93° giorno di guerra in Ucraina. Ieri il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, ha chiamato il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin. Secondo quanto ha riferito Palazzo Chigi «il colloquio si è incentrato sugli sviluppi della situazione in Ucraina e sugli sforzi per trovare una soluzione condivisa alla crisi alimentare in atto e alle sue gravi ripercussioni sui Paesi più poveri del mondo». Putin ha sottolineato che la Russia è pronta ad aiutare a superare la crisi alimentare in cambio della revoca delle sanzioni, confermando anche che la Russia ha intenzione di garantire una fornitura ininterrotta di gas all’Italia.La guerra in Ucraina potrebbe subire una nuova accelerazione. Dopo settimane di appelli da parte di Zelensky, secondo la Cnn l’amministrazione Biden avrebbe deciso di inviare armi più potenti all’Ucraina a cominciare dai razzi a lungo raggio. Il leader ucraino intanto parla ancora una volta del genocidio che i russi stanno compiendo nel Donbas: “Con la deportazione e l’uccisione di massa di civili”.
Nessun cambiamento sui confini in cambio del cessate il fuoco. Lo ha ribadito il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio postato su Telegram, nel quale ha anche respinto qualsiasi ipotesi di cessioni territoriali in cambio della pace con la Russia. «Non abbiamo altra alternativa che combattere. E vincere». Intanto, l’Unione Europea estende la confisca anche agli oligarchi che violano le sanzioni: congelati 10 miliardi di beni. In Italia, il monito del presidente Mattarella è «raddoppiare l’impegno per la pace».
notizie in aggiornamento
La cronaca della giornata |
h. 22.26 | Patriarcato Mosca, preghiamo per unità Chiesa ortodossa
“La Chiesa ortodossa russa non ha ricevuto alcun appello dalla Chiesa ortodossa ucraina, quindi non possiamo rispondere alle informazioni che riceviamo dalla stampa. Preghiamo per la conservazione dell’unità della Chiesa ortodossa russa. Preghiamo per il rapido inizio della pace e per la cessazione dello spargimento di sangue”. E’ quanto ha affermato il portavoce della Chiesa ortodossa russa Vladimir Legoyda citato da Interfax. Il commento è arrivato dopo che il Concilio della Chiesa ortodossa ucraina, tenutosi venerdì a Kiev, ha espresso disaccordo con la posizione del patriarca Kirill di Mosca in merito alla guerra in Ucraina e ha indicato la sua completa indipendenza dall’autorità religiosa russa.
h. 22.00 | Colloquio telefonico Macron-von der Leyen su proposte per ridurre dipendenza Ue dalla Russia
Il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato per telefono con la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen in vista del Consiglio Europeo del 30 e 31 maggio. A renderlo noto è stato l’Eliseo, in un comunicato. “Il colloquio è stato incentrato sull’energia e le proposte fatte dalla Commissione, nel suo piano RepowerEU, per ridurre la dipendenza dell’Unione dagli idrocarburi russi ed accelerare la transizione ecologica. Si è quindi parlato di assistenza macro-finanziaria urgente di cui l’Ucraina ha bisogno e che l’Unione Europea potrà fornire”. Macron e Von der Leyen hanno quindi espresso “la loro comune ambizione sugli investimenti in materia di difesa e i mezzi per sostenere l’industria della difesa europea”.
h. 21.30 | Bielorussia limita accesso ai territori di confine
Le autorità bielorusse hanno annunciato oggi che, tra il 1 giugno e il 31 agosto, l’accesso dei cittadini alla striscia di confine con l’Ucraina sarà limitato. Secondo l’agenzia di stampa bielorussa Belta, le autorità statali responsabili per le frontiere hanno indicato che la misura, adottata “per garantire la sicurezza”, riguarda i distretti di Bragin, Loevski e Joiniki, nella regione di Gomel. Il provvedimento arriva a pochi giorni dalla denuncia del governo ucraino secondo cui l’esercito russo ha piazzato una serie di missili ‘Iskander’ proprio nella zona di confine tra Bielorussia e Ucraina.
h. 21.14 | Fonti Farnesina: “Salvini a Mosca? Mai comunicato”
“Eravate a conoscenza del viaggio di Salvini a Mosca? No, non ci è stata fatta alcuna comunicazione, non siamo a conoscenza di alcun viaggio”, così fonti della Farnesina rispondono alla domanda di un possibile viaggio di Matteo Salvini a Mosca.
h. 21.00 | Procuratore Corte Penale Internazionale: “Mosca collabori”
Il Procuratore della Corte Penale Internazionale, Karim Khan, ha invitato la Russia a collaborare alle indagini su presunti crimini di guerra commessi dalle forze di Mosca durante l’invasione dell’Ucraina. “L’invito è qui. La mia porta è aperta e continuerò inoltre a bussare alla porta della Federazione Russa”, ha detto Khan in un’intervista a France Presse.
h. 20.49 | Finlandia: “Pronti a ogni opzione per nuove sanzioni“
Le sanzioni occidentali “hanno colpito la Russia con durezza” e Helsinki è pronta a “ogni opzione per nuove sanzioni, inclusa l’energia”. Lo ha detto il ministro degli Esteri finlandese, Pekka Haavisto, in una conferenza stampa a Washington con il segretario di Stato americano Antony Blinken. Haavist ha affermato di “prendere molto sul serio” le criticità sollevate dalla Turchia in merito all’ingresso di Stoccolma e Helsinki nella Nato. “Siamo in stretto contatto con la Turchia e desideriamo che prosegua il dialogo costruttivo”, ha detto Haavisto, “siamo pronti a discutere qualsiasi questione sollevata in questo importantissimo processo e apprezziamo il sostegno ricevuto in questo dagli Stati Uniti”.
h. 20.45 | Russia: “Kiev ha bombardato un villaggio russo al confine”
Il governatore della regione russa di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha riferito che le forze armate ucraine hanno nuovamente bombardato il villaggio di Nekhoteevka, al confine tra Russia e Ucraina. “Otto edifici, un gasdotto e una linea elettrica sono stati danneggiati. C’è un ferito”, ha affermato il governatore, secondo quanto riporta l’agenzia Interfax.
h. 20.43 | Media, restrizioni a conti italiani in filiali Unicredit e Intesa
La Banca Centrale russa ha imposto restrizioni temporanee alle persone fisiche e giuridiche italiane che hanno conti nelle filiali russe delle banche Unicredit e Intesa. Lo ha riferito Bloomberg, secondo quanto riporta la Tass. La Banca Centrale avrebbe inviato una lettera alle banche in cui si afferma che le persone fisiche e giuridiche italiane con conti nelle divisioni russe di Unicredit e Intesa non potranno prelevare fondi senza il permesso della direzione locale per un anno. Le fonti hanno anche detto che ai cittadini e alle aziende italiane sarà vietato aprire nuovi conti.
h. 20.38 | Blinken, allargamento non minaccia nè provoca Russia
L’allargamento della Nato alla Finlandia e alla Svezia “non è una provocazione o una minaccia per la Russia”. Lo ha dichiarato il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, in conferenza stampa con l’omologo finlandese, Pekka Haavisto. “La Nato è sempre stata un’alleanza difensiva e non ha mai cercato lo scontro, la ragione per cui nuovi Paesi stanno chiedendo di entrare nella Nato è che la Russia ha attaccato più volte i suoi vicini senza essere provocata”, ha aggiunto Blinken, “la Russia voleva diventare più forte e si è indebolita, voleva dividere la Nato ma l’ha compattata”. Il segretario di Stato Usa “continuare a essere fiducioso che Svezia e Finlandia entreranno presto nella Nato”. “La nostra politica delle porte aperte è un cardine dell’alleanza”, che ha promesso una “forte presenza” della Nato nel Mar Baltico.
h. 20.23 | Quattro deputati regionali russi contestano guerra in aula
Un gruppo di deputati comunisti del Parlamento regionale di Primorye, in Russia, ha contestato l’intervento russo in Ucraina. Lo riporta Kommersant. “Siamo consci che se il notro Paese non ferma l’operazione militare ci saranno ancora più orfani nel nostro Paese”, è l’appello a Vladimir Putin letto in aula da Leonid Vasyukevich a nome di quattro parlamentari del suo partito, “durante l’operazione militare, muoiono e diventano disabili giovani che potrebbero dare molto al nostro Paese”. Secondo il quotidiano, il comunicato letto da Vasyukevich ha causato “un’ondata di indignazione” tra i colleghi, alcuni dei quali hanno chiesto la sua espulsione dall’aula. Il capogruppo comunista nel Parlamento di Primorye, Anatoly Dolgochev, ha promesso “dure misure” contro un’iniziativa “non concordata” che “ha disonorato il Partito Comunista”.
h. 20.10 | Governatore Lugansk: “Possibile ritiro delle forze per non essere catturate“
Le forze ucraine potrebbero essere costrette a ritirarsi dall’ultima loro sacca di resistenza nella regione di Lugansk per evitare di essere catturate. Lo ha detto il governatore regionale, Sergei Gaidai, che in un post su telegram, riferendosi all’assedio russo di Severodonetsk d Lysychansk, ha scritto: “I russi non saranno in grado di catturare la regione di Lugansk nei prossimi giorni come avevano previsto gli analisti. Abbiamo forze e risorse sufficienti per difenderci. Comunque è possibile che per non essere circondati ci dovremo ritirare”.
h. 20.02 | Geraschenko: “Abbiamo elenco dei prigionieri di Azovstal“
“Abbiamo ricevuto, tramite la connessione di internet Starlink, prima della loro uscita da Azovstal, tutti gli elenchi dei nostri difensori della guardia nazionale, Azov, e altri. Tra di loro ci sono circa 40-50 donne”. Lo afferma, durante una diretta trasmessa sul suo canale Telegram, il consigliere del ministro dell’Interno ucraino Anton Geraschenko. “Non posso dire quanto tempo servirà per riportarli in patria -dice Gerashchenko- non ho partecipato ai negoziati, ma ritengo che lo Stato debba collaborare a stretto contatto con tutti per far tornare tutti i nostri difensori. Bisogna fare di tutto anche perché i nostri ragazzi abbiano la possibilità di ricevere le spedizioni con oggetti personali”.
h. 20.00 | Geraschenko: “La guerra è cambiata, non finirà presto se non riceveremo armi necessarie“
“Nell’ultimo mese i combattimenti sono cambiati. La guerra ora è diversa. I russi accumulano grandi quantità di artiglieria su un piccola zona e colpiscono le nostre posizioni. La difficoltà è che noi dobbiamo difendere un confine lungo più di 1000 km e il nemico è libero di scegliere dove avanzare. Noi dobbiamo avere le armi per difenderci e fare la controffensiva. Perciò la guerra non finirà presto se non riceveremo armi necessari”. Ad affermarlo è il consigliere del ministro degli Interni dell’Ucraina Anton Geraschenko in un diretta sui social.
h. 19.57 | Chiesa Ortodossa ucraina dichiara indipendenza da quella russa
Il Consiglio del Patriarcato della Chiesa Ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca (Uoc) ha dichiarato “piena indipendenza” dalla Chiesa ortodossa russa. Lo riportano diversi media russi e ucraini. La Uoc di Mosca ha “condannato la posizione del patriarca di Mosca Kirill e la guerra della Russia contro l’Ucraina”, ed ha “invitato le parti a continuare i negoziati”.
h. 19.49 | Media, Russia valuta secondo assalto a Kiev
La Russia starebbe valutando un secondo assalto a Kiev. E’ quanto riferisce il sito di notizie Meduza, secondo cui Mosca spera di poter vincere una guerra di logoramento in Ucraina. L’amministrazione Putin starebbe cominciando a pensare di poter ottenere una vittoria su vasta scala entro la fine dell’anno, riporta Meduza, che cita fonti vicine al Cremlino. Le autorità russe avrebbero fissato una soglia minima e una soglia massima per dichiarare l'”operazione militare speciale completata e di successo”. La minima sarebbe la presa del Donbass mentre l’obiettivo massimo sarebbe la presa di Kiev. I leader militari russi si sono rassegnati al fatto che la capitale dell’Ucraina non può essere “catturata con poco spargimento di sangue”, il che significa che qualsiasi seconda offensiva avrebbe bisogno di più truppe, riferisce Meduza.
h. 19.40 | Pentagono non esclude di fornire razzi a lunga gittata
L’amministrazione Biden non esclude di consegnare all’Ucraina razzi a lunga gittata per contrastare l’avanzata russa nel Donbass. Lo ha fatto capire il portavoce del Pentagono, John Kirby, di fatto confermando quando anticipato dalla Cnn. Senza voler specificare se Washington davvero consegnerà questo tipo di armi a Kiev, Kirby ha sottolineato che gli Usa lavorano “ogni giorno” per portare armi e sistemi di difesa in Ucraina. “Siamo in costante comunicazione con loro riguardo alle loro necessità”, ha riferito il portavoce della Difesa statunitense; e ha aggiunto che gli Usa sono consapevoli che gli ucraini hanno richiesto “privatamente e pubblicamente” sistemi di lanciarazzo multipli, senza voler confermare se verranno davvero forniti. La richiesta ucraina è di avere il multiple launch rocket System, o Mlrs, che possono sparare una raffica di razzi per centinaia di chilometri; e l’high mobility artillery rocket system, o Himars, un sistema a ruote più leggere in grado di sparare molti degli stessi tipi di munizioni dell’Mlrs. Kirby ha ricordato che finora gli Stati Uniti hanno fornito a Kiev 10 pacchetti di aiuti e che l’undicesimo è pronto.
h. 19.30 | Telefonata Blinken-Kuleba, focus su crisi alimentare globale
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha avuto oggi un colloquio con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, per discutere della “continua” assistenza di Washington a Kiev nel fronteggiare la “brutale” aggressione russa. I due ministri, riferisce il dipartimento di Stato, hanno condiviso le ultime informazioni riguardanti i tentativi di “risolvere la crisi globale per la sicurezza alimentare” provocata dall’invasione russa, sottolineando che il Cremlino “continua ad usare il cibo come un’arma e a diffondere false accuse riguardo alle sanzioni Usa”.
h. 19.01 | Salvini: “A Mosca? Costruire pace, ce la metto tutta“
“Mi chiedono se andrò a Mosca. Lo chiedo a voi. Ieri Draghi ha fatto una cosa giusta: ha chiamato Putin. E’ chiaro che la pace non la ottieni accendendo una candela in Duomo, ma va costruita, cercata telefonata per telefonata, incontro per incontro”. Lo dice il segretario della Lega, Matteo Salvini, durante un comizio a Como. “C’è il dovere di fare di tutto per avvicinarsi alla pace e, come Draghi ha fatto bene a chiamare Putin, io ce la sto mettendo tuttaa. La pace e la vita valgono tutto. Pace, vita e lavoro”, ha aggiunto Salvini.
h. 19.00 | Sindaco Severodonetsk: “Scarseggia acqua potabile“
“Da due settimane siamo senza elettricità e acqua calda. Cerchiamo di fare di tutto per ripristinare i servizi, ma è difficile. E c’è carenza di acqua potabile”. Lo ha detto a Bfmtv il sindaco di Severodonetsk, Olexander Stryuk, lanciando l’allarme per la città nell’est dell’Ucraina, mentre -secondo il governatore della regione di Luhansk, Sergey Haidai – due terzi di Severodonetsk sono ormai circondati dai russi. “E’ un problema grave che dobbiamo risolvere”, ha aggiunto, parlando dell’acqua potabile e della “paura che incombe su di noi”, quella della sorte di Mariupol – la città martire ucraina – e senza però dimenticare di ribadire la fiducia nelle forze ucraine.
h. 18.54 | Governatore Lugansk: “Severodonetsk non è accerchiata, ma sono in corso combattimenti”
“Oggi i media russi diffondono informazioni circa il fatto che la città di Severodonetsk sarebbe completamente accerchiata. Questo non corrisponde al vero. La città non è accerchiata e non è tagliata fuori. Nella periferia della città tuttavia ci sono alcuni gruppi di militari russi. Loro controllano l’albergo ‘Mir’ e la stazione di autobus. Ma non possono avanzare. Sono in corso i combattimenti in città”. A riferirlo a Radio Svoboda è il Governatore di Lugansk, Serhii Haidai
h. 18.37 | Blinken: “Cremlino continua a usare cibo come arma e a diffondere Fake news“
“Il Cremlino continua a usare il cibo come arma e a diffondere false affermazioni sulle sanzioni degli Stati Uniti”. E’ quello che ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken nel colloquio avuto con il ministro degli Esteri ucraino Dmytri Kuleba, al quale ha assicurato “un sostegno aggiuntivo americano”. Blinken e Kuleba “hanno condiviso gli aggiornamenti sugli sforzi per risolvere la crisi alimentare globale causata dall’invasione del presidente Putin”, si legge in una nota del portavoce del dipartimento di Stato.
h. 18.32 | Possibile viaggio di Salvini a Mosca
Matteo Salvini potrebbe andare a Mosca nei prossimi giorni. E’ quanto filtra da fonti del partito, sottolineando che nessun viaggio è sato ancora organizzato. Nel pomeriggio una nota della Lega ha ribadito l’impegno del segretario per arrivare a un tavolo per la pace: “Anche la Lega, e io personalmente, insistiamo e insisteremo per far tornare le parti in conflitto al tavolo dei negoziati e per un cessate il fuoco, per evitare che la guerra faccia altri morti, prosegua o peggio ancora si estenda”.
h. 18.20 | Ucraina: “In Crimea i russi costringono a donare sangue per i soldati feriti”
“Donazioni forzate di sangue” in Crimea. E’ l’accusa alle autorità russe che arriva dalla commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino, Lyudmyla Denisova. “Ricevo costantemente informazioni su un gran numero di soldati feriti in ospedali e sanatori della penisola – ha detto, secondo quanto riporta l’agenzia Unian – Le istituzioni sanitarie non possono far fronte” alla situazione e “c’è una carenza catastrofica di sangue”. Denisova ha parlato di reparti sovraffollati nell’ospedale militare di Sebastopoli. “Le autorità dell’occupazione chiedono ai datori di lavoro di inviare lavoratori ai centri per le donazioni di sangue – ha detto – Le persone di vedono costrette a diventare donatori per non perdere il lavoro”. Una campagna in cui, secondo la Denisova, non ci sono criteri né attenzione medica, dal momento che – ha denunciato – “non viene chiesta alcuna documentazione e non vengono effettuati esami”.
h. 18.12 | Telefonata Kuleba- Blinken: “In arrivo armi pesanti, sostegno contro blocco russo export“
Colloquio telefonico tra Dmyrto Kuleba e Antonhy Blinken. A darne notizia su twitter è stato il ministro degli Esteri ucraino, che ha detto di “apprezzare gli sforzi personali” del segretario di Stato per “assicurare un sostegno americano e globale continuato all’Ucraina”. “Le armi pesanti sono in cima alla nostra agenda – ha scritto Kuleba – e altre ne stanno arrivando. L’Ucraina e gli Stati Uniti lavorano fianco a fianco per consegnare le nostre esportazioni alimentari nonostante l’irresponsabile blocco russo”.
h. 17.57 | Ucraina: filorussi, rischio pena di morte per 3 mercenari stranieri catturati
“Tre mercenari stranieri, due britannici e un marocchino, che hanno combattuto nel Donbass dalla parte delle forze ucraine, potrebbero essere condannati alla pena di morte”. Lo ha detto l’ufficio del procuratore generale dell’autoproclamata Repubblica popolare di Dontesk (Dpr) a Interfax. “L’ufficio del procuratore generale della Dpr ha completato l’indagine sul procedimento penale contro un gruppo di mercenari stranieri provenienti dal Regno Unito e dal Marocco. Gli imputati, tenendo conto che siamo in tempo di guerra, possono essere sottoposti alla pena di morte”, ha detto Viktor Gavrilov, rappresentante dell’ufficio del procuratore generale della Dpr. I combattenti stranieri sono i britannici Sean Pinaire e Andrew Hill e il marocchino Sadoun Brahim, catturati durante gli scontri nel Donbass questa primavera.
h. 17.41 | Cancelliere austriaco: “Senza la guerra non ci sarebbero le sanzioni“
“Senza guerra non ci sarebbero sanzioni”. Lo ha ribadito il cancelliere austriaco Karl Nehammer al presidente russo Putin. Il capo di governo austriaco ha evidenziato a Vienna in uno statement dopo la telefonata con Putin che “ora va visto se ci sono segnali di disponibilità al compromesso, per esempio per quanto riguarda le esportazioni”. In riferimento al gas Putin avrebbe ribadito il rispetto degli accordi. Nehammer ha definito il colloquio “molto intenso e molto serio”. Il presidente russo “in linea di principio” sarebbe disposto ad aprire “corridoi di export sicuri” che, secondo Putin, potrebbero essere controllati dal segretario generale delle Nazione Unite. Per Nehammer, i canali per l’export di grano devono restare aperti. Putin avrebbe fatto dipendere le garanzie di approvvigionamento dalla fine delle sanzioni. Non ci sono invece novità per quanto riguarda un eventuale scambio di prigionieri. Secondo il cancelliere austriaco, “una politica attiva di neutralità significa parlare con tutti le parti, indicando comunque per nome l’aggressore”. La telefonata è stata concordata con il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, ma non con i partner Ue. “Questo non serve se tutti seguono la stessa linea”, ha aggiunto Nehammer. La telefonata è durata circa 45 minuti: spesso Putin, che parla bene tedesco, non ha necessitato della traduzione.
h. 17.38 | Cancelliere austriaco: “Putin pronto a discutere scambio prigionieri“
Il presidente russo Vladimir Putin sarebbe “pronto a discutere di uno scambio di prigionieri con l’Ucraina”. Lo ha spiegato il cancelliere austriaco Karl Nehammer dopo il colloquio con il leader del Cremlino. Lo riportano i media di Vienna.
h. 17.36 | Ucraina chiede a Germania di fermare anche Nord Stream 1
L’azienda statale ucraina del gas chiede alla Germania di interrompere o di ridurre drasticamente la fornitura di gas naturale attraverso il gasdotto Nord Stream 1. Lo riportano diversi media tedeschi, citando una dichiarazione del Ceo Serhij Makogon alla tv ucraina. Una richiesta in tal senso sarebbe stata inviata al governo tedesco. La legge tedesca consente il funzionamento del gasdotto a condizione che assicuri le forniture di gas all’Europa. La Russia, tuttavia, avrebbe “violato questi principi”. Il Nord Stream 1 è in funzione dal 2011 e va dalla Russia fino al Meclemburgo-Pomerania Occidentale, attraversando il Mar Baltico. Il gasdotto Nord Stream 2 è stato invece ultimato nel 2021, ma non è mai entrato in funzione ed è stato bloccato dopo l’invasione russa dell’Ucraina.
h. 17.34 | Assedio Severodonetsk: “Servono armi pesanti contro i russi”
Per resistere all’offensiva russa contro Severodonetsk servono armi pesanti. A dirlo alla Bbc è stato il capo dell’amministrazione della città, Roman Vlasenko, secondo cui le forze russe non hanno un vantaggio numero ma hanno più armi pesanti degli ucraini. “Le armi stanno raggiungendo il fronte in molte aree di Luhansk e Donetsk – ha sottolineato – Ma perché la controffensiva sia rapida ed efficace ne abbiamo bisogno di altre”. Vlasenko ha poi reso noto che le forze russe si trovano alla periferia di Severodonetsk e stanno cercando di prendere la città da tre lati, ma sono state respinte dalle aree centrali per due volte in tre giorni.
h. 17.30 | Russia, Usa temono Ue forte con sani rapporti con Mosca
“Una Unione europea forte e indipendente”, con “sane relazioni con la Russia”, è uno “dei principali timori strategici di Washington”. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri russo Alexander Grushko al canale televisivo ‘Russia-24’, secondo quanto riporta la Tass.
h. 17.14 | Zelensky: “22 milioni di tonnellate di grano bloccate, rischio catastrofe“
“Oggi nei silos ci sono 22 milioni di tonnellate di grano” e “non possiamo fornirle ai mercati internazionali”. Lo ha confermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, secondo il quale quasi la metà delle esportazioni di grano ucraino è ferma dal momento che la Russia continua a bloccare le principale rotte per l’export attraverso il Mar Nero e il Mar d’Azov. Zelensky, riporta la Cnn, ha parlato di una potenziale “catastrofe” per la sicurezza alimentare globale in un intervento in video collegamento a un forum di un think tank indonesiano. Il presidente ucraino ha anche definito “prudenti” le stime Onu secondo cui quest’anno la carestia potrebbe colpire circa altri 50 milioni di persone. “A luglio – ha detto – quando molti Paesi avranno esaurito le scorte del raccolto dello scorso anno sarà evidente che la catastrofe sta arrivando davvero”.
h. 17.10 | Biden, Putin vuole non solo il Paese ma cancellarne la cultura
Nella sua “brutale” guerra contro l’Ucraina, Vladimir Putin non solo vuole conquistare il Paese, ma “cancellarne la cultura”. Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden, nel discorso tenuto all’Accademia navale di Annapolis, in occasione della cerimonia di fine corso della Classe 2022.
h. 17.07 | Truss: “Falsa la notizia di un accordo tra i Paesi Nato per evitare la consegna di armi pesanti all’Ucraina“
La ministra degli Esteri britannica Liz Truss, liquida come “del tutto falsa” la notizia in arrivo da ambienti parlamentari in Germania su un accordo per evitare che i Paesi della Nato consegnino armi pesanti all’Ucraina. “Siamo molto chiari nel dire che è assolutamente legittimo sostenere l’Ucraina con carri armati e aerei e sosteniamo l’impegno della Repubblica ceca che ha inviato carri armati all’Ucraina”, ha spiegato da Praga. Londra, ha aggiunto, aiuta la Polonia a sostituire i suoi equipaggiamenti dopo che Varsavia ha inviato carri armati all’Ucraina. Al momento, l’Ucraina sta usando molti mezzi ex sovietici. Truss ha sottolineato che in futuro bisognerà “essere certi che Kiev sia in grado di difendersi da sola, e questo è quello che stiamo facendo con la Polonia e l’Ucraina”. Londra ha proposto alla Repubblica Ceca di unirsi a questa operazione di modernizzazione.
h. 16.58 | Ucraina: Tupytsky ufficialmente ricercato, avrebbe lasciato illegalmente il Paese
L’ex capo della Corte costituzionale, Oleksandr Tupytsky è stato dichiarato ufficialmente “ricercato”.
L’ufficio del procuratore generale ucraino, riferisce ‘The Kyiv Independent’, sospetta che l’ex presidente della Corte costituzionale, abbia attraversato illegalmente il confine ucraino il 17 marzo e si trovi ora in Austria. Tupytsky era stato nominato dall’ex presidente ucraino filorusso Viktor Yanukovych.
h. 16.45 | Putin, Ucraina deve sminare i porti il prima possibile
Il presidente russo Vladimir Putin nel colloquio con il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha sottolineato che l’Ucraina deve sminare i porti il prima possibile per consentire il passaggio delle navi. Lo rende noto il Cremlino, come riporta la Tass. Secondo Putin, i tentativi di incolpare la Russia per i problemi con le forniture alimentari sono “infondati”. “Si è svolto un approfondito scambio di opinioni su questioni relative alla sicurezza alimentare globale. Vladimir Putin ha sottolineato che i tentativi di rendere la Russia responsabile delle difficoltà con l’approvvigionamento di prodotti agricoli ai mercati mondiali sono infondati”, afferma il comunicato, secondo il quale Putin ha fornito “spiegazioni dettagliate delle vere cause di questi problemi, sorti, tra l’altro, a causa delle sanzioni anti-russe da parte degli Stati Uniti e dell’Unione europea”. Il presidente russo ha poi detto al cancelliere austriaco che è Kiev a ostacolare il processo negoziale. Il presidente russo ha confermato al cancelliere austriaco l’impegno della Russia a rispettare gli obblighi contrattuali per la fornitura di gas all’Austria.
h. 16.41 | Olena Zelenska inaugura con Unicef 50 centri per famiglie e bambini sfollati
Olena Zelenska, la moglie del presidente dell’ucraina Volodymyr Zelensky ha avuto un incontro con Murat Shahin, il presidente del fondo per i bambini Unicef. Si è parlato dell’apertura di 50 centri ‘Insieme’ nelle città ucraine. Sono dei centri creati su iniziativa dellUnicef per famiglie con bambini sfollati interni, in cui si può ottenere aiuto medico, psicologico, informativo.
h. 16.38 | Ucraina, in sette giorni deportate da Mariupol oltre 2.850 persone
Durante l’ultima settimana, la Russia ha deportato 2.856 persone dalla Mariupol occupata, secondo il consigliere del sindaco della città, Petro Andryushchenko, citato da Ukrainska Pravda.
“Nelle ultime 24 ore, gli occupanti hanno portato 280 residenti di Mariupol, inclusi 36 bambini, in un campo di filtraggio nel villaggio di Bezymenne”, ha affermato Andryushchenko – un totale di 2.856 residenti di Mariupol, inclusi 318 bambini, sono stati deportati nell’ultima settimana”.
h. 16.23 | Telefonata Zelensky-Draghi: “Ci aspettiamo altri aiuti per la difesa“
Colloquio telefonico tra il premier Mario Draghi, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “Lo ho
informato della situazione sulla linea del fronte, ci aspettiamo ulteriore sostegno militare dai nostri partner”, ha scritto Zelensky su Twitter. “Ho sollevato la questione delle forniture di carburante. Sono state discusse maniere di prevenire la crisi alimentare. Dobbiamo sbloccare i porti insieme”.Secondo il presidente ucraino, nel corso del colloquio telefonico si è discusso dei “modi di impedire una crisi una crisi alimentare, dobbiamo sbloccare i porti insieme”.
h. 16.22 | Ue: valuta esenzione oleodotto Ungheria da embargo petrolio
I leader dell’Unione europea stanno valutando l’esenzione dell’oleodotto Druzhba, che fornisce l’Ungheria di petrolio russo, dall’embargo al greggio contenuto nel sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca. E’ quanto riporta Bloomberg che cita fonti qualificate. Se così fosse, verrebbe accettata una delle prime richieste avanzate dal premier ungherese, Viktor Orban, ossia quella di limitare lo stop alle importazioni solo al petrolio via mare (l’Ungheria non avendo sbocco è rifornita esclusivamente dall’oleodotto russo). Le fonti precisano tuttavia che l’esenzione sarebbe comunque temporanea, in attesa che Budapest si doti delle infrastrutture necessarie per assicurare l’approvvigionamento da altri fornitori. Secondo i dati di Bloomberg, la Russia spedisce circa 720 mila barili al giorno di greggio alle raffinerie europee attraverso il suo oleodotto principale. Poco meno della metà degli 1,57 milioni di barili che ogni giorno lasciano i porti del Baltico, del Mar Nero e dell’Artico. Tuttavia, la maggior parte delle consegne dell’oleodotti sono in Germania e Polonia che hanno già annunciato di voler fare a meno del petrolio russo, indipendentemente dalle misure dell’Ue. L’esenzione salverebbe quindi solo l’Ungheria.
h. 16.18 | Russia, dichiarazioni Occidente “non hanno nulla a che fare con la realtà“
Le dichiarazioni occidentali sul default della Russia “non hanno nulla a che fare con la realtà”. Lo ha affermato il ministro delle finanze russo Anton Siluanov. Lo riporta la Tass. “Abbiamo i soldi e ripeto che pagheremo”, ha aggiunto.
h. 16.09 | 115 Soldati guardia nazionale russa licenziati per rifiuto ad andare al fronte
Almeno 115 soldati della Guardia nazionale russa (Rosgvardia) sono stati licenziati per aver rifiutato di partecipare all’operazione militare speciale in Ucraina, è emerso dopo che il tribunale di Nalchik, nella regione del Kabardino-Balkaria, nel Caucaso, ha respinto in blocco il ricorso che avevano presentato insieme contro il provvedimento. Il pronunciamento del tribunale è stato pubblicato sul sito web della corte. Il giudice sancisce che i soldati sono stati licenziati per giusta causa dopo “aver rifiutato di eseguire un incarico ufficiale” per combattere in Ucraina e invece essere tornati alla loro base di Nalchik. L’avvocato difensore dei soldati, Andrei Sabinin, ha denunciato “la velocità senza precedenti” con cui il tribunale ha preso la sua decisione, data la complessità del caso, e ha espresso “dubbi sulla correttezza del processo nel suo complesso, dato che ai miei clienti è stata negata la possibilità di chiamare alcuni testimoni e diversi documenti sono stati respinti”.
h. 16.06 | Mosca, da inizio 2022 esportazioni russe di farina quadruplicate
Dall’inizio del 2022, le esportazioni di farina dalla Federazione Russa sono quadruplicate rispetto allo stesso periodo del 2021 e hanno raggiunto le 276 mila di tonnellate. Ad affermarlo è il vice capo dell’agenzia federale Rosselkhoznadzor Anton Karmazin durante un Forum panrusso del grano a Sochi secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa russa ‘Tass’.
h. 16.02 | Rapporto internazionale, Mosca mira a genocidio in Ucraina
La Russia sta spingendo verso un genocidio in Ucraina e commettendo atrocità intese a distruggere il popolo ucraino: lo affermano 30 esperti internazionali di diritto nel primo rapporto indipendente dall’inizio del conflitto, di cui la Cnn ha avuto visione. Nel documento, elaborato dal New Lines Institute for Strategy and Policy, think tank con sede negli Stati Uniti, e dal Raoul Wallenberg Center for Human Rights (Canada), vengono fornite “ampie e dettagliate prove su uccisioni di massa di civili, deportazioni forzate e retorica disumanizzante usata da alti funzionari russi per negare l’esistenza di un’identità ucraina”.
h. 16.00 | Media, ampio incendio in un magazzino a Sud di Mosca
Ampio incendio nel sud di Mosca dove ha preso fuoco un magazzino con gomma e mobili. Il fumo ha invaso la zona e la strada vicina al magazzino, si vede nel video diffuso su Twitter dal media bielorusso indipendente Nexta.
h. 15.55 | Lukashenko crea ‘milizia popolare’
Il presidente della Bielorussia e alleato di Putin Alexander Lukashenko ha deciso di creare una “milizia popolare” nel Paese. Lo riporta Ukrainska Pravda citando il ministro della Difesa della bielorusso Viktor Khrenin. “Nella riunione di ieri per adeguare lo sviluppo delle forze armate, il comandante in capo (Alexander Lukashenko – ndr) ha fissato degli obiettivi, compresa la creazione di una “milizia popolare” nel nostro Paese”, ha detto il ministro precisando che “dobbiamo ancora discutere queste questioni con i governatori, determinare la legge. E sappiamo che il numero dei difensori della nostra patria aumenterà molte volte. È molto importante per noi, soprattutto nella situazione attuale, in modo da poter mostrare che vogliamo andare avanti pacificamente, perché se qualcuno verrà nella nostra terra la risposta sarà adeguata”. Ieri Lukashenko ha annunciato la creazione di un nuovo comando operativo meridionale, al confine con l’Ucraina, nelle forze armate bielorusse e ha parlato di una possibile guerra sul territorio del Paese.
h. 15.48 | Comando operativo Sud: russi rafforzano posizioni in direzione Crimea
“Il nemico continua a rafforzare le proprie posizioni nella direzione di Crimea”. Lo ha comunicato il comando operativo Sud secondo il quale “tutti i tentativi dell’esercito russo di avvicinarsi alle postazioni dei difensori ucraini nelle regioni di Kherson e Mykolaiv sono falliti. La situazione nella direzione Sud rimane tesa. l nemico continua a portare via le riserve della produzione agricola”.
h. 15.46 | Tecnico italiano canottaggio interrompe rapporti con Russia
L’allenatore italiano di canottaggio Giovanni Postiglione ha interrotto i rapporti con la nazionale russa iniziati nel novembre del 2020 a seguito del divieto imposto agli atleti russi di partecipare alle competizioni internazionali dopo l’invasione militare da parte di Mosca in Ucraina. Postiglione, considerato un ‘mago’ del canottaggio, nel 2006 e 2011 era stato nominato allenatore mondiale dell’anno ed in Russia ricopriva il ruolo di capo allenatore.
h. 15.43 | Ministro politiche sociali ucraino: almeno 1.000 orfani
In una guerra che ha distrutto intere famiglie, fa tremare il capitolo orfani. “Il numero di bambini che hanno perso i loro genitori, e che dunque sono rimasti orfani, è ancora difficilmente calcolabile. Noi dal 24 febbraio ne abbiamo identificati 1.000. Più di 800 li abbiamo temporaneamente collocati in famiglie”. Lo dice il ministro delle Politiche sociali dell’Ucraina, Maryna Lasebna ed aggiunge: “Gli orfani e i minori rimasti senza cura genitoriale in Ucraina sono all’incirca 68 mila. Circa 63.500 sono stati assegnati a famiglie adottive, orfanatrofi di tipo familiare ecc”.
h. 15.40 | Le Pen invoca tassa eccezionale su petrolieri
Marine Le Pen ha rilanciato oggi la sua richiesta di una “tassazione eccezionale”, in particolare, dell’industria petrolifera per “sostenere il potere d’acquisto” dei francesi. Parlando nel suo feudo di Hénin-Beaumont, a meno di due settimane dalle elezioni legislative del 12 e 19 giugno, la candidata del Rassemblement National sconfitta da Emmanuel Macron nelle recenti elezioni presidenziali ha citato l’esempio dell’Ungheria. Viktor Orban, ha detto Le Pen dopo un incontro con lo stesso premier ungherese questa mattina a Parigi, ha “scelto di attuare una tassazione sui super profitti di un certo numero di settori economici, a cominciare dal settore petrolifero, così da poter alimentare un fondo in sostegno al potere d’aquisto delle famiglie”. “Dobbiamo continuare a reclamare questa tassazione eccezionale a chi approfitta in reatà di questa crisi economica”, ha proseguito Le Pen.
h. 15.36 | Casellati: “Dopo la guerra Ue sia consapevole suo valore“
“Nessuno di noi oggi può sapere in che Europa ci ritroveremo dopo la guerra: è difficile capire oggi cosa c’è alla fine del tunnel. La pace bisogna conquistarla ma dando contenuti: ci deve essere una soluzione che riguardi il mondo. Spero di ritrovarmi in un Europa che abbia consapevolezza del proprio valore, solidale, del tutti per uno e uno per tutti, che conti nello scacchiere internazionale”: Lo afferma la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, dialogando con Bruno Vespa al Forum in Masseria presso Masseria Li Reni.
h. 15.28 | Kiev: Severodonetsk circondata per 2/3, ma non arresa
“La città è accerchiata dai russi per 2/3 ma non si è arresa, la città è in feroce difesa”. Lo afferma il capo dell’amministrazione militare della città di Severodonetsk, Oleksandr Stryuk.
Stryuk ha aggiunto che i russi hanno cercato di occupare la città per una settimana e mezza ma “grazie agli sforzi sovrumani dei soldati ucraini, la città è stata tenuta”. Negli ultimi due giorni, aggiunge, la città è stata incendiata dai continui bombardamenti, ci sono vittime tra la popolazione civile e tra i dipendenti della fabbrica Azot. Ha anche aggiunto che a occhio nudo il 90% del patrimonio immobiliare è danneggiato e il 60% dovrà essere ricostruito.
h. 15.26 | Scholz: “Putin vuole incolparci della crisi alimentare“
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha accusato il presidente russo Vladimir Putin di provare a incolpare l’Occidente per la crisi alimentare innescata dall’invasione russa dell’Ucraina. “Questa narrazione putiniana” deve essere confutata a tutti i costi, ha detto Scholz parlando oggi alla Giornata Cattolica di Stoccarda, come riporta Dpa. Per questo motivo, ha detto il cancelliere, è importante dialogare da pari a pari con i paesi del Sud globale e non spingerli nelle braccia di Putin. “Abbiamo deciso di assistere la vittima di questa guerra di aggressione”, ha continuato Scholz, “la guerra di Putin è diretta contro l’ordine di pace scaturito dal ‘mai più’ che ha seguito due devastanti guerre mondiali. Putin vuole invece tornare alla legge del più forte”.
h. 15.24 | Podolyak: “Aggressione russa come all’epoca di Gengis Khan”
“Dovremmo parlare dei cambiamenti climatici, dell’intelligenza artificiale o cercare pianeti lontani. Invece parliamo di città bombardate, donne violentate e grano rubato come se vivessimo all’epoca di Gengis Khan. Tutto perché un Paese ha deciso di distruggere un’intera nazione in Europa e appropriarsi della sua terra”. Lo scrive su Twitter Mikhaylo Podoliak, consigliere del presidente Ucraino Volodymyr Zelensky.
h. 15.19 | Kiev: abbattuto caccia russo Su-35 sopra regione Kherson
Un caccia ucraino MiG-29 ha abbattuto un caccia russo Su-35 sopra la regione di Kherson. Lo riferisce l’Aeronautica militare delle forze armate dell’Ucraina secondo quanto riporta Ukrainska Pravda.
h. 15.06 | Zelensky: “Dalla Russia 2.400 missili sull’Ucraina“
La Federazione Russa ha già utilizzato 2.400 missili di diverso tipo contro l’Ucraina dall’inizio della guerra. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante il suo discorso al think tank indonesiano Foreign Policy Community of Indonesia, riferisce Ukrinform. “Dal 24 febbraio 2022, l’esercito russo ha già utilizzato 2.400 missili di diverso tipo contro l’Ucraina. La maggior parte di essi è stata sparata contro infrastrutture civili, imprese, magazzini (in particolare, magazzini alimentari), case e ferrovie“, ha detto Zelensky. Gli aerei da combattimento russi, ha aggiunto, sono apparsi nel cielo ucraino più di 3.000 volte. Il presidente ucraino ha sottolineato che l’esercito russo ha distrutto oltre 600 istituzioni sanitarie e circa 2.000 istituzioni educative.
h. 14.45 | Nyt: Usa, Europa e Ucraina divise su come dovrebbe finire la guerra
Gli Stati Uniti, l’Unione Europea e l’Ucraina non sono d’accordo su come dovrebbe finire la guerra della Russia. Lo scrive il New York Times, secondo cui, dopo tre mesi di “notevole unità” in risposta all’invasione russa, che ha portato alla fornitura di armi all’Ucraina e a un’ampia gamma di sanzioni finanziarie, c’è una crescente spaccatura sul da farsi nel prossimo futuro.
h. 14.33 | Oggi telefonata Putin- cancelliere austriaco
Il cancelliere austriaco Karl Nehammer avrà oggi un colloquio telefonico con il presidente russo Vladimir Putin. Lo ha annunciato su Twitter lo stesso capo del governo di Vienna: “Dopo i colloqui con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il premier ucraino Denis Shmygal, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e il presidente turco Tayyip Erdogan, parlerò al telefono con il presidente russo Putin questo pomeriggio”. “Questo è il contributo dell’Austria nel quadro della sua politica attiva di neutralità – ha sottolineato – Solo il dialogo può aprire la strada alla pace in Ucraina”.
h. 14.29 | Negoziatore russo: “Colloqui sono di basso profilo, ma continuano“
I colloqui con l’Ucraina proseguono ma sono di basso profilo. Lo ha detto Leonid Slutsky, uno dei negoziatori russi e presidente del comitato per gli affari internazionali della Duma, riporta la Tass, precisando che “questo formato forse non è finito”.
h. 14.25 | Zelensky: “Nessuna ansia di parlare a Putin, ma è necessario“
L’Ucraina non è ansiosa di parlare con la Russia di Vladimir Putin, ma deve affrontare la realtà e sarà necessario per porre fine alla guerra: lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante un discorso a un think tank indonesiano. Lo riporta la Reuters sul suo sito. “Ci sono cose da discutere con il leader russo. Non sto dicendo che il nostro popolo è ansioso di parlare con lui, ma dobbiamo affrontare la realtà. Cosa vogliamo da questo incontro? Rivogliamo le nostre vite. Rivogliamo la vita di un Paese sovrano all’interno del proprio territorio, ma la Russia non sembra essere pronta per seri colloqui”, ha detto.
h. 14.22 | Michel: “Unità Ue rimane nostra risorsa più forte“
“L’Ucraina sta dimostrando un coraggio e una dignità incredibili di fronte all’aggressione e alle atrocità russe” e “la nostra unità è sempre stata la nostra risorsa più forte. Rimane il nostro principio guida”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nella lettera di invito agli Stati membri al vertice Ue della settimana prossima. “Fin dal primo giorno – ha aggiunto – siamo stati incrollabili nel nostro sostegno umanitario, finanziario, militare e politico al popolo ucraino e alla sua leadership. Continueremo a fare pressione sulla Russia”, ha concluso Michel.
h. 14.20 | Prigioniero filorusso di Donetsk: “Russi hanno richiamato sotto armi quasi 100% uomini“
“Mi chiamo Zuev Eduard, sono della regione di Donetsk. Ci hanno sempre detto sia in tv che nei giornali che sono gli ucraini che ci attaccano. Noi siamo un popolo dei lavoratori, non pensiamo alla politica. I russi hanno richiamato alle armi praticamente il 100% degli uomini”. È quanto spiega Eduard in un video diffuso dal servizio di sicurezza ucraino, Sbu.
h. 14.19 | Turchia: in corso colloqui Mosca-Kiev su scambio prigionieri
Russia e Ucraina sono impegnati in colloqui per lo scambio dei soldati catturati da entrambi i fronti mentre il negoziato per il cessate il fuoco è fermo. Lo ha fatto sapere il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu come riporta Ntv. “Il processo negoziale è in fase di stallo, l’Ucraina ha fatto sapere che è stato interrotto” ha affermato Cavusoglu parlando con i giornalisti di ritorno da una visita in Israele e aggiungendo che “ci sono colloqui in corso riguardo allo scambio dei soldati che sono stati catturati dalla Russia e dall’Ucraina”. Il ministro turco ha anche sottolineato l’importanza di sbloccare le rotte marittime per le esportazioni di prodotti agricoli. “Sul campo continuano gli scontri mentre per vari motivi non è possibile per il grano raggiungere i mercati internazionali” ha affermato Cavusoglu.
h. 14.15 | Michel, Zelensky e capo Unione Africana al Consiglio
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente dell’Unione Africana Macky Sall interverranno al prossimo Consiglio Europeo, in videoconferenza, nelle sessioni che si occuperanno di Ucraina e di sicurezza alimentare. Lo comunica Charles Michel, presidente del Consiglio Ue, nella tradizionale lettera d’invito ai 27 leader che precede il vertice.
h. 14.10 | Michel a 27: “Coordinamento su iniziative per sblocco grano“
“Nel corso del nostro incontro, discuteremo di modi concreti per aiutare l’Ucraina ad esportare i suoi prodotti agricoli utilizzando le infrastrutture dell’Ue: vedremo anche come coordinare meglio le iniziative multilaterali in questo senso”. Lo si legge nella lettera inviata dal presidente del Consiglio Europeo Charles Michel ai 27 leader in vista del consiglio di settimana prossima.
h. 14.06 | Kiev: città di Lyman è quasi completamente sotto controllo russo
“Secondo dati non verificati, abbiamo perso la città di Lyman”. Lo ha detto, secondo quanto riporta la Bbc, Oleksiy Arestovych, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Questo mostra, in linea di principio, l’aumento del livello dell’operatività e – ha aggiunto – delle capacità tattiche dell’esercito russo”. La conferma arriva anche dal governatore ucraino della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko: Lyman è “controllata principalmente dalle truppe russe”, ha detto, sottolineando che comunque l’esercito ucraino ha preso nuove posizioni fortificate nell’area. Lyman è una città chiave, sede di un importante snodo ferroviario da tempo nel mirino – ricorda la Bbc – delle forze filo-russe.
h. 14.02 | Kiev: nessuna indicazione che Mosca voglia colloqui
Nonostante le dichiarazioni pubbliche della leadership russa, non c’è alcuna indicazione della disponibilità della Russia a tenere colloqui, e i fatti dimostrano che il presidente russo vuole fare la guerra all’Ucraina: lo ha dichiarato oggi il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un briefing congiunto con il suo omologo nord-macedone Bujar Osmani a Kiev, riporta Ukrinform. “Non credo che un Paese che cerca un processo negoziale agisca in questo modo. Se la Russia volesse un negoziato, non condurrebbe operazioni offensive, non metterebbe in circolazione rubli, numeri di telefono e passaporti russi”. “Se la Russia volesse un negoziato, non bloccherebbe i porti marittimi ucraini per ostacolare le esportazioni di prodotti alimentari. È un linguaggio di fatti, non di interpretazioni”, ha detto Kuleba.
h. 13.39 | Premier russo: “L’Occidente vuole cancellarci dalla mappa”
“L’Occidente sta cercando di cancellare il nostro Paese, di rimuoverlo dalla mappa del mondo”. Lo ha affermato il primo ministro russo Mikhail Mishustin, citato dalla Tass. “Vengono imposte sanzioni finanziarie, economiche, umanitarie, la discriminazione e le pressioni continuano nei campi della scienza, dello sport, della cultura, e sui nostri compatrioti all’estero”, ha aggiunto il premier. E questo “per la sola ragione che stiamo proteggendo i nostri interessi nazionali”.
“L’aiuto all’Ucraina è un aiuto senza se e senza ma. Il punto è raggiungere la pace. Noi dobbiamo riuscire in tutti i modi a portare Putin a un tavolo di pace, in qualsiasi modo, anche tramite gli Stati Uniti o la Cina noi dobbiamo riuscire a portare la pace in Ucraina perché ogni giorno che passa e c’è un bambino morto in più è il fallimento della politica e dell’umanità e siamo tutti sconvolti da questo costantemente”. Lo ha detto il presidente della Camera Roberto Fico oggi a Genova per la campagna elettorale.
h. 13.29 | Putin denuncia pressioni aggressive da Paesi ostili
Il presidente russo, Vladimir Putin, denuncia le pressioni “di fatto aggressive” da parte di alcuni Paesi ostili, nel suo intervento, in video conferenza, al Consiglio supremo dell’Unione economica euroasiatica organizzato a Bishek.
h. 13.25 | G7: guerra Ucraina rafforza necessità transizione ecologica
I paesi del G7, alla luce della guerra in Ucraina, con l’aumento dei prezzi dell’energia e i danni per famiglie ed imprese, “sono ancora più rafforzati nella loro volontà di accelerare la transizione all’energia pulita, verso un futuro a zero emissioni nel 2050”. Lo si legge nel Comunicato finale del G7 Ambiente di Berlino.
h. 13.20 | G7 Energia: stop a fondi a centrali fossili entro 2022
I ministri di Energia e Clima del G7 (e per la prima volta il Giappone) si impegnano a porre fine ai finanziamenti pubblici a centrali elettriche a combustibili fossili all’estero entro la fine del 2022. Si legge nel comunicato finale del summit in corso a Berlino. L’impegno prevede prevede delle eccezioni “in circostanze limitate” e “in linea con il limite di 1,5 gradi e con gli obiettivi dell’accordo di Parigi”. I Grandi riconoscono che “a seguito dell’attacco russo all’Ucraina, il sostegno finanziario per società e cittadini colpiti da prezzi dei combustibili fossili in forte aumento è ora sull’agenda politica di molti paesi”.
h.13.12 | Cei: “Far tacere le armi, no ad armi nucleari”
Rispetto al dramma della guerra che in Ucraina continua a seminare morte e distruzione, i vescovi, al termine dell’Assemblea generale, “hanno evidenziato l’importanza di far risuonare, con voce unanime e coraggiosa, il “no” al conflitto e la volontà di costruire insieme la pace, facendo tacere le armi”. ” A questo proposito, – spiega la Cei – i vescovi hanno condiviso l’appello “Per una Repubblica libera dalle armi nucleari” firmato nella scorsa primavera da oltre 40 presidenti nazionali di associazioni cattoliche che più volte si sono espresse in merito alle armi nucleari e all’adesione del trattato Onu, che l’Italia non ha ancora ratificato”.
h.13.01 | Vereshchuk incontra Schulze: “Grata a Germania per aiuto in tempi così difficili”
La vice premier ucraina Irina Vereshchuk ha incontrato il ministro per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo tedesca Svenja Schulze. Lo riporta la stessa Vereshchuk nel suo profilo Telegram. “Abbiamo parlato di finanziamento tedesco dei progetti volti a migliorare le condizioni abitative per gli sfollati interni”, ha detto la vice premier. “Sono grata alla Germania per l’aiuto in tempi così difficili”, ha aggiunto.
h.12.52 | Report Kse Institute: da inizio guerra perdite tra 564 E 600 mld di dollari
Dall’inizio della guerra in Ucraina, almeno 23,8 mila chilometri di strade, 6,3 mila di ferrovie e 41 ponti ferroviari, 643 strutture sanitarie, 1.123 istituzioni educative, 621 asili nido, 192 edifici culturali e 115 religiosi, 178 magazzini, 99 strutture amministrative edifici, 28 depositi di petrolio, 19 centri commerciali sono stati danneggiati, distrutti o sequestrati. Le perdite economiche complessive dell’Ucraina dovute alla guerra, tra dirette e indirette (declino del Pil, cessazione degli investimenti, deflusso di manodopera, difesa aggiuntiva e costi di supporto sociale , ecc.), vanno da 564 miliardi a 600 miliardi di dollari. Lo rileva l’ultimo report del Kse Institute (l’unità analitica della Kyiv School of Economics) realizzato con il supporto dell’Ufficio presidenziale, del ministero dell’Economia, del ministero per la reintegrazione di Territori temporaneamente occupati, del ministero delle Infrastrutture e del ministero per lo Sviluppo delle Comunità e dei Territori.
h.12.40 | Johnson: “Russia fa progressi lenti, ma tangibili”
Le forze russe stanno facendo “progressi lenti ma tangibili” in Ucraina. Lo ha detto il premier britannico, Boris Johnson. “Temo che Putin, a caro prezzo per se stesso e per l’esercito russo, continui a guadagnare terreno nel Donbass“, ha detto Johnson a Bloomberg Uk. “Sta continuando a fare progressi graduali, lenti, ma temo tangibili e quindi è assolutamente vitale continuare a sostenere militarmente gli ucraini”, ha aggiunto.
h.12.20 | Kiev, guerra di Putin almeno fino a fine anno
Il presidente russo Vladimir Putin è pronto a condurre una guerra di lunga durata contro l’Ucraina, almeno fino alla fine del 2022. Ne è convinto Vadym Skibitskyi, della Direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa Ucraino, riporta Ukrainska Pravda. “Putin non rinuncia ai suoi piani. Questa guerra si trascinerà. Quanto durerà la fase attiva, che sia settembre o ottobre, o la fine dell’anno, dipende dalla nostra resistenza, dallo stato delle nostre forze di difesa e dall’aiuto che ci danno”, ha affermato Skibitsky.
h.12.11 | Leader Donetsk: porto Mariupol in funzione entro 4 giorni
Il porto di Mariupol ricomincerà ad accogliere navi “prima della fine di maggio“, quindi entro quattro giorni. Lo ha detto Denis Pushilin, leader della Repubblica popolare di Donetsk, riporta Interfax.
h.12.10 | Kiev: missile colpisce caserma Dnipro, 10 morti e 35 feriti
Dieci persone sono morte e circa 35 sono rimaste ferite da un missile lanciato dai russi sulla caserma della Guardia Nazionale nel distretto di Dnipro. Lo ha affermato il capo militare della regione Gennady Korban come riporta Ukrainska Pravda. Secondo Korban, tre missili sono stati lanciati dalla regione di Rostov, uno dei quali ha colpito il bersaglio.
h.12.00 | Nato: bene piano pace Roma, ma mancano condizioni politiche
“Noi incoraggiamo ogni tentativo che possa portare ad un accordo politico per fermare questa guerra“: così il vicesegretario generale della Nato, Mircea Geoana, in un’intervista esclusiva al TG3, che sarà trasmessa oggi, si esprime sul piano di pace in Ucraina promosso dall’Italia. “Alla fine ci sarà una soluzione politica” aggiunge Geoana nell’intervista, “ma purtroppo al momento non vediamo le condizioni politiche” per un accordo: “Le posizioni sono ancora molto distanti“. Geoana ringrazia poi l’Italia per “il grande contributo all’alleanza” ricordando il ruolo strategico sul fronte orientale, ma anche l’impegno in Iraq e Kosovo.
h.11.55 | Cremlino: negoziati sospesi su decisione di Kiev
I negoziati con l’Ucraina sono stati sospesi su decisione di Kiev, il che contrasta con le affermazioni di Zelensky sulla necessità di colloqui al massimo livello. Lo afferma il Cremlino, riporta la Tass.
h.11.52 | Lamorgese, blocco grano? Preoccupati per migranti
“Siamo preoccupati, perché la situazione è grave: paesi dell’Africa come Tunisia ed Egitto prendono il 50% del grano da Russia ed Ucraina e ora sono in difficoltà. Ieri il presidente Draghi ha telefonato al presidente Putin proprio per cercare di sbloccare la situazione che rischia di determinare una grave crisi umanitaria ed ovviamente ci saranno, e lo stiamo vedendo anche ora, ripercussioni sui flussi migratori che stanno aumentando”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, parlando a margine del congresso confederale della Cisl.
h.11.50 | Cremlino: Kiev contraddittoria non capiamo cosa vuole
Le “contraddittorie” dichiarazioni delle autorità ucraine non permettono a Mosca di capire cosa vogliano e se siano in grado di tenere un approccio “lucido” nei negoziati. Lo ha affermato Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino. “In generale, la dirigenza ucraina fa costantemente dichiarazioni che si contraddicono a vicenda. Questo non ci permette di capire appieno cosa voglia la parte ucraina e se sia pronta ad adottare un approccio lucido e realizzare il reale stato delle cose”, ha detto Peskov alla stampa. “I negoziati al momento sono congelati per decisione e secondo la linea scelta dalla parte ucraina, che è in assoluto contrasto con le dichiarazioni di Zelensky” che di recente ha espresso la necessità di colloqui con Mosca, ha detto Peskov.
h.11.49 | Protezione civile: al via erogazione contributo ai profughi
Da oggi i cittadini ucraini che hanno diritto al contributo di sostentamento per i mesi di marzo e aprile, che hanno presentato domanda entro il 9 maggio e per i quali il Dipartimento della Protezione civile ha completato tutti i controlli, potranno recarsi – solo dopo aver ricevuto notifica tramite sms – in un qualsiasi ufficio di Poste Italiane presente sul nostro territorio per riscuotere l’importo. Si tratta di 22mila contributi per una platea complessiva di circa 36mila persone (di cui quasi 14mila minori). Il pagamento del contributo relativo al mese di maggio e quello delle rimanenti domande avverrà dal 10 giugno.
h.11.35 | Orban e Le Pen: sanzioni Russia sbagliate e pericolose
Le sanzioni Ue alla Russia per l’aggressione all’Ucraina sono “sbagliate e pericolose”: è la valutazione concorde del primo ministro ungherese Viktor Orban e della leader della destra estrema francese Marine Le Pen. I due hanno invitato all’unità sulla materia “i partiti europei che rappresentano i valori tradizionali”, secondo quanto ha riferito il portavoce di Orban all’agenzia di notizie magiara Mti. Il portavoce ha aggiunto che “è evidente che non si può confidare nei burocrati di Bruxelles nè nei partiti di sinistra per difendere i cittadini e le famiglie europee”. Orban e Le Pen hanno affrontato nel loro incontro i temi relativi alla guerra in Ucraina e alle sue conseguenze, così come i rischi dell’inflazione e “le politiche delle sanzioni sbagliate e pericolose di Bruxelles”, riferisce Mti. Budapest si è opposta in modo categorico all’inclusione dell’embargo del greggio russo nel sesto pacchetto di sanzioni della Ue contro la Russia in considerazione dell’impatto economico che avrebbe. L’ufficio stampa di Orban non ha divulgato ulteriori dettagli sul viaggio del premier ungherese in Francia né ha reso noto con quali altri leader politici si incontrerà.
h.11.29 | Kiev, russi non sfondano difesa ucraina a Severodonetsk
L’esercito russo sta attaccando Severodonetsk, nella regione di Lugansk, da varie direzioni, ma non è in grado di sfondare le difese ucraine, scrive su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale Sergiy Gaidai, citato da Ukrinform. “I russi stanno attaccando Severodonetsk da diverse direzioni, gli occupanti non riescono a sfondare la difesa. I combattimenti continuano“, afferma Gaidai. Le truppe di Mosca, aggiunge – stanno cercando di avvicinarsi alla strada Lysychansk-Bakhmut per prendere il controllo, ma non riuscendo ad avere la meglio bombardano continuamente, il che rende difficile muoversi. “I russi stanno anche colpendo i ponti che collegano le città all’interno della regione per interrompere la circolazione”, afferma Gaidai.
h.11.20 | Kiev: russi ci bruciano vivi dateci armi più potenti
Il consigliere presidenziale ucraino, Mikhaylo Podolyak, ha ribadito la richiesta di Kiev agli alleati di inviare armi pesanti per difendersi dai russi che “stanno già usando le più potenti armi non nucleari”. “Questo è il sistema lanciafiamme russo Solntsepek“, ha scritto Podolyak su Twitter, postandone il video, “alcuni partner evitano di fornire le armi necessarie per paura dell’escalation. Escalation? Dite davvero? La Russia usa già le armi non nucleari più pesanti contro l’Ucraina, bruciando vive le persone. Forse è il momento di rispondere e darci i lanciarazzi a lungo raggio Mlrs?“.
h.11.06 | Netflix inaccessibile in Russia senza Vpn
Netflix risulta da oggi inaccessibile in Russia per gli utenti che non sono provvisti di una Vpn. Lo riferiscono i media locali. La compagnia aveva annunciato lo scorso 6 marzo la ”sospensione” delle sue attività in Russia in seguito all’aggressione militare dell’Ucraina. Gli utenti possono continuare a vedere i film e le serie tv offerti dalla piattaforma tramite una rete virtuale privata.
h.10.50 | Mosca avvia sostituzione agenzie di polizia Kherson
Le autorità di occupazione in Ucraina hanno avviato misure nella regione meridionale di Kherson per sostituire le attuali agenzie di polizia con quelle russe: lo ha detto oggi a Interfax il vice capo dell’amministrazione militare-civile regionale, Kyrylo Stremousov. “È in corso la creazione di un sistema di polizia. Ci sono persone che si occupano di questo problema nel territorio della regione di Kherson. Non posso ancora dire esattamente quando inizierà a funzionare. Risponderà direttamente all’amministrazione militare-civile“, ha spiegato Stremousov. Sempre nella regione di Kherson, “è stato bloccato oggi il sistema ucraino di controllo dei trasporti automobilistici, che verrà sostituito da un sistema russo entro la fine dell’anno”, ha aggiunto Stremousov.
h.10.45 | Lavrov: “Occidente ha dichiarato guerra a mondo russo”
“L’Occidente non nasconde di aver dichiarato guerra al mondo russo”. Lo ha denunciato il ministro degli Esteri di Mosca, Serghei Lavrov, intervenendo a un incontro con i rappresentanti delle regioni russe.
h.10.44 | Russia espelle 5 diplomatici croati
Il ministero degli Esteri russo ha deciso di espellere cinque diplomatici dell’ambasciata della Croazia a Mosca. Lo rende noto la Tass spiegando che i cinque diplomatici sono stati dichiarati ”persona non grata”.
h.10.41 | Russia punta a esportare 50 milioni di tonnellate di grano
La Russia ha affermato di puntare a 50 milioni di tonnellate di esportazioni di grano nella prossima stagione, in forte aumento rispetto all’anno in corso, tra i timori di una crisi alimentare dovuta all’offensiva della Russia contro l’Ucraina. Le esportazioni di cereali russi sono attualmente frenate dalle sanzioni sulla catena di approvvigionamento e sul settore finanziario, mentre quelle della potenza agricola ucraina sono paralizzate dall’assalto militare russo. “In questa stagione (2021-2022) abbiamo già esportato 37 milioni di tonnellate di cereali, di cui 28,5 milioni di tonnellate di grano, ed entro la fine dell’anno agricolo (30 giugno) puntiamo a 37 milioni di tonnellate di cereali esportati”, ha dichiarato il Ministro dell’Agricoltura Dmitry Patrushev a un forum di esportatori del settore.
h.10.38 | Intelligence militare: Putin non rinuncia a suoi piani, guerra andrà avanti
“Putin non rinuncia ai suoi piani. Questa guerra andrà avanti”. Lo ha detto a Radio Svoboda/Radio Liberty Vadim Skibitsky, alto dirigente dell’intelligence del ministero della Difesa, prevedendo la fine della fase attiva dei combattimenti a “settembre, ottobre o forse a fine dell’anno”. Quanto si trascinerà il conflitto “dipende dalla nostra resistenza, dallo stato delle nostre forze di difesa e dall’aiuto che ci danno”, ha osservato Skibtsky.
h.10.35 | Kiev: Russia ha disseminato 500 mine nel Mar Nero
La Russia ha disseminato nel Mar Nero tra le 400 e le 500 vecchie mine sovietiche, che vengono strappate dalle ancore quando il mare è agitato e vanno alla deriva, rendendo impossibile l’esportazione di merci dai porti ucraini. Lo afferma il portavoce dell’amministrazione militare regionale di Odessa Sergiy Bratchuk, aggiungendo che Mosca ha “creato una crisi alimentare nel mondo” e sta usando un “alibi informativo” incolpando l’Ucraina della crisi alimentare. Lo riporta la Bbc.
h.10.33 | Zelensky: “La Russia non vuole veri colloqui di pace”
“La Russia “non vuole veri colloqui di pace” e “non è interessata a mettere fine alla guerra in Ucraina”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensy, nel corso di un intervento virtuale ad una conferenza in Indonesia. “Ho più volte cercato di organizzare un incontro con Putin per mettere fine alla guerra”, ha aggiunto il presidente ucraino. “Gli ucraini non vogliono che io lo incontri, ma bisogna affrontare la realta’”, ha spiegato.
h.10.27 | Istat: import energia +193,8%. Raddoppiano acquisti da Mosca
I dati Istat sul commercio extra europeo dell’Italia ad aprile mostrano un’esplosione delle importazioni di prodotti energetici del 193,8% su base annua. Tra i mercati di provenienza dell’import italiano cresce la Russia che raddoppia le sue vendite in Italia (+118,8%) così come i paesi OPEC (+109,6%). Le esportazioni italiane verso Mosca vedono invece un calo annuo del 48,4%.
h.10.15 | Riesumati corpi di 14 militari russi a Kiev
I corpi di 14 soldati e ufficiali russi sono stati trovati e riesumati dalle squadre speciali ucraine nella regione di Kiev. Lo riferisce ArmyInform, citato da Ukrinform. “Nonostante l’invasione su larga scala del territorio del nostro Stato da parte della Russia, l’Ucraina mostra un atteggiamento umano nei confronti delle truppe russe cadute. Ogni giorno il gruppo di cooperazione civile-militare trova numerosi corpi di coloro che sono stati uccisi in questa guerra”, si legge nella dichiarazione. I cadaveri erano sepolti nel villaggio di Sytniaky, vicino a Makariv, e a Moshchun, nella regione di Kiev.
h.10.09 | Niente vacanze a Mariupol, in estate alunni a scuola di russo
Le forze russe che occupano Mariupol hanno cancellato le vacanze estive per gli studenti che, in questi mesi, dovranno invece seguire corsi di russo, letteratura e storia russa, e matematica in russo, per essere pronti, alla ripresa il primo settembre, a iniziare i nuovi programmi scolastici introdotti nelle scuole ucraine, ha denunciato il consigliere del sindaco, Petro Andryushchenko. I programmi saranno uniformati a quelli delle scuole russe, è stato annunciato ieri. L’obiettivo è quello di “rimuovere l’Ucraina dai programmi scolastici per preparare i ragazzi alla scuola russa”, ha concluso Andryushchenko.
h.10.05 | Separatisti: “Abbiamo conquistato Lyman nel Donbass“
I separatisti filo-russi in Ucraina orientale hanno rivendicato “il pieno controllo di Lyman”. Come annunciato dal quartier generale della difesa territoriale dell’autoproclamata repubblica popolare di Donetsk, le milizie filo-russe sostenute dall’esercito di Mosca “hanno liberato e stabilito il pieno controllo su 220 insediamenti sul territorio, inclusa Lyman”. Lo riporta l’agenzia Ria Novosti. Lyman è un importante snodo ferroviario che fa parte dell’agglomerato di Kramatorsk.
h.10.00 | Fico: “Guerra deve terminare il prima possibile“
“Dobbiamo provare in tutti i modi a fare sì che ci sia un cessate il fuoco e un canale diplomatico importante sempre aperto perché la guerra deve terminare il prima possibile”. Così il presidente della Camera, Roberto Fico, stamattina a Genova per una serie di appuntamenti di campagna elettorale a sostegno del M5s.
h.09.50 | Consigliere sindaco Mariupol: “70 corpi scoperti tra macerie vecchia fabbrica”
Settanta cadaveri sono stati ritrovati sotto le macerie di una vecchia fabbrica a Mariupol. Lo comunica su Telegram Petr Andriuscenko, consigliere del sindaco della città dell’Ucraina sudorientale, rimasta sotto assedio per tre mesi. “Un altro cimitero a Mariupol. Controllando le macerie strada per strada, in via Kuindzhi sono stati ritrovati settanta corpi sul territorio dell’ex stabilimento di Oktiabr. Il motivo è lo stesso: le persone erano rimaste sepolte sotto le macerie dell’edificio dopo il bombardamento”, spiega Andriuscenko, riferendo che i cadaveri “sono stati imballati in sacchetti di plastica e portati nel villaggio di Staryi Krym per la sepoltura in una fossa comune. Date le condizioni dei corpi, nessuno è stato identificato”. “Quanti di questi cimiteri lasciati dalle bombe russe a Mariupol saranno ancora trovati. Unità? Dozzine? Centinaia?”, si domanda Andriuscenko.
h.09.38 | Polizia Kiev: russi hanno colpito 94 obiettivi civili in 24 ore
“Nelle ultime 24 ore nella regione di Donetsk i russi hanno colpito 94 obbiettivi civili”. Lo ha comunicato la Polizia nazionale ucraina, secondo cui “gli attacchi hanno causato morti e feriti”. “Gli occupanti – precisa il comunicato – hanno attaccato 11 centri abitativi. Sono state danneggiate 76 case di civili, una scuola, la stazione dei pompieri, un campo estivo, 13 imprese. i russi hanno utilizzato per l’attacco il sistema di lanciarazzi Uragan. Sotto il fuoco si sono ritrovati Avdiivka, Soledar, Lyman, Sviatohirsk Zalizne, Bakhmut, Mariinka, Raihorodok, Khrestysche, Zoria, Vyimka. La polizia ha aperto dei procedimenti penali”.
h. 09.30 | Zelensky: “Vogliono ridurre il Donbass in cenere”
Le forze russe vogliono “ridurre in cenere” il Donbass: lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, descrivendo la crescente difficile posizione di Kiev nell’est del Paese. “L’attuale offensiva degli occupanti nel Donbass può rendere la regione disabitata”, ha detto Zelensky. “Vogliono ridurre in cenere Popasna, Bakhmut, Lyman, Lysychansk e Severodonetsk. Come Volnovakha, come Mariupol”, ha proseguito. Lo riporta la Cnn. Zelensky ha inoltre puntato il dito contro l’Ue, accusandola di non agire con decisione sulle sanzioni.
h. 09.28 | Pentagono: forze russe hanno fatto pochi progressi
Nonostante l’enorme vantaggio numerico, le truppe russe che attaccano il Donbas in Ucraina hanno fatto solo “progressi graduali“. Lo ha affermato un alto funzionario del Pentagono, precisando che “la Russia ha schierato 110 gruppi tattici di battaglioni operativi in ??Ucraina, la maggior parte dei quali si trova nel sud e il resto del gruppo si è diviso e sta combattendo nel Donbass. Nonostante il numero schiacciante di truppe, le forze russe hanno fatto pochi progressi”. “Questi risultati sono compensati da quelli dell’Ucraina in altre aree, in particolare intorno a Kharkiv” ha aggiunto il funzionario.
h. 09.20 | Gazprom continua a fornire gas all’Europa tramite ingresso Sudzha
Gazprom sta continuando a fornire gas all’Europa utilizzando il territorio ucraino. Lo ha reso noto il colosso russo spiegando di usare il punto di ingresso di Sudzha. Oggi il flusso di gas trasportato è in leggero calo rispetto a ieri, ovvero 43,6 milioni di metri cubi contro i 44,5 milioni di metri cubi di ieri. La richiesta di fornire gas attraverso un altro importante punto di ingresso, quello di Sokhranovka, è stata invece respinta dall’Ucraina, ha affermato Gazprom.
h. 09.08 | Zaporizhzhia e Kherson passano a codice telefonico russo
Le aree di Zaporizhzhia e Kherson stanno passando al prefisso telefonico della Russia ‘+7’. Lo riferisce Ria Novosti, citando Oleg Kryuchkov, consigliere del capo della Crimea per la politica dell’informazione. “Le regioni di Zaporizhzhia e Kherson stanno passando al prefisso telefonico russo +7. Secondo le mie informazioni, nuovi operatori di telecomunicazioni stanno gia’ lavorando li'”, ha detto Kryuchkov, aggiungendo che “ilprefisso ucraino ‘+380 diventera’ presto una cosa del passato“.
h. 09.01 | Kiev: quasi 30mila soldati russi morti in guerra
Sono quasi 30mila i soldati delle forze armate russe che hanno perso la vita durante la guerra in Ucraina. Lo sostiene il ministero della Difesa di Kiev parlando di 29.750 soldati russi morti dall’inizio del conflitto, 150 solo nell’ultima giornata. Nel bollettino odierno, il ministero ucraino riferisce inoltre di 1.322 carri armati russi distrutti e 3.246 veicoli corazzati. Sono 623 i sistemi di artiglieria russi neutralizzati dalle forze armate ucraine, prosegue il rapporto, mentre 206 aerei da combattimento e 170 elicotteri sono stati messi fuori uso.
h. 08.55 | Sindaco: a Severodonetsk uccise 1.500 persone
La città orientale ucraina di Severodonetsk, l’unica nella regione di Luganks ancora sotto il controllo di Kiev, è sotto i bombardamenti quasi incessanti delle forze russe, il 60% delle abitazioni è completamente distrutto e fino al 90% degli edifici sono danneggiati. Lo ha riferito il sindaco, Oleksandr Stryuk, citato dalla Bbc. Stryuk ha aggiunto che finora sono state uccise almeno 1.500 persone. Circa 12.000-13.000 persone sono ancora in città.
h. 08.52 | Gas: prezzo in calo in avvio, ad Amsterdam a 83,5 euro
Avvio in calo per il prezzo del gas che si muove sui livelli pre-guerra. Ad Amsterdam si attesta a 83,5 euro al Mwh, in flessione del 2,3%.
h. 08.49 | Notte di paura nella regione di Sumy, intensi bombardamenti
Non è stata una notte tranquilla nella regione di Sumy, situata nel nord-est dell’Ucraina al confine con la Russia. Su Telegram, il governatore Dmitry Zhivitsky ha riferito che nelle scorse ore ci sono stati intensi bombardamenti, mentre da questa mattina la città di Shostka, nel nord della regione, viene bombardata da colpi di mortaio ogni mezz’ora.
h. 08.40 | Ufficio presidenza ucraina: caricati in Canada obici M-777 per noi
“Oggi è un momento molto importante per noi”. Lo scrive su Telegram Andrii Yermak, capo dell’ufficio della presidenza ucraina, pubblicando un video in cui gli obici M-777 destinati a Kiev vengono caricati in Canada. Si tratta di armi a lungo raggio, precise e potenti. “Prima avremo le armi, più forti saranno le nostre forze armate al fronte“, sottolinea Yermak.
h. 08.31 | Attacchi nella regione orientale di Dnipropetrovsk
Attacchi russi nella notte e in mattinata nella regione di Dnipropetrovsk, nell’Ucraina orientale. Lo riferisce il capo dell’Amministrazione militare regionale Valentyn Reznichenko, riportato da Ukrinform. “Ci sono stati diversi attacchi. Gravi distruzioni“, ha dichiarato, spiegando che i soccorritori stanno scavando tra le macerie alla ricerca di feriti o vittime. Anche il sindaco di Novomoskovsk, Sergii Rieznik, ha detto che a Dnipro sono state udite esplosioni: “In mattinata sono state segnalate esplosioni, stiamo aspettando informazioni ufficiali dall’amministrazione militare“.
h. 08.16 | Governatore: “Ieri sette morti nel Lugansk”
Almeno sette persone sono state uccise ieri dai bombardamenti russi nella regione ucraina del Lugansk (est): lo ha reso noto su Telegram il governatore regionale, Sergiy Gaidai, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Quattro delle vittime si registrano nella città di Severodonetsk.
h. 07.55 | Kiev: 241 i bambini uccisi
Sono 241 i bambini uccisi in Ucraina dal giorno dell’invasione russa del Paese, 438 sono rimasti feriti. Lo rende noto l’ufficio del Procuratore generale ucraino, precisando che si tratta di un bilancio provvisorio, dato che sono ancora “in corso i lavori per stabilire le cifre delle vittime nei luoghi in cui le ostilità sono ancora attive, nei territori temporaneamente occupati e in quelli liberati”. Il maggior numero di bambini morti o feriti nella guerra in Ucraina si registra nelle regioni di Donetsk, Kiev, Kharkiv e Chernihiv.
h. 07.39 | A Kharkiv morti almeno 9 civili, tra cui un neonato
È salito ad almeno nove, incluso un bambino di 5 mesi, il numero delle vittime civili provocate dai bombardamenti russi nella città ucraina di Kharkiv (est), mentre i feriti sono almeno 19. Lo hanno reso noto le autorità locali, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. La città à stata di nuovo presa di mira dal fuoco russo la notte scorsa.
h. 07.36 | Crisi grano, Washington respinge appello Putin a revocare sanzioni
Gli Stati Uniti hanno respinto l’appello all’Occidente del presidente russo, Vladimir Putin, affinché revochi le sanzioni economiche imposte a Mosca. Secondo il Cremlino, Putin ha detto al premier Mario Draghi che la Russia libererà le navi che trasportano cereali e fertilizzanti «a condizione che le restrizioni politicamente motivate siano revocate dall’Occidente». La nuova portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ha replicato che «è la Russia che sta attivamente bloccando l’esportazione di cibo dai porti ucraini e sta aumentando la fame nel mondo» e «al momento non si è discusso» della revoca delle sanzioni. La Russia dovrebbe «cessare immediatamente la sua guerra all’Ucraina» che ha avuto un impatto sulla sicurezza alimentare globale, ha aggiunto Jean-Pierre.
h. 07.24 | 007 Intelligence Gb, continua accerchiamento Severodonetsk
Le forze di terra russe continuano il loro tentativo di circondare Severodonetsk e Lyschansk, catturando di recente diversi villaggi a nord-ovest di Popasna. Lo dice l’ultimo bollettino dell’intelligence militare britannica. La Russia sta facendo pressioni sulla sacca di Severodonetsk sebbene l’Ucraina mantenga il controllo di piu’ settori difesi, negando alla Russia il pieno controllo del Donbass. «Il raggruppamento delle Forze del Sud della Russia», continua il rapporto degli 007 di Londra, «probabilmente rimarrà incaricato di occupare il territorio dell’Ucraina meridionale. Negli ultimi giorni, la Russia ha con molta probabilità spostato i carri armati T-62, vecchi di 50 anni, dai depositi profondi nell’area di responsabilità delle Forze del Sud». «I T-62», conclude l’intelligence militare britannica, «saranno quasi sicuramente molto vulnerabili alle armi anticarro e la loro presenza sul campo di battaglia mette in evidenza la carenza di attrezzature moderne e pronte per il combattimento in Russia».
h. 07.22 | Onu, circa 4 mila civili morti da inizio conflitto
Sono almeno 3.998 i civili morti nella guerra in Ucraina, secondo gli ultimi dati delle Nazioni Unite. Il dato è relativo al periodo che va dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio, al 25 maggio. Secondo il bollettino Onu, i civili feriti sono almeno 4.693 feriti. In generale, però, le Nazioni Unite ammettono che i numeri effettivi delle vittime sono molto più elevati. Morti e feriti sono in maggior parte causati da armi esplosive con un’ampia area d’impatto, compresi i bombardamenti di artiglieria pesante e lanciarazzi.
h. 07.05 | Zelensky accusa la Russia di “genocidio” nel Donbass
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha accusato la Russia di aver compiuto un «genocidio» nel Donbass, regione contesa nell’est del Paese. «L’attuale offensiva degli occupanti nel Donbass potrebbe rendere la regione disabitata», ha detto Zelensky in un discorso diffuso nelle scorse ore, nel quale ha accusato le forze russe di voler «ridurre in cenere» diverse città della regione. La Russia pratica «la deportazione» e «le uccisione di massa di civili» nel Donbass, ha proseguito il leader ucraino, secondo cui «tutto ciò è un’evidente politica di genocidio portata avanti dalla Russia».
h. 07.04 | Timmermans: “Basta mettere soldi nelle tasche di Putin”
«Non c’è modo in cui possa ricattarci col suo gas. Se taglia le forniture farà molto più male a sé stesso che a chiunque altro». Lo afferma in una intervista a La Stampa il vice presidente della Commissione europea Frans Timmermans. «L’embargo energetico per la Russia lo abbiamo proposto nel nostro pacchetto sanzioni. C’è solo un paese che ancora non è d’accordo, l’Ungheria. Il consiglio europeo della prossima settimana sarà importante. Al punto in cui siamo non so dire come andrà a finire, ma spero si possa trovare un’intesa», ha affermato Timmermans. Anche se, aggiunge «non ci sono scorciatoie. Un embargo petrolifero aiuta, tuttavia non è un colpo risolutivo. Noi dobbiamo evitare di versare soldi nelle tasche di Putin che si finanzia solo con la vendita di combustibili fossili. Questo deve essere l’obiettivo». Per il responsabile dello European green deal, «la via per abbassare i prezzi di luce e riscaldamento è aumentare l’energia dalle fonti rinnovabili, che sono molto meno care dei combustibili fossili. E la prima cosa che possiamo fare è ridurre i consumi, come indica il piano europeo RepowerEu». «I piccoli passi individuali fatti da 450 milioni di individui – ha spiegato – possono significare molto. Se tutti riducessero la temperatura a casa di un grado si avrebbe una diminuzione di 10 miliardi di metri cubi nella domanda di gas russo. Se raddoppiassimo lo sforzo per rifare le case, avremmo altri 20 miliardi di risparmi. Sarebbero 30 miliardi su 150 del flusso attuale proveniente dalla Federazione. Tutti soldi che non andrebbero nelle mani di Putin, che ne ha davvero bisogno, bensì nelle tasche dei cittadini e delle imprese europee».
h. 6.01 | La Germania lavora per l’indipendenza dal gas russo
La Germania sta lavorando «a tutto tondo» per porre fine alla sua dipendenza dalle importazioni di gas russe. Lo ha detto il Cancelliere del paese, aggiungendo che «non c’era dubbio» che sia Berlino che l’UE avrebbero posto fine alla loro dipendenza dalle importazioni di energia da Mosca. La notizia viene riportata dalla Cnn.
h. 05.02 | Bombardamenti a Kharkiv: 9 morti, compreso un bambino
Nove persone, tra cui un bambino di cinque mesi, sono state uccise nella notte a Kharkiv in mezzo a “densi bombardamenti” su aree residenziali vicino al centro della città. Lo afferma Oleh Synyehubov, capo dell’amministrazione militare della regione di Kharkiv.
h. 03.01 | Sirene antiaeree in diverse città
Suonano nella notte le sirene antiaeree nelle zone Mykolaiv, Zaporizhzhia, Donetsk, Poltava, Dnipro, Kirovohrad, Zhytomyr, Cherkasy e Kiev.
h. 01.35 | Ucraina: “Biden si prepara a inviare armi più potenti”
L’amministrazione Biden si sta preparando a inviare all’Ucraina armi più potenti nell’ambito di un nuovo pacchetto la prossima settimana. Lo riferiscono fonti dell’amministrazione alla Cnn. Si tratterebbe in particolare di sistemi di missili a lungo raggio, Multiple Launch Rocket System o MLRS, che da tempo sta chiedendo Volodymyr Zelensky. Le armi, prodotte negli Stati Uniti, possono sparare una raffica di razzi per centinaia di chilometri, molto più lontano di qualsiasi altro sistema già presente in Ucraina, e secondo Kiev potrebbe essere il punto di svolta nella sua guerra contro la Russia.
h. 01.11 | Zelensky: pressione su Russia è questione di salvare vite umane
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha criticato le divisioni all’interno dell’Unione europea riguardo le ulteriori sanzioni contro la Russia. «Per quante settimane ancora l’Unione europea cercherà di concordare un sesto pacchetto?», ha detto nel consueto discorso notturno. «Naturalmente sono grato agli alleati che stanno sostenendo nuove sanzioni. Ma da dove prendono il potere le persone che bloccano questo sesto pacchetto? Perché possono detenere un tale potere?». «La pressione sulla Russia è letteralmente una questione di salvare vite. E ogni giorno di procrastinazione, debolezza, varie controversie o di proposte per ‘pacificare’ l’aggressore a spese della vittima significa semplicemente che più ucraini vengono uccisi», ha affermato.
h. 00.30 | Zelensky: la Russia sta compiendo un genocidio nel Donbass
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di compiere un «genocidio» nel Donbass. La Russia sta praticando la «deportazione» e «l’uccisione di massa di civili» nel Donbass, ha detto Zelensky nel suo discorso video quotidiano precisando che «tutto questo (…) è un’evidente politica di genocidio portata avanti dalla Russia».
h. 00.01 | Lavrov: da richieste armi Kiev escalation inaccettabile
Fornire all’Ucraina armi che hanno il potenziale per raggiungere il territorio della Russia comporterà un’escalation inaccettabile. Lo ha dichiarato a Rt Arabic il ministr degli Esteri russo, Serghei Lavrov.