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5 Dicembre 2024 03:34

Guerra Ucraina-Russia. Zelensky: “I colloqui con Mosca proseguiranno oggi”

Si chiama Maria Ovsiannikova la donna che ha interrotto una diretta della tv di Stato russa con un cartello contro la guerra. E' una dipendente dell’emittente russa, di padre ucraino, ed è stata immediatamente arrestata.

Ventesimo giorno di guerra in Ucraina. Nonostante i tentativi di mediazione gli attacchi nel Paese non si fermano. A Roma si sono conclusi i colloqui durati quasi 8 ore tra il consigliere per la Sicurezza nazionale americano Jack Sullivan e il direttore della Commissione Affari esteri cinese Yang Jiechi. Gli Stati Uniti non nascono la preoccupazione per “l’allineamento tra Mosca e Pechino” che i cinesi smentiscono sostenendo di non essere schierati.

la delegazione cinese arriva all’incontro a Roma con i diplomatici USA

Nell’ incontro America-Cina , il consigliere Jake Sullivan ha manifestato a Yang Jeichi “dirette e molto chiare preoccupazioni” di Washington riguardo al possibile “sostegno di Pechino alla Russia” e alla sua invasione dell’Ucraina. E “le conseguenze” che questo avrebbe per la Cina. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato, Ned Price, rispondendo ad una domanda durante il briefing sul colloquio. La Russia avrebbe chiesto alla Cina assistenza sia militare che finanziaria durante il conflitto in Ucraina. Lo scrive la Cnn, secondo cui nell’assistenza richiesta da Mosca ci sarebbero addirittura anche kit alimentari militari preconfezionati e non deperibili.

Dopo l’intesa giornata di trattative con il più alto diplomatico cinese, Jake Sullivan ha cenato in un ristorante nel cuore di Roma . Per consigliere per la sicurezza statunitense, inizialmente prevista una saletta riservata, ha preferita insieme ad altre sette persone e alla numerosa scorta che era con lui di cenare all’esterno, come mostrano le foto esclusive di Adnkronos. Menù a base di spaghetti all’arrabbiata e vino rosso.

Secondo quanto riferito alla Cnn da un funzionario occidentale e un diplomatico statunitense, gli Stati Uniti avrebbero peraltro informazioni su una certa disponibilità da parte di Pechino a fornire alla Russia l’assistenza militare e finanziaria richiesta e stanno trasmettendo queste informazioni agli alleati della Nato. “Ci sono una serie di strumenti a nostra disposizione in coordinamento con i nostri alleati” ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, durante il briefing, rispondendo ad alcune domande sul tipo di conseguenze ci potranno essere per la Cina in caso di aiuti alla Russia, sottolineando che Pechino “deve fare una scelta” e ricordando che i “Paesi del G7 rappresentano oltre il 50% dell’economia mondiale”. “Non vediamo a questo momento nessun segnale che il presidente Putin stia fermando l’attacco ed avviando la de-escalation“, ha aggiunto sottolineando che gli Stati Uniti continuano a sostenere “la partecipazione degli ucraini ai negoziati” con i russi. E che continuano a fornire a Kiev “gli aiuti militari che crediamo rafforzino la loro posizione in questi colloqui“.

“Se la Cina dovesse scegliere di sostenere materialmente la Russia in questa guerra, probabilmente ci saranno conseguenze per la Cina”, aveva già riferito un’alta fonte del Pentagono, interpellata dal Financial Times, che non ha però voluto dire se la Cina abbia effettivamente fornito assistenza militare a Mosca. La questione viene seguita al Pentagono “con grande, grande attenzione“, aveva proseguito la fonte del quotidiano americano che poi ha aggiunto: “Abbiamo visto la Cina dare praticamente la sua tacita approvazione alla Russia rifiutandosi di unirsi alle sanzioni, dando la colpa all’Occidente e agli Stati Uniti per l’assistenza che stiamo dando all’Ucraina e affermando che vogliono una soluzione pacifica, senza però fare praticamente nulla per ottenerla”.

Gli ambasciatori dei 27 Stati membri presso la Ue hanno dato il via libera al quarto pacchetto di sanzioni che sarà approvato con procedura scritta entro domattina alle 8. Tra le sanzioni previste: divieto di export per auto di lusso sopra i 50 mila euro, moto oltre i 5 mila e beni (dall’abbigliamento alla gioielleria) sopra i 300 euro, stop all’import per prodotti in ferro e acciaio, nuovi oligarchi sanzionati, divieto di export per le tecnologie e i servizi legati al settore energetico (con l’eccezione del nucleare e del trasporto di gas e petrolio).

Cina e Stati Uniti hanno raggiunto un consenso per “migliorare la comprensione reciproca, gestire le divergenze, espandere il consenso e rafforzare la cooperazione“, si legge in una nota emessa dall’emittente televisiva statale China Central Television . “Nell’attuale situazione internazionale”, prosegue il comunicato della Cctv senza citare direttamente la guerra in Ucraina, trattata nelle discussioni dei due alti funzionari di Pechino e Washington, “Cina e Stati Uniti dovrebbero rafforzare la cooperazione, gestire adeguatamente le divergenze ed evitare conflitti e scontri“, nell’interesse dei due popoli, e secondo le aspettative della comunità internazionale.

i bombardamenti russi alle civili abitazioni ucraine a Kiev

“Il consigliere per la Sicurezza nazionale e la nostra delegazione hanno sollevato in modo diretto e molto chiaro le nostre preoccupazioni riguardo al sostegno da parte della Cina alla Russia a fronte dell’invasione – ha detto il portavoce del dipartimento USA – e le implicazioni che qualsiasi sostegno di questo genere avrebbe per le relazioni della Cina non solo con noi ma con tutto il mondo, compresi i nostri alleati e partner in Europa e nell’Indo-Pacifico“.   Dagli Usa, il presidente Joe Biden programma un viaggio in Europa ed annuncia un nuovo sostegno economico e militare all’ Ucraina . “Ci assicureremo che l’Ucraina disponga delle armi per difendersi dall’invasione russa. Invieremo denaro, cibo e aiuti per salvare vite ucraine. Daremo il benvenuto a braccia aperte ai rifugiati ucraini“. così su Twitter il presidente Usa . I leader della Nato stanno valutando una riunione straordinaria a Bruxelles alla fine della prossima settimana, alla quale il presidente Biden dovrebbe partecipare. Lo riporta Cnbc citando fonti americane.

Il presidente americano Joe Biden

Colloqui Kiev-Mosca . “Le due parti esprimono attivamente le proprie specifiche posizioni: le comunicazioni vengono mantenute in piedi, ma è difficile”, ha segnalato Podolyak. Il capo negoziatore ha osservato come “alla base della discordia ci sono i sistemi politici troppo diversi. L’Ucraina è per la libertà di dialogo all’interno della società e del consenso, la Russia invece soffoca la propria società con degli ultimatum”. Necessario, ha sottolineato, ”un dialogo libero”. “Pace, un cessate il fuoco immediato e il ritiro di tutte le truppe russe. E e solo dopo questo possiamo parlare di relazioni regionali e di differenze politiche”, ha aggiunto ancora Podolyak che ha ribadito la posizione di Kiev secondo cui i suoi negoziatori si rifiuteranno di iniziare a discutere la forma delle relazioni future con la Russia fino a quando Mosca non accetterà prima un immediato cessate il fuoco.

Si chiama Maria Ovsiannikova la donna che ha interrotto una diretta della tv di Stato russa con un cartello contro la guerra. E’ una dipendente dell’emittente ed è stata arrestata. Ma è ricomparsa con un video pre-registrato nel quale attacca ancora più duramente il regime spiegando che in Russia sono stati tutti “zombificati. Ciò che sta succedendo in Ucraina è un crimine. E la Russia è l’aggressore. La responsibilità di questa aggressione è di una persona sola e questa persona è Vladimir Putin“, si legge in un tweet che sta spopolando.

Il presidente ucraino Zelensky, ha detto di essere “grato” alla manifestante pacifista che ha interrotto il principale programma di informazione di Pervy Kanal, canale televisivo russo, esponendo uno striscione contro il conflitto in Ucraina. “Sono grato a quei russi che non rinunciano a cercare di dire la verità, non rinunciano a dire come stanno le cose ai loro amici e parenti, e sono particolarmente grato a questa donna che è entrata nello studio televisivo del primo canale con uno striscione contro la guerra“, ha dichiarato Zelensky.

La Corte internazionale di giustizia dell’Aia ha dichiarato che mercoledì si pronuncerà sul ricorso presentato dall’Ucraina contro la Russia, accusata di aver giustificato falsamente l’invasione. Kiev ha presentato il ricorso subito dopo l’invasione di Mosca, iniziata il 24 febbraio. Accusa la Russia di utilizzare, come pretesto per l’attacco, false affermazioni secondo cui le forze ucraine hanno commesso un genocidio nelle aree controllate dai separatisti della regione del Donbas. I funzionari russi non si sono presentati a una precedente udienza presso la Corte mondiale delle Nazioni Unite il 7 marzo. Un’indagine separata su presunti crimini di guerra è stata avviata anche dalla Corte penale internazionale.

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