94° giorno di guerra. Le forze russe avanzano nel Donbass, sul fronte Est dell’Ucraina: Severodonetsk e Lyschansk sono accerchiate. Il premier ucraino Zelensky denuncia: «Vogliono ridurlo in cenere» e accusa Mosca di genocidio. Un rapporto di 30 esperti internazionali di diritto documenta «uccisioni di massa di civili, deportazioni forzate e retorica disumanizzante» e parla al telefono con Draghi, con il quale discute dei «modi per prevenire la crisi alimentare che minaccia i Paesi più poveri del mondo». «Dobbiamo sbloccare i porti insieme», ha scritto Vladimir Zelensky su Twitter. Resistenza ucraina in difficoltà, Severodonetsk è a un passo dall’essere definitivamente presa dall’esercito russo . Il presidente USA Joe Biden si prepara ad inviare a Kiev armi pesanti, in particolare di sistemi di missili a lungo raggio.
Putin invita gli ucraini a sminare i loro porti. Il Cremlino accusa Kiev di aver sospeso i negoziati di pace, ma il presidente ucraino rispedisce l’accusa al mittente e insiste su un incontro con l’omologo russo.
In attesa di missili a lungo raggio che gli Stati Uniti sembrano prossimi a fornire all’Ucraina, la commissaria per i diritti umani del Parlamento di Kiev, Liudmyla Denisova ha denunciato come una nave russa sia entrata a Mariupol, città da poco conquistata dai russi, per portare via un carico di 3 mila tonnellate di metallo.
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La cronaca della giornata |
h. 00.00 | Il leader ceceno Kadyrov: “Controlliamo completamente Severodonetsk”
La città di Severodonetsk, nella regione orientale ucraina di Lugansk, è sotto il pieno controllo russo. Lo ha annunciato il leader ceceno, Ramzan Kadyrov. «Severonetsk è sotto il nostro completo controllo. La città è stata liberata. D’ora in poi gli abitanti non sono più in pericolo», ha scritto Kadyrov sul suo canale Telegram. «Il piano iniziale era di liberare Severodonetsk in una settimana, ma oggi mi sono corretto e ho stabilito di prendere il controllo della città in tre giorni. Di conseguenza i nostri soldati lo hanno fatto ancora più rapidamente: in tre ore», ha aggiunto il leader ceceno, che ha schierato i suoi miliziani al fianco delle truppe russe in Ucraina. Ieri sera lo stesso Kadyrov aveva detto che i combattenti ceceni avevano preso il controllo della linea di contatto «con i nazionalisti ucraini» a Severodonetsk, la città nell’oblast di Lugansk a lungo assediata e bombardata dalle forze russe. Oggi il capo dell’amministrazione militare regionale, Serghei Gaidai, aveva replicato che Severodonetsk non era del tutto circondata e che era rimasta una via di accesso per gli aiuti umanitari.
h. 23.35 | Missili su Kryvyi Rih: “Distrutto un impianto industriale”
Un attacco missilistico che ha colpito stasera la periferia di Kryvyi Rih, nell’oblast di Dnipropetrovsk, ha «praticamente distrutto» un impianto industriale. Lo ha detto il capo militare della regione, Oleksandr Vilkul, citato dal Kyiv Independent, senza tuttavia specificare quale sia l’impianto colpito. La città è sede di diverse industrie, compresa l’Arcelor Mittal Kryvyi Rih, la più grande acciaieria dell’Ucraina. I soccorritori solo al lavoro per spegnere l’incendio, ha aggiunto. Al momento non si segnalano vittime.
h. 23.10 | Zelensky: “Situazione nel Donbass nella regione di Kharkhiv molto complicata”
«La situazione in quelle aree del Donbass e della regione di Kharkiv, dove l’esercito russo sta cercando di ottenere almeno qualche risultato è molto complicata». Lo ha detto in un discorso su telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Le principali aree di lotta al fronte sono ancora Severodonetsk, Lysychansk, Bakhmut, Popasna e altre città dove si concentra l’offensiva russa – ha osservato il presidente – ma la nostra difesa resiste. È indescrivibilmente difficile lì e sono grato a tutti coloro che resistono a questo assalto degli occupanti».
h. 22.26 | Zelensky: sulle armi aspetto buone notizie prossimi giorni dai Paesi nostri partner. Molto dipende da loro
«Lavoriamo tutti i giorni per rafforzare la nostra difesa, a partire dalla fornitura armi. Naturalmente molto dipende dai nostri partner, da quanto sono pronti a fornire all’Ucraina tutto il necessario per difendere la libertà. E io mi aspetto buone notizie a riguardo già la prossima settimana». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram.
h. 22.13 | Lavrov: “No annessione di Donetsk e Lugansk, ma le aiutiamo”
Le repubbliche di Donetsk e Lugansk saranno annesse alla Russia? “Non si tratta di una annessione, ma di una operazione militare richiesta da due Stati sovrani che sono le repubbliche di Donetsk e Lugansk. Noi difendiamo le popolazioni di Donetsk e Lugansk e le aiutiamo a ripristinare la loro integrità territoriale“. Così il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, in una intervista al canale francese Lci.
h. 22.01 | Lavrov: “Nato non lascerà l’Ue decidere l’uso delle sue forze armate“
La Nato non consentirà all’Unione europea di decidere dove e come utlizzare le sue forze armate, ha affermato il ministro russo degli Esteri Serghei Lavrov in un’intervista al canale francese Tf1 citato dalla Tass. “Hanno inventato una ‘bussola strategica’ per dare una dimensione militare all’Unione europea“, ha aggiunto. “E’ improbabile che risulti utile perché in ogni caso l’Unione europea militarizzata è già considerata dall’Alleanza Atlantica come un supplemento della Nato più che un’entità indipendente che decida da sé quando e come utilizzare le sue forze armate. Sono convinto che all’Unione europea non verrà consentito di farlo“.
h. 21.47 | Lavrov: “Cittadini decideranno il futuro delle zone liberate”
“Il futuro dei territori dell’Ucraina dove la Russia sta conducendo la sua operazione militare speciale dovrebbe essere deciso dai loro cittadini”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghej Lavrov, in un’intervista alla tv francese Lci ripresa dalla Tass. “Non credo che saranno felici di essere di nuovo governati dal regime neonazista che ha rivelato la sua natura totalmente russofoba. Tocca ai cittadini stessi decidere”, ha aggiunto. “La nostra priorità assoluta è la liberazione di Donetsk e Lugansk, che sono ormai riconosciute dalla Russia come Stati indipendenti”. ha detto il ministro degli Esteri russo Lavrov, al canale all news francese. La Russia non crede che le porte per la ripresa del dialogo con l’Occidente siano chiuse. Il presidente Vladimir Putin, aggiunge Lavrov, non rifiuta mai contatti con colleghi stranieri.
h. 21.02 | Berlino: “L’unità europea rischia di sgretolarsi”
L’unità dell’Ue sulle sanzioni alla Russia rischia di “sgretolarsi“: lo ha detto in una conferenza stampa il ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck, alla vigilia della riunione del Consiglio europeo nel quale si discuterà dell’ipotesi di imporre un embargo sul petrolio russo. Habeck ha quindi lanciato un appello all’unità europea perchè “quando l’Europa è unita può utilizzare il suo grande potere economico“.
h. 20.25 | Donetsk, “negoziati in corso per riconoscimento repubblica“
L’autoproclamata repubblica popolare di Donetsk è trattative con diversi Paesi per il suo riconoscimento. Lo afferma, secondo quanto riporta la Tass, la sua ministra degli esteri Natalia Nikonorova: “Vedrete i risultati molto presto, la prossima settimana“.
h. 20.01 | Zelensky licenzia il capo della sicurezza di Kharkiv
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky liquida il capo del servizio di sicurezza ucraino nella regione di Kharkiv, Roman Dudin, licenziato “perché dai primi giorni dell’invasione su vasta scala, invece di lavorare per la difesa della città ha curato i propri interessi. Quali sono le motivazioni, lo scopriranno le forze dell’ordine“, dice Zelensky in un video appena pubblicato sul suo canale Telegram. Il presidente ucraino si è poi rivolto, in particolare, alle città Ucraine, a Kharkiv, dove è stato oggi, a Kiev e a Kryvyj Rih, la sua città natale, ricordando che nonostante le difficoltà “vinceremo“.
h. 19.50 | Kiev, numero vittime civili dieci volte quelle militari
“Il numero delle vittime civili è dieci volte superiore al numero delle vittime militari. Ciò dimostra che l’esercito russo e la Russia sono in guerra con la popolazione civile dell’Ucraina, non con le nostre forze armate“. Lo ha detto il primo ministro di Kiev, Denis Shmygal. Lo riferisce Ukrinform.
h. 19.25 | Fonti Ue: tetto prezzo solo con partner internazionali
Una delle questioni che vengono poste al Consiglio europeo per valutare il tetto al prezzo dell’energia è che sia fatto “in accordo con i partner internazionali perchè altrimenti solo a livello europeo non potrebbe funzionare”. E’ quanto riferiscono fonti Ue. Se ne discuterà al vertice di domani.
h. 19.10 | Slitta ancora accordo Ue sull’embargo al petrolio russo
Nuova fumata nera in Europa sull’embargo al petrolio russo incluso nel sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia. A quanto si apprende da fonti Ue gli ambasciatori dei Paesi membri non hanno trovato l’accordo sulla proposta sul tavolo, che prevede un’esenzione per l’oleodotto dell’Amicizia (Druzhba), che porta greggio all’Ungheria e ai Paesi dell’Ue orientale. Domani i leader Ue riuniti a Bruxelles saranno informati degli sviluppi della discussione e una nuova riunione a livello degli sherpa sarà convocata la prossima settimana.
h. 19.02 | Cnn: arrivata in Siria nave russa con grano rubato a Ucraina
Una nave russa contenente grano probabilmente rubato in Ucraina è attraccata nel porto siriano di Latakia. Lo riporta la Cnn partendo dalle immagini satellitari fornite da Maxar Technologies. Il mercantile Matros Pozynich è una delle tre navi che caricano grano nel porto di Sebastopoli in Crimea dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Il cargo è stato visto l’ultima volta a Sebastopoli il 19 maggio e successivamente è stato rintracciato mentre transitava nello stretto del Bosforo e poi lungo la costa turca. Si stima che la nave possa trasportare circa 30mila tonnellate di grano.
h. 18.58 | Fonti Ue: no accordo su embargo petrolio
Nulla da fare: non è stato raggiunto nemmeno oggi l’accordo Ue sull’embargo al petrolio russo. L’Ungheria ha mantenuto il suo veto nonostante la proposta di esenzione dall’embargo del greggio proveniente da oleodotto. È quanto si apprende da fonti diplomatiche a Bruxelles. Domani mattina si riuniranno di nuovo gli ambasciatori dei Ventisette per un ultimo tentativo prima del vertice Ue che prenderà il via alle 16.
h. 18.48 | Borrell a Kuleba: supporto a esportazione prodotti agricoli ucraini
L’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, ha avuto un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in vista del vertice informale dell’Ue che si terra’ domani e martedi’ a Bruxelles e a cui interverra’ in videocollegamento anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Borrell ha ribadito a Kuleba che l’Ue “continua a facilitare la fornitura di assistenza militare”. I due hanno inoltre “concordato sull’urgenza di avanzare sulle sanzioni”. “Con i leader elaboreremo come supportare l’esportazione di prodotti agricoli dall’Ucraina e l’impatto dell’aggressione russa sulla sicurezza alimentare globale“, ha annunciato infine Borrell.
h. 18.29 | Bozza Consiglio Ue: “Aiuti militari a Ucraina, e la Russia sblocchi i porti“
Nella bozza aggiornata delle conclusioni del vertice europeo si conferma il supporto militare dell’Ue all’Ucraina ma, come nelle precedenti versioni, resta fuori dal testo un richiamo alla ‘tregua’. “L’Unione europea rimane impegnata a continuare a rafforzare la capacità dell’Ucraina nella difesa dell’integrità e della sovranità territoriale. A questo proposito, il Consiglio europeo accoglie con favore l’adozione della recente decisione del Consiglio di aumentare il sostegno militare in Ucraina nell’ambito del Fondo europeo per la pace”, si legge nell’ultima bozza. “Il Consiglio europeo – è scritto nella bozza – invita la Russia a porre fine ai suoi attacchi alle infrastrutture di trasporto in Ucraina, per revocare il blocco dei porti ucraini del Mar Nero e per consentire le esportazioni di cibo, in particolare da Odessa. L‘Ue sta adottando misure attive per facilitare esportazioni agricole dell’Ucraina e per sostenere il settore agricolo ucraino in vista del stagione 2022. Il Consiglio europeo invita gli Stati membri ad accelerare il lavoro sulle ‘corsie di solidarietà’ proposto dalla Commissione“.
h. 18.05 | L’agenzia per la cybersicurezza conferma: rischio attacco imminente
L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale attraverso lo Csirt, il Computer security incident response team, conferma l’allarme di un attacco hacker immimente: “Continuano a rilevarsi segnali e minacce di possibili attacchi imminenti ai danni, in particolare, di soggetti nazionali pubblici, soggetti privati che erogano un servizio di pubblica utilita’ o soggetti privati la cui immagine si identifica con il paese Italia“.
h. 17.39 | Hacker Killnet minacciano ancora l’Italia: “Domani attacco irreparabile“
Dopo gli attacchi di tipo Ddos (Distributed denial of service) che hanno colpito diversi siti istituzionali nei giorni scorsi, gli hacker filorussi del gruppo KillNet tornano a minacciare l’Italia. “30 maggio – 05:00 il punto d’incontro è l’Italia!’, si legge in un messaggio postato su Telegram dal collettivo. In un messaggio successivo Killnet ironizza: “Sono sempre stato interessato a una domanda: la Russia generalmente supporta le nostre attività? Dal momento che faremo un colpo irreparabile in Italia a causa della guerra con Anonymous. Saremo almeno ricordati nella nostra terra natale?”. In precedenza Anonymous aveva reso inaccessibile il sito dei filorussi ‘killnet.ru’, dichiarando guerra agli hacker ‘rivali’. Sugli attacchi dei giorni scorsi ha aperto un fascicolo d’indagine la procura di Roma.
h.17.03 | Turchia: “Papa Francesco apprezza sforzo di Erdogan per la pace“
“Papa Francesco apprezza gli sforzi del nostro presidente Erdogan per riconciliare Ucraina e Russia. Una soluzione può essere trovata solo attraverso la diplomazia e i negoziati, non attraverso la guerra. L’unico modo possibile per stabilire un cessate il fuoco e avviare i negoziati è attraverso la diplomazia”. Lo afferma Lutfullah Goktas, ambasciatore di Turchia presso la Santa Sede, che ieri è stato ricevuto in udienza da papa Francesco al Palazzo Apostolico vaticano.
h.16.52 | Esplosioni a Kharkiv dopo la visita di Zelensky
Diverse esplosioni sono state udite nella città ucraina di Kharkiv dopo la visita del presidente Volodymyr Zelenskiy, che stava facendo il suo primo viaggio fuori dalla regione di Kiev dall’inizio dell’invasione russa. Un giornalista della Reuters ha udito le esplosioni e ha visto un grande pennacchio di fumo scuro che si alzava a nord-est del centro della città. Kharkiv è stata oggetto di bombardamenti russi negli ultimi giorni dopo diverse settimane di relativa quiete.
h. 16.23 | ActionAid: prezzi triplicati in 13 aree a rischio del mondo
Tra gli impatti della guerra in Ucraina, la crisi alimentare e l’impennata dei prezzi di cibo, fertilizzanti, energia, carburanti. Secondo una ricerca globale di ActionAid, i prezzi locali di cibo e carburante sono più che triplicati in alcune delle comunità più a rischio del mondo, tra cui 13 Paesi in Africa, Asia, America Latina e Medio Oriente. Il costo dei beni di prima necessità è aumentato come segue: i fertilizzanti sono aumentati in media dell’83% (fino al 196% nell’area di Elfeta, in Etiopia); l’olio da cucina è aumentato in media del 64% (fino al 260% nei villaggi di Googeysa e Xidhinta in Somaliland); la benzina è in aumento in media del 63% (fino al 253% in Myanmar); il gas da cucina aumenta in media del 60% (fino al 175% in una zona dello Zimbabwe); la pasta aumenta in media del 53% (fino al 275% nell’area di Baalbek del distretto di Bekaa, in Libano); il pane ha subito un aumento medio del 48% (fino al 163% nei villaggi di Ceel-Giniseed e Teysa, Somaliland).
h. 15.39 | Distrutto l’arsenale di Kryvyi Rih, la città di Zelensky
Missili russi hanno distrutto un ampio arsenale di armi dell’esercito ucraino a Kryvyi Rih, città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. A sostenerlo è la difesa di Mosca: secondo il portavoce del ministero Igor Konashenkov, nelle ultime 24 ore sono stati inoltre uccisi più di 300 “nazionalisti” e una serie di altri obiettivi militari ucraini sono stati colpiti nell’offensiva, incluso un jet ucraino SU-25 abbattuto da un sistema di difesa russo a Dnipro. “In totale, a seguito degli attacchi aerei russi, sono stati uccisi più di 300 nazionalisti e distrutte fino a 50 unità di equipaggiamento militare speciale delle forze armate dell’Ucraina“.
h. 15.31 | Zelensky a Kharkiv
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si è recato nella regione di Kharkiv per parlare con il governatore e il sindaco locali e per consegnare onorificenze ai soldati. A renderlo noto è stato l’ufficio della presidenza ucraina. Zelensky si è recato sulle postazioni lungo la linea del fronte: “Voglio ringraziare ciascuno di voi per il servizio che rendete. Rischiate la vostra vita per tutti noi e per il nostro stato“, ha dichiarato il presidente parlando con i militari. Nella regione 2229 case sono state distrutte. Zelensky ha promesso che tutto sarà ricostruito: “Lo stato deve fornire garanzie e le città devono trovare progetti e trovare fondi”.
h. 15.00 | La Polonia consegna obici semoventi all’Ucraina
La Polonia ha consegnato all’Ucraina 18 obici semoventi Krab da 155 mm. Ne ha dato notizia Polskie Radio. Si tratta di equipaggiamenti per tre squadroni di artilgieria. Il raggio di tiro massimo è di 40 km con munizioni di base e in in un minuto, un Krab può sparare 6 volte. L’esercito polacco ha già addestrato 100 militari ucraini all’uso di queste armi. La Polonia, scrive Polskie Radio, è il secondo grande donatore di armi all’Ucraina, dopo gli Stati Uniti.
h. 14.39 | I lituani hanno raccolto 5 milioni di euro per regalare un drone militare all’Ucraina
I cittadini lituani hanno raccolto oltre 5 milioni di euro attraverso una colletta pubblica per finanziare l’acquisto di un drone militare per l’Ucraina. I soldi, necessari per pagare un drone turco Bayraktar TB2 sono stati riuniti in tre giorni e mezzo, con una raccolta fondi che si è conclusa ieri in tarda serata. “Probabilmente è la prima volta nella storia che i cittadini di uno stato possono acquistare e donare armi pesanti a un altro stato”, ha affermato l’influencer Andrius Tapinas, fondatore del canale televisivo online locale Laisves TV, all’origine dell’iniziativa.
h. 14.15 | Colloquio Putin-Vulcic
Il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo serbo Aleksandar Vucic hanno discusso della situazione in Ucraina e degli sviluppi in Kosovo durante un colloquio telefonico. A riferirne il contenuto è l’ufficio stampa del Cremlino. “Le parti hanno proseguito nel loro scambio di vedute su una serie di questioni internazionali: la situazione in Ucraina e gli sviluppi relativi al Kosovo”, si dice in una nota. Entrambi i presidenti hanno riaffermato “la loro reciproca determinazione a rafforzare costantemente il partenariato strategico Russia-Serbia basato sui legami tradizionali dei popoli dei due paesi”, si legge nella dichiarazione. Hanno anche concordato che Mosca continuerà a fornire ininterrottamente gas naturale alla Serbia.
h. 14.06 | Erdogan parlerà domani con Putin e Zelensky
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato l’intenzione di tenere colloqui telefonici con le controparti russe e ucraine Vladimir Putin e Vladimir Zelensky domani. Parlando con i giornalisti turchi di ritorno dall’Azerbaigian, Erdogan ha fatto anche riferimento alla questione dell’adesione di Finlandia e Svezia alla Nato: “Naturalmente, la Russia non guarda a queste cose positivamente. Prima di tutto, la Russia è particolarmente preoccupata per la questione finlandese. Perché è un paese di confine, quindi non supporta l’adesione della Finlandia alla Nato. In realtà, la Russia non ha sostenuto l’adesione di nessuno dei paesi scandinavi. Sogniamo che questa guerra tra Russia e Ucraina finisca in pace il prima possibile, ma sembra che ogni giorno gli eventi si stiano sviluppando in modo più negativo. Lunedì avrò telefonate sia con il presidente della Russia che con il presidente dell’Ucraina.Continueremo a sollecitare le parti a utilizzare canali di dialogo e diplomazia”, ha detto.
h. 13.43 | Il patriarca ortodosso Kirill: “comprendo la rottura della Chiesa ucraina“
Il patriarca della Chiesa ortodossa russa Kirill ha detto di “comprendere” la decisione della Chiesa ortodossa ucraina, che ha annunciato la rottura con la Russia a causa della guerra. “Comprendiamo completamente le sofferenze attuali della Chiesa ortodossa d’Ucraina, comprendiamo che Sua Beatitudine Onofio e il suo episcopato devono agire nella maniera più saggia possibile per non complicare la vita del loro popolo credente”, ha spiegato Kirill, commentando per la prima volta la decisione della Chiesa ortodossa ucraina, nella sua liturgia nella cattedrale di Cristo salvatore a Mosca
h. 13.36 | Consegnate 14,3 tonnellate di aiuti umanitari
Nelle ultime 24 ore nella regione orientale ucraina di Donetsk i soccorritori hanno consegnato 14,3 tonnellate di aiuti umanitari a Avdiivka, Pokrovsk e Dobropillia. Dalla zona di combattimenti nel Distretto di Kramatorsk sono state inoltre evacuate 81 persone, di cui 16 bambini. Lo comunica il Servizio per le emergenze nazionali di Kiev su Telegram.
h. 13.10 | Kramatorsk senza elettricità
La città di Kramatorsk, nell’est dell’Ucraina, è senza elettricità a causa degli scontri che hanno interrotto la linea dell’alta tensione. Lo dice il sindaco Alexander Goncharenko, citato da Unian. “A causa dei combattimenti, una linea elettrica dell’alta tensione è stata interrotta. Kramatorsk e tutte le città vicine sono senza luce”, ha spiegato il sindaco. La città di Avdiivka, nella regione di Donetsk, è priva di acqua, elettricità e gas
h. 12.50 | Mariupol, cadaveri accumulati in un supermercato
A Mariupol, i russi stanno accumulando cadaveri di ucraini uccisi in un supermercato: lo afferma su Telegram Petro Andriushenko, consigliere del sindaco, citato da Ukrinform. “Nei locali del Schyryi Kum supermarket sul viale Svobody, i russi hanno creato una discarica di corpi dei caduti ucraini riemersi dalle tombe quando hanno cercato di aggiustare le condotte d’acqua e anche cadaveri esumati. Li stanno accumulando come se fossero immondizia”, scrive Andriushenko, postando anche una foto diffusa dal canale Telegram ‘Mariupol Now’, a testimonianza di quanto descrive “Una discarica di corpi”.
h. 12.48 | Forti esplosioni a Kharkiv
Sono state udite a Kharkiv, nell’est dell’Ucraina: lo riporta Canale 24. L’allarme nella città è scattato alle 13:32 ora locale (le 12:32 in Italia) e subito dopo ci sono state le esplosioni
h. 12.40 | Sale a sei il numero di persone uccise a Severodonetsk
Sale il numero dei morti nel corso degli attacchi russi della notte scorsa. Lo dice Roman Vlasenko, capo del distretto di Severodonetsk, nella regione orientale di Luhansk, intervenendo su Bfmtv.
h. 12.26 | Mariupol, continua il saccheggio del metallo da parte dei russi
Lo denuncia Petr Andriyschenko, consigliere del sindaco di Mariupol, su Telegram. Ieri al porto, rende noto, con la scorta dei militari russi, ha attraccato la nave “Slavutych” registrata a Rostov sul Don. E’ il secondo giorno che continua il carico, ha aggiunto, precisando che il porto di consegna dovrebbe essere quello di Rostov. La denuncia era partita ieri da Lyudmilla Denisova, commissaria parlamentare ucraina per i diritti umani, attraverso la sua pagina Telegram: “Dopo il grano, ora i russi portano via il metallo dai territori ucraini“, aveva affermato attribuendo a questo fatto la scelta di sminare una parte del porto della città.
h. 12.11 | Proseguono i combattimenti nell’area di Severodonetsk: 2 bambini fra i morti
“La situazione è ancora più difficile” rispetto a ieri e “il nemico continua ad attaccare”: ha detto oggi il capo dell’amministrazione militare della regione di Lugansk, Serhiy Gayday, sottolineando che 60 case sono state distrutte nella regione e due persone, inclusi due bambini, sono state trovate morte tra le macerie. Il capo dell’amministrazione militare civile locale Oleksandr Striuk, ha spiegato che “i continui bombardamenti” rendono sempre più difficile entrare o uscire dalla regione, sottolineando che l’evacuazione è “pericolosa” e la priorità viene data ai feriti. Ancora, a Sloviansk – 80 km a ovest di Severodonetsk – i russi stanno effettuando “un’intensa ricognizione” sulla città e la periferia, con attacchi aerei nell’area di Dovhenke. Si registrano bombardamenti di artiglieria su infrastrutture civili pure nelle vicine Bohorodychne e Sviatohirsk
h. 11.57 | Mosca estende sospensione voli verso Russia meridionale
La sospensione dei voli verso alcuni aeroporti della Russia meridionale e centrale è stata estesa dal 31 maggio al 6 giugno. Ad annunciarlo è stato oggi l’organismo di vigilanza dell’aviazione, Rosaviatsia. “La sospensione dei voli verso 11 aeroporti russi è stata prorogata fino al 6 giugno 2022 alle 03:45 ora di Mosca”, ha affermato l’organismo. L’elenco degli aeroporti oggetto della sospensione comprende Anapa, Belgorod, Bryansk, Voronezh, Gelendzhik Krasnodar, Kursk, Lipetsk, Rostov-on-Don, Simferopol ed Elista. Alle compagnie aeree russe viene raccomandato di fornire un servizio aereo attraverso rotte alternative, utilizzando gli aeroporti di Sochi, Volgograd, Mineralniye Vody, Stavropol e Mosca. La Russia ha chiuso lo spazio aereo nelle sue regioni meridionali e centrali già dal 24 febbraio.
h. 11.50 | Colpito impianto fotovoltaico a Kharkiv
Lo stato maggiore ucraino ha dato notizia attraverso Telegram di numerosi attacchi russi che hanno colpito comunità e infrastrutture vicine a Kharkiv. In particolare sono state diffuse immagini dei danni causati ad un impianto fotovoltaico a Merefa, periferia di Kharkiv, colpito con missili Iskander partiti dalla regione di Belgorod
h. 11.45 | L’Asia supera l’Europa come acquirente del petrolio russo
In realtà è già accaduto per la prima volta il mese scorso ma il divario è destinato ad aumentare a maggio. Lo prevede la societa’ di analisi energetica Kpler, secondo Bloomberg. Ci sarebbe una quantità record di petrolio russo in transito nelle petroliere in mare e nei siti di stoccaggio galleggiante: la scorsa settimana il volume ha raggiunto quota tra i 74 e i 79 milioni di barili, piu’ del doppio dei 27 milioni di barili registrati prima dell’invasione russa
h. 11.32 | A Kherson i russi nominano direttore del Teatro locale, l’ex guardiano
A Kherson, città ucraina occupata dai russi, le autorità di occupazione hanno nominato una guardia di sicurezza direttore del teatro locale ‘Mykola Kulish‘. Lo scrive sul suo canale Telegram ‘Public Kherson‘, citato da Ukrinform. “L’esercito russo e le autorità di occupazione hanno nominato un nuovo ‘direttore’ del teatro regionale di Kherson“, si legge. Il nuovo direttore era un dipendente del teatro, la guardia di sicurezza Valery Sheludko, aggiunge la fonte.
h. 11.19 | Il governatore di governatore di Luhansk: “Severodonetsk resta ucraina“
“I russi non si sono spostati all’interno della città”. A scriverlo, su Telegram, è Serhii Haidai, governatore della regione di Luhansk, facendo il punto sulla situazione. “I nostri difensori hanno cacciato il nemico da Toshkivka e hanno preso posizione sul posto. Nella direzione di Popasna e Komyshuvakha il nemico è stato respinto di 2 chilometri, ora la strada Lysychansk Bakhmut è meno attaccata”.
h. 10.49 | I russi hanno preso la città di Severodonetsk
Nella Repubblica popolare di Luhansk. A sostenerlo è il leader della Repubblica cecena Ramzan Kadyrov, secondo il quale “Severdonetsk è sotto il nostro completo controllo“, ha scritto su Telegram. Secondo Kadyrov, le forze russe avrebbero dovuto prendere il controllo della città nel giro di una settimana, ma l’obiettivo è stato raggiunto più rapidamente. “I nostri soldati lo hanno fatto ancora più rapidamente, in tre ore“, ha aggiunto Kadyrov, citato dalla Tass.
h. 10.31 | Bombe sulla regione di Sumy
Le truppe di Mosca hanno bombardato di nuovo questa mattina la regione di Sumy, nel nordest, vicino al confine con la Russia: lo dice il comando operativo ‘Nord’ dell’esercito di Kiev, secondo quanto riporta l’agenzia Unian. Verso le 7:35 ora locale (le 8:35 in Italia) sono stati lanciati almeno 20 proiettili di artiglieria dal territorio russo verso il villaggio di Boyaro-Lezhachev. Per ora non si segnalano vittime.
h. 10.23 | Distrutti il 30 per cento dei carri armati russi
Lo dice il consigliere del ministro dell’interno ucraino, Viktor Andrusiv, nel corso di un’intervista a Canale 24. “Prima della guerra contro l’Ucraina, la Russia aveva circa 3mila carri armati moderni e oltre il 30% di essi è stato distrutto dai nostri difensori in tre mesi di guerra. Tra sei mesi questa cifra potrà solo aumentare”, ha detto Andrusiv confermando che Mosca è stata costretta a rimettere in servizio i vecchi carri armati di progettazione sovietica T-62, risalenti agli anni ’70.
h. 10.09 | Zelensky: “La Russia sia dichiarato stato terrorista“
“Continuerò a ricordare al mondo che la Russia deve finalmente essere ufficialmente riconosciuta come stato terrorista, sponsor di terrorismo”. A dichiararlo, nel suo intervento in nottata, è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Questo è semplicemente vero. Questo è giusto e riflette la realtà quotidiana che gli occupanti hanno creato in Ucraina e sono desiderosi di portare avanti in Europa. E questo deve essere sancito legalmente“, ha detto. Per poi aggiungere: “Ogni giorno lavoriamo a rafforzare la nostra difesa. Ogni giorno ci avviciniamo al momento in cui il nostro esercito supererà gli occupanti dal punto di vista tecnologico e della forza. Certo, molto dipende dai partner, dalla loro disponibilità a fornire all’Ucraina il necessario per difendere la libertà. Mi aspetto buone notizie su questo già la prossima settimana“.
h. 10.05 | Oltre 30mila le perdite russe
Sono circa 30.150 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione, secondo l’esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l’esercito ucraino indica che dopo 95 giorni di conflitto si registrano anche 207 caccia, 174 elicotteri e 504 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.338 carri armati russi, 631 pezzi di artiglieria, 3.270 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 116 missili da crociera e 13 navi.
h. 09.48 | Proseguono i combattimenti a Sievierodonetsk
Lo dice lo stato maggiore delle forze armate ucraine, che parla di forze russe impegnate ieri in operazioni d’assalto: “Con l’uso dell’artiglieria, le forze russe hanno effettuato operazioni d’assalto nell’area della città di Sievierdonetsk“, ha affermato lo stato maggiore in una nota postata sulla sua pagina Facebook. “I combattimenti continuano, ma la situazione è difficile” ammettono.
h. 09.36 | I russi ordinano a ospedali in Crimea di respingere civili per conservare letti ai militari
Le forze armate ucraine accusano le autorità russe in Crimea di aver dato ordine alle strutture ospedaliere di negare l’accesso ai pazienti civili in modo da liberare posti letto per i militari russi. In una dichiarazione postata sull’account Facebook, i militari affermano inoltre che è in corso un”intensa’ raccolta di donazioni di sangue. A riportarlo è su Twitter il ‘Kyiv Independent’.
h. 09.30 | Gazprom continua a fornire gas all’Europa, volumi in aumento
Il produttore russo di gas Gazprom ha reso noto che continua a fornire gas all’Europa attraverso l’Ucraina tramite il punto di ingresso di Sudzha, con volumi che oggi sono pari a 44,1 milioni di metri cubi (mcm), in aumento rispetto ai 43,86 mcm di sabato. La richiesta per la fornitura di gas attraverso il principale punto di ingresso di Sokhranovka e’ stata respinta dall’Ucraina, ha aggiunto Gazprom.
h. 09.22 | Sono già 682 i bambini ucraini feriti o uccisi
Lo dice il governo di Kiev, con una dichiarazione in cui parla di 242 bambini uccisi e 440 feriti, un bilancio considerato provvisorio a causa delle difficoltà incontrate nel fare accertamenti nelle aree del paese ancora teatro di combattimenti. Il maggior numero di bambini colpiti si è avuto nella regione di Donetsk (153), Kiev (116) e Kharkiv (108).
h. 09.00 | Sesto pacchetto sanzioni Ue sul tavolo del Coreper
Comprende un embargo graduale alle importazioni di petrolio: ne discuterà il comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati presso l’Unione, convocato per le 14.30, alla vigilia del Consiglio Europeo straordinario. Lo si apprende da fonti diplomatiche a Bruxelles. Gli ambasciatori discuteranno anche della bozza di conclusioni del Consiglio, come già preventivato. Il sesto pacchetto è rimasto finora bloccato a causa del veto dell’Ungheria, ma in questi ultimi giorni ci sono state intense consultazioni tra le capitali con l’obiettivo di arrivare a sbloccarlo ed approvarlo.
h. 08.50 | L’accusa degli 007 britannici: “Mosca sfrutta la sicurezza alimentare globale“
La Russia e’ “pronta a sfruttare la sicurezza alimentare globale”, ovvero il grano bloccato nei silos dei porti ucraini, “per i propri obiettivi politici” e “poi addossare all’Occidente qualsiasi fallimento”: e’ il giudizio dell’intelligence militare britannica. Non solo: la richiesta russa di sminare i porti ucraini punta a “creare narrazioni alternative per confondere la comprensione altrui. Un principio fondamentale della moderna strategia di messaggistica russa: l’introduzione di narrazioni alternative, per quanto poco convincenti, per complicare la comprensione del pubblico. In questo caso – osserva ancora l’intelligence militare britannica, nel suo ultimo aggiornamento sulla guerra in Ucraina, pubblicato sul sito web del ministero della Difesa britannico– l’Ucraina ha dispiegato mine marittime solo a causa della continua e credibile minaccia di attacchi anfibi russi dal Mar Nero“
h. 08.17 | Mosca premia i soldati che hanno “liberato” Kransnyi Lyman
Premiati i soldati russi che hanno liberato la città di Kransnyi Lyman nella Repubblica Popolare di Donetsk, ora completamente sotto il controllo delle Forze Armate russe. Lo riferiscono le agenzie russe.I militari, ha fatto sapere il ministero della Difesa russo, sono stati premiati per il coraggio e l’eroismo mostrati durante la battaglia.”Ho l’onore di glorificarti, voi migliori figli della Patria.L’intero popolo russo e’ orgoglioso di voi, sarete ispirazione per i piu’ giovani. Il nemico sara’ sconfitto, la vittoria sara’ nostra”, ha detto il comandante del distretto militare centrale, il colonnello generale Alexander Lapin, consegnando i premi.
h. 07.20 | Ambasciatore russo Gb: “Mosca non utilizzerà armi nucleari“
La Russia non intende utilizzare armi nucleari tattiche in Ucraina. Lo ha assicurato l’ambasciatore russo nel Regno Unito, Andrey Kelin, in un’intervista con la Bbc. Kelin ha spiegato che, “secondo la dottrina militare russa”, questo tipo di armi “non viene utilizzato in conflitti come questo“. La Russia ha disposizioni molto rigide per il loro utilizzo, ha continuato, soprattutto quando è minacciata l’esistenza dello Stato. “Non ha nulla a che fare con l’operazione in corso”.
h. 06.48 | Kiev, ospedali Crimea curano forze russe e non civili
“Nella Crimea occupata agli ospedali è stato ordinato di dare la priorità ai soldati russi feriti rispetto ai pazienti civili”, afferma lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, citato dall’agenzia Ukrinform. “A causa delle molte vittime nelle forze nemiche – si legge in un comunicato -, le autorità occupanti in Crimea hanno ordinato di rimuovere i pazienti civili dagli ospedali locali per liberare i letti ai soldati feriti. E il sangue dei donatori viene raccolto in modo intensivo“.
h. 06.15 | Media Kiev, ucciso comandante battaglione aereo russo
Le forze armate ucraine sostengono di aver eliminato il comandante di un battaglione d’assalto aereo russo del 104esimo reggimento d’assalto aereo, il tenente colonnello Alexander Dosyagaev. Secondo quanto riporta l’agenzia Ukrinform, l’annuncio è stato dato dal Dipartimento per le comunicazioni strategiche delle Forze armate ucraine.
h. 04.55 | A Kherson referendum dopo combattimenti
Non ci sarà un referendum sull’annessione formale di Kherson alla Russia, la città ucraina occupata dai russi, fino alla cessazione dei combattimenti nella provincia e nelle regioni vicine di Odessa e Mykolaiv. Lo ha annunciato Kirill Stremousov, vice capo dell’amministrazione civile militare di Kherson nominato da Mosca. “Annunceremo più tardi quando avrà luogo una sorta di votazione o consultazione, ma non sarà oggi e non sarà domani perchè il nostro primo compito è ristabilire l’ordine e organizzare un sistema di amministrazione nella regione di Kherson”, ha spiegato Stremousov citato dai media internazionali.
h. 03.05 | Media, Usa forniranno sistemi missili a lungo raggio
Gli Stati Uniti si stanno preparando a inviare nuove potenti armi all’Ucraina per contrastare la Russia. Lo riporta la Cnn, che cita “molteplici fonti”. Nel nuovo pacchetto di aiuti sarebbero previsti sistemi missilistici a lungo raggio, cioè quelli richiesti da Kiev nelle ultime settimane. In particolare si parla del sistema Mlrs, Multiple Launch Rocket System, in grado di muoversi velocemente su mezzi di artiglieria leggeri e sparare più missili allo stesso tempo. L’annuncio dovrebbe essere dato all’inizio della prossima settimana. L’anticipazione arriva ventiquattr’ore dopo il monito lanciato dalla Russia che ha avvertito gli Stati Uniti a “non superare la linea rossa”, fornendo sistemi di difesa agli ucraini.
h. 02.58 | Nave russa a Mariupol per caricare metallo
Una nave russa è entrata a Mariupol, città da poco conquistata dai russi, per portare via un carico di 3 mila tonnellate di metallo. Lo denuncia la commissaria per i diritti umani del Parlamento di Kiev, Liudmyla Denisova. “I russi stanno inviando 3 mila tonnellate di prodotti in metallo con la prima nave da Mariupol a Rostov sul Don (in Russia). Inoltre, per una più conveniente rimozione del bottino, gli occupanti hanno iniziato a ripristinare i collegamenti ferroviari a Mariupol e Volnovakha”, ha affermato. L’agenzia di stampa statale russa Tass ha riferito che una nave russa è entrata nel porto di Mariupol. Ha citato un rappresentante dell’amministrazione portuale che ha affermato che la nave caricherà 2.700 tonnellate di metallo e partirà per Rostov sul Don lunedì. Denisova ha affermato che il porto di Mariupol ospitava circa 200 mila tonnellate di metallo e ghisa per un valore di 170 milioni di dollari prima dell’invasione russa.
h. 02.00 | Zelensky: Kiev, distrutto 30% carri armati russi moderni
“L’Ucraina ha distrutto il 30% dei carri armati russi moderni”. Lo afferma il consigliere del ministro dell’Interno di Kiev, Viktor Andrusiv, citato dal Kiev Independent. “Le forze russe – ha spiegato – hanno riattivato i carri armati T-62 sovietici, che hanno già più di 50 anni”.
h. 01.40 | Verso esenzione oleodotto Ungheria da embargo petrolio
Prende forma la proposta della Commissione europea di limitare l’embargo del petrolio russo, contenuto nel sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca, solo al greggio che arriva via mare. Esenterebbe così le importazioni tramite l’oleodotto Druzhba, principale fonte di approvvgionamento per l’Ungheria che finora ha posto il veto sul pacchetto sanzionatorio chiedendo proprio questa esenzione. Secondo la bozza rivista, di cui dà conto Bloomberg, la Bulgaria otterrebbe un periodo di transizione fino a giugno o dicembre 2024 e la Croazia potrebbe ottenere un’esenzione per le importazioni dall’oleodotto. La commissione ha anche proposto di limitare le riesportazioni di petrolio russo fornito tramite oleodotto ad altri Stati membri o Paesi terzi.
Tutti gli altri Stati saranno tenuti invece a eliminare gradualmente le loro importazioni di greggio marittimo entro sei mesi e di prodotti petroliferi raffinati entro otto mesi. La proposta verrà discussa nel pomeriggio dagli ambasciatori dei Ventisette che si riuniranno, per l’ultima volta, prima del vertice Ue che si terrà lunedì e martedì. L’obiettivo è arrivare con l’ok al sesto pacchetto prima del summit. Altrimenti le sanzioni non saranno proprio trattate nell’incontro tra i capi di Stato e di Governo dell’Unione.
h. 01.07 | media, Ue verso divieto import petrolio russo via mare
L’Ue si appresta a proporre il divieto di import di petrolio della Russia via mare, ritardando le restrizioni alle importazioni da un oleodotto di Druzhba che fornisce l’Ungheria di greggio russo. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali la commissione europea ha inviato una bozza di proposta rivista ai governi nazionali.
L’idea è concedere sei mesi agli stati membri per l’eliminazione graduale dell’import di greggio via mare e otto mesi per quello di prodotti raffinati. Questo concederebbe più tempo all’Ungheria per trovare una soluzione tecnica che le consenta di soddisfare i suoi bisogni energetici e quindi rompere l’impasse sul pacchetto di sanzioni contro Mosca per l’invasione dell’Ucraina.
h. 01.03 | Nyt, collette cittadini russi per aiutare l’esercito
I cittadini russi stanno portando avanti raccolte di vestiti, cibo e medicine (ma anche binocoli e visori notturni) per l’esercito russo che sembra essere in serie difficoltà nella sua guerra contro l’Ucraina. E’ quanto scrive il New York Times in un reportage. In tutta la Russia sono sorti movimenti di base, guidati in gran parte da donne, per fornire aiuti ai soldati russi con la raccolta di beni. Sono la prova di un certo sostegno pubblico allo sforzo bellico del presidente Vladimir Putin, ma anche della crescente consapevolezza tra i russi che il loro esercito, vantato prima dell’invasione come forza combattente di livello mondiale, si è rivelato tristemente impreparato per un grande conflitto, scrive il quotidiano americano.
h. 01.00 | Kiev, difesa in difficoltà a Severodonetsk
Le forze ucraine affermano di essere “in una posizione difensiva difficile” a Severodonetsk, la città assediata dai russi nella regione orientale di Lugansk. Severodonetsk “è costantemente bombardata e il nostro esercito è in una posizione difensiva difficile”, ha detto ieri sera alla tv nazionale il capo dell’amministrazione militare civile locale Oleksandr Striuk, citato dalla Cnn. Poco prima il leader della Cecenia, Ramzan Kadyrov, aveva dichiarato che la città è “sotto il completo controllo” delle forze russe.
h. 00.26 | Zelensky: Crimea non si può riconquistare con le armi
“Non credo che potremmo riprendere tutto il nostro territorio con mezzi militari. Se decidessimo di procedere in questo modo perderemmo centinaia di migliaia di persone”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un discorso televisivo in cui ha ribadito l’intenzione di riconquistare tutti i territori occupati dalla Russia con l’invasione del 24 febbraio, escludendo quindi la Crimea, persa nel 2014.
h. 00.10 | Zelensky: dichiarare Russia stato terrorista
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, chiede al mondo di “riconoscere ufficialmente la Russia come Stato terrorista, e Stato sponsor del terrorismo“. Lo ha affermato in un suo discorso alla Nazione. “Ciò riflette la realtà quotidiana che gli occupanti hanno creato in Ucraina e sono ansiosi di portare in Europa. E questo deve essere stabilito legalmente”, ha denunciato Zelensky che ha già annunciato che nel suo intervento al Consiglio europeo parlerà del “terrore che è diventato di fatto l’unica forma di azione dello Stato russo nei confronti dell’Europa”. “Terrore nella terra ucraina. Terrore nel mercato energetico in Europa, non solo nel nostro Paese. Terrore nel mercato alimentare, su scala globale. E quale sarà il prossimo terrore?”, si è chiesto il presidente ucraino.
h. 00.01 Leader ceceno: Severodonetsk completamente sotto il nostro controllo
La città di Severodonetsk nella Repubblica popolare di Luhansk (LPR) è sotto il controllo russo. Lo ha annunciato il leader ceceno Ramzan Kadyrov. Su telegram. Lo riporta la Tass.