ROMA – Il Gruppo UniCredit ha comunicato di aver subito un’intrusione informatica ai dati di 400.000 clienti italiani relativi solo a prestiti personali. Non sono stati acquisiti dati per l’accesso ai conti o che permettano transazioni non autorizzate. Potrebbe invece essere avvenuto l’accesso ad alcuni dati anagrafici e ai codici Iban. UniCredit ha informato le autorità, a annuncia un esposto alla Procura di Milano.
PROCURA APRE INDAGINE In relazione all’attacco hacker a Unicredit che ha coinvolto in tutto 400 mila clienti italiani, la Procura di Milano ha aperto un’indagine per ora carico di ignoti per accesso abusivo al sistema informatico e violazione della privacy. L’inchiesta è coordinata dai pm Alberto Nobili, responsabile del pool antiterrorismo deputato ad occuparsi anche di ‘cybercrime’, e dal collega Enrico Pavone i quali hanno delegato la Polizia Postale ad effettuare gli accertamenti sull’intrusione relativa ai prestiti personali degli utenti e l’accesso ad alcuni dati anagrafici e codici Iban