Secondo fonti della Questura di Taranto sono circa 200 i fogli di via emessi dalla Questura di Taranto nei confronti di migranti passati dall’ hotspot allestito nel porto di Taranto, i quali hanno rifiutato di avvalersi della “protezione internazionale” e devono raggiungere la frontiera entro 7 giorni per lasciare il territorio italiano. I migranti, che sono tutti giovani marocchini, fanno parte del gruppo sei circa 390 migranti arrivati negli ultimi giorni a Taranto. Un gruppo di loro si trova nell’ex palestra Ricciardi e viene assistito da associazioni di volontariato e accoglienza.
Altri si trovano alla stazione ferroviaria in attesa di partire per raggiungere parenti a Roma e Milano, grazie ad alcune associazioni che hanno fatto una colletta per raccogliere denaro che possa consentire ai migranti (tra di loro anche qualche minore ) per poter acquistare il biglietto del treno. I cittadini stranieri sono stati raggiunti da decreto di espulsione differita, ma ora sono liberi di circolare sul territorio nazionale.
Verbali di identificazione redatti in Grecia, alcuni integri ed altri strappati, con foto che ritraggono alcuni dei somali e siriani rintracciati nei giorni scorsi a Castro sono stati trovati dai Carabinieri di Tricase a ‘Marittima’, Marina di Diso (Lecce), lungo una strada che porta sulla scogliera. In un bar è stata invece trovata una busta contenente foto-tessera di un giovane africano. Secondo i Carabinieri, i ritrovamenti inducono a ipotizzare che i migranti, per non essere subito identificati e per poter chiedere in Italia (anziché in Grecia, da dove provengono) asilo politico, appena sbarcati strappano i documenti rilasciati dalle autorità greche. E’ anche ipotizzabile, ma sul punto non vi sono conferme, che l’organizzazione dedita al traffico di esseri umani verso le coste salentine, sia specializzata nel fornire ai migranti documenti falsi. Nel luglio 2015, a Leuca, i carabinieri trovarono un documento falso della Repubblica Ceca con la foto di un migrante siriano sbarcato il primo giugno.