Il call center di Taranto in cui – secondo un sindacato – i lavoratori verrebbero pagati tra 1 e 3,60 euro per ogni ora di lavoro “non è di H3G, ma bensì è un call center che lavora per un partner di H3G“. Lo chiarisce la società che spiega in una nota che “per policy aziendale H3G da sempre intima a tutti i fornitori di servizi di rispettare le regole e le normative dei propri ambiti, pena disdetta di ogni rapporto diretto o indiretto“.
“Per quanto al caso di Taranto, H3G – prosegue il comunicato – fa presente di aver già chiesto chiarimenti al partner stesso. In risposta, l’interessato ha riferito di aver avviato con le organizzazioni sindacali tutte le iniziative volte a verificare la corretta applicazione delle nuove discipline del lavoro a tutto il personale impiegato, che peraltro dichiara essere da sempre correttamente prospettato nella sua interezza agli Enti preposti. Il partner ha inoltre riferito che allo stato non ha mai subito alcun rilievo d’infrazione da parte degli organi ispettivi pubblici”.
“H3G – conclude la società – ha in ogni caso impegnato il partner a dare quanto prima nuova e piena evidenza che il personale impiegato nella propria commessa sia perfettamente in regola sotto il profilo retributivo e dell’inquadramento lavorativo. Ad oggi H3G è quindi in attesa di tali ulteriori chiarimenti“.