MENU
22 Luglio 2024 14:06
22 Luglio 2024 14:06

I Carabinieri del NOE sequestrano un area della Cava Due Mari a Statte

Sottoposti a sequestro preventivo d’urgenza un’area di 25mila metri quadrati, una pala, un escavatore cingolato, un mezzo per il trasporto dei materiali di cava, e due impianti mobili per la frantumazione di inerti per un valore complessivo di circa 700mila euro.

CdG sequestro CC NOEI Carabinieri del NOE il Nucleo Operativo  Ecologico  di Lecce  durante i  consueti servizi di vigilanza per il contrasto delle irregolarità ed illegalità  nell’esercizio anche delle attività estrattive hanno sottoposto a sequestro preventivo d’urgenza un’area di 25mila metri quadrati della Cava due Mari, controllata al 100% dal 2004 dal Gruppo CALME (società con sede legale in Calabria a Catanzaro), dove, all’interno della quale, venivano svolte attività estrattiva di pietra calcarea in totale assenza delle necessaria autorizzazione previste per le emissioni in atmosfera del documento di sicurezza e salute coordinato dei lavoratori compresi quelli che, all’interno dello stesso sito, si occupano dell’attività di frantumazione, vagliatura e successivo trasporto della pietra calcarea estratta.

Durante lo svolgimento dell’attività ispettiva , al NOE sono sorti dubbi anche  in relazione alla documentazione visionata, ed in particolare a quanto attestato dal geologo della società proprietaria dell’area nella relazione sulla stabilità nei fronti di cava, per la quale si è ritenuta la presenza di pericolo conseguente alla presenza di fessurazioni, cavità, cedimenti sui fronti di cava che non risultavano espressamente rilevati nella relazione.

Inoltre sono stati sottoposti a sequestro preventivo d’urgenza anche una pala, un escavatore cingolato ed un mezzo per il trasporto dei materiali di cava, e di due impianti mobili per la frantumazione di inerti per un valore complessivo di circa 700mila euro.

Al termine del controllo ambientale sono state segnalate dai Carabinieri del NOE quattro persone, e cioè il rappresentante legale della società proprietaria della cava, quello della ditta che si occupa del trattamento e trasporto della pietra calcarea, il direttore della cava ed il geologo estensore delle relazioni acquisite, con le ipotesi di reato di inosservanza delle norme di sicurezza e salute dei lavoratori, emissioni di atmosfera non autorizzate, false attestazioni nella relazione di stabilità dei fronti di cava.

Ecco come i quotidiani locali hanno dato questa notizia: nessun nome !

 

 

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Bancarotta fraudolente aggravata ed autoriciclaggio. Le Fiamme Gialle di Taranto eseguono una misura cautelare personale
La DIA di Milano arresta 2 imprenditori contigui ad un "clan" di Cosa Nostra. Sequestri per 5 milioni di euro
Lucia Morselli accusata di associazione per delinquere dalla Procura di Taranto
Giovanni Canio Mazzaro, ex della ministra Santanchè, condannato a due anni e mezzo.
Trovato il covo trapanese di Messina Denaro, fermato un suo fiancheggiatore
Alla ricerca del covo trapanese di Matteo Messina Denaro
Cerca
Archivi
Biden si è ritirato dalla corsa alla Casa Bianca
Il Csm, il vero porto delle nebbie della giustizia italiana
Giorgia non è stata una vera democristiana
Tutto quello da sapere sulle Olimpiadi 2024 a Parigi
Bancarotta fraudolente aggravata ed autoriciclaggio. Le Fiamme Gialle di Taranto eseguono una misura cautelare personale

Cerca nel sito