Ventiquattresimo giorno di guerra in Ucraina. Ieri i missili dell’Armata di Putin hanno colpito l’aeroporto della città occidentale di Leopoli, vicinissimo al centro che ospita le poche delegazioni straniere che sono rimaste in Ucraina, fra cui quella italiana. Anche Kiev ha subito nuovi bombardamenti in zone residenziali e sul fronte sud le truppe di Mosca hanno sfondato a Mariupol, penetrando in città. Secondo il Pentagono, in oltre tre settimane di conflitto, Mosca avrebbe lanciato “più di mille missili”. Andrei Mordvichev è il quinto generale russo ucciso al fronte nella città di Chernobayevka in in Ucraina da un attacco dell’artiglieria ucraina.
Arriva però una buona notizia: il famigerato attacco al teatro di Mariupol non ha provocato morti. “E’ tempo di colloqui di pace tra l’Ucraina e la Russia”, afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Colloqui che secondo il capo negoziatore di Kiev e consigliere del presidente, Mykhailo Podolyak “potrebbero durare diverse settimane“, affermando che le posizioni di Mosca sono diventate più “adeguate”. Mentre per i negoziati su questioni chiave come le garanzie per la sicurezza, il ritiro delle truppe russe e il cessate il fuoco “potrebbero necessitare di più tempo“.
La cronaca della giornata |
h. 23.54 | Sotto bombe Mariupol, gruppo orfani è rimasto isolato
C’è un gruppo di diciannove bambini, la maggior parte orfani, rimasti intrappolati in condizioni terribili a Mariupol, la città portuale ucraina, assediata da giorni dalle truppe russe e ormai stremata dalla mancanza di cibo, acqua e luce elettrica. Sono un gruppo di ragazzini, tra i quattro e i 17 anni, che era stato inviato in una clinica specializzata in malattie polmonari prima che cominciasse l’invasione. Il gruppo è rimasto isolato a causa dei combattimenti che infuriano in città. Alexei Voloshchuk, un testimone che è riuscito a fuggire, ha raccontato che i bambini sono in «enorme pericolo»: si sono ridotti a vivere in scantinati gelati, con i razzi che piovono nei dintorni, non si lavano da due settimane. “Una delle bimbe, che non avrà più di 8 anni, mi ha mostrato una foto in viso: ha detto che è per il freddo“, ha raccontato Voloshchuk, che è riuscito a fuggire a Zaporizhzhia. Con loro sono rimasti un medico eroe, un cuoco e due infermiere.
h. 23.03 | Think tank Usa: strategia Mosca destinata a fallire
Le forze russe “continuano a fare progressi limitatiı in Ucraina ma «è molto improbabile che riescano a cogliere i loro obiettivi in questo modo“: è l’analisi del think tank statunitense, Institute for the Study of War, il quale conferma la sensazione che l’Ucraina abbia “vinto la prima fase della guerra”. Secondo l’istituto, è anche “improbabile” che la caduta di Mariupol cambi drasticamente l’esito di questa prima fase della campagna. Da un punto di vista strategico, si legge nell’analisi, per Mosca sarebbe opportuno “porre fine a questa campagna, accettare una pausa operativa magari lunga, sviluppare il piano per una nuova campagna, accumulare risorse e lanciare questa nuova offensiva quando le risorse e le altre condizioni fossero pronte. Ma l’esercito russo non ha fatto questa scelta e sembra concentrarsi su combattimenti localizzati“; e secondo il think tank, questo approccio fallirà.
h. 22.23 | Yacht di un oligarca senza carburante in Norvegia. La gente del posto rifiuta di venderglielo
“Fatevela a remi”. Così si è sentito rispondere il capitano di un mega yacht di proprietà di un oligarca russo quando attraccando in un porto norvegese ha tentato di fare rifornimento di carburante, ma la gente del posto si è ripetutamente rifiutata di venderglielo. Si tratta del Ragnar, di 68 metri, di Vladimir Strzhalkovsky, un ex agente del KGB e conoscente di lunga data di Vladimir Putin, che è pertanto rimasto a secco ed è di fatto bloccato nel porto di Narvik, nella Norvegia settentrionale. Il suo capitano Rob Lankester, riferisce il Guardian, dice di essere un ex Royal Marine britannico e ha accusato le autorità norvegesi di discriminazione, dicendo che il proprietario dello yacht non è nell’elenco delle sanzioni e che né lui, né il suo equipaggio di 15 uomini, sono russi. Nemmeno lo yacht è russo, in quanto, dice, è registrato a Malta e naviga sotto bandiera maltese. Ma in alternativa ai remi, gli è stato risposto, “alzate le vele”. Solo che il Ragnar è una imbarcazione a motore
h. 22.12 | Kiev: 6.623 persone messe in salvo con i corridoi umanitari
Oggi sono state evacuate 6.623 persone da città ucraine attraverso corridoi umanitari. Lo ha reso noto Kyrylo Tymoshenko, vice capo dell’ufficio della presidenza ucraina, sottolineando che 4.128 persone sono riuscite a lasciare la città assediata di Mariupol. Tra cui più di 1.100 bambini, sono state evacuate da Mariupol a Zaporizhia. Quasi 1.820 sono state evacuate dall’Oblast di Kiev. In totale, otto dei 10 corridoi umanitari previsti hanno funzionato.
h. 20.38 | Media: a Mosca scaffali vuoti, zuffe per lo zucchero
“Continua l’impennata della domanda di zucchero nelle città russe” e spuntano sui social alcuni filmati che mostrano file nei supermercati e vere e proprie zuffe per accaparrarsi le confezioni. Le immagini rimbalzano anche su alcuni media internazionali mentre l’agenzia Ria Novosti scrive su Twitter che “le merci vengono spazzate via prima ancora di raggiungere gli scaffali“, allegando un video in cui si vedono gli addetti di un supermercato distribuire gli alimenti e svuotare le scorte. Le persone sono state riprese mentre litigavano per lo zucchero mentre una nuova consegna veniva trasportata in un negozio Perekryostok nel nord della capitale, riportano alcuni tabloid britannici postando un video ripreso da una residente che ha descritto anche scene di tensione: “C’erano scaffali vuoti, niente sale, niente zucchero, niente pasta, niente grano saraceno e solo riso costoso“, ha raccontato la donna secondo quanto riportano il Mirror e il Daily Mail.
h. 18.52 | Saltato in aria ponte ferroviario: da lì arrivavano rifornimenti ai russi
“Nel corso dell’operazione speciale del dipartimento dell’intelligence, insieme al battaglione Asov, è stato fatto esplodere il ponte ferroviario al confine attraverso il quale la federazione russa portava munizioni e cibo ai propri soldati”. Lo ha annunciato il giornale di Mykolaiv nikvesti con un video pubblicato sul suo canale Telegram.
h. 18.12 | Draghi: da Mosca parole inaccettabili, solidarietà a Guerini
“Esprimo piena solidarietà al Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, vittima di attacchi da parte del Governo russo. Il paragone tra l’invasione dell’Ucraina e la crisi pandemica in Italia è particolarmente odioso e inaccettabile. Il Ministro Guerini e le forze armate sono in prima linea per difendere la sicurezza e la libertà degli italiani. A loro va il più sentito ringraziamento del Governo e mio personale” Lo afferma il premier Mario Draghi.
h. 17.42 | Di Maio: invece di minacciarci, fermino la guerra
“Le continue e ripetute provocazioni delle autorità russe al governo italiano, compresa quella a Lorenzo Guerini, non ci meravigliano più. Il governo russo, invece di trascorrere le giornate minacciando, fermi la guerra in Ucraina che sta causando la morte di civili innocenti”. Così su Twitter il ministro degli Esteri Luigi Di Maio
h. 16.59 | Gli Usa confermano il lancio del missile ipersonico
Fonti dell’amministrazione americana confermano che i russi hanno usato un missile ipersonico in Ucraina, nel primo impiego di quest’arma in un conflitto. Gli Stati Uniti hanno tracciato il lancio in tempo reale, hanno detto le fonti, citate alla Cnn. Secondo queste fonti, il lancio è servito a testare il nuovo missile e lanciare un messaggio all’Occidente sulle capacità militari russe. Il ministero russo della Difesa ha annunciato di aver lanciato ieri un missile ipersonico contro un deposito di armi nel villaggio di Delyatin, in Ucraina occidentale.
h. 16.46 | Guerini: non diamo peso alla propaganda, siamo con l’Ucraina
“Non diamo peso alla propaganda. Incoraggiamo invece ogni passo politico e diplomatico che metta fine alle sofferenze del popolo ucraino. L’Italia è a fianco dell’Ucraina e continuerà ad esserlo” dichiara il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini. “L’Italia è fortunata ad avere un ministro saggio e credibile come Guerini. Io sto con Lorenzo, io sto con l’Italia” scrive su Facebook il leader di Iv Matteo Renzi.
h. 16.43 | La Svizzera si allinea alle sanzioni Ue a Mosca: noi neutrali ma la guerra è “una follia devastante“
La guerra della Russia in Ucraina è guidata da una “follia devastante” e la Svizzera è pronta a pagare il prezzo per la difesa della libertà e della democrazia, afferma il presidente svizzero Ignazio Cassis. La Svizzera ha deciso di imporre alla Russia le stesse sanzioni dell’Unione Europea, ma Cassis ha precisato che la neutralità del suo Paese non è in discussione. Ma – ha detto, secondo quanto riportano i media internazionali – il Paese non poteva semplicemente restare a guardare un «confronto tra democrazia e barbarie» ed era pronta a subire un duro colpo economico. “Il 24 febbraio il volto del mondo è cambiato, e non in senso positivo. Dobbiamo difendere valorosamente e instancabilmente la libertà e la democrazia. Questo ha un prezzo. Un prezzo che la Svizzera è pronta ad assumersi”, ha aggiunto secondo quanto riporta il quotidiano Le Temps: “Questa guerra è guidata da una follia devastante che frantuma tutti i principi e i valori della nostra civiltà“.
h. 15.54 | Zelensky: «Se ora Russia non viene fermata altri aggressori cominceranno guerre»
“Se la Russia non viene fermata ora, se la Russia non viene punita ora, altri aggressori nel mondo inizieranno altre guerre“. Lo scrive in un post il premier dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. “In diverse regioni del mondo. In diversi continenti. Ovunque uno Stato sogni di conquistare i suoi vicini” aggiunge, pubblicando una serie di foto della distruzione di case e palazzi dopo gli attacchi dei miliziani.
h. 15:14 | “Gravi conseguenze su costi energia, Ue intervenga”
La guerra di Putin in Ucraina, “oltre a generare morte e una grande crisi umanitaria, sta provocando anche la crisi del gas e gravi conseguenze sui costi dell’energia. Come Italia stiamo chiedendo all’Ue di intervenire per fissare il tetto massimo ai prezzi del gas, mitigare i costi dell’energia e creare un fondo compensativo per gli Stati membri“. Lo ha scritto su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio che si è recato oggi in Mozambico insieme all’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi per rafforzare la partnership energetica. “Come governo ieri in Cdm abbiamo adottato le prime misure concrete per abbassare i costi della benzina. Intanto stiamo portando avanti il nostro Piano per diversificare le fonti di approvvigionamento e salvaguardare la nostra sicurezza energetica. Avanti uniti, al fianco di cittadini e imprese italiane“.
h. 14.33 | Johnson: “Impossibile normalizzare rapporti con Putin”
Dopo l’invasione dell’Ucraina, non sarà possibile riprendere normali relazioni diplomatiche con il presidente russo, Vladimir Putin. Lo ha dichiarato il primo ministro britannico, Boris Johnson, alla conferenza del partito conservatore a Blackpool. “So che ci sono alcuni nel mondo che dicono che è meglio trovare accordi con la tiranna, credo si sbaglino profondamente”, ha detto Johnson, “provare a normalizzare le relazioni con Putin dopo questo, come l’Occidente fece nel 2014 dopo l’annessione della Crimea, significherebbe ripetere esattamente lo stesso errore”. Ed ha aggiunto: “Putin è uno “spacciatore da strada” che “crea dipendenza” dal petrolio e dal gas di Mosca“.
h. 14.30 | A Rubizhne crollato un palazzo per una bomba, morti due bimbi
A Rubizhne, che è una città situata nell’oblast di Luhansk, a causa dei bombardamenti è crollato un palazzo. I soccorritori hanno rinvenuto sotto le macerie il corpo di due bambini e di una donna morta. Lo riferisce il Servizio delle emergenze ucraino spiegando che invece sono riusciti a salvare una bambina
13:00 | Kiev, oggi aperti 10 corridoi umanitari
La vicepremier ucraina, Iryna Vereshchuk, ha comunicato ai cronisti che oggi è stata concordata l’apertura di 10 corridoi umanitari. “Un convoglio di autobus è partito per trasportare i residenti di Mariupol da Berdyansk a Zaporizhzhia”, ha annunciato la Vereshchuk, citata dai media ucraini.
Da Berdyansk partirà inoltre un convoglio con beni di prima necessita‘ destinati ai residenti della città portuale assediata. Altri corridoi umanitari si dirigeranno dal villaggio di Bervitsa, nella regione di Kiev, a Brovary; da Bucha al villaggio di Belogorodka; dal villaggio di Bogdanovka alla città di Brovary; dalla città di Borodyanka a Belaya Tserkov; dalla citta’ di Lisichansk alla citta’ di Bakhmut; dalla città di Severodonetsk a Bakhmut; dalla citta’ di Rubizhne a Bakhmut e dalla città di Popasnaya a Bakhmut. “Le città di partenza dei corridoi summenzionati riceveranno inoltre aiuti umanitari”, ha detto la Vereshchuk. Altri 14 camion di aiuti umanitari saranno inviati a Kherson.
h. 12.30 | I media ucraini: almeno 80 vittime nel raid contro le caserme a Mykolaiv
Sono scene spaventose quelle emerse da una base militare a Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. Il reporter belga Robin Ramaekers per l’emittente pubblica fiamminga VTM, ripreso dall’inglese Bbc, ha visitato la scena questa mattina e ha parlato di almeno 80 corpi estratti dalle macerie, con “molti altri sotto”. Il bilancio delle vittime non è stato confermato dalle autorità ucraine perché si tratta di un sito militare, e la Bbc non è stata in grado di verificare le notizie. Ieri sera un filmato dal sito ha mostrato una bambina che veniva estratta dalle macerie, e le sue condizioni sono sconosciute. “Stanno continuando a cercare i corpi qui a Mykolaiv, allo stesso tempo c’è stata un’altra sirena di raid aereo, quindi tutti giù dai rifugi antiatomici”, racconta Ramaekers.
h. 12:24 | Battaglia a Mariupol per il controllo dell’acciaieria Azov
Sono in corso combattimenti a Mariupol per il controllo dell’acciaieria Azov, uno dei maggiori stabilimenti industriali del Paese. Lo riferisce la Cnn. Ieri un funzionario del governo ucraino aveva affermato che la fabbrica era caduta in mano ai russi.
Oggi Vladislav Sobolievskyi, membro del battaglione Azov, milizia nazionalista molto presente a Mariupol, ha dichiarato alla televisione ucraina che l’acciaieria, a Est del centro della città, è sotto il loro controllo. “Bombardamenti aerei hanno colpito l’intera citta’, incluso l’impianto, ma il nemico non ha messo le mani sul nostro impianto“, ha affermato Sobolievskyi.
h. 12:20 | Polonia chiede alla Ue il blocco totale del commercio con Mosca
Il primo ministro polacco, Mateus Morawiecki, ha proposto all’Unione Europea un blocco totale degli scambi commerciali con la Russia. Lo si legge in una nota ripresa da Reuters. “La Polonia sta proponendo di aggiungere un blocco del commercio a questo pacchetto di sanzioni il prima possibile, sia i porti marittimi che il commercio via terra“, ha detto Morawiecki, “chiudere del tutto al commercio russo costringerebbe ulteriormente la Russia a valutare se sarebbe meglio fermare questa guerra crudele“
11:39 | Londra, Mosca usa negoziati come “cortina fumogena“
Il ministro degli Esteri britannico, Liz Truss, ha espresso, in un’intervista al ‘Times‘, il timore che i negoziati per una tregua tra Russia e Ucraina siano solo una “cortina fumogena” utilizzata dal Cremlino per intensificare la sua offensiva. Truss si è detta “molto scettica” su questi negoziati e ha affermato che la Russia possa usarli “per distrarre“.
“La loro invasione non sta andando come previsto. Non vediamo alcun ritiro importante delle truppe russe o proposte serie sul tavolo”, ha detto il ministro britannico, “i russi hanno mentito e continuano a mentire. Temo che il negoziato sia solo un altro tentativo di distrarre e creare una cortina fumogena“.
Secondo il ministro Truss, se “un Paese prende sul serio i negoziati, non bombarda ciecamente i civili quello stesso giorno”. L’ultimo rapporto del ministero della Difesa britannico sulla situazione in Ucraina afferma che “il Cremlino non ha finora raggiunto i suoi obiettivi iniziali” ed “è stato costretto a cambiare tattica“.
Ciò “probabilmente implicherà un uso cieco della potenza militare, che porterà con sé un aumento delle vittime civili, la distruzione delle infrastrutture ucraine e un’intensificazione della crisi umanitaria“, ha sottolineato Truss.
h. 11:23 | La Russia avverte l’Italia: “Con altre sanzioni ci saranno conseguenze“
Mosca mette in guardia l’Italia, se assumerà un atteggiamento ancora più duro sul piano delle sanzioni ci saranno “conseguenze irreversibili“. Lo ha affermato Alexei Paramonov, direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, all’agenzia Ria Novosti, aggiungendo che la Russia sta lavorando a una risposta alle sanzioni “illegittime” degli Stati Uniti e dell’Unione europea. Paramov ha auspicato che la “campagna russofobica in Europa lasci il posto a un lavoro equilibrato per garantire la sicurezza comune nel continente” e ha sottolineato come l’Italia, “sullo sfondo dell’isteria anti-russa, abbia improvvisamente dimenticato tutto: i trattati e gli accordi bilaterali esistenti, la natura speciale dei nostri legami, la ricca storia secolare di relazioni e tradizioni forti, l’esperienza di successo della cooperazione, il significativo capitale accumulato di fiducia reciproca”.
“Ci aspettiamo che a Roma, come in altre capitali europee – ha detto Paramonov – tornino in sé, ricordino gli interessi profondi dei loro popoli, le costanti pacifiche e rispettose delle loro aspirazioni di politica estera”. Per quanto riguarda le forniture energetiche Paramonov ha ricordato che “Mosca non ha mai utilizzato le esportazioni di energia come strumento di pressione politica. Le compagnie energetiche russe hanno sempre adempiuto pienamente ai loro obblighi. Continuano a farlo anche adesso“
h. 10.07 | Arrivate in Polonia oltre 2 milione di persone
L’ambasciata della Polonia riferisce che dall’inizio dell’attacco russo all’Ucraina, oltre 2,4 milioni di persone hanno attraversato il confine polacco-ucraino. “La Polonia – precisa l’ambasciata – “accoglie le persone in fuga dall’invasione russa, indipendentemente dalla loro nazionalità“. Attualmente in tutta la Polonia ci sono 38 punti di accoglienza in cui i rifugiati possono ricevere informazioni, pasti caldi, assistenza medica e alloggio.
h. 09.53 | Austin: “Putin scelga la soluzione diplomatica”
Il segretario della Difesa Usa, Lloyd Austin, in visita ufficiale in Bulgaria, ha fatto appello a una soluzione diplomatica della crisi. Il presidente russo Vladimir Putin “ha oltrepassato varie opportunità per una de-escalation e per una soluzione diplomatica”, ha detto. “La cosa più intelligente che Putin potrebbe fare in questo momento è mettere fine a questo conflitto”. Austin ha voluto “ringraziare la Bulgaria per gli aiuti umanitari” forniti alla popolazione.
h. 09.22 | Kiev: uccisi oltre 14 mila soldati russi
Le forze armate dell’Ucraina hanno riferito che finora sono stati uccisi circa 14.400 soldati russi. Mosca inoltre avrebbe perso 95 aerei, 115 elicotteri, 466 carri armati, 3 barche, 17 droni e 72 lanciarazzi dall’inizio dell’attacco, il 24 febbraio.
08.53 | Il dramma nel dramma: “112 bimbi ucraini uccisi da inizio guerra”
Sono almeno 112 i bambini uccisi dall’inizio della guerra in Ucraina: lo riferiscono le autorità del governo ucraino. Alle 112 piccole vittime, vanno ad aggiungersi i 140 bambini rimasti feriti nei bombardamenti.
h. 07.24 | Alle 8 (ora italiana) apre il corridoio umanitario per Luhansk
Un corridoio umanitario per l’evacuazione di civili verrà aperto a breve nella regione di Luhansk, in Ucraina sud-orientale. Lo ha annunciato il governatore Serhiy Gaiday, citato dalla Reuters. “Cercheremo di evacuare persone e portare cibo. Un “regime di silenzio” è stato concordato a cominciare dalle 9 di mattina (le 8 in Italia)“. In un post su Telegram, il governatore Serhiy Gaiday ha scritto che le forze russe si sono dette d’accordo, anche se non ha precisato né la durata della tregua né dove il corridoio sarà diretto. “Aspettiamo le 9 (ore locali, ndr) perché tacciano le armi e si cominci l’evacuazione dei residenti della regione e per portare acqua, cibo e medicinali e coloro che restano“, ha detto. L’Ucraina spera di aprire oggi 10 corridoi umanitari, ma non è chiaro se anche gli altri corridoi siano stati concordati.