la Russia: si rischia di perdere la possibilità di negoziare la fine della guerra in Ucraina. Lo ha detto a Doha Ibrahim Kalin portavoce del presidente della Turchia Erdogan. “Se tutti bruciano i ponti con la Russia – ha affermato secondo quanto riporta la stampa internazionale – chi parlerà con loro alla fine della giornata?“. La Turchia fa parte della Nato e ha cercato in queste settimane di avere un ruolo di “mediazione” con Mosca, e ha anche offerto “asilo” agli oligarchi russi colpiti dalle sanzioni nel mondo occidentale. “Gli ucraini hanno bisogno di essere sostenuti con ogni mezzo per difendersi, ma anche la voce russa deve essere ascoltata, in un modo o nell’altro” ha proseguito il portavoce turco.
h. 12:37 | Papa Bergoglio, ripudiare la guerra, tacciano le armi e si tratti la pace
“È passato più di un mese dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, dall’inizio di questa guerra crudele e insensata che come ogni guerra rappresenta una sconfitta per tutti, per tutti noi”. Così Papa Francesco Bergoglio al termine dell’Angelus. “C’è bisogno di ripudiare la guerra, luogo di morte dove i padri e le madri seppeliscono i figli, dove gli uomini uccidono i loro fratelli senza averli nemmeno visti, dove i potenti decidono e i poveri muoiono”, ha continuato il Pontefice che ha rinnovato il suo appello: “Basta! Ci si fermi! Tacciano le armi! Si tratti seriamente per la pace”. “Preghiamo ancora senza stancarci la Regina della Pace alla quale abbiamo consacrato l’umanità in particolare la Russia e l’Ucraina con una partecipazione grande e intensa per la quale ringrazio tutti voi”, ha aggiunto Papa Francesco Bergoglio che con i presenti in piazza ha recitato l’Ave Maria.
h. 10:47 | Borrell esclude che Putin tagli il petrolio e il gas all’Europa
L’alto rappresentante dell’Ue per la Sicurezza europea, Josep Borrell, ha escluso che il presidente russo Vladimir Putin possa ordinare un taglio delle forniture di petrolio e gas all’Europa come rappresaglia per la dura sanzioni economiche imposte a Mosca in risposta alla sua invasione dell’Ucraina.
La Russia “ha bisogno di vendere petrolio e gas“, ha sottolineato Borrell, a margine del Forum di Doha. Il diplomatico spagnolo ha ricordato che Mosca ottiene dalla vendita di idrocarburi “una notevole quantità di risorse finanziarie di cui ha bisogno, perché le sanzioni hanno bloccato gli asset che della Banca centrale russa nelle banche americane, europee e giapponesi”. “Non si tratta di tutti i beni” che controlla Mosca, perché “ne ha molti in Cina e in altri Paesi sui quali non possiamo agire“. “Non sono tutti gli asset, ma abbiamo bloccato una parte molto importante delle loro riserve di cambio“.
Borrell ha comunque riconosciuto che Putin è una persona imprevedibile da cui ci si puo’ aspettare di tutto: “Non sono nella testa di Putin e non so cosa farà. Non avrei mai pensato che invadesse, e più che invadere, distruggesse l’Ucraina come sta facendo”.