di Valentina Taranto
Graveranno sulle tasche di tutti i tarantini i danni provocati dagli atti vandalici a Capodanno, a causa del lavoro straordinario ed i danni materiali arrecati alle cose pubbliche ( cassonetti ecc.) calcolati in circa 25.000 Euro. L’ AMIU Taranto infatti ha reso noto attraverso una nota stampa che si è dovuto ricorrere a mezzi e risorse straordinarie intervenendo nelle zone più colpite già pochi minuti dopo lo scoccare della mezzanotte.
Nella notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio, inoltre, le strade cittadine sono state attraversate da 10 compattatori, 3 mezzi speciali del tipo “ragno” per la raccolta dei rifiuti ingombranti ammassati in alcune zone, 4 spazzatrici meccaniche e 3 pale meccaniche per sgombrare l’asfalto da tutti gli altri tipi di rifiuto.
In termini di personale impiegato, sono stati impiegati 70 dipendenti suddivisi tra i vari servizi. Gli interventi di pulizia, infatti, sono stati effettuati con l’ausilio di mezzi meccanici, ma soprattutto, ha la particolare natura dei rifiuti riversati sulle strade, effettuando lo spazzamento manuale grazie all’intervento degli operatori dell’Azienda municipale.
Un intervento straordinario quindi , di notevole portata, che si è reso necessario per ripristinare lo stato dei luoghi ma che comunque ha conseguito un centro di costo aggiuntivo a causa della spesa imprevista per l’azienda, che ha fatto fronte all’emergenza grazie alla disponibilità dei suoi dipendenti con il ricorso al lavoro straordinario, necessario ed indispensabile per coprire tutti i servizi, ed anche con il noleggio dei mezzi speciali che hanno costituito un dei costi altrimenti evitabili, se certi incivili tarantini non avessero dato sfogo alla loro ignoranza ed inciviltà.
L’ AMIU Taranto ha conteggiato la perdita di più di ottanta cassonetti, tra quello incendiati e danneggiati, che conseguirà un ulteriore costo da affrontare per poter provvedere alla loro necessaria sostituzione. Complessivamente, quindi, le baldorie di capodanno costeranno all’ AMIU Taranto circa 25mila euro, soldi che conseguenzialmente graveranno sulle tasche dei cittadini.
L’azienda ha deciso per questo motivo di sporgere denuncia contro ignoti, integrando alla documentazione depositata in Procura anche con delle immagini provenienti dagli smartphone di semplici cittadini, chiedendo l’acquisizione delle immagini disponibili, riprese dalle telecamere dagli impianti di videosorveglianza che potranno essere acquisita da attività commerciali ed istituzioni. Sarebbe buona cosa se la magistratura riuscisse ad individuare gli autori dei danneggiamenti, mandandoli sotto processo. Una città si rieduca anche così.