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4 Novembre 2024 23:29

I conti di Soumahoro che non tornano. E la stampa sinistrorsa tace…

I dubbi sull'acquisto della villa di Casal Palocco quindi sembrerebbero concreti e legittimi: "Negli atti mancano oggettivamente dei passaggi. Nessuna banca concederebbe un mutuo di 360 mila euro a fronte di un reddito di 9 mila euro, senza garanzie di terzi e con le sole informazioni che risultano dalle carte"

L’Onorevole Soumahoro eletto con Sinistra-Verdi e poi passato Misto convive assieme alla compagna Liliane Murakatete e al figlio piccolo, in una casa ad uso civile abitazione acquistata nel quartiere Casal Palocco a Roma. Il programma televisivo “Non è l’Arena” (La7) ha mostrato l’atto di acquisto dell’immobile, che per dovere di cronaca è giusto ricordare che era stato pubblicato precedentemente dal quotidiano “La Verità“: l’abitazione, del costo di 360.000 euro risulta essere stata pagata in parte in contanti attingendo ai risparmi della coppia e in parte, per i restanti 270.000 euro, attraverso l’erogazione di un mutuo concesso, a suo dire, sulla base delle garanzie relative alle dichiarazioni di reddito dell’Onorevole, e ai contratti con il gruppo editoriale GEDI e con la casa editrice Feltrinelli

Una serie di documenti che Soumahoro aveva pubblicato sul suo sito internet nell’intento di sbugiardare le notizie di un “livello disumano al quale è arrivato il giornalismo in Italia“, come scrive nel proprio dossier.  Secondo il deputato l’atto pubblico di compravendita, divulgato dai mass media, redatto dal Notaio, “è peraltro garanzia di legittimità e trasparenza dell’acquisto, anche con riguardo alla regolare provenienza dei fondi. – ed aggiunge – Inoltre, in questi anni ho vissuto con i risparmi messi da parte da me e dalla mia compagna nei precedenti anni di lavoro, come posso molto facilmente dimostrare, esibendo la mia busta paga. Ho lavorato in Italia percependo uno stipendio, come tutti: dal 2008 come dipendente della rappresentanza sindacale di base RDB (diventata poi USB) e da fine 2018 al febbraio 2022 sono stato opinionista per Espresso, ricevendo regolare paga per tale attività. In questi anni ho messo da parte un minimo di risparmi, in modo onesto come tanti altri comuni cittadini, e presentando sempre regolare dichiarazione dei redditi, e con la mia compagna abbiamo poi richiesto un mutuo da 270.000 euro, versando un acconto e con successive rate mensili che pagheremo per anni ed anni, come fa qualunque famiglia. Questa è la verità confermata dai documenti, a differenza di quanto velenosamente insinuato da taluna stampa”.

Legittimo farsi qualche domanda come fanno i colleghi de Il Giornale: chi ha concesso realmente il mutuo: Credem o Intesa San Paolo? Peraltro anche sulle somme di denaro più di qualcosa sembrerebbe non tornare. A fronte del costo della villa di 360mila euro, l’importo massimo finanziabile con il mutuo, è prassi, sarebbe dell’80% e cioè 288mila euro, contro i 266 mila scritti nel contratto. Ballano, cioè mancano 22mila euro: da dove provengono? “Probabilmente da un conto personale – spiega un consulente finanziario al Giornaleintestato a Soumahoro o alla compagna che, però, sarebbe stato opportuno precisare nell’atto“. E di cui invece non c’è alcuna traccia. Sempre dagli atti è emerso inoltre, che il venditore del villino è un “private banker executive” che lavora presso Banca Fideuram – nelle sedi di Roma centro e guarda caso Casalpalocco – società controllata interamente da Intesa San Paolo. Negli gli atti notarile Soumahoro e la la sua compagna Murekatete non presentano, ed infatti non risulta, nessun terzo garante.

Su come si sia potuto permettere una villa di quel valore , Soumahoro ha sempre risposto con “ho scritto un libro”. Ma i ricavi ottenuti dalla casa editrice Feltrinelli dalle vendite dal suo libro “Umanità in rivolta” che aveva un prezzo di copertina di 13 euro sono molto modesti : nel 2019, anno di uscita a 13.900 euro , nel 2020 solo 3.300 euro e 12.000 euro nel 2021, per un totale di incassi per la Feltrinelli di 29.200 euro. Di solito le case editrici lasciano un dieci per cento all’autore, quando va bene. E diciamo che sia andata così, dal momento che Abou Soumahoro aveva alle spalle due “padrini” nobili a fare da garanti: uno dei più noti giornalisti politici italiani, Marco Damilano, e lo scrittore contemporaneo Roberto Saviano.

Marco Damilano e Abou Soumahoro

I proventi ottenuti dalle campagne di crowdfunding lanciate da Soumahoro, nel solo 2021, ammontano a 130 mila euro. Somme queste che non sono soggette a tassazione né a dichiarazione e che arrivano su un conto corrente intestato guarda caso proprio a Soumahoro che, nonostante affermi siano state destinate solo ed esclusivamente alle finalità benefiche della Lega Braccianti, non esiste alcun rendiconto, alcuna documentazione a conferma delle proprie affermazioni.

I dubbi sull’acquisto della villa di Casal Palocco quindi sembrerebbero concreti e legittimi: “Negli atti mancano oggettivamente dei passaggi. Nessuna banca concederebbe un mutuo di 360 mila euro a fronte di un reddito di 9 mila euro, senza garanzie di terzi e con le sole informazioni che risultano dalle carte“, conferma l’esperto finanziario. Resta la possibilità che i soldi li abbia versati Liliane Muraketate, derivati dalla sua posizione nel Cda della cooperativa indagata dalla Procura della repubblica di Latina proprio per malversazione di fondi e truffa. Le accuse dei pm di Latina nei confronti di Marie Therese Mukamitsindo si concentrano sulla “gestione opaca” delle coop Karibu e Consorzio Aid, che negli anni hanno ottenuto finanziamenti per cifre che superano i 60 milioni di euro. “L’indagine è a buon punto“, spiegano gli inquirenti. La Guardia di Finanza da mesi sta passando al setaccio le voci di bilancio, i flussi di finanziamenti e le uscite di denaro per capire se i soldi che dovevano essere destinati ai lavoratori, siano stati dirottati altrove.

Secondo Pinuccio l’inviato barese di “Striscia la Notizia” ci sarebbero delle irregolarità anche nelle spese per il trasporto merci della Lega Braccianti: “Gli ex soci di Aboubakar ci hanno fornito gli estratti conto di spesa e per i trasporti vengono fuori 3-4mila euro: gli altri 33mila dove sono finiti?“. Domande a cui Soumahoro non ha mai fornito chiarimenti o risposte.

Tra le carte pubblicate anche la dichiarazione dei redditi del parlamentare, che comprova un reddito complessivo di 24mila euro nel 2020 e di sole 9mila euro nel 2021. Il parlamentare, nel giugno scorso, ha acquistato una villa del valore di 360 mila euro a Casalpalocco, alle porte di Roma, insieme alla compagna Liliane Murakatete . A quel tempo però Soumahoro non faceva più il sindacalista per l’ Usb e ancora non era parlamentare, mentre la sua compagna Murekatete era nel Cda della cooperativa Karibu presieduta da sua madre, dalla quale si è licenziata lo scorso settembre ed ora è indagata per fatturazioni false.

L’acquisto della villa ha immediatamente sollevato non pochi dubbi. Il quotidiano Il Giornale è entrato in possesso di due i documenti : l’atto di compravendita del villino e il contratto di mutuo stipulato dai Soumahoro, entrambi controfirmati dal notaio Giovanni Floridi, aggiungendo che “Nell’atto di compravendita compaiono 50mila euro pagati subito dalla famiglia e i restanti 310 mila «mediante due bonifici effettuati a mezzo Credito Emiliano Spa, utilizzando un mutuo concesso dal predetto istituto alla parte acquirente. Così si legge sul documento. Soldi concessi, sembrerebbe, dalla Banca Credem ma il contratto del mutuo dice ben altro: infatti è stata la banca Intesa San Paolo, ad erogare 266mila euro, da saldare entro il 2052 con rette mensili. Il contratto è infatti firmato anche dalla rappresentante di Intesa San Paolo.

Sul sito della Camera dei Deputati sono stati pubblicati i primi dati relativi alle dichiarazioni dei redditi dei parlamentari come previsto dalla legge. Redditi, proprietà (immobili, auto, barche ecc.). Tra i primi dati resi pubblici quello relativo ad Aboubakar Soumahoro: il deputato ha dichiarato redditi percepiti nel 2021 appena 9.150 euro lordi. A fare i conti in tasca all’ex sindacalista dopo lo scandalo che ha travolto moglie e suocera è il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri che parla di cifre da “reddito di cittadinanza” ma solleva anche un sospetto sugli investimenti del parlamentare.

AGGIORNAMENTO

Da Banca Credem fanno sapere che “Il finanziamento citato a favore dell’acquirente non è stato erogato da Credem. Il Sig.Soumhaoro non risulta cliente della Banca”. (20 gennaio 2023)

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