Venerdì scorso 31 ottobre 2014, i Carabinieri del N.A.S. Nucleo di Taranto nel corso di una verifica attuata, con l’ausilio del personale del Dipartimento di Prevenzione della A.S.L.di Taranto , presso un’ esercizio di gastronomia d’asporto, Da Jerry con sede in via Macchiavelli 163 nella zona industriale del rione Tamburi, molto frequentato da camionisti, viaggiatori ed operai, hanno proceduto al sequestro di circa un quintale (cioè 100 chili) di prodotti alimentari invasi da muffa per le carenti condizioni igienico-sanitarie degli ambienti e delle attrezzature utilizzate nei locali.
Per violazioni alla normativa d’igiene comunitaria, la Direzione del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione della locale azienda sanitaria, sulla base del sequestro della merce effettuato dai Carabinieri ha dovuto emettere per dovere d’ufficio un’ ordinanza di cessazione nei confronti del titolare dell’ esercizio di gastronomia.
Ma la vergogna, non è solo questa. E’ altrettanto vergognoso ed illegale anche il comportamento del dr. Armando Durante, responsabile del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’ ASL di Taranto, il quale incurante del diritto dei cittadini di conoscere dove non recarsi a mangiare per ovvie motivazioni igienico sanitarie, non ha voluto comunicare ai giornalisti il nome della gastronomia di cui è stato costretto (dalla Legge n.d.r. ) a disporre la chiusura, violando il lenostro legittimo diritto di cronaca giornalistico di informare l’opinione pubblica, adducendo l’ applicazione di una ridicola “privacy” ostativa, a dir poco “fantasiosa”, in quanto illegittima e non applicabile !
Sarebbe bene che i vertici dell’ ASL di Taranto, che non volevano rivelarci il nome dell’esercizio per il quale è stata disposta la chiusura (che è un’ atto amministrativo) informassero meglio il proprio personale, compresi funzionari e dirigenti (come il dr. Durante) un pò “ignoranti” cioè incompetenti in materia di applicazione della Legge sulla Privacy , ed rendere loro noto che con la sentenza n. 570/96 la Quarta Sezione del Consiglio di Stato, cioè il massimo organismo in materia di giustizia ed applicazione delle norme di legge amministrativa, ha sancito che “contrasta con i principi fondamentali dell’ordinamento giuridico italiano la pretesa di equiparare la posizione di una testata giornalistica a quella di qualunque soggetto giuridico…..omissis….A un organo di stampa può dunque legittimamente riconoscersi il diritto – spiega la sentenza del Consiglio di Stato – di chiedere all’amministrazione copie di atti con l’ausilio del personale del Dipartimento di Prevenzione della A.S.L. – in numero anche elevato – la cui conoscenza è specificamente preordinata all’esercizio del diritto di cronaca o di informazione“. Se un atto amministrativo è acquisibile, per quale motivo non renderne noto il contenuto ?
Ma noi adesso, cari lettori, gli atti non solo li chiederemo ufficialmente all’ ASL Taranto con il deposito di una bella istanza di accesso agli atti amministrativi, ma d’ora in poi denunceremo alla Procura della Repubblica chiunque come il dr. Durante dell’ ASL di Taranto non consenta alla nostra testata giornalistica di poter legittimamente esercitare i nostri diritti previsti dalle vigenti norme di legge . E la Legge, anche a Taranto, non ammette ignoranza…!