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25 Agosto 2024 02:24
25 Agosto 2024 02:24

Guerra Russia-Ucraina . Kiev blocca il gasdotto verso l’Europa. Draghi a Biden: “Putin non ci ha divisi”. Per l’ Intelligence Usa: “Sarà guerra lunga, Mosca vuole l’escalation”.

La guerra si trova in una situazione di “stallo dinamico”: gli Ucraini hanno praticamente riconquistato la zona di Kharkhiv, e sono addirittura a trenta chilometri dal confine russo, e una decina di villaggi nel Donbas. Anche Mariupol non si è ancora arresa. La Camera americana ha dato via libera a un pacchetto di altri 40 miliardi di aiuti. 

Il presidente USA Joe Biden ed il premier Mario Draghi si sono incontrati ieri sera nello Studio Ovale. La cosa probabilmente più importante emersa è che America e Italia sono di nuovo unite come mai era stato, negli anni dei governi populisti. «Putin pensava di dividerci con la guerra ma ha fallito», ha detto Draghi. Che poi ha chiesto di fare ogni sforzo comune per «fermare i massacro». È con questo auspicio, per ora lontano dal concretizzarsi, che si apre il giorno di guerra in Ucraina numero 77. Gli attacchi russi continuano soprattutto nell’Est e Sud del Paese. 

La guerra si trova in una situazione di “stallo dinamico”: gli Ucraini hanno praticamente riconquistato la zona di Kharkhiv, e sono addirittura a trenta chilometri dal confine russo, e una decina di villaggi nel Donbas. I russi hanno preso Popasna ma si combatte aspramente nell’area, diventata il cuore della guerra. Anche Mariupol non si è ancora arresa. La Camera americana ha dato via libera a un pacchetto di altri 40 miliardi di aiuti. 

notizie in aggiornamento

La cronaca della giornata |

h. 23.06 | Ucraina gioca amichevole per prima volta da inizio guerra

La Nazionale Ucraina, che non era mai entrata in campo dall’inizio del conflitto sul proprio territorio alla fine di febbraio, ha battuto 2-1 il Borussia Mönchengladbach in una partita di beneficenza organizzata nella città del Reno a beneficio delle vittime della guerra. Le migliaia di spettatori presenti hanno sventolato le bandiere ucraine e si sono uniti ai giocatori nel trasmettere un messaggio di sostegno al Paese attaccato dalla Russia il 24 febbraio. «Questa partita è molto importante, per la nostra squadra e per il nostro Paese – ha detto l’ex nazionale ucraino Andreiy Voronin, commentando la partita per l’emittente tedesca ProSiebensentiamo di non essere soli, il mondo intero è dietro di noi».

h. 22.40 | Gas: Berlino, valutiamo misure dopo contro-sanzioni Mosca

Le valutazioni sull’annuncio di sanzioni contro parti dell’impresa Gazprom Germania sono in corso. Non abbiamo ancora i dettagli”. È quello che dice una portavoce del ministero dell’Economia tedesco, in una nota diramata dal dicastero di Robert Habeck, dopo l’annuncio di Mosca sulle controsanzioni su una trentina di società, che non potranno più fare affari con i colossi russi del gas. “Già il 3 maggio la Russia aveva annunciato un decreto con delle contro-sanzioni ed elementi più concreti a riguardo nel giro di 10 giorni a partire da allora“, continua la nota. “Il governo e l’agenzia federale delle Reti, in qualità di fiduciarie di Gazprom Germania, sono pronti a prendere le misure necessarie e a prepararsi ai diversi scenari”, assicura il ministero. “L’unità di crisi addetta al gas monitora la situazione attuale in modo molto preciso. Al momento gli approvvigionamenti sono garantiti e vengono costantemente verificati” conclude la nota.

h. 22.15 | Telefonata Scholz-Zelensky, Berlino promette altro sostegno

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha avuto un colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per uno scambio su “altre possibilità molto concrete e pratiche di sostegno da parte della Germania all’Ucraina e hanno concordato di restare un contatto“. Lo riferisce in una nota diramata in serata il portavoce di Scholz, Steffen Hebestreit. Il Bundeskanzler ha ribadito al telefono che la Russia debba chiudere la guerra e ritirare le truppe rispettando l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina.

h. 22.03 | Mosca sanziona 31 società, la maggior parte controllate da Gazprom Germania

La Russia sanziona 31 società dell’Ue, degli Stati Uniti e di Singapore come ritorsione alle sanzioni che hanno colpita la stessa Russia in seguito all’invasione russa dell’Ucraina. La maggior parte delle società sanzionate sono controllate di Gazprom Germania, la filiale tedesca del colosso energetico russo che è stata posta sotto controllo da Berlino. E’ quanto riferisce l’agenzia di stampa russa ‘Ria Novosti‘ che cita un decreto pubblicato dal governo russo. Le sanzioni riguardano anche Europol Gaz Sa, la società proprietaria della parte polacca del gasdotto Yamal. Le società sanzionate, in particolare, non potranno effettuare transazioni con società russe o con cittadini russi e non potranno entrare nei porti russi.

h. 21.55 | Draghi a leader Congresso: lavoriamo insieme per superare conseguenze guerra su economia

Mentre «siamo a fianco» dell’Ucraina nel fronteggiare l’invasione russa, «dobbiamo lavorare insieme per superare le conseguenze della guerra sull’economia globale». È un passaggio del discorso del premier Mario Draghi nel suo incontro con i leader dei gruppi politici del Congresso Usa. 

h. 21:44 | Guterres: “Nessuna possibilità immediata di accordo pace”

E’ chiaro per noi che, al momento attuale, non ci sono possibilità immediate di un accordo di pace o possibilità immediate di un cessate il fuoco globale“. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, rispondendo a una domanda sulla guerra in Ucraina durante la visita al presidente austriaco Alexander Van Der Bellen.

h. 21.30 | Zelensky: la guerrà finirà quando riprenderemo i nostri territori

La guerra con la Russia finirà quando l’Ucraina riconquisterà i suoi territori. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo incontro online con gli studenti delle università francesi, riferisce Ukrinform. «La guerra finirà per il popolo ucraino solo quando riavremo ciò che è nostro. È vero. Lo dico apertamente: non ci serve altro. Vogliamo che la pace torni nel nostro paese, nella nostra terra», ha detto Zelensky, aggiungendo che gli ucraini vogliono riprendersi la loro terra, le persone, ma secondo la loro volontà, così come la libertà e il diritto di scelta.

h. 21:27 | Draghi: L’invasione russa dell’Ucraina sfida i valori della democrazia

L’invasione russa dell’Ucraina pone una sfida importante ai valori al cuore della democrazia. Non sono in gioco solo l’integrità territoriale dell’Ucraina, la sua sovranità, la sua indipendenza. Questo è un attacco al sistema basato sulle regole internazionali che abbiamo costruito dopo la seconda guerra mondiale”: lo ha detto il premier Mario Draghi nell’incontro a Capitol Hill con la speaker della Camera Nancy Pelosi.

h. 21:20 | Media, potenti esplosioni a Mykolaiv

Potenti esplosioni sono state segnalate stasera a Mykolaiv. Lo riporta Ukraina 24.

h. 20:45 | Zelensky, telefonata con Scholz su armi e sanzioni

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelenskiy, ha avuto un colloquio telefonico con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz. Lo riporta il Guardian citando lo stesso Zelensky. Nel colloquio, ha riferito il presidente ucraino, sono stati discussi l’invio di di aiuti difensivi, la cooperazione nel settore energetico e nuove sanzioni contro la Russia.

h. 20:33 Ucraina, regione di Poltava è sotto attacco missilistico russo

Le truppe russe hanno lanciato un attacco missilistico sulla regione di Poltava nell’Ucraina centrale. Lo ha annunciato su Telegram – scrive UkrinformDmytro Lunin, capo dell’amministrazione militare regionale di Poltava. “Un attacco missilistico da parte di un aereo nemico nella regione di Poltava. Stiamo scoprendo i dettagli della distruzione e delle vittime“, ha scritto Lunin. Ad aprile, nove missili russi avevano distrutto la raffineria di petrolio di Kremenchuk nella regione di Poltava.

h. 20:32 | Governatore di Belgorod: “Un morto e 3 feriti nell’attacco ucraino

Un attacco ucraino contro un villaggio vicino al confine nella regione russa di Belgorod ha causato un morto e tre feriti. Lo ha riferito il governatore di Belgorod, Vyacheslav Gladkov.Gli ucraini hanno aperto il fuoco nel villaggio di Solokhi, distretto di Belgorodsky“, ha precisato. Un edificio residenziale è stato parzialmente distrutto. Gladkov ha sottolineato che il villaggio non è in fiamme, ma che solo un edificio è stato colpito, dopo che sui social erano circolate immagini di una colonna di fumo.

h. 20:30 | Ucraina, blitz per liberare Azovstal causerebbe molte perdite

Visto l’isolamento dell’acciaieria Azovstal di Mariupol, che si trova a circa 150-200 km dalle linee ucraine, e la massiccia presenza di forze russe nell’area, un’eventuale operazione militare per cercare di liberare i combattenti asserragliati al suo interno sarebbe molto complessa e comporterebbe “perdite significative” per l’esercito di Kiev. Lo ha detto il numero due dello Stato maggiore di Kiev, Oleksiy Hromov, citato da Interfax Ukraine. L’ipotesi di un’azione militare è stata evocata oggi dal responsabile dell’intelligence del reggimento Azov, Ilya Samoilenko.

h. 20:15 | Vicepremier ucraina: “Sbloccare Azovstal militarmente è impossibile, proposto scambio ai russi”

La situazione ad Azovstal è molto difficile. Sbloccare la situazione militarmente è impossibile“. Ad affermarlo su Telegram è la vicepremier dell’Ucraina Iryna Vereshchuk sottolineando che i militari ucraini nell’acciaieria di Mariupol “non vogliono arrendersi e questo merita rispetto“. I russi, sottolinea, “non vogliono accettare la procedura di uscita dei militari e non ne siamo sorpresi. Il governo cerca ogni modo possibile per poter trovare la soluzione. Ad ora abbiamo proposto lo scambio: noi portiamo via tutti i feriti e liberiamo i prigionieri russi stando alle ordinarie regole di scambio. Sono in corso i negoziati”, aggiunge.

h. 20:11 Mosca: bombardamento ucraino su territorio russo, un ferito

Una persona è rimasta ferita in un bombardamento compiuto dalle forze ucraine su un villaggio russo nella regione di Belgorod, non lontano dalla frontiera. Lo riferisce la Tass citando il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov il quale ha precisato che ad essere colpito è stato l’insediamento di Solokhi.

h. 19:58 | Vernice rossa sulla sede dell’ambasciata polacca a Mosca

Individui non identificati hanno macchiato oggi con vernice rossa l’insegna dell’ambasciata polacca a Mosca. Lo riferisce la Tass. I dipendenti della sede diplomatica della Polonia stanno attualmente effettuando le pulizie dei locali, non rimuovendo completamente la vernice e si sono rifiutati di commentare l’incidente.

h. 19:45 | Zelensky, guerra finirà quando Ucraina riavrà tutto indietro

Il presidente Volodymyr Zelensky ha affermato che la guerra con la Russia finirà quando l’Ucraina riguadagnerà i suoi territori, popolo, pace, libertà e scelta. Parlato ad un incontro online con gli studenti delle università francesi – riferisce Ukrinform -, Zelensky ha precisato che “la guerra per il popolo ucraino finirà solo quando avremo indietro ciò che è nostro. È vero. Lo dico apertamente: non abbiamo bisogno di nient’altro… Vogliamo riportare la pace nel nostro Paese, nella nostra terra“. Zelensky ha poi sottolineato l’importanza della presenza della Russia al tavolo delle trattative.

h. 19:41 | Unione nazionale giornalisti ucraini: “23 colleghi morti dall’inizio della guerra

La guerra in Ucraina ha già ucciso 23 operatori dei media. Lo rende noto il presidente dell’Unione nazionale dei giornalisti ucraini (NUJU), Sergiy Tomilenko. Tomilenko riferisce che “i russi fanno prigionieri i giornalisti ucraini quando li intercettano. Questo è stato il caso di Oleg Baturin, che è stato tenuto prigioniero per otto giorni senza alcun contatto con la sua famiglia e senza accesso alle sue medicine. Le loro case vengono perquisite e i loro computer portatili e telefoni vengono confiscati. Quando gli occupanti non hanno trovato il giornalista Konstantin Ryzhenkonel nel suo appartamento, hanno arrestato suo fratello minore. La maggior parte dei giornalisti non vive nelle proprie case: si nascondono nelle case dei loro conoscenti. Ci sono centinaia di giornalisti ucraini nei territori occupati. Il maggior numero di operatori dei media uccisi a colpi di arma da fuoco si è verificato alla periferia di Kiev, vicino a Bucha e Irpen“.

h. 19:37 | Austin: “Usa non credono che Putin voglia affrontare la Nato a livello militare”

Gli Stati Uniti non ritengono che Vladimir Putin voglia affrontare la Nato a livello militare, ha affermato il segretario della Difesa Usa, Llyod Austin, in una audizione al Congresso. “Per quanto riguarda i calcoli di Putin, la mia opinione è che la Russia non voglia affrontare la Nato”, ha spiegato, precisando che “Putin non vuole davvero combattere” con gli 1,9 milioni di militari della Nato.

h. 19:25 | Ex ambasciatore cinese: “La Russia non ricostruirà più il suo vecchio impero

Un ex ambasciatore cinese a Kiev, Gao Yusheng, ha dichiarato che “la Russia ha completamente perso l’Ucraina“, aggiungendo che “la sconfitta della Russia non le lascerà alcuna speranza di ricostruire il suo vecchio impero“. Le frasi di Gao durante un seminario sono state riprese dal sito cinese Phoenix News, e prontamente cancellate secondo il Guardian. “Putin è la maggior minaccia alla pace, la sicurezza e la stabilità in Eurasia, ma l’ex Unione Sovietica, con l’eccezione della Bielorussia, ha rifiutato di sostenere la Russia e questa sconfitta la lascerà senza speranze di ricostruire il suo vecchio impero“.

h. 19:06 | Dopo la Svezia, Johnson firma patto militare anche con la Finlandia

Boris Johnson a Helsinki firma il secondo patto militare in poche ore che impegna il Regno Unito, dopo la Svezia, ad accordi di mutua difesa su richiesta anche della Finlandia. L’accordo con la Finlandia, identico a quello sottoscritto in precedenza con la premier svedese Magdalena Andersson, è stato formalizzato con il presidente Sauli Niinisto. Sarà valido a prescindere dall’ingresso delle due nazioni nella Nato.

h. 18:51 | Attacco con la vernice rossa, Mosca chiede le scuse della Polonia

L’ambasciatore polacco a Mosca Krzysztof Krajewski è stato convocato al ministero degli Esteri russo dove è stato informato che la Russia si aspetta scuse ufficiali dalle autorità polacche in relazione all’attacco all’ambasciatore russo a Varsavia Sergey Andreyev. Lo scrive la Tass. Lo scorso 9 maggio barattoli di vernice rossa sono stati lanciati contro Andreyev, durante un cerimonia al cimitero russo di Varsavia in occasione della Giornata della Vittoria. Il diplomatico stava deponendo fiori al cimitero dei soldati sovietici nella capitale, quando è  arrivato un gruppo di manifestanti che prima gli ha strappato i fiori dalle mani e poi lo ha imbrattato con la vernice rossa.

h. 18:34 | Attacco hacker russi a siti Senato e Difesa

Un attacco informatico a diversi siti italiani, compresi Senato e Difesa, è in corso da parte di hacker russi. L’attacco, rivendicato dal collettivo filo russo ‘Killnet‘, secondo quanto si apprende non avrebbe al momento compromesso le infrastrutture ma starebbe rendendo complicato l’accesso ai diversi siti.

h. 18:10 | Jill Biden a Putin: “Metta fine a questa guerra brutale”

Non puoi andare in una zona di guerra e non tornare cambiata. Devi vedere la sofferenza con i tuoi occhi perchè tu possa sentirla con il cuore“. Comincia così l’intervento scritto per la Cnn da Jill Biden, moglie del presidente Usa che ha rivolto un appello diretto al presidente russo: “Mister Putin, per favore, metta fine a questa guerra senza senso e brutale. Le perenni lacrime negli occhi delle madri, il loro afferrare le mani dei figli e toccare loro i capelli come se non potessero sopportare di perdere la connessione fisica“. “Una giovane madre che avevo incontrato a Uzhorod” continua la First Lady, “mi disse che quando lei e la sua famiglia si erano avventurate in cerca di cibo, i soldati russi avevano sparato alla gente in fila per il pane“. “Olena Zelenska (moglie del presidente ucraino ndr) mi ha detto ‘voglio tornare a casa al piu’ presto e farlo tenendo per mano i miei figli’. Khalil Gibran una volta scrisse ‘quanto piu’ a fondo vi scava il dolore, tanta più gioia potete contenere’. La mia speranza che questo sia vero per le madri che ho incontrato. Ma questo potrà succedere solo quando questa guerra finirà“.

h. 17:46 | Ukrinform: densa colonna di fumo da Azovstal

Un video pubblicato da Ukrinform mostra una colonna di denso fumo nero levarsi dall’acciaieria Azovstal. Sempre Ukrinform, citando il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andryushchenko, aveva parlato di un attacco non solo dal cielo e con l’artiglieria ma anche con i carri armati russi all’acciaieria e di un incendio divampato nel sito.

h. 17:38 | Incontro ministro Ryabkov-ambasciatore Sullivan: “Canali aperti

Il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov ha incontrato a Mosca l’ambasciatore americano, John Sullivan. “Gli Stati Uniti rimangono impegnati a mantenere canali aperti di comunicazione con il governo russo, sia per far avanzare gli interessi degli Stati Uniti che per ridurre il rischio di errori di calcolo fra i nostri due Paesi”, ha reso noto l’ambasciata americana. Anche il ministero degli Esteri russo ha dato notizia dell’incontro, ma senza aggiungere dettagli del colloquio.

h. 17:15 | Studio ucraino: “Fino a un trilione di dollari per ricostruire il paese

Per ricostruire l’Ucraina dopo il conflitto “ci vorranno da 600 miliardi a 1 trilione di dollari”. E’ il risultato di uno studio fatto dal Comitato per l’organizzazione dell’autonomia locale, dello sviluppo regionale e dello sviluppo urbano di Kiev e pubblicato sul sito del parlamento ucraino. Lo riporta Ukrinform. Il Comitato ha precisato che più di 1.500 strutture educative, più di 350 strutture mediche, circa 2.500 chilometri di strade e quasi 300 ponti sono stati distrutti o danneggiati finora.

h. 16:38 | Johnson: “Mai più normalizzate le relazioni con Putin

Il primo ministro britannico Boris Johnson e la sua omologa svedese Magdalena Andersson hanno affermato che “le relazioni con Vladimir Putin non potranno mai essere normalizzate” dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Lo riferisce la Bbc citando il portavoce del premier.

h. 16:32 | Stampa russa: “Putin pronto a una guerra lunga”

La stampa russa conferma la linea dell’intelligence americana: il presidente russo Vladimir Putin non si ritirerà dall’Ucraina, ed è pronto a un “lungo combattimento“. A scriverlo è il quotidiano Moskovsky Komsomolets, citato dalla Bbc. “Non si ritirerà. E’ preparato per un lungo e prolungato combattimento, non gli interessa quanto durerà“.

h. 16:23 | Scholz: “L’Ucraina lotterà cento anni con le conseguenze della guerra

L’Ucraina dovrà lottare per cento anni” contro le conseguenze della guerra in corso: lo prevede il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ha fatto un parallelo con le conseguenze della Seconda Guerra mondiale nel suo Paese. “Chi vive in Germania sa che ancora oggi sono ritrovate bombe cadute durante la Seconda Guerra mondiale e che anche gli allarmi bomba ci sono ancora. L’Ucraina dovrà dunque prepararsi fin d’ora a lottare per cento anni contro le conseguenze di questa guerra“.

h. 16:11 | A processo il primo soldato russo: sparò a un civile disarmato in bici

Primo soldato russo a processo per crimini di guerra. L’ufficio del procuratore generale ucraino processerà Vadim Shishimarin, 21 anni, sergente dell’unità 32010-quarta divisione Panzer Kantemirov della regione di Mosca. L’episodio risale al 28 febbraio scorso: il soldato ha ucciso un civile disarmato che stava andando in bicicletta nel villaggio di Chupakhivka, nella regione nordorientale di Sumy. Lo ha reso noto su Facebook il procuratore generale Irina Venediktova, citata da Espreso Tv, che ha anche postato la foto del giovanissimo soldato.

h. 15:51 | Johnson: più sostegno a Svezia e Finlandia in caso di attacco

Boris Johnson, ha promesso che la Gran Bretagna aiuterà le forze armate di Svezia e Finlandia in caso di crisi. In una conferenza stampa congiunta a Stoccolma con la premier svedese Magdalena Andersson,  il primo ministro britannico ha annunciato di aver concordato coi due paesi intese “per aumentare la sicurezza dell’Europa“. La disponibilità all’invio di truppe non è stata citata in modo esplicito. Stoccolma e Helsinki nei prossimi giorni dovrebbero sciogliere la riserva sulla richiesta di adesione alla Nato e hanno chiesto garanzie di sicurezza in caso di aggressione russa durante la procedura di ratifica della candidatura, che può durare mesi.

h. 15:49 | Repubbliche Donetsk e Lugansk bloccano Facebook e Instagram

Le auto proclamate repubbliche russe di Donetsk e Lugansk hanno annunciato di aver bloccato l’accesso a Facebook e Instagram allineandosi alle politiche di Mosca rispetto ai due social network di proprietà della compagnia americana Meta. Lo riporta il Guardian.

h. 15.20 | La Guardia di Frontiera ucraina: ripreso il controllo di 1200 chilometri di confine russo. “Ma il pericolo resta

Il servizio della Guardia di Frontiera ucraino ha ripreso il controllo di 1.200 chilometri di confine nelle regioni di Kiev, Sumy e Chernihiv: Per due terzi si tratta di confine russo“. Lo ha affermato il direttore del Dipartimento per la protezione delle frontiere di Stato, Leonid Baran in una conferenza stampa, come riporta su Telegram il Ministero degli Interni, sottolineando tuttavia che “il pericolo resta, quindi le classiche misure di protezione delle frontiere non bastano. Attualmente sono in corso misure per ispezionare in dettaglio l’area e per creare posti di controllo aggiuntivi”.

h. 15.06 | A Roma processo per una madre che sottrae il figlio al padre e lo porta in Ucraina

La Procura di Roma ha citato a giudizio Tetiana Shevchenko, la madre del bambino di 9 anni di cui il padre, Giovanni Arcangeli, ingegnere romano, ha perso le tracce in Ucraina il 23 febbraio scorso. Il procedimento nasce da una prima denuncia presentata dall’uomo nel 2016. Nei confronti della donna le accuse sono di sottrazione e trattenimento di minore all’estero. Il processo, su cui grava però il decreto di irreperibilità dell’imputata, è stato fissato al prossimo 27 giugno. In quella data il tribunale monocratico potrebbe, quindi, sospendere il procedimento in attesa che venga rintracciata la donna. 

h. 14.47 | Kissinger, Mosca rischia di perdere status di grande potenza, “Usa dovrebbero dividere Cina e Russia come feci io

La Russia continuerà a combattere in Ucraina finchè il conflitto consumerà così tante sue risorse e capacità militari che il Paese rischierà di perdere il suo status di grande potenza. Lo ha detto Henry Kissinger durante un evento sponsorizzato dal Financial Times, come riporta Newsweek. L’ex segretario di stato Usa ha ammesso però di non saper prevedere se Mosca potrebbe ricorrere all’arma nucleare: “ora viviamo in un’era totalmente diversa” rispetto a quella della Guerra Fredda, ha spiegato. Kissinger ha raccontato anche di come riuscì a dividere Mosca da Pechino, trattando i due nemici diversamente e ha sostenuto che ora, sullo sfondo delle ostilità in Ucraina, Washington dovrebbe cercare di fare nuovamente la stessa cosa. L’ex capo della diplomazia Usa ha messo in guardia dal prendere una “posizione antagonistica” sia contro la Russia che la Cina, cosa che potrebbe portare i due Paesi a diventare ancora più vicini. “Dopo la guerra in Ucraina, la Russia dovrà riesaminare la sua relazione verso l’Europa come minimo e la sua generale attitudine verso la Nato“, ha osservato. 

Uno storico incontro fra l’ex segretario di Stato Henry Kissinger e Mao Tse Tung leader della Repubblica Popolare Cinese

h. 14.10 | Giornalista a Mariupol: “Spari sulla nostra auto durante evacuazione” 

Viaggiavamo in una colonna di auto che evacuavano civili da Mariupol, quando arrivati a un posto di blocco russo, un militare ha aperto il fuoco contro di noi, colpendo al volto una bambina di 11 anni seduta nei sedili posteriori“. Lo racconta Katya Erskaya, giornalista e videoproducer di 31 anni, originaria di Odessa, ma residente a Mariupol, scelta perché “prima della guerra era una città molto accogliente e vivibile“. Il 24 febbraio Katya, che da inviata ha raccontato il conflitto in Donbass, era pronta al peggio: “Sapevo benissimo che sarebbe iniziata la guerra e che sarebbe arrivata presto a Mariupol, dove già si sentivano spari sulla costa orientale. Io avevo preparato la valigia, tenevo i documenti a portata di mano, avevo scritto il testamento e dato indicazioni ai miei amici. Ero pronta insomma, mi aspettavo che la guerra sarebbe iniziata, ma non mi aspettavo questo livello di atrocità e distruzione“. Dopo pochi giorni in cui in città “non succedeva nulla di particolare, si sentivano solo spari da lontano, man mano hanno iniziato a esserci combattimenti in strada e a scarseggiare luce, gas, acqua e soprattutto la connessione, quindi nessuno poteva chiedere aiuto in caso di bisogno“. E così Katya ha deciso di offrirsi come volontaria al centro municipale. “Portavamo alle persone cibo e beni di prima necessità”, racconta. Da volontaria era stata anche al teatro d’arte drammatica, trasformato in rifugio per civili e bombardato il 16 marzo, lo stesso giorno in cui la giornalista-volontaria è riuscita ad evacuare dalla città, sfruttando il secondo corridoio verde aperto. La sua auto stava uscendo da Mariupol, quando tra le tante persone che scappavano a piedi, ha notato un gruppo di quattro donne: nonna, mamma e due bambine. “Quello che mi ha colpita è che avevano con loro due gatti nei trasportini, una piccola tartaruga in un contenitore e due criceti. Una famiglia che invece di portarsi dietro le valigie con i vestiti, scappa con gli animali, è composta per forza da persone buone e coscienziose. Così abbiamo deciso di accoglierle e dare loro un passaggio“, spiega Erskaya

h. 13.45 | Autorità di Kherson chiedono annessione alla Russia. Il Cremlino: decidano i cittadini da soli

Le autorità della regione di Kherson si rivolgeranno al presidente russo, Vladimir Putin, con la richiesta di annettere la regione alla Russia. Lo ha reso noto Kirill Stremousov, vice capo dell’amministrazione militare-civile regionale, secondo quanto riporta Ria Novosti.”La città di Kherson è la Russia, sul territorio della regione non verrà creata alcuna Khnr (Repubblica Popolare di Kherson, ndr), non ci saranno referendum” e “pregheremo Putin di annettere a tutti gli effetti la regione alla Federazione Russa“, ha affermato Stremousov

Il Cremlino risponde: “I residenti della regione di Kherson devono decidere da soli” se richiedere o meno l’adesione della regione alla Russia, inoltre, tale possibilità dovrebbe avere una chiara giustificazione legale “assolutamente chiara come con la Crimea“. Lo ha detto il portavoce Dmitri Peskov.

Intanto, le autorità di Kherson stanno negoziando l’apertura di una banca russa: “Dobbiamo passare completamente al rublo. Nelle prossime settimane potrebbe essere aperta una banca nella regione di Kherson“. Lo ha ribadito Stremuosov

h. 13.12 | Putin: nessuna legge marziale in Russia durante la guerra in Ucraina

Il presidente russo Vladimir Putin non intende dichiarare la legge marziale in Russia durante l’operazione speciale in Ucraina. Lo rende noto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass

h.12.52 | Lavrov: “Dopo operazione militare in Ucraina non ci sarà un mondo dominato dagli Usa

 “Ci auguriamo e ci aspettiamo che il completamento della nostra operazione militare, dopo aver raggiunto tutti gli obiettivi fissati nel suo quadro, aiuterà a fermare i tentativi dell’Occidente di minare il diritto internazionale, ignorare e violare gravemente i principi della Carta delle Nazioni Unite, compreso il principio dell’uguaglianza sovrana degli Stati e costringerà l’Occidente a smettere di promuovere la cosiddetta pace unipolare sotto il dominio degli Stati Uniti e dei suoi alleati“. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Mosca, Sergei Lavrov, in una conferenza stampa a seguito dei colloqui con il ministro degli Esteri dell’Oman Badr Bin Hamad Al-Busaidi. Lo riporta la Tass.

h. 12.40 | Filorussi; non ci sono più civili in Azovstal

Non ci sono più civili nel territorio dell’acciaieria Azovstal a Mariupol, ha detto il capo dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Denis Pushilin, parlando al canale televisivo Ropssiya-1. «Secondo le nostre informazioni, è confermato che non ci sono più civili lì. Di conseguenza, le unita’ ora hanno le mani libere» ha dichiarato Pushilin.

h. 12.38 | Ucraina, Lavrov all’Onu: “Ignorato il mancato rispetto degli accordi di Minsk, occasione persa per una soluzione” 

“Il Segretariato delle Nazioni Unite ha perso l’occasione di raggiungere una soluzione politica della crisi ucraina, ignorando il mancato rispetto degli accordi di Minsk da parte di Kiev“. Lo ha detto  il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, secondo quanto riporta l’Interfax. “Parlando di un ruolo più ampio di quello strettamente umanitario che le Nazioni Unite avrebbero potuto svolgere, con mio profondo rammarico, il Segretariato delle Nazioni Unite, compreso il segretario generale, hanno perso l’occasione di raggiungere una soluzione politica a causa dell’assoluta mancanza di reazione allo sfacciato sabotaggio della risoluzione 2022 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che ha approvato gli accordi di Minsk, da parte del regime di Kiev per i lunghi sette anni“, ha detto Lavrov in una conferenza stampa al termine dei colloqui con il ministro degli Esteri dell’Oman Sayyid Badr al-Busaidi.

h. 12.29 |  Informativa di Draghi in Parlamento giovedì 19 maggio

Il presidente del Consiglio Mario Draghi riferirà in Parlamento sulla crisi in Ucraina giovedì 19 maggio. Il premier, viene spiegato in base alle interlocuzioni in corso, svolgerà una informativa urgente alle 9 in Senato e, a seguire, alle 11,30 alla Camera. Trattandosi di una informativa e non di comunicazioni, al termine dell’intervento del premier non è previsto il voto sulle risoluzioni.

h. 12.14 | Mosca denuncia Kiev: nega cooperazione per sbloccare le navi cariche di cereali

L’Ucraina rifiuta la cooperazione che faciliterebbe la partenza delle navi cariche di grano e cereali attualmente bloccate nei porti. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov citato dall’agenzia di stampa russa Interfax. E ha aggiunto che l’Ucraina ha piazzato delle mine nei porti dove si trovano le navi cariche di grano, impedendo di salpare. .

Lavrov ha affermato che non è colpa della Russia il blocco dell’esportazione di cibo dall’Ucraina e ha invece incolpato Kiev e l’Occidente per il problema della sicurezza alimentare. “Le nostre azioni non hanno in alcun modo influenzato e non possono influenzare i problemi” di sucrezza alimentare “che sono stati creati esclusivamente da divieti, sanzioni illegali imposte dai Paesi occidentali”, ha detto in conferenza stampa con il ministro degli Esteri dell’Oman, Badr Bin Hamad Al Busaidi. Le autorità di Kiev, ha aggiunto, non lasciano partire decine di navi con prodotti alimentari dai loro porti.

h. 12.10 | Lavrov: “Venderemo ad altri il gas e l’Occidente pagherà di più

«La Russia ha a chi vendere le sue risorse energetiche e l’Occidente pagherà molto di più per il suo approvvigionamento», afferma il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov dall’Oman dove è in visita. E «la Russia non vuole affatto una guerra in Europa; è l’Occidente a dichiarare costantemente e con insistenza che la Russia deve essere sconfitta».

h. 12.08 |  Prodi: “La Nato è l’ossessione di Putin. SI risolve con accordo Usa-Cina”

«La Nato è sempre stata l’ossessione di Putin, accompagnata da un ritorno emozionale non all’Unione Sovietica ma all’impero degli zar– afferma Romano Prodi-. L’ Unione Europea è indifesa, un po’ per le risorse e un po’ per le politiche scelte. Se durerà a lungo ci saranno difficoltà enormi. Non può che risolversi con un accordo tra Stati Uniti e Cina perché la Russia è junior partner nei confronti della Cina: basti pensare che la Cina cresce di una Russia all’anno».

h. 11.50 | Il presidente ucraino Zelensky ringrazia la Camera degli Stati Uniti per aver approvato una legge sugli aiuti da 40 miliardi di dollari

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato la presidente della Camera degli Stati Uniti Nancy Pelosi e gli “amici” del suo paese alla Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti per aver approvato un disegno di legge che vedrebbe Washington fornire aiuti per un valore di 40 miliardi di dollari all’Ucraina nel mezzo dell’invasione russa in corso.

h. 11.45 | Il governatore di Kharkiv: “Trappole mortali lasciate dai russi nella regione liberata dai nostro soldati

Le truppe russe hanno lasciato trappole mortali nella regione orientale di Kharkiv. La città è sotto i bombardamenti e nella regione sono in corso “feroci battaglie“. Lo ha scritto il governatore Oleg Synegubov su Telegram citato dalla Bbc. In precedenza funzionari di Kiev avevano spiegato che la controffensiva ucraina ha liberato alcune cittadine nei pressi della città chiave di Kharkiv.
Synegubov ha esortato i residenti a rimanere nei rifugi o di “correre verso gli insediamenti liberati”, ma di fare attenzione perchè le truppe russe hanno lasciato “trappole mortali” nella regione. “Il nemico sta facendo di tutto per danneggiare il maggior numero possibile di civili ucraini”, ha aggiunto.

Soldati ucraini su un tank russo distrutto

h. 11.20 Zelensky: avanziamo a Kharkiv, 30 mila persone “deportate” in Russia. Dagli Usa 40 miliardi di dollari a Kiev

 Avanzamenti delle forze ucraine nella regione orientale di Kharkiv, epicentro del conflitto a Nord-Est, sotto il parziale controllo delle forze armate russe, sono stati annunciati dal presidente Volodymyr Zelensky. Il capo dello Stato, pur invitando alla cautela, ha confermato nel corso del suo discorso alla nazione le informazioni riportate dallo stato maggiore delle forze armate ucraine, secondo cui l’esercito avrebbe “liberato” almeno sei cittadine della regione in una zona distante poche decine di chilometri dal confine russo. Fra chi ha lasciato l’Ucraina ci sono 1,2 milioni di persone che la Russia ha trasferito dalle auto-proclamate repubbliche filo russe di Donetsk e Lugansk, quasi 9mila nella sola giornata di ieri, stando ai dati forniti dal capo del centro di controllo della difesa nazionale di Mosca Mikhail Mizintsev e rilanciati dall’agenzia Tass.
Nell’ottica di Kiev queste persone vengono “deportate” in Russia, questo il termine impiegato dai media ucraini nel dare la notizia. Secondo il governatore dell’amministrazione ucraina del Donetsk, Pavel Kirilenko, almeno 30mila cittadini del porto di Mariupol, nel Sud-Est, teatro di un assedio che dura da oltre due mesi, sono stati appunto “deportati” in Russia.

Le dichiarazione delle autorità ucraine arrivano mentre la Camera dei rappresentanti del Congresso americano ha approvato un nuovo pacchetto di aiuti da 40 miliardi di dollari a Kiev. Il sostengo finanziario, che deve passare per il vaglio del Senato, comprende anche un aumento da 5 a 11 miliardi del sostegno erogabile nell’ambito della presidential drawdown authority (Pda), una clausola che implica la possibilità che il presidente invii aiuti, anche militari, senza passare per l’approvazione del Congresso. Il disegno di legge include anche 900 milioni di dollari per sostenere l’assistenza ai rifugiati che lasciano il Paese, che secondo i dati forniti dalle Nazioni Unite sono quasi 6 milioni. La situazione umanitaria nel Paese sarà al centro di una riunione convocata per domani dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu, secondo quanto riferito all’agenzia russa Tass da una fonte diplomatica dell’organismo.

h. 11.10 | Autorità russe accusate di aver “rapito” l’attivista per i diritti umani della Crimea

L’attivista e infermiera della Crimea Iryna Danylovich – scrive la CNN – è scomparsa mentre tornava a casa dal lavoro nella penisola annessa alla Russia più di una settimana fa. Da allora non è stata più vista. Si ritiene che Danylovich sia stata detenuta dalle autorità russe, ma si sono rifiutate di dire se, dove o da chi è detenuta.

h. 11.00 | Usa, inviato armi a Kiev prima dell’invasione

L’amministrazione Biden ha inviato “assistenza letale” all’Ucraina prima dell’inizio della guerra. Lo ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby a Fox News. «Gli Stati Uniti hanno letteralmente guidato il mondo nel chiarire cosa abbiamo visto fare alla Russia dall’autunno in Ucraina termini di ammassamento di forze e delle loro intenzioni di invadere l’ Ucraina. E lo abbiamo detto forte e chiaro qui dal Pentagono e da tutta la città, così come dalle capitali internazionali di tutto il mondo e in particolare in Europa. All’epoca non ci credevano, ma ragione per tutti su ciò che la Russia stava per fare. E abbiamo anche lavorato duramente in vista di quell’invasione», ha detto Kirby, «l’amministrazione Biden ha inviato armi ben prima dell’invasione. Il primo miliardo di dollari che il presidente ha impegnato in Ucraina includeva un’assistenza letale. E questo è stato prima che Putin decidesse di invadere»

h. 10.45 | Ucraina, premier polacco “Putin più pericoloso di Hitler e Stalin”

Vladimir Putin è più pericoloso di Hitler o di Stalin, “ha a sua disposizione armi più letali” e può ricorrere ad Internet per diffondere la sua propaganda. A scriverlo, in un intervento per il ‘Daily Telegraph’, è il premier polacco Mateusz Morawiecki, sostenendo la necessità di spazzare via “la mostruosa ideologia” del leader russo e di “deputinizzare il mondo”. Per il capo del governo di Varsavia, “l’ideologia del Russkiy Mir, mondo russo, di Putin è l’equivalente del comunismo e del nazismo del 20mo secolo“. “È un’ideologia attraverso la quale la Russia giustifica diritti e privilegi inventati per il suo Paese”, che rappresenta una minaccia non solo per l’Ucraina ma per l’intera Europa e deve essere “sradicata completamente”. “Putin non è né Hitler né Stalin ma sfortunatamente è più pericoloso”, ha proseguito Morawiecki, mettendo in guardia contro il rischio, se non si riuscirà a fermarlo, che Putinfaccia marciare le forze russe verso l’Europa“.

h. 10.25 | Soldati ucraini bloccati nell’impianto chimico in Donbass

Una parte di alcune unità militari ucraine cacciate dall’esercito russo dalla città di Rubizhne, nel Donbass, sono bloccati all’interno dell’impianto chimico di Zarya. Lo riferisce l’agenzia russa Ria Novosti, riferendo le parole di Apta Alaudinov, assistente del presidente ceceno Ramzan Kadyrov.
Per tutti questi giorni siamo stati impegnati a bloccare l’impianto di Zarya. Avevamo il compito di liberarlo dal fianco sinistro fino a Kudryashovka per non lasciare il nemico dietro di noi. Questo compito è già stato completato, le nostre forze e i nostri mezzi hanno praticamente bloccato lo stabilimento di Zarya“, ha detto Alaudinov.

h. 10.10 | Ucraina, a Luhansk colpito un istituto per bambini disabili 

L’esercito russo ha sparato ieri contro un istituto per bambini con disabilità nella regione di Luhansk. Lo ha affermato il capo dell’amministrazione militare regionale di Luhansk Serhiy Gaidai, citato da Ukrinform. “I russi hanno aperto il fuoco su Gorsky. Hanno colpito la scuola speciale regionale, dove studiavano bambini con bisogni speciali. Un’istituzione con ristrutturazioni moderne e nuove attrezzature. Grazie ai russi“, ha affermato Gaidai. Sempre ieri, i soldati russi hanno bombardato 15 volte aree residenziali e infrastrutture della regione, il principale gasdotto di Severodonetsk è stato danneggiato, riporta Ukrinform.

La scuola di Lugansk colpita dai missili 

h. 09.45 | Operatore ucraino interrompe flusso di gas russo a Sokhranivka. Prima volta dall’inizio della guerra

 L’operatore della rete del gas naturale ucraino ha interrotto il trasporto di gas russo attraverso Sokhranivka. E’ la prima volta che la guerra ha un’impatto sulla fornitura di gas naturale. L’operatore ucraino ha detto che le spedizioni attraverso il suo hub di Novopskov, in un’area controllata dai separatisti sostenuti da Mosca, sarebbero state tagliate a causa dell’interferenza delle “forze di occupazione“. La mossa potrebbe costringere la Russia a spostare i flussi del suo gas attraverso il territorio controllato dall’Ucraina per raggiungere i suoi clienti in Europa.

Il colosso energetico statale russo Gazprom ha affermato di non poter reindirizzare il gas, sebbene i dati preliminari sul flusso mostrino quantità più elevate attraverso una seconda stazione nel territorio controllato dall’Ucraina. L’operatore del gasdotto ucraino ha affermato che l’hub di Novopskov, gestisce circa un terzo del gas russo che passa attraverso l’Ucraina verso l’Europa occidentale. Gazprom ha stimato la cifra a circa un quarto.

Gasdotto in Ucraina 

h. 09.35  | Ucraina, il Giappone congela 140 asset della Russia: anche i beni del premier Mischustin 

Come confermato in conferenza stampa dal capo segretario di Gabinetto e portavoce del Governo Hirokazu Matsuno, il Giappone ha deciso l’allargamento delle sanzioni imposte alla Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina, con il congelamento dei beni del primo ministro russo Mikhail Mishustin e di altre 140 persone. Nella lista figurano anche funzionari del Governo russo e dei gruppi filo-russi a Donetsk e Luhansk, e 71 organizzazioni e aziende attive nei settori informatico e navale. “Siamo estremamente colpiti nel vedere le devastazioni, la gravità della crisi umanitaria e la distruzione causata dall’aggressione russa dell’Ucraina. Per questo lavoreremo insieme ai parter del G7 per aumentare ulteriormente la pressione su Mosca”, ha dichiarato Matsuno in conferenza stampa.

h. 09.28 | Le mogli di due combattenti del Battaglione Azov da Papa Francesco

Al termine dell’udienza generale in Piazza San Pietro, al momento del cosiddetto ‘baciamano’, papa Francesco incontrerà e saluterà stamane le mogli di due ufficiali del Battaglione Azov, l’unità militare ucraina i cui combattenti sono attualmente asserragliati nei cuniculi dell’acciaieria Azovstal di Mariupol, opponendo l’ultima irriducibile resistenza in una città ormai già in mano dei russi. Le giovani mogli dei militari di Azov hanno scritto nei giorni scorsi al Pontefice e a sorpresa è arrivato loro ieri l’invito per l’odierno incontro in udienza. Sono quindi presenti sul sagrato vaticano in attesa del saluto del Papa. .

h. 09.15 | Mosca, in corso contatti Russia-Ucraina 

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha detto che i contatti tra Russia e Ucraina nella sfera dei colloqui procedono. “I contatti sui negoziati sono in corso”, ha detto a Radio Sputnik citata dall’agenzia russa Tass

h. 09.00 | Ucraina, il sindaco di Mariupol lancia l’allarme: “Diecimila persone potrebbero ammalarsi e morire”

Entro la fine dell’anno a Mariupol potrebbero morire più di 10mila persone per malattie e a causa delle intollerabili condizioni igieniche. Lo rende noto il sindaco della città Vadym Boychenko, secondo cui “gli occupanti hanno trasformato Mariupol in un ghetto medievale. Senza medicine e cure mediche, senza il ripristino dell’approvvigionamento idrico e fognature adeguate, nella città scoppieranno epidemie che causeranno un aumento della mortalità”. E ancora: “Ora la città conta 150-170mila abitanti – prosegue il sindaco – La maggioranza della popolazione attuale è anziana e malata. Senza condizioni igieniche adeguate, la mortalità tra i gruppi vulnerabili aumenterà in modo esponenziale. Alcuni residenti di Mariupol dai villaggi vicini sono tornati in città perché non possono entrare nel territorio dell’Ucraina libera a causa di un rigido sistema di filtrazione. I russi continuano il genocidio iniziato il 24 febbraio. La nostra gente è in pericolo mortale. E’ necessaria una completa evacuazione della città“.

h. 08.30 | Il Portogallo indaga sul trasferimento di informazioni alla Russia

La polizia portoghese ha perquisito un centro di assistenza ed accoglienza con l’accusa di aver consegnato alla Russia i dati personali dei rifugiati ucraini. Lo riporta ‘European Truth’, secondo cui le forze dell’ordine portoghesi hanno sequestrato documenti in un centro per migranti di Settubal, la Unity Association of Eastern European Migrants, di cui è membro una coppia russa.

h. 08.02 | Kiev, russi puntano ad avanzare verso Sud

Nel 77mo giorno di guerra, l’esercito russo sta conducendo le ostilità più attive nelle direzioni di Slobozhansky e Donetsk, cercando di prendere piede nella direzione di Kryvyi Rih, in Ucraina meridionale: lo scrive lo Stato maggiore delle forze armate di Kiev nel rapporto della mattina citato dall’Ukrainska Pravda. “Il nemico non interrompe le operazioni offensive nella zona operativa orientale per stabilire il pieno controllo sul territorio delle regioni di Donetsk, Lugansk e Kherson e mantenere il corridoio terrestre tra questi territori e la Crimea occupata. La più grande attività degli occupanti si osserva nelle direzioni di Slobozhansky e Donetsk“, afferma il documento. Secondo lo Stato maggiore, le unità russe stanno concentrando i loro sforzi per prevenire l’ulteriore avanzata delle truppe ucraine verso il confine e conducono attività di ricognizione a Nord e Nord-Est della città di Kharkiv.

h. 01.25 | Casa Bianca: impegno di Biden e Draghi per la pace

«Nel loro incontro nello studio Ovale Joe Biden e il premier Mario Draghi hanno sottolineato il loro impegno a perseguire la pace sostenendo l’Ucraina e imponendo costi alla Russia»: lo si legge nella sintesi del colloquio diffuso dalla Casa Bianca, dove per la prima volta dopo tanto tempo il presidente americano usa la parola «pace», su cui ha insistito oggi il capo del governo italiano. «Di fronte alle sfide economiche globali create dalle azioni russe, hanno discusso misure volte a rafforzare la sicurezza alimentare e a rimodellare i mercati energetici globali».

h. 01.20 | Il Pentagono: dagi Usa armi all’Ucraina anche prima dell’invasione

Gli Stati Uniti hanno inviato armi all’Ucraina «molto prima dell’invasione» da parte della Russia. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, alla Fox news. «Gli Stati Uniti hanno detto a tutto il mondo quello che avevano visto fare alla Russia dallo scorso autunno: ammassare truppe al confine con l’intenzione di invadere l’Ucraina», ha detto il portavoce del ministero della Difesa. «Lo abbiamo detto forte e chiaro, da qui ma anche in giro per il mondo, soprattutto in Europa», ha aggiunto Kirby sottolineando che «non tutti ci hanno creduti. Ma avevamo ragione su ciò che la Russia stava per fare».

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